No è semplicemente comprendere che se vai a dire ad uno che ha perso il lavoro, la prospettiva, la serenità perchè a te dicono che devi stare chiuso a data da destinarsi, però le bollette, le cambiali, la tassa sulla rumenta, oltre che i conti dei fornitori, arrivano lo stesso.
e la notte non dormi perchè non sai dove raschiare i soldi per evitare che ti stacchino la luce.
quindi,no. non andargli a dire che altrove c'è il tifo petecchiale, perchè non otterrai ascolto, ma schiaffoni.
qui se vuoi ascolto e riflessione su quello che sarà senza voltarsi a pensare a quello che è stato, devi essere in grado di spiegare all'altro come può sopravvivere adesso.
poi sai il discorso degli allevamenti intensivi c'era anche prima. ho visto la faccenda dei visoni in Danimarca. sono rimasto un pò sorpreso dal fatto che la Danimarca che è uno di quei posti dichiarati all'avanguardia nell'ambientalismo, avesse non so più quanti milioni di visoni da pelliccia in allevamento.
il che ci riporta a bomba al discorso iniziale. se vuoi indicare una strada nuova, devi anche essere credibile.
non puoi andare a dire alle persone vabbeh ma qui non stiamo così male se sei un dipendente statale che lo stipendio lo prende uguale.
non puoi andare a dire alla gente cambiamo stile di vita quando le persone non sanno come mettere assieme il pranzo con la cena.
e non sarebbe saggio aspettare che le persone passino dal marciare pacificamente per andare a chiedere a Conte come pensa che possano campare delle attività che quest'anno non hanno incassato un belino negro.....ai fucili.
Non è la mia funzione, e
me ne guardo bene da sempre pure di avvicinarmi ad una funzione del genere, insegnare a sopravvivere a chicchessia.
Dubito fra l'altro che ci sia qualcuno che lo possa fare nei termini in cui lo proponi tu.
...se mi dovessero dire come sopravvivere, personalmente non ascolterei neanche.
Io decido i miei compromessi, il mio stile, le mie modalità.
La mia distanza dal sociale e dalle sue regole.
con quel che questo comporta in termini di responsabilità.
Per esempio io quest'estate, nonostante i proclami ho continuato a rimanermene prevalentemente a casa, mi sono mossa per il necessario, ho visto gente solo all'aperto, non sono andata al ristorante - non che prima ci andassi, cattiva cittadina, non sostengo i ristoratori e neppure la catena a cui appartengono. Questo però da prima della pandemia

per il semplice motivo che da prima della pandemia ritengo non sostenibile questo stile di vita basato sul consumo di beni e prodotti, etc etc...)
Fra l'altro...il passo è breve, fra il dire come sopravvivere e il dire come scopare.

Non che non sia stato fatto, ma per fortuna non è normativo.
E io da mo' scelgo come scopare a prescindere dalle norme e dai giudizi. Allo stesso modo gestisco la mia vita.
Il compito di una classe politica funzionale sarebbe costruire le condizioni affinchè i più trovino un loro spazio e che quello spazio non sia in collisione con gli altri spazi.
E sarebbe anche suo compito educare la popolazione alla scelta.
Spiegando i perchè e i percome di vincoli e anche imposizioni. (e non è questa la direzione intrapresa).
Compito della popolazione sarebbe assumersi le responsabilità delle proprie scelte e delle proprie azioni.
Assumersi la responsabilità della propria formazione e del gestire le conoscenze a disposizione.
Ed è di questo che io sto dicendo.
E ribadisco che le condizioni che si vivono qui non sono male.
Se poi lo interpreti come consolatorio, avevo già scritto che il mio non è un tifo per qualcuno.
Ma non posso farci niente se interpreti.
tu stesso, dici che ti han cancellato il lavoro, ma sei qui con la connessione attiva, immagino non a -10 e senza tetto o bevande o cibo, che scrivi di belinate che non si risolvono in nulla di concreto fondamentalmente.
stiamo solo chiacchierando per far passare il tempo, non è che da questa chiacchierata ne esce qualcosa di utile per reinventarti il lavoro.
Ma puoi farlo. Chi è messo male, non può.
O perlomeno il mio lavoro io me lo reinvento, ma non su tradi. Ma dove posso trovare confronti adeguati al farlo.

Qui è tempo ricreativo. Che ho fra l'altro. E tu pure, visto che sei qui con me e non stiamo progettando alcunchè.
C'è gente che si sta reinventando.
Da febbraio. Ne parlavo allora quando si ribadiva che a pasqua saremmo usciti tutti in pienezza di contentezza ed evviva!!
chi ha iniziato a riprogettare, faticosamente, lo può fare e lo fa adeguandosi ai tempi e alle condizioni. (sviluppare per esempio un serio smart working, lavorando sulla prevenzione e su un sistema di tracciamento sensato e non abbozzato e qualunquista - qui ci sono aziende che potendo farlo si sono fatte carico del tracciamento dei dipendenti e ad oggi non hanno contagiati interni al luogo di lavoro, per dire. E in questo modo preservano l'azienda e il suo rimanere aperta e attiva oltre che il territorio).
Ed è l'unico modo per andare avanti.
C'è gente che sta facendo cose interessanti, che sta ribaltando il suo lavoro avendo letto il contesto e ne sta traendo giovamento.
Aziende che si stanno rinnovando e lavorano bene anche con i dipendenti.
C'è chi fa ricerca, da ben prima della pandemia, riguardo la sostenibilità del turismo, dell'economia etc etc. E in questi circoli sono uscite cose parecchio interessanti in questo periodo. che portano benessere concreto (compreso il non aver troppi pensieri riguardo le bollette da pagare).
Certo che se non si riprogetta niente e si aspetta che tutto torni a quel che si conosceva...ne esce frustrazione.
Non si tornerà a prima.
Anzi, magia magia portami via, si cancelleranno altri posti di lavoro.
Altre nicchie economiche nasceranno e altre moriranno.
ci saranno disordini sociali. Etc etc.
la sfera di cristallo per ora dice questo
Sono tante le cose non sagge che si stanno facendo.