@Brunetta , rileggi con attenzione: io ho risposto prima argomentando la mia posizione in modo ben preciso dopodiché, visto che
@danny mi ha dato del qualunquista che ragiona per interposta persona, con i pensieri degli altri, mi sono preso la briga di rispondere sul personale con il suo stesso tono.
Io personalmente sono un po' stanco di tutta questa gente che si lamenta di tutto ma di fatto non si capisce come pensa che si possa uscire da questa situazione.
Mi piacerebbe, davvero, sapere qual è la ricetta che viene proposta per risolvere l'emergenza.
Tagliando un po' con l'accetta, io vedo solo tre soluzioni:
- Lockdown, isolamento sociale e chiusura di più o meno tutto fino a quando il virus si estingue
- Vaccinazione
- Lasciare andare tutto "normale" ed affidarci alla selezione naturale
I vari stati hanno seguito una di queste strade, facendo un po' un mescolamento tra le varie strategie per cercare di minimizzare i danni.
Qual è, invece, la ricetta di
@danny per uscire da questa situazione? Non mi è chiaro: io lo leggo sempre solo lamentarsi una volta di una cosa, una volta di un'altra. E la tua ricetta? O quella di chiunque altro non sia soddisfatto di come i governi abbiano gestito l'emergenza?
Mi date delle proposte concerete, per favore, a parte il solito "piove, governo ladro?" Un piano dettagliato su cosa fare, please! Che mi sa che dev'essere qualcosa di davvero genialmente semplice, se nessun "esperto" è riuscito a figurarselo...
Io, personalmente, non sono troppo soddisfatto di come i vari stati hanno gestito l'emergenza ma non me ne lamento: tutto sommato hanno limitato i danni, per come potevano.
Le cose di cui mi lamento verso lo stato sono le carenze strutturali, quelle che non vengono affrontate e risolte in tempi normali, quando sarebbe possibile, e doveroso, farlo: la privatizzazione dei profitti e la collettivizzazione delle perdite; l'evasione fiscale; lo smantellamento della sanità e dell'istruzione pubblica; e via discorrendo. Sono queste le cose che mi fanno imbestialire nei confronti dei governanti, non come hanno gestito l'emergenza: quando si è in emergenza, colti alla sprovvista, si fa quel che si può, che si riesce fare tenuto conto del fatto che mettere in piedi macchine che gestiscano problemi così grandi su numeri così grandi non è cosa che si risolve con un colpo di bacchetta del mago Merlino.
Ah, BTW, giusto per chiarire: sta parlando uno che il covid se l'è fatto due mesi fa, insieme alla moglie. Io con sintomi leggeri, tanto che ho continuato indefessamente (o forse meglio fessamente) a lavorare. Mia moglie con sintomi più insidiosi: lei ha smesso nel periodo di malattia. Più o meno contemporaneamente se lo sono fatto anche le nostre famiglie di origine e abbiamo perso un paio di ascendenti diretti e qualche amico di famiglia. Ok, d'accordo: avevano delle "comorbidità", come usa dire oggi... tant'è: la spintarella finale gliel'ha data il covid.
Io appena passa il periodo minimo (devono passare almeno 3 mesi) ed è il mio turno, mi faccio il vaccino, uno qualsiasi, perché comunque conosco pure qualche coetaneo, in buona salute, che è finito in terapia intensiva: non sono morti, ma non è stata una passeggiata di salute. E dire che adesso, pur guariti, stanno bene bene... beh... è un po' un understatement.
Avendo già avuto il covid, mi sarà sufficiente una dose sola per essere completamente immunizzato. Per quanto non lo so, ma è un problema che mi porrò l'anno prossimo, sperando che nel frattempo grazie ai vaccini convivere col covid sarà davvero come convivere con l'influenza, sempre che questa speranza non venga vanificata da chi invece pensa di averla capita meglio di me...

Nel caso contrario, invece, amen: posso tranquillamente affrontare un altro inverno di lockdown totale. Sono in totale, e felice, decrescita...