Voi vi farete vaccinare ?

brenin

Utente
Staff Forum
Ma in Italia ci sarà anche quello di Astra Zeneca ?
Da noi dicono che sarà gratuito per tutti e la distribuzione sarà affidata all’esercito.
La vaccinazione prevista per fine gennaio.
" ... "Se tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine, l'Italia potrebbe contare sulla disponibilità delle seguenti dosi: contratto con Astrazeneca, 40,38 milioni di dosi; contratto con Johnson & Johnson 26,92; contratto con Sanofi 40,38; contratto con Pfizer/Biontech 26,92; contratto con Curevac 30,285; contratto con Moderna 10,768. Sono numeri subordinati a processi autorizzativi che non sono ancora completati", ha detto il ministro. appare probabile che a partire da gennaio avremo i primi vaccini" contro Covid-19 "e poi progressivamente saremo in grado di vaccinare un numero sempre più alto di italiani. E' la svolta che auspichiamo e alla quale lavoriamo da mesi", ha aggiunto. "Con le conoscenze oggi a nostra disposizione è molto probabile che saranno necessarie due dosi per ciascuna vaccinazione - spiega Speranza - a breve distanza temporale. Va inoltre ricordato che non vi è ancora evidenza scientifica sui tempi esatti di durata dell'immunità prodotta dal vaccino. La scelta compiuta anche in questo caso è ispirata al principio di massima precauzione. Abbiamo sottoscritto, infatti, in quota parte, per la parte che riguarda l'Italia, pari al 13,46%, tutti i contratti che l'Unione europea ha formalizzato. Non vogliamo correre neanche il più piccolo rischio di non poter disporre di un vaccino autorizzato prima di altri o che dovesse risultare più efficace, in conseguenza della scelta di non partecipare ad una delle acquisizioni stipulate dall'Unione europea".
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sei ottimista.
Qui c'è anche odio. Risentimento.
Io ho parlato di terrorismo (e mafie) non per niente.
Il lockdown lo puoi imporre a un italiano con i risparmi in banca, non a chi tirava avanti o a chi con le rimesse ci mantiene la famiglia in Africa.
Se togli gli ultimi baluardi di integrazione stai creando i presupposti per un disastro prossimo venturo.
Se non lo calcoli, e nessuno lo sta facendo, fai un errore madornale.
Io ti posso dire che alcune persone che conosco, perso il lavoro, sono diventati manovalanza dello spaccio.
Dipendenti della mafia.
Collega le due cose.
Collegalo alle tante attività fallite.
Io comincerei ad essere abbastanza inquieto, soprattutto pensando all'incoscienza beota di certe dichiarazioni ai media, che fanno presupporre che non sappiano o non valutino assolutamente questo problema. .
Chiedo, con ingenua perplessità.

Ma davvero ti stupisce quello che descrivi nel tuo post, e quindi vedi?

Io odio e risentimento li ho sempre percepiti, visti, intorno a me.
Non vedo differenza sostanziali rispetto a prima. (forse qualche cambiamento di espressione, ma il nucleo è quello. Reti sociali assenti prima, reti sociali assenti ora. Solo che ora non è come prima. E' cambiato il contesto dell'assenza).

forse dipende da dove si è passata la vita?

Forse sono ottimista ora, che quello che fino a non molto tempo era definito pessimismo ha perso il velo?

Io sono anni che mi aspetto il disastro che descrivi. Sono almeno 20 anni che lo si coltiva.
E sto bassa.

Perchè le radici probabilmente sono ben più lontane. culturalmente, politicamente socialmente.

Per quanto riguarda l'integrazione...io stenderei un velo pietoso.

Sai, ricordo un lavoro in cui dovevo aver a che fare con i punkabbestia. Ci collaboravamo anche nello scambia siringhe.
Beh, io ero una ingenuotta fondamentalmente.
ricordo questo tipo, 50enne allora, vita in strada da una 30ina d'anni.
Mi aveva ripresa perchè avevo quasi dato siringhe ad una ragazzina, bellissima, che si era presentata coperta di sangue e già con la bocca da 70enne (se aveva 20 anni era tanto) chiedendomi siringhe senza averne da darmene in cambio.
Ricordo che ero rimasta impressionata. Impietosita da quella bellezza che si sciupava anche in quel momento davanti ai miei occhi.
Ed ero stata lì lì per dare le siringhe.
Era intervenuto il tipo, che le aveva detto che o aveva le siringhe da dare in cambio oppure gliene potevamo dare una.
Da quella boccuccia così tenera era uscito di tutto :LOL:
Si era trasformata sotto i miei occhi. Avevo visto la strada, e quello che la strada porta con sè.
Aveva preso la sua siringa e ringhiando se ne era andata (per tornare dopo nemmeno un'ora come se non fosse mai accaduto nulla con la stessa identica richiesta...come rivedere uno stesso film.)

Lui mi aveva spiegato che dovevo aprire gli occhi per vedere. E dovevo aprirli per non farmi inculare. Da un bel faccino. Dalle apparenze.
Chi parlava era un ignorante non scolarizzato, che quello che aveva imparato lo aveva imparato in strada, fra coltelli e ferite, siringhe, overdose, prostituzione, merda letterale addosso).
Quella ragazzina si prendeva le siringhe, le rivendeva e si procurava le sue dosi in quel modo.
Mi ha raccontato parecchi altri modi, quel signore, che io nemmeno riuscivo ad immaginare realizzati per far soldi. Conosciuti, ma ignorati e tollerati.

Il mondo che io ho visto è quello lì.
Per anni e anni.
E per anni e anni mi sono stupita del fatto che fuori da quel mondo circolasse quella idea di sicurezza che dalla mia postazione era illusoria, oltre che vagamente ipocrita.

Lì odio, risentimento, deprivazione, prostituzione, violenza, tristezza, trauma, dissonanza...erano la norma.
Ma anche in quel clima, si rideva, si mangiava, si faceva festa.

Il mondo dei bocciati. I devianti. Quelli che non sono mica come noi. Malati.
Quello che si è politicamente e culturalmente VOLUTO nascondere, dando a scambio (un po' come lo scambia siringhe) il mondo del mulino bianco.

Il mulino bianco basta un nulla a farlo crollare.
Un tradimento. e crollano le nastrine sul tavolo della colazione.
Una crisi economica un pochetto più forte, e chi traballava ma si barcamenava arraggiandosi cade.
Il passo è breve per andar di lì.

In tutto questo, quello che accomuna quei due mondi, artificialmente tenuti separati, è la progettualità.
La visione a medio e lungo termine.
L'assenza di visione intendo.

E sai su cosa sono davvero pessimista?

Sul fatto che raramente ho trovato grandi differenze in termini di progettualità fra quei due mondi.

Questi sono i risultati di una società che ha investito sul perbenismo benpensante, su una struttura giudicante ed escludente (il cazzo l'integrazione...è assistenzialismo, salve qualche atto di buona volontà e genialità individuale, di progetti seri a livello territoriale, di buone prassi, non c'è ombra), sull'ipocrisia dello status symbol, dell'ultimo iphone per cui mettersi in coda (mentre si piange miseria) della lavatrice a rate, del telefonino a rate, della carta igienica a rate.

Ma davvero, quello che vedi e descrivi? Davvero lo vedi ora?
Davvero ti stupisce che siamo dove siamo e di soluzioni all'orizzonte non se ne vedono?
(d'altro canto, provare a risolvere un problema con le stesse tecniche che l'hanno creato è una barzelletta).

A me, personalmente, stupisce che sia sia qui e ora a discutere del pranzo di natale di sti cazzi.
Mentre la sanità non solo non va avanti, ma probabilmente verrà tagliata ulteriormente nel 2023 (ma non si dirà taglio, si dirà minore investimento che fa più bello), del fatto che come scrivevo a marzo questo paese ha fatto i balletti su piani pandemici non aggiornati inventandosi mille storie. Sul fatto che ad oggi non ci sono dati trasparenti riguardo nulla. NULLA.
Non mi metto ad elencare gli altri settori.

Lo ribadisco.
Tenendo conto delle condizioni di partenza, sta andando più che bene.
A me stupisce che non ci siano ancora le bande armate in strada.

E, concludendo, mi delude anche un po'.
Pensavo che, almeno sbattendo il naso con l'evidenza, ci sarebbero state reazioni, agiti certo, ma anche colpi di reni, di dignità.
Di movimento dal mantenimento di uno status quo.
Non ne vedo.

Tenendo conto di questo...usti se sta andando bene. Benissimo. Non bene.

ORA.

Poi vedremo.

Che quando non sarà più possibile chiacchierare della buona volontà dei volontari di vaccino, del vaccino che ci salverà tutti, del dpcm in diretta streaming, delle piste da sci, dei problemi finanziari delle partite iva, finirà come quei due che si lanciavano le siringhe usate uno contro l'altro prendendosi contemporaneamente a calci e chi si avvicinava rischiava una coltellata.
Poi, in effetti, finito lo sfogo, si sono riaddormentati. E una volta svegli, si sono rimessi in moto per la dose.
E l'hanno trovata.
Tagliata col cacao...un po' di febbre alle ossa, ma chi cazzo se ne frega.
L'importante è la dose.

Così è più chiaro il mio ottimismo? :)

Spero si percepisca che il tono non è polemico. O aggressivo.

Io sono sinceramente stupita e meravigliata, a questo punto.
Mi guardo intorno, e non riesco a non esser meravigliata.

Il tono è di stupore, nel senso etimologico del termine.
 
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danny

Utente di lunga data
Senz'altro.
Se sapessi per certo (o con ragionevole sicurezza, meglio) che a me male non fa, mi vaccinerei senza pensiero alcuno.
Deve anche fare bene.
E anche su questo ci sono dubbi.
Per ora è l'oste che ti vende il vino, a 19,5 euro a dose.
E te ne vende 120 milioni.
Questo vaccino ci costerà una trentina di miliardi, tra acquisto e organizzazione.
Tra l'altro pagheremo noi al posto delle case farmaceutiche una gran parte della fase sperimentale...
Un affare.
Fossi la Pfizer uscirei con acqua fresca, così non faccio neppure danni.
Tanto a fine 2021 il vaccino sarà comunque esaurito.
 

danny

Utente di lunga data
Chiedo, con ingenua perplessità.

Ma davvero ti stupisce quello che descrivi nel tuo post, e quindi vedi?
Secondo te uno che ha passato infanzia e gioventù tra spacciatori, tossici, clandestini e mafiosi delle case popolari si stupisce di qualcosa?
Non voglio ritrovare ancora quella merda tra i piedi, non voglio che ci entri mia figlia o le amiche sue, non voglio vedere nuovamente quel degrado.
Uno si vuole lasciare alle spalle quel passato.
Parlate di morti per Covid, io ho avuto morti per overdose 40 e 30 anni fa.
Una strage tra quelli della mia generazione.
E vivo in un palazzo per metà privato, per metà proprietà di una comunità.
I primi a rimetterci, come ha detto Spleen, saranno quelli delle periferie.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Secondo te uno che ha passato infanzia e gioventù tra spacciatori, tossici, clandestini e mafiosi delle case popolari si stupisce di qualcosa?
Non voglio ritrovare ancora quella merda tra i piedi, non voglio che ci entri mia figlia o le amiche sue, non voglio vedere nuovamente quel degrado.
Uno si vuole lasciare alle spalle quel passato.
Parlate di morti per Covid, io ho avuto morti per overdose 40 e 30 anni fa.
Una strage tra quelli della mia generazione.
E vivo in un palazzo per metà privato, per metà proprietà di una comunità.
I primi a rimetterci, come ha detto Spleen, saranno quelli delle periferie.
Non lo so, per questo chiedo. :)

E se te la devo dire tutta, sì, vedo stupore.

La tua generazione ha avuto morti.
La mia pure.

E come dicevo in precedenti post, le generazioni precedenti ne hanno avuti ben di più.

E' un'epoca dorata quella in cui stiamo vivendo.
E la qualità della vita di cui possiamo fruire è ben più alta della media degli ultimi 100 anni, per non andare troppo lontano.

Si sta ripetendo la storia, ossia i più deboli periranno per primi.

Davvero non vedevi un mondo in cui i più deboli avrebbero patito per primi fino ad ora?
(stavano già patendo eh...solo che era più semplice non vedere, era più semplice non avere motivi per non sentirsi parte, per non sentirsi pericolosamente vicino al limite fittizio che era stato creato artificialmente per dividere, per far sentire al sicuro).

Serviva il covid per vederlo?

Ho fatto l'esempio dei tossici solo per sottolineare questo.
Non è cambiato nulla a questo livello, era così anche prima.
Solo che le paratie del mulino bianco reggevano. Era tutto sommato facile sentirsi dalla parte giusta, al sicuro.

Il virus ha semplicemente messo di fronte al fatto che quelle paratie erano un velo e nulla più.
Non basta l'adesione ad un sistema per essere al sicuro. Quel sistema per cui tutto hanno un frigo ma praticamente nessuno si chiede come fa a funzionare. (e questo non porre domande, non pensare, fa tutto sommato comodo sia al sistema sia a chi ci vuole stare dentro).

Sono cadute, e non ancora del tutto, le separazioni fittizie in cui ci si era abituati a vivere.

E' solo uno svelamento questo. (di quanto è stato fatto negli ultimi 50 anni)
I cambiamenti deriveranno dalle reazioni allo svelamento.
E più prevarrà la negazione e il rifiuto, più le reazioni saranno scomposte e violente.


Non serve la sfera magica e neppure particolare studio per mettere insieme i puntini.

Di fronte a risposte che cambiano (il mondo è già cambiato, questo è solo lo start del percorso in cui saremo immersi volenti o nolenti da ora in poi), si continuano a porre le stesse domande.
E la prima fra le domande è "preserviamo lo status quo?".

E tornando IT riguardo al vaccino.
Ancora oggi il modus operandi della popolazione è lo stesso dei contadini mandati al fronte che sapevano dividersi fra chi era a favore oppure no.
(ma al fronte ci andavano lo stesso).

Ancora la discussione è sulle decisioni che prenderà (sono già state prese) qualcun altro.
Ancora ragione o torto.

Invece che aprirla all'indagine sui percorsi che portano a quelle decisioni.
Chiedersi come fa a funzionare il frigorifero.
 
Ultima modifica:

Skorpio

Utente di lunga data
 

Foglia

utente viva e vegeta
Non lo so, per questo chiedo. :)

E se te la devo dire tutta, sì, vedo stupore.

La tua generazione ha avuto morti.
La mia pure.

E come dicevo in precedenti post, le generazioni precedenti ne hanno avuti ben di più.

E' un'epoca dorata quella in cui stiamo vivendo.
E la qualità della vita di cui possiamo fruire è ben più alta della media degli ultimi 100 anni, per non andare troppo lontano.

Si sta ripetendo la storia, ossia i più deboli periranno per primi.

Davvero non vedevi un mondo in cui i più deboli avrebbero patito per primi fino ad ora?
(stavano già patendo eh...solo che era più semplice non vedere, era più semplice non avere motivi per non sentirsi parte, per non sentirsi pericolosamente vicino al limite fittizio che era stato creato artificialmente per dividere, per far sentire al sicuro).

Serviva il covid per vederlo?

Ho fatto l'esempio dei tossici solo per sottolineare questo.
Non è cambiato nulla a questo livello, era così anche prima.
Solo che le paratie del mulino bianco reggevano. Era tutto sommato facile sentirsi dalla parte giusta, al sicuro.

Il virus ha semplicemente messo di fronte al fatto che quelle paratie erano un velo e nulla più.
Non basta l'adesione ad un sistema per essere al sicuro. Quel sistema per cui tutto hanno un frigo ma praticamente nessuno si chiede come fa a funzionare. (e questo non porre domande, non pensare, fa tutto sommato comodo sia al sistema sia a chi ci vuole stare dentro).

Sono cadute, e non ancora del tutto, le separazioni fittizie in cui ci si era abituati a vivere.

E' solo uno svelamento questo. (di quanto è stato fatto negli ultimi 50 anni)
I cambiamenti deriveranno dalle reazioni allo svelamento.
E più prevarrà la negazione e il rifiuto, più le reazioni saranno scomposte e violente.


Non serve la sfera magica e neppure particolare studio per mettere insieme i puntini.

Di fronte a risposte che cambiano (il mondo è già cambiato, questo è solo lo start del percorso in cui saremo immersi volenti o nolenti da ora in poi), si continuano a porre le stesse domande.
E la prima fra le domande è "preserviamo lo status quo?".

E tornando IT riguardo al vaccino.
Ancora oggi il modus operandi della popolazione è lo stesso dei contadini mandati al fronte che sapevano dividersi fra chi era a favore oppure no.
(ma al fronte ci andavano lo stesso).

Ancora la discussione è sulle decisioni che prenderà (sono già state prese) qualcun altro.
Ancora ragione o torto.

Invece che aprirla all'indagine sui percorsi che portano a quelle decisioni.
Chiedersi come fa a funzionare il frigorifero.
Sull'ultima parte del tuo discorso (che ho messo in grassetto) credo che un elemento mica troppo da sottovalutare risieda nel COME ci vengano date talune informazioni. Io mi posso chiedere come funziona il frigorifero, ma ho necessità di vederlo, di smontarlo, di avere risposte ai "perché", tra l'altro. Che informazioni ci giungono (e non sto parlando di "complotti" eh, ma proprio dell'usuale processo entro cui le informazioni ci vengono passate)?

In epoca COVID, poi, si vede ancora meglio questo concetto perché si giunge persino nelle sintesi informative a dire tutto e il contrario di tutto. Come si fa ad andare più in là del dire (rispetto al vaccino) mi fido o non mi fido, date queste premesse?

Chiedono un atto di fede, o giù di lì. Come faccio a capire come funziona una roba in un contesto nebuloso già di suo, ulteriormente annebbiato dalle informazioni (as usual), in cui al limite è garantita la sicurezza di chi andrà a certificare i vaccini per immetterli ufficialmente sul mercato? E' un atto di fede appunto, secondo me :)
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Sull'ultima parte del tuo discorso (che ho messo in grassetto) credo che un elemento mica troppo da sottovalutare risieda nel COME ci vengano date talune informazioni. Io mi posso chiedere come funziona il frigorifero, ma ho necessità di vederlo, di smontarlo, di avere risposte ai "perché", tra l'altro. Che informazioni ci giungono (e non sto parlando di "complotti" eh, ma proprio dell'usuale processo entro cui le informazioni ci vengono passate)?

In epoca COVID, poi, si vede ancora meglio questo concetto perché si giunge persino nelle sintesi informative a dire tutto e il contrario di tutto. Come si fa ad andare più in là del dire (rispetto al vaccino) mi fido o non mi fido, date queste premesse?

Chiedono un atto di fede, o giù di lì. Come faccio a capire come funziona una roba in un contesto nebuloso già di suo, ulteriormente annebbiato dalle informazioni (as usual), in cui al limite è garantita la sicurezza di chi andrà a certificare i vaccini per immetterli ufficialmente sul mercato? E' un atto di fede appunto, secondo me :)
Peraltro ancora nessuno ha spiegato chiaramente al popolo chi ha inventato il covid. Magari lo stesso che ha inventato il vaccino, chi lo sa o lo saprà mai.
Mia mamma mi ha raccontato che quando lei era ragazza c’è stata l’influenza spagnola che anche li ha fatto tanti morti.
Solo che non esistendo internet, essendoci minori tv e minori notizie in generale, ci si preoccupò tutti molto meno.
Ritengo che l’informazione, pilotata o meno che sia, sia stata la vera fonte di tutti i casini in cui siamo oggi, economici compresi.
 

Marjanna

Utente di lunga data

bettypage

Utente acrobata
Potrei essere in via di massima d’accordo su molte delle cose che hai detto, su altre non lo sono assolutamente, perché responsabilità ci sono eccome, sia esterne sia interne.

L’Occidente intero chiude entrambi gli occhi per fare affari con la dittatura cinese che passo dopo passo ha instaurato la sua egemonia. Questo è servito, nell’ indifferenza e nella connivenza della politica, a chi come le multinazionali e la finanza ha tratto enormi profitti da questo modello di merda (si può dire?) di globalizzazione.

Questa pandemia è essa stessa un frutto velenoso di questo modello, era ampiamente previsto che arrivasse, sottovalutato o addirittura ignorato però quasi da tutti.

A qualcuno fece comodo esportare la democrazia dove c’era il petrolio, nello stesso modo in cui fa comodo fare affari oggi con chi impone il suo dominio commerciale, reprimendo qualsiasi forma di dissenso interno e persino esterno. (Vedere la vicenda del giornale tedesco “Bild”).

La situazione di Hong Kong non sta insegnando niente a nessuno, come a suo tempo non insegnò niente quello che diceva Liu Xiaobo, a cui abbiamo dato un bel Nobel, per fare poi come ci pareva, la summa di tutte le ipocrisie di cui siamo capaci.

Quella fetta di popolazione che dall’alto delle sue garanzie di lavoro e di stipendio, dà degli zotici e degli irresponsabili a quelli che mossi dalla disperazione e impoveriti dal dumping, si affidano alle parole di chi promette di difenderli, bollando il tutto come ottuso populismo, dovrebbe farsi un bell’ esame di coscienza. Perché questo è prima di tutto il fallimento di un modello e continuare su questa strada senza prenderne atto non porterà a niente di costruttivo.

Il sunto del mio discorso è che la pandemia è un effetto, non una causa. E finchè non si metterà in discussione il modello che l’ ha generata non caveremo un ragno dal buco. “Il nemico è il virus” un par di bal, il nemico ce lo siamo coltivato col nostro sistema per anni e anni.

PS. Dopo le manifestazioni di isteria di massa per la morte di Maradona mi chiedo anche se la specie umana abbia o meno le facoltà per deragliare dal suicidio di massa, a cui sembriamo destinati a tappe forzate dall’incuria, dalla stupidità, dalla malversazione, dalla supponenza di credere che i nostri problemi possano essere risolti o alleviati persino da una pezza di cuoio che rotola su un prato. (Mi riallaccio al discorso sul bias cognitivo che stava portando avanti @ipazia).

Perdona la durezza, che non è certo rivolta a te, ho un inizio di orchite per la piega che stanno prendendo le cose e la fiducia nel domani tendente allo zero.
Ma esattamente in cosa non sei d'accordo? Se ho scritto che siamo corresponsabili...
Potrei essere in via di massima d’accordo su molte delle cose che hai detto, su altre non lo sono assolutamente, perché responsabilità ci sono eccome, sia esterne sia interne.

L’Occidente intero chiude entrambi gli occhi per fare affari con la dittatura cinese che passo dopo passo ha instaurato la sua egemonia. Questo è servito, nell’ indifferenza e nella connivenza della politica, a chi come le multinazionali e la finanza ha tratto enormi profitti da questo modello di merda (si può dire?) di globalizzazione.

Questa pandemia è essa stessa un frutto velenoso di questo modello, era ampiamente previsto che arrivasse, sottovalutato o addirittura ignorato però quasi da tutti.

A qualcuno fece comodo esportare la democrazia dove c’era il petrolio, nello stesso modo in cui fa comodo fare affari oggi con chi impone il suo dominio commerciale, reprimendo qualsiasi forma di dissenso interno e persino esterno. (Vedere la vicenda del giornale tedesco “Bild”).

La situazione di Hong Kong non sta insegnando niente a nessuno, come a suo tempo non insegnò niente quello che diceva Liu Xiaobo, a cui abbiamo dato un bel Nobel, per fare poi come ci pareva, la summa di tutte le ipocrisie di cui siamo capaci.

Quella fetta di popolazione che dall’alto delle sue garanzie di lavoro e di stipendio, dà degli zotici e degli irresponsabili a quelli che mossi dalla disperazione e impoveriti dal dumping, si affidano alle parole di chi promette di difenderli, bollando il tutto come ottuso populismo, dovrebbe farsi un bell’ esame di coscienza. Perché questo è prima di tutto il fallimento di un modello e continuare su questa strada senza prenderne atto non porterà a niente di costruttivo.

Il sunto del mio discorso è che la pandemia è un effetto, non una causa. E finchè non si metterà in discussione il modello che l’ ha generata non caveremo un ragno dal buco. “Il nemico è il virus” un par di bal, il nemico ce lo siamo coltivato col nostro sistema per anni e anni.

PS. Dopo le manifestazioni di isteria di massa per la morte di Maradona mi chiedo anche se la specie umana abbia o meno le facoltà per deragliare dal suicidio di massa, a cui sembriamo destinati a tappe forzate dall’incuria, dalla stupidità, dalla malversazione, dalla supponenza di credere che i nostri problemi possano essere risolti o alleviati persino da una pezza di cuoio che rotola su un prato. (Mi riallaccio al discorso sul bias cognitivo che stava portando avanti @ipazia).

Perdona la durezza, che non è certo rivolta a te, ho un inizio di orchite per la piega che stanno prendendo le cose e la fiducia nel domani tendente allo zero.
Ma io non ho mai parlato di deresponsabilità. Anzi l'articolo che ho postato parla di sindemia, mettendola in relazione al nostro stile di vita.
Guarda che a me spaventa parecchio buttare un occhio a quel che sarà, se non altro perché ho deciso di investirci e proprio per non sentirmi un'idiota DEVO sperare in bene. Mi attivo per dare ai miei figli strumenti e risorse, non posso cambiare il mondo ma posso provare ad insegnargli a come starci.
 

spleen

utente ?
Ma esattamente in cosa non sei d'accordo? Se ho scritto che siamo corresponsabili...

Ma io non ho mai parlato di deresponsabilità. Anzi l'articolo che ho postato parla di sindemia, mettendola in relazione al nostro stile di vita.
Guarda che a me spaventa parecchio buttare un occhio a quel che sarà, se non altro perché ho deciso di investirci e proprio per non sentirmi un'idiota DEVO sperare in bene. Mi attivo per dare ai miei figli strumenti e risorse, non posso cambiare il mondo ma posso provare ad insegnargli a come starci.
Sono certo che da madre tu viva con preoccupazione tutto questo, mia moglie lo vive quasi con angoscia. Nostro figlio è asmatico, nostra figlia lavora in ospedale.

Nella replica a te, per la precisione puntavo la mia attenzione sul fatto che si sia tutti equamente corresponsabili, che da un certo punto di vista significa che non lo è nessuno.

(Questo se ho capito bene l'articolo. Esiste la possibilità che non abbia capito una ceppa).

Non è una faccenda di dividere il mondo in buoni e cattivi, come hai detto, ma di aver ben chiaro che questa situazione si poteva prevenire, che il modello malato a cui ho fatto riferimento è stato accettato, accarezzato, proposto come ineluttabile da tutta una intera classe politica e di amministratori, tanto per cominciare.
E accettato entusiasticamente da una larga fetta della popolazione, certo.
Ma non da tutti.
Hai una vaga idea ad esempio di quanto io sia stato preso per il sedere quando trenta anni fa si mi occupavo di ambiente, biodiversità e stili di vita?
E mica mi sembrava di parlare di cose irragionevoli, eh, non sono mai stato un estremista.

Questo non attenua la mia esasperazione, sia chiaro. Sempre mi chiedo se la specie umana sia programmata a sopravvivere a se stessa.
Vedo ogni tanto fortunatamente qualche sprazzo di luce, e se lo vedo significa che diversamente si poteva fare.

A me vanno benissimo tutti i progetti futuri per quando finirà la Sindemia, sono meno ottimista che questo vada ad influire sul nostro stile di vita o sulle politiche mondiali, perchè non si punirà nessuno, (negando farisaicamente responsabilità cinesi, ad esempio) e perchè presumo tutto tornerà come prima... o peggio.
Ha senso punire? Sì, perchè la responsabilità senza conseguenze è una cosa vuota. Ed è per questo che le cose vanno a rotoli da un bel pezzo.

La storia recente insegna: Con la crisi dei subprime del 2008, venne eletto il democraticissimo Obama, idolo del progressismo mondiale, colui che doveva dare un volto diverso, correggere, la rapacità della finanza mondiale.

Ti risulta sia cambiato qualcosa?

Evidemtemente anche lui doveva rispondere a qualcuno, oppure era inadeguato, oppure (e comincio seriamente a pensarlo) quello che ci viene proposto politicamente è solo schierarci in posizioni che progressivamente si sono svuotate di ogni contenuto.

Sia ben chiaro, ripeto, questo intervento non è una contestazione al tuo e anzi ti ringrazio per il confronto di arricchimento sul quale ti spendi. E' una precisazione su come (mi sembra) di vedere le cose.
 
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Marjanna

Utente di lunga data
Questa e‘ solo una delle versioni.
Non è una versione, dice solo che sono aperte entrambe le ipotesi. Al momento non è certa ne una ne l'altra. Almeno a livello di comunità scientifica.
 

spleen

utente ?

Ecco, letto adesso.
Mi interessa soprattutto dove ribadisce che dalla crisi finanziaria di anni fa non si imparò niente. L'ho scritto stamattina.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Peraltro ancora nessuno ha spiegato chiaramente al popolo chi ha inventato il covid. Magari lo stesso che ha inventato il vaccino, chi lo sa o lo saprà mai.
Mia mamma mi ha raccontato che quando lei era ragazza c’è stata l’influenza spagnola che anche li ha fatto tanti morti.
Solo che non esistendo internet, essendoci minori tv e minori notizie in generale, ci si preoccupò tutti molto meno.
Ritengo che l’informazione, pilotata o meno che sia, sia stata la vera fonte di tutti i casini in cui siamo oggi, economici compresi.
Hai una madre ultracentenaria? Forse parli dell’asiatica.
 

Brunetta

Utente di lunga data
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