Sei ottimista.
Qui c'è anche odio. Risentimento.
Io ho parlato di terrorismo (e mafie) non per niente.
Il lockdown lo puoi imporre a un italiano con i risparmi in banca, non a chi tirava avanti o a chi con le rimesse ci mantiene la famiglia in Africa.
Se togli gli ultimi baluardi di integrazione stai creando i presupposti per un disastro prossimo venturo.
Se non lo calcoli, e nessuno lo sta facendo, fai un errore madornale.
Io ti posso dire che alcune persone che conosco, perso il lavoro, sono diventati manovalanza dello spaccio.
Dipendenti della mafia.
Collega le due cose.
Collegalo alle tante attività fallite.
Io comincerei ad essere abbastanza inquieto, soprattutto pensando all'incoscienza beota di certe dichiarazioni ai media, che fanno presupporre che non sappiano o non valutino assolutamente questo problema. .
Chiedo, con ingenua perplessità.
Ma davvero ti stupisce quello che descrivi nel tuo post, e quindi vedi?
Io odio e risentimento li ho sempre percepiti, visti, intorno a me.
Non vedo differenza sostanziali rispetto a prima. (forse qualche cambiamento di espressione, ma il nucleo è quello. Reti sociali assenti prima, reti sociali assenti ora. Solo che ora non è come prima. E' cambiato il contesto dell'assenza).
forse dipende da dove si è passata la vita?
Forse sono ottimista ora, che quello che fino a non molto tempo era definito pessimismo ha perso il velo?
Io sono anni che mi aspetto il disastro che descrivi. Sono almeno 20 anni che lo si coltiva.
E sto bassa.
Perchè le radici probabilmente sono ben più lontane. culturalmente, politicamente socialmente.
Per quanto riguarda l'integrazione...io stenderei un velo pietoso.
Sai, ricordo un lavoro in cui dovevo aver a che fare con i punkabbestia. Ci collaboravamo anche nello scambia siringhe.
Beh, io ero una ingenuotta fondamentalmente.
ricordo questo tipo, 50enne allora, vita in strada da una 30ina d'anni.
Mi aveva ripresa perchè avevo quasi dato siringhe ad una ragazzina, bellissima, che si era presentata coperta di sangue e già con la bocca da 70enne (se aveva 20 anni era tanto) chiedendomi siringhe senza averne da darmene in cambio.
Ricordo che ero rimasta impressionata. Impietosita da quella bellezza che si sciupava anche in quel momento davanti ai miei occhi.
Ed ero stata lì lì per dare le siringhe.
Era intervenuto il tipo, che le aveva detto che o aveva le siringhe da dare in cambio oppure gliene potevamo dare una.
Da quella boccuccia così tenera era uscito di tutto

Si era trasformata sotto i miei occhi. Avevo visto la strada, e quello che la strada porta con sè.
Aveva preso la sua siringa e ringhiando se ne era andata (per tornare dopo nemmeno un'ora come se non fosse mai accaduto nulla con la stessa identica richiesta...come rivedere uno stesso film.)
Lui mi aveva spiegato che dovevo aprire gli occhi per vedere. E dovevo aprirli per non farmi inculare. Da un bel faccino. Dalle apparenze.
Chi parlava era un ignorante non scolarizzato, che quello che aveva imparato lo aveva imparato in strada, fra coltelli e ferite, siringhe, overdose, prostituzione, merda letterale addosso).
Quella ragazzina si prendeva le siringhe, le rivendeva e si procurava le sue dosi in quel modo.
Mi ha raccontato parecchi altri modi, quel signore, che io nemmeno riuscivo ad immaginare realizzati per far soldi. Conosciuti, ma ignorati e tollerati.
Il mondo che io ho visto è quello lì.
Per anni e anni.
E per anni e anni mi sono stupita del fatto che fuori da quel mondo circolasse quella idea di sicurezza che dalla mia postazione era illusoria, oltre che vagamente ipocrita.
Lì odio, risentimento, deprivazione, prostituzione, violenza, tristezza, trauma, dissonanza...erano la norma.
Ma anche in quel clima, si rideva, si mangiava, si faceva festa.
Il mondo dei bocciati. I devianti. Quelli che non sono mica come noi. Malati.
Quello che si è politicamente e culturalmente VOLUTO nascondere, dando a scambio (un po' come lo scambia siringhe) il mondo del mulino bianco.
Il mulino bianco basta un nulla a farlo crollare.
Un tradimento. e crollano le nastrine sul tavolo della colazione.
Una crisi economica un pochetto più forte, e chi traballava ma si barcamenava arraggiandosi cade.
Il passo è breve per andar di lì.
In tutto questo, quello che accomuna quei due mondi, artificialmente tenuti separati, è la progettualità.
La visione a medio e lungo termine.
L'assenza di visione intendo.
E sai su cosa sono davvero pessimista?
Sul fatto che raramente ho trovato grandi differenze in termini di progettualità fra quei due mondi.
Questi sono i risultati di una società che ha investito sul perbenismo benpensante, su una struttura giudicante ed escludente (il cazzo l'integrazione...è assistenzialismo, salve qualche atto di buona volontà e genialità individuale, di progetti seri a livello territoriale, di buone prassi, non c'è ombra), sull'ipocrisia dello status symbol, dell'ultimo iphone per cui mettersi in coda (mentre si piange miseria) della lavatrice a rate, del telefonino a rate, della carta igienica a rate.
Ma davvero, quello che vedi e descrivi? Davvero lo vedi ora?
Davvero ti stupisce che siamo dove siamo e di soluzioni all'orizzonte non se ne vedono?
(d'altro canto, provare a risolvere un problema con le stesse tecniche che l'hanno creato è una barzelletta).
A me, personalmente, stupisce che sia sia qui e ora a discutere del pranzo di natale di sti cazzi.
Mentre la sanità non solo non va avanti, ma probabilmente verrà tagliata ulteriormente nel 2023 (ma non si dirà taglio, si dirà minore investimento che fa più bello), del fatto che come scrivevo a marzo questo paese ha fatto i balletti su piani pandemici non aggiornati inventandosi mille storie.
Sul fatto che ad oggi non ci sono dati trasparenti riguardo nulla. NULLA.
Non mi metto ad elencare gli altri settori.
Lo ribadisco.
Tenendo conto delle condizioni di partenza, sta andando più che bene.
A me stupisce che non ci siano ancora le bande armate in strada.
E, concludendo, mi delude anche un po'.
Pensavo che, almeno sbattendo il naso con l'evidenza, ci sarebbero state reazioni, agiti certo, ma anche colpi di reni, di dignità.
Di movimento dal mantenimento di uno status quo.
Non ne vedo.
Tenendo conto di questo...usti se sta andando bene. Benissimo. Non bene.
ORA.
Poi vedremo.
Che quando non sarà più possibile chiacchierare della buona volontà dei volontari di vaccino, del vaccino che ci salverà tutti, del dpcm in diretta streaming, delle piste da sci, dei problemi finanziari delle partite iva, finirà come quei due che si lanciavano le siringhe usate uno contro l'altro prendendosi contemporaneamente a calci e chi si avvicinava rischiava una coltellata.
Poi, in effetti, finito lo sfogo, si sono riaddormentati. E una volta svegli, si sono rimessi in moto per la dose.
E l'hanno trovata.
Tagliata col cacao...un po' di febbre alle ossa, ma chi cazzo se ne frega.
L'importante è la dose.
Così è più chiaro il mio ottimismo?
Spero si percepisca che il tono non è polemico. O aggressivo.
Io sono sinceramente stupita e meravigliata, a questo punto.
Mi guardo intorno, e non riesco a non esser meravigliata.
Il tono è di stupore, nel senso etimologico del termine.