Voi vi farete vaccinare ?

Skorpio

Utente di lunga data
Ho perfettamente capito come la intendi tu :)
Ed è chiaro che, ad intendere il vaccino come un "privilegio", tu dia per escluso, ovviamente, che ci saranno, per il futuro (altrimenti la politica è miope, come la vedo io :) ) significativi (ribadisco: significativi) effetti collaterali che si esternalizzeranno sulla popolazione. Vorrei avere le tue certezze in merito (ragionevoli certezze, intendo, di quelle proprio consapevoli che siamo tutti portati a crearci "autoinganni" atti a vivere meglio, e ben venga - lo dico seriamente - se c'è chi il vaccino lo vede come una soluzione atta al benessere proprio individuale, ancor prima che collettivo.... che il collettivo è un bel principio su cui si fonda, questo sì, la miglior democrazia, ma il rischio di lasciarla sulla carta è purtroppo assai concreto.... :) ).
Nulla quaestio, per chi come te si è vaccinato CONVINTO della convenienza del vaccino: arai le tue buonissime ragioni, e su quelle non discuto :)
Sul grassetto, una riflessione. Io - da addetta ai lavori, sia pure nel mio piccolo - vedo tante cose che non vanno. Vedo anche, da parte di alcuni (anche qui) un diffuso fastidio, quando si parla di repressione di certe libertà :)
E non mi riferisco alla semplificazione "discoteche vs coronavirus", più locali aperti per tutti, eccetera.
Mi riferisco al modo di pensare. E vedo (tra l'altro) l'adattamento (chiedendomi se sia positivo) verso forme di vita (a volte mera sopravvivenza), sicché solo a parlare di restrizioni, alcuni saltano su, dicendosene annoiati, o addirittura stanchi, schifati, scandalizzati, eccetera. Come se tutto si risolvesse in un "ubi maior, minor cessat" ;) Ecco, da un pò addetta ai lavori non posso fare a meno di pensare che quel "minor" (e di qui si potrebbe persino tirare un parallelo con la tutela delle minoranze, in questo caso viste come una sorta di nemico, o di pericolo :) ), quel minor dicevo, tanto "minor" non è, o non dovrebbe essere ;)
Ma lo specchio di quel che è in atto è proprio quel fastidio, quel non volerne parlare: è stato compresso il diritto al lavoro, le tutele alla persona. Oh! :) Non cazzabubbole! :) E in risposta, molti preferiscono vedere chi almeno lo ricorda, come poveri agnelli sacrificali che si lamentano. Non è così, o non è solo così :) Ma ricordo a tutti che la forma mentis, l'abitudine a tutto (perché a tutto ci si abitua) è proprio il motore, di quella che è una civiltà.
Per cui, a considerare "normale" immolare qualsiasi cosa, a non volerne nemmeno parlare, a provar "noia" (nel senso lato del termine: doloroso, fastidioso) affrontare certe tematiche, ad applaudire certi comportamenti.... beh, il passo a finire molto in basso (tipo alla Cina) è assai più breve di quanto si immagini. Questo a me ha insegnato la Storia. A trovar soluzioni guardando "indietro", occorre far molta attenzione. Perché poi, ripeto, una volta che una società accetta di buon grado la compressione di diritti fino ad allora inviolabili, rischi non ne mancano.

Per il resto, a me va bene tutto, rispetto perfettamente l'idea di chi non vede l'ora di fare la terza, la quarta, la quinta dose, persino chi se le vorrebbe tracannare a cena (magari al posto della mia birra calda! 😂 ) e dico: ok :)!
Li invidio pure, per certi lati, e credo che sarebbe anche bello riuscirmi a vivere questo vaccino come una sorta di "liberazione" :)

Il fastidio (che investe TUTTI eh, da una parte e dall'altra, a prescindere da come la pensino) comunque è molto indicativo, e per nulla casuale: ne ho provato anch'io, per altre cose ma l'ho provato, e ne so l'origine ;)

Ringrazio ancora il cielo di trovarmi in una parte del mondo dove se ne può almeno ancora parlare liberamente, ché in Cina mi avrebbero già indubbiamente tagliato la testa.... :)

Ma perché pensi di me che io abbia tutte queste certezze? Guarda che io sono una persona normalissima come tutti, con tutte le incertezze di tutti sul futuro.

Non sono indovino.

La certezza mia è sul presente, che OGGI non ci sono strade migliori per attraversare la pandemia che vaccinarsi.

Ma vale per me.

Come per un altro vale il fatto che la soluzione migliore è non vaccinarsi e andare in piazza senza mascherine a gridare libertà, perché tanto al massimo viene un raffreddore.

Ognuno vede e sceglie la strada migliore per se, e il discorso vaccino si vaccino no, per me è ormai superato.

Però (e ripeto) mi diverte e mi divertirà vedere come, uno dietro l’altro, un bel po’ di paesi “liberali” dovranno ritornare sulle loro decisioni e andare a dire ai loro “fortunati e liberi cittadini” che non ci hanno capito una sega per la terza volta di fila, e che ora sono costretti (poverini) a “sollecitare” la vaccinazione perché “oh.. finché si scherza va bene, ma ora qui la situazione è grave oh..”

e mi fa piacere che in Italia, il mio paese , ci sia stato CORAGGIO per decidere PRIMA e non quando hai la merda alla gola (dopo si che è facile.. embè.. ho la merda alla gola, ragazzi.. bisogna chiudere eh.. bisogna vaccinarsi eh.. qui la merda sale).

Mi fa piacere e mi diverte.. non ci posso far nulla, sarò scemo.. sarò stronzo.. boh

A te ti diverte vedere uno che fa scelte completamente sbagliate in nome di un diritto o un ideale, e dopo si arrabatta nella merda? A me si.

E’ un concetto di divertimento spiegato molto bene in questa scena

 

danny

Utente di lunga data
Più che paura, visto che io di paure non ne vedo, è scarsa chiarezza e coerenza legislativa e quando c’è confusione ci si aggrappa alla religione, alle discriminazioni, alla cattiveria.
Ho anche io colleghi nella situazione della tua collega.
Da noi siamo rientrati tutti in presenza, senza distanziamento, l’AD fortemente contrario al lavoro agile ha chiuso questa nuova opportunità.
Io sono tra i delegati al controllo, mi è stato proposto e non avevo motivo per dire no.
Tranne in questi giorni che sono in ospedale lo svolgo regolarmente.
Io tutte ste lagnanze nel contesto in cui vivo non le riscontro.
Conduco esattamente la stessa vita ante covid, probabilmente perché non facevo vita mondana nemmeno prima. La mascherina non mi da fastidio, anzi la trovo pure confortevole. Boh, io non comprendo tutte ste lamentele.
Guarda, per me la mia collega dovrebbe poter condividere gli spazi con me esattamente come faceva, se capitava, prima del 15 ottobre, senza necessità di controllo alcuno, come prima del Gp.
Non me ne frega niente. Se vuole usare la mascherina bene, altrimenti basta la distanza tra le scrivanie.
L'unica accortezza è che in presenza di sintomi una persona se ne stia a casa.
Questa per me sarebbe la normalità.
Tornare a vedersi e lavorare proprio come prima.
Senza sospetti, ansie, discriminazioni, polemiche etc.
Non è possibile ovunque, questo è il problema e le polemiche sono diffuse, purtroppo.
Da mia moglie se ne fregano. Hanno un viavai di corrieri che non possono permettersi di perdere tempo a controllare tutti.
Da noi che passano quattro gatti sono fiscali.
Questa alla fine non è ancora la normalità.
Noi dobbiamo tendere verso un ritorno ai comportamenti precovid, questo è l'obiettivo, non invischiarci lungamente in pasticci burocratici.
Ora che siamo vaccinati per la quasi totalità, sarebbe il caso, almeno al nord, di pensare a togliere vincoli al lavoro e dare un termine ad essi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Sì Foglia, mi annoia, perché è l'ennesima lamentela.
Le persone di cui parlo non navigano nell'oro, non hanno lavori in cui è facile barcamenarsi in questa situazione e hanno figli, anche piccoli. Però, convinti delle loro idee, le portano avanti.
Personalmente non condivido la loro visione e penso si stiano complicando la vita inutilmente, ma le trovo sicuramente più coerenti.
Per carità, continua pure a lamentarti se ti fa stare meglio, se mi annoio è un problema mio, solo che essendomi ormai espressa trovavo sensato argomentarlo.
Lo capisco, il grassetto, mica no :)

Parlando di coerenza, ti rispondevo in punto "coerenza", e vedo che alla fine siamo tutti uguali, nel senso che si guarda tutti al nostro "orticello" :)

Poi, portavo un altro tipo di discorso, sul significato di una politica lungimirante, sulla compressione di diritti e libertà (quelle sul lavoro nemmeno mi riguardano da vicino, a voler ben guardare, vivendo da sempre in una sorta di precarietà legalizzata, non di meno certi discorsi legati alla tutela del lavoro, sarà per deformazione "professionale" non mi annoiano :) ). Ma comunque il discorso va ben oltre i lavoratori "sospesi". Dicevo che va in una specifica "forma mentis", che nella storia talvolta ha condotto a casini di non lieve entità ;)
Poi certamente, nella domanda di chi ci controlla il greenpass, possiamo vedere una persona scrupolosa e attenta, e fermarci lì. Chi lo fa notare, si lamenta, e vieppiù non ha titolo poiché vaccinato (sottolineando per scelta, come fa il nostro Governo nei fatti).

Anche queste son scelte :), però inevitabile (per me) vederci l'accettazione di un modus operandi che definire dittatoriale è già poco. Potrei fare un discorso più ampio sul diritto, sulla costituzione, su quelli che devono essere i criteri verso cui ci si dovrebbe improntare, prima di procedere a "segare" un diritto e basta. Dispiace soltanto (ma non mi aspettavo diversamente) che tutti questi aspetti ad andar bene non siano nemmeno visti, e nella peggiore delle ipotesi vengano catalogati nelle "lamentele", noiose, o persino disturbanti. Nulla di diverso da quanto avviene in Cina: per far sì (e la storia più vicina lo insegna anche a noi) che qualsivoglia decisione, indirizzo, compressione (di minoranze o di diritti di tutti, non importa) abbia successo, occorre che la massa sia disposta a credervi. Speriamo si saper dare il giusto contesto a un periodo, ma in punto non sono ottimista: andare avanti è frutto di lotte, contestazioni, scontri, e di un progredire. Quando si cambia in peggio, con l'avallo dei più, poi è altresì facile che qualcuno approfitti perché le cose non tornino mai più come prima.
Mi rallegro soltanto (di questo sì) che ancora questa sorta di censura che (credo inconsciamente) in tanti applicano, non diventi in forma, per così dire, istituzionalizzata :) Altrimenti hai voglia quanti controlli possono venir delegati al primo che passa per la strada, sotto minaccia di "sanzioni" ;)
Ma mi fermo qui :)
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Guarda, per me la mia collega dovrebbe poter condividere gli spazi con me esattamente come faceva, se capitava, prima del 15 ottobre, senza necessità di controllo alcuno, come prima del Gp.
Non me ne frega niente. Se vuole usare la mascherina bene, altrimenti basta la distanza tra le scrivanie.
L'unica accortezza è che in presenza di sintomi una persona se ne stia a casa.
Questa per me sarebbe la normalità.
Tornare a vedersi e lavorare proprio come prima.
Senza sospetti, ansie, discriminazioni, polemiche etc.
Non è possibile ovunque, questo è il problema e le polemiche sono diffuse, purtroppo.
Da mia moglie se ne fregano. Hanno un viavai di corrieri che non possono permettersi di perdere tempo a controllare tutti.
Da noi che passano quattro gatti sono fiscali.
Questa alla fine non è ancora la normalità.
Noi dobbiamo tendere verso un ritorno ai comportamenti precovid, questo è l'obiettivo, non invischiarci lungamente in pasticci burocratici.
Ora che siamo vaccinati per la quasi totalità, sarebbe il caso, almeno al nord, di pensare a togliere vincoli al lavoro e dare un termine ad essi.
Oh, io l’ultima che ho visto del forum lho baciata subito….😂😂😂😂

Scheeerzo neh….…😂😂😂
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ma perché pensi di me che io abbia tutte queste certezze? Guarda che io sono una persona normalissima come tutti, con tutte le incertezze di tutti sul futuro.

Non sono indovino.

La certezza mia è sul presente, che OGGI non ci sono strade migliori per attraversare la pandemia che vaccinarsi.

Ma vale per me.

Come per un altro vale il fatto che la soluzione migliore è non vaccinarsi e andare in piazza senza mascherine a gridare libertà, perché tanto al massimo viene un raffreddore.

Ognuno vede e sceglie la strada migliore per se, e il discorso vaccino si vaccino no, per me è ormai superato.

Però (e ripeto) mi diverte e mi divertirà vedere come, uno dietro l’altro, un bel po’ di paesi “liberali” dovranno ritornare sulle loro decisioni e andare a dire ai loro “fortunati e liberi cittadini” che non ci hanno capito una sega per la terza volta di fila, e che ora sono costretti (poverini) a “sollecitare” la vaccinazione perché “oh.. finché si scherza va bene, ma ora qui la situazione è grave oh..”

e mi fa piacere che in Italia, il mio paese , ci sia stato CORAGGIO per decidere PRIMA e non quando hai la merda alla gola (dopo si che è facile.. embè.. ho la merda alla gola, ragazzi.. bisogna chiudere eh.. bisogna vaccinarsi eh.. qui la merda sale).

Mi fa piacere e mi diverte.. non ci posso far nulla, sarò scemo.. sarò stronzo.. boh

A te ti diverte vedere uno che fa scelte completamente sbagliate in nome di un diritto o un ideale, e dopo si arrabatta nella merda? A me si.

E’ un concetto di divertimento spiegato molto bene in questa scena

No. Generalmente mi è indifferente. Se quel qualcuno mi chiede consiglio, o è un amico, provo a fargli capire quale è il confine tra "un principio" e ciò a cui andrebbe incontro nella realtà. Questo da sempre. Però parlo di chi vorrebbe portare un problema concreto nell'iperuranio, dei principi, non so se mi spiego. Di chi dice "lo faccio più che altro per principio", senza riconoscere che dietro al dichiarato principio ci sono ben altre questioni (dai soldi al proprio orgoglio, ma molto spesso i soldi). Ecco: io diffido di chi invoca principi a caso, quando del principio non gliene fotte una beata mazza (e torniamo sempre lì: al proprio orticello! :) ).

Ma non ci godo (a meno che mi stia antipatico, allora magari un pò anche sì) se lo vedo affondare nella merda. Semplicemente so che alle volte le guerre di principi sono inutili, e che poi i conti li si fa con la realtà. So che ciascuno nelle scelte guarda alla propria realtà, e alla propria convenienza, e non credo certo a chi dice "mi vaccino perché sono un eroe", come pure mi è stato detto da uno lasciandolo a intendere, perché, bravo lui, lo faceva per gli altri (intesi non come affetti, ma per chiunque), sprezzante del rischio del vaccino, che pure ammetteva :)

So che ho fatto il vaccino non certo convinta a vaccinarmi, ma fortemente indotta fino al punto da non poterlo evitare. So che senza costrizioni non lo avrei fatto.

E se altri Stati faranno uguale francamente mi dispiacerà, non perché poveretti gli altri, ma perché non resterà nessuno, intorno a noi, a darci una sveglia e a dirci che siamo tornati indietro di 50 anni minimo.
Riconosco che mano a mano che i diritti verranno compressi, dentro o fuori dall'Italia (sto pensando all'Europa, più che altro) maggiore sarà il rischio che quella merda ci rimanga addosso. Sarà il minore dei mali?
Pure io non sono indovina e non lo so, spero che questo arretramento non ci porti troppo "indietro", ma ovviamente non ho certezze circa le conseguenze, nè di questo aspetto, nè degli effetti di questo vaccino. Anche se il modo di affrontarli la dirà anch'esso gran lunga di dove saremo.

Io in tutto ciò vedo merda. Anche solo in via potenziale, per carità: speriamolo tutti! Che oggi il greenpass, domani la compressione per il sailcazzo, tanto.... ci siamo abituati.

E non sono abituata a chiamare cioccolata quella che è merda :)
 

patroclo

Utente di lunga data
No. Generalmente mi è indifferente. Se quel qualcuno mi chiede consiglio, o è un amico, provo a fargli capire quale è il confine tra "un principio" e ciò a cui andrebbe incontro nella realtà. Questo da sempre. Però parlo di chi vorrebbe portare un problema concreto nell'iperuranio, dei principi, non so se mi spiego. Di chi dice "lo faccio più che altro per principio", senza riconoscere che dietro al dichiarato principio ci sono ben altre questioni (dai soldi al proprio orgoglio, ma molto spesso i soldi). Ecco: io diffido di chi invoca principi a caso, quando del principio non gliene fotte una beata mazza (e torniamo sempre lì: al proprio orticello! :) ).

Ma non ci godo (a meno che mi stia antipatico, allora magari un pò anche sì) se lo vedo affondare nella merda. Semplicemente so che alle volte le guerre di principi sono inutili, e che poi i conti li si fa con la realtà. So che ciascuno nelle scelte guarda alla propria realtà, e alla propria convenienza, e non credo certo a chi dice "mi vaccino perché sono un eroe", come pure mi è stato detto da uno lasciandolo a intendere, perché, bravo lui, lo faceva per gli altri (intesi non come affetti, ma per chiunque), sprezzante del rischio del vaccino, che pure ammetteva :)

So che ho fatto il vaccino non certo convinta a vaccinarmi, ma fortemente indotta fino al punto da non poterlo evitare. So che senza costrizioni non lo avrei fatto.

E se altri Stati faranno uguale francamente mi dispiacerà, non perché poveretti gli altri, ma perché non resterà nessuno, intorno a noi, a darci una sveglia e a dirci che siamo tornati indietro di 50 anni minimo.
Riconosco che mano a mano che i diritti verranno compressi, dentro o fuori dall'Italia (sto pensando all'Europa, più che altro) maggiore sarà il rischio che quella merda ci rimanga addosso. Sarà il minore dei mali?
Pure io non sono indovina e non lo so, spero che questo arretramento non ci porti troppo "indietro", ma ovviamente non ho certezze circa le conseguenze, nè di questo aspetto, nè degli effetti di questo vaccino. Anche se il modo di affrontarli la dirà anch'esso gran lunga di dove saremo.

Io in tutto ciò vedo merda. Anche solo in via potenziale, per carità: speriamolo tutti! Che oggi il greenpass, domani la compressione per il sailcazzo, tanto.... ci siamo abituati.

E non sono abituata a chiamare cioccolata quella che è merda :)
ma io non capisco... ma pensi veramente che questa situazione sia finalizzata alla restrizione perpetua di diritti acquisiti?
 

Foglia

utente viva e vegeta
ma io non capisco... ma pensi veramente che questa situazione sia finalizzata alla restrizione perpetua di diritti acquisiti?
Sono completamente estranea a teorie complottiste. Perché un dato "regime" sia idoneo a modificare il modo di pensare, il substrato sociale, e in conseguenza quanto si è disposti ad accettare o No, secondo te, è proprio necessario ragionarla in termini di "finalità '? Perché io questo non l'ho detto. Se poi vogliamo banalizzare il tutto, una bella teoria del complotto, e a casa ogni ragionamento.... :)
 

patroclo

Utente di lunga data
Sono completamente estranea a teorie complottiste. Perché un dato "regime" sia idoneo a modificare il modo di pensare, il substrato sociale, e in conseguenza quanto si è disposti ad accettare o No, secondo te, è proprio necessario ragionarla in termini di "finalità '? Perché io questo non l'ho detto. Se poi vogliamo banalizzare il tutto, una bella teoria del complotto, e a casa ogni ragionamento.... :)
rileggiti, sono cose che hai scritto tu:

"E se altri Stati faranno uguale francamente mi dispiacerà, non perché poveretti gli altri, ma perché non resterà nessuno, intorno a noi, a darci una sveglia e a dirci che siamo tornati indietro di 50 anni minimo.
Riconosco che mano a mano che i diritti verranno compressi, dentro o fuori dall'Italia (sto pensando all'Europa, più che altro) maggiore sarà il rischio che quella merda ci rimanga addosso. Sarà il minore dei mali?
Pure io non sono indovina e non lo so, spero che questo arretramento non ci porti troppo "indietro", ma ovviamente non ho certezze circa le conseguenze, nè di questo aspetto, nè degli effetti di questo vaccino. Anche se il modo di affrontarli la dirà anch'esso gran lunga di dove saremo.
"
 

Foglia

utente viva e vegeta
rileggiti, sono cose che hai scritto tu:

"E se altri Stati faranno uguale francamente mi dispiacerà, non perché poveretti gli altri, ma perché non resterà nessuno, intorno a noi, a darci una sveglia e a dirci che siamo tornati indietro di 50 anni minimo.
Riconosco che mano a mano che i diritti verranno compressi, dentro o fuori dall'Italia (sto pensando all'Europa, più che altro) maggiore sarà il rischio che quella merda ci rimanga addosso. Sarà il minore dei mali?
Pure io non sono indovina e non lo so, spero che questo arretramento non ci porti troppo "indietro", ma ovviamente non ho certezze circa le conseguenze, nè di questo aspetto, nè degli effetti di questo vaccino. Anche se il modo di affrontarli la dirà anch'esso gran lunga di dove saremo.
"
Non ho mai parlato di finalità.
Se la domanda è se nutro o meno fiducia nel genere umano, e nei politici in primis, la risposta è no ;)
 

patroclo

Utente di lunga data
Non ho mai parlato di finalità.
Se la domanda è se nutro o meno fiducia nel genere umano, e nei politici in primis, la risposta è no ;)
dai Foglia, non ritirare la manina ... non hai scritto esplicitamente "finalità", ma come pensi che si legga il tuo discorso?
e non è una questione d'interpretazioni
 

Foglia

utente viva e vegeta
dai Foglia, non ritirare la manina ... non hai scritto esplicitamente "finalità", ma come pensi che si legga il tuo discorso?
e non è una questione d'interpretazioni
Ti sto dicendo che non pensavo a nessuna finalità. Ma solo che l'occasione fa l'uomo ladro ;) , questo sì.
Se mi vuoi credere bene, altrimenti non so che dire. Il mio discorso voleva essere sociale, non complottista.
 

Skorpio

Utente di lunga data
No. Generalmente mi è indifferente. Se quel qualcuno mi chiede consiglio, o è un amico, provo a fargli capire quale è il confine tra "un principio" e ciò a cui andrebbe incontro nella realtà. Questo da sempre. Però parlo di chi vorrebbe portare un problema concreto nell'iperuranio, dei principi, non so se mi spiego. Di chi dice "lo faccio più che altro per principio", senza riconoscere che dietro al dichiarato principio ci sono ben altre questioni (dai soldi al proprio orgoglio, ma molto spesso i soldi). Ecco: io diffido di chi invoca principi a caso, quando del principio non gliene fotte una beata mazza (e torniamo sempre lì: al proprio orticello! :) ).

Ma non ci godo (a meno che mi stia antipatico, allora magari un pò anche sì) se lo vedo affondare nella merda. Semplicemente so che alle volte le guerre di principi sono inutili, e che poi i conti li si fa con la realtà. So che ciascuno nelle scelte guarda alla propria realtà, e alla propria convenienza, e non credo certo a chi dice "mi vaccino perché sono un eroe", come pure mi è stato detto da uno lasciandolo a intendere, perché, bravo lui, lo faceva per gli altri (intesi non come affetti, ma per chiunque), sprezzante del rischio del vaccino, che pure ammetteva :)

So che ho fatto il vaccino non certo convinta a vaccinarmi, ma fortemente indotta fino al punto da non poterlo evitare. So che senza costrizioni non lo avrei fatto.

E se altri Stati faranno uguale francamente mi dispiacerà, non perché poveretti gli altri, ma perché non resterà nessuno, intorno a noi, a darci una sveglia e a dirci che siamo tornati indietro di 50 anni minimo.
Riconosco che mano a mano che i diritti verranno compressi, dentro o fuori dall'Italia (sto pensando all'Europa, più che altro) maggiore sarà il rischio che quella merda ci rimanga addosso. Sarà il minore dei mali?
Pure io non sono indovina e non lo so, spero che questo arretramento non ci porti troppo "indietro", ma ovviamente non ho certezze circa le conseguenze, nè di questo aspetto, nè degli effetti di questo vaccino. Anche se il modo di affrontarli la dirà anch'esso gran lunga di dove saremo.

Io in tutto ciò vedo merda. Anche solo in via potenziale, per carità: speriamolo tutti! Che oggi il greenpass, domani la compressione per il sailcazzo, tanto.... ci siamo abituati.

E non sono abituata a chiamare cioccolata quella che è merda :)
Ho capito.. io invece mi ci diverto proprio, godere non esageriamo, ma divertirmi mi ci diverto proprio.. oh non so che farci, sono fatto così

Ma anche con mio figlio eh.. hai presente quando va fatta la cartella per andare a scuola? Che è meglio prepararla la sera prima, perché poi uno va in affanno..?

E detto e ridetto, e una esperienza , e due esperienze.. e nulla.. :ROFLMAO:

Poi.. come l'altro giorno.. capita che al mattino è un pò tardi.. e dove cazzo è il quaderno di chimica o il libro di biologia .. ma erano lì, li avevo lasciati li.. e porca puttana.. e il cellulare e la mascherina.. oh cazzo stamani c'è ginnastica, e c'è da cambiarsi

E io rido.. e mi diverto e lo prendo per il culo mentre si dibatte disperato da una stanza all'altra :ROFLMAO:

Che ci devo fare? Mi viene cosi
 
Ultima modifica:

Foglia

utente viva e vegeta
Ho capito.. io invece mi ci diverto proprio, godere non esageriamo, ma divertirmi mi ci diverto proprio.. oh non so che farci, sono fatto così

Ma anche con mio figlio eh.. hai presente quando va fatta la cartella per andare a scuola? Che è meglio prepararla la sera prima, perché poi uno va in affatto

E detto e ridetto, e una esperienza , e due esperienze.. e nulla.. :ROFLMAO:

Poi.. come l'altro giorno.. capita che al mattino è un pò tardi.. e dove cazzo è il quaderno di chimica o il libro di biologia .. ma erano lì, li avevo lasciati li.. e porca puttana.. e il cellulare e la mascherina.. oh cazzo stamani c'è ginnastica, e c'è da cambiarsi

E io rido.. e mi diverto e lo prendo per il culo mentre si dibatte disperato da una stanza all'altra :ROFLMAO:

Che ci devo fare? Mi viene cosi

Con mio figlio (che ora è piccolo) allo zaino ci penso io :)
Però, ci tengo che veda e impari che le cose necessarie per la scuola, vengano preparate in tempo. Io, il buon esempio, glielo dò ogni giorno: prima di uscire a giocare, lo zaino deve essere già pronto per il giorno dopo, e i compiti fatti in largo anticipo (che fosse per lui, manco a dirsi, sarebbero fatti sempre "dopo" :), per cui iil senso dell'organizzazione, nel mio piccolo, cerco di trasmetterglielo).

Ma non è, a mio parere, un paragone calzante. Non ci sono "bambini" da educare, ma adulti che dovrebbero avere la consapevolezza di chi sono, e dove vanno. Non c'è una scuola che insegna, ma politici, e Stati, che dovrebbero calibrare e bilanciare scelte. E laddove decidano per una linea "dura", se ne prendano a maggior ragione la responsabilità. Io non so quale sia il contenuto delle imposizioni che possono essere fatte in ogni singolo Stato, e se possano giustificarsi con quello che da noi si chiama "stato di emergenza". Da noi sono due anni che si legifera in stato di emergenza. Son due anni in cui (l'ho constatato di persona) si progetta di potenziare il trasporto pubblico, ma nei fatti nulla è cambiato (due anni eh, mica due giorni). Sono anni in cui, a fronte di attività chiuse e promesse di "inondazioni" di soldi, poco o niente è arrivato. Anni in cui si dice al singolo di arrangiarsi. Ora mesi (quasi un anno) in cui si caldeggia un vaccino (anzi no, 4 vaccini) di cui un paio sono di fatto pressoché spariti dal mercato. In cui oggi questo va bene "per", e domani non più. E se un qualcosa desta sospetti, via a sospenderlo alla velocità della luce, salvo poi dire che no, va bene, ma per altre categorie o fasce di età. Altro che ragazzini a scuola.
In Europa siamo, da parecchio, il cd. "fanalino di coda", più o meno in tutto: dubito che i nostri politici siano stati "illuminati", in questa circostanza.

In ogni caso, le mie sono constatazioni: oramai il vaccino l'ho fatto, tengo incrociate le dita, spero che non mi dia effetti "strani", ma so bene pure che se anche fosse, dovrò dirmi fortunata ad esserne curata, nessuno indagherà su eventuali malattie magarti più ricorrenti che nel passato, e tanto anche se lo si farà, il vaccino era "per emergenza", e nessuno ne risponderà perché per giunta ho firmato ogni sorta di liberatoria, consapevole che assumevo un farmaco non sperimentato per le vie ordinarie. Tutto sommato, gran culo se potranno curarmi, e per il resto me la sbrigherò da me. Per il che, nulla avrei da ridire se fossi una malata di cancro che sperimenta un farmaco che le può salvare la vita, e che a fronte della sperimentazione ne può trarre in prima persona benefici e speranze. Un pò diverso, se hai (come ho, magari persino a torto!) la ragionevole certezza (non assoluta sicurezza, ovviamente) che se pure mi piglio il covid, due tre settimane a casa e me lo sfango. Che capirai, dopo tutte le quarantene che ho purgato nell'arco di un anno, cosa siano tre settimane a casa.... Che a proposito, non mi evito neppure con il vaccino, e non solo se (questo giustamente) ho il covid, ma anche se per caso risulto in qualcuna delle liste "nere" per le quali si entra nelle ipotesi di contatto diretto.
Come se non bastassero le quarantene subite giocoforza, per effetto delle restrizioni da contatto diretto nate proprio nella scuola di mio figlio. Oramai ne ho perso il conto, inutile dire che si trasformano in quarantene anche per me.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Con mio figlio (che ora è piccolo) allo zaino ci penso io :)
Però, ci tengo che veda e impari che le cose necessarie per la scuola, vengano preparate in tempo. Io, il buon esempio, glielo dò ogni giorno: prima di uscire a giocare, lo zaino deve essere già pronto per il giorno dopo, e i compiti fatti in largo anticipo (che fosse per lui, manco a dirsi, sarebbero fatti sempre "dopo" :), per cui iil senso dell'organizzazione, nel mio piccolo, cerco di trasmetterglielo).

Ma non è, a mio parere, un paragone calzante. Non ci sono "bambini" da educare, ma adulti che dovrebbero avere la consapevolezza di chi sono, e dove vanno. Non c'è una scuola che insegna, ma politici, e Stati, che dovrebbero calibrare e bilanciare scelte. E laddove decidano per una linea "dura", se ne prendano a maggior ragione la responsabilità. Io non so quale sia il contenuto delle imposizioni che possono essere fatte in ogni singolo Stato, e se possano giustificarsi con quello che da noi si chiama "stato di emergenza". Da noi sono due anni che si legifera in stato di emergenza. Son due anni in cui (l'ho constatato di persona) si progetta di potenziare il trasporto pubblico, ma nei fatti nulla è cambiato (due anni eh, mica due giorni). Sono anni in cui, a fronte di attività chiuse e promesse di "inondazioni" di soldi, poco o niente è arrivato. Anni in cui si dice al singolo di arrangiarsi. Ora mesi (quasi un anno) in cui si caldeggia un vaccino (anzi no, 4 vaccini) di cui un paio sono di fatto pressoché spariti dal mercato. In cui oggi questo va bene "per", e domani non più. E se un qualcosa desta sospetti, via a sospenderlo alla velocità della luce, salvo poi dire che no, va bene, ma per altre categorie o fasce di età. Altro che ragazzini a scuola.
In Europa siamo, da parecchio, il cd. "fanalino di coda", più o meno in tutto: dubito che i nostri politici siano stati "illuminati", in questa circostanza.

In ogni caso, le mie sono constatazioni: oramai il vaccino l'ho fatto, tengo incrociate le dita, spero che non mi dia effetti "strani", ma so bene pure che se anche fosse, dovrò dirmi fortunata ad esserne curata, nessuno indagherà su eventuali malattie magarti più ricorrenti che nel passato, e tanto anche se lo si farà, il vaccino era "per emergenza", e nessuno ne risponderà perché per giunta ho firmato ogni sorta di liberatoria, consapevole che assumevo un farmaco non sperimentato per le vie ordinarie. Tutto sommato, gran culo se potranno curarmi, e per il resto me la sbrigherò da me. Per il che, nulla avrei da ridire se fossi una malata di cancro che sperimenta un farmaco che le può salvare la vita, e che a fronte della sperimentazione ne può trarre in prima persona benefici e speranze. Un pò diverso, se hai (come ho, magari persino a torto!) la ragionevole certezza (non assoluta sicurezza, ovviamente) che se pure mi piglio il covid, due tre settimane a casa e me lo sfango. Che capirai, dopo tutte le quarantene che ho purgato nell'arco di un anno, cosa siano tre settimane a casa.... Che a proposito, non mi evito neppure con il vaccino, e non solo se (questo giustamente) ho il covid, ma anche se per caso risulto in qualcuna delle liste "nere" per le quali si entra nelle ipotesi di contatto diretto.
Come se non bastassero le quarantene subite giocoforza, per effetto delle restrizioni da contatto diretto nate proprio nella scuola di mio figlio. Oramai ne ho perso il conto, inutile dire che si trasformano in quarantene anche per me.
Per me è molto calzante, per spiegare il senso del mio "divertirmi " ..

E mi diverto a vedere gli altri che annaspano, pur avendo avuto tempo e modo di organizzarsi e decidere.
a proposito.. hai letto le novità dall UK?

Pare che Johnson non metta il green pass non tanto per questioni nobili come il rispetto delle libertà, quanto per una pura e semplice questione di quattrini

Pensa che goduria a essere un inglese: il tuo governo che dopo tutto quel che è successo, governa sulla salute pubblica , operando scelte che guardano esclusivamente a...? Al quattrino.

Roba da brividi.

https://www.huffingtonpost.it/amp/e...-mld-alleconomia_it_6177d256e4b010d93315bc11/
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Sì, questo è vero. Ma a questo punto dovremmo trovare compattezza e unità per uscirne fuori nel migliore dei modi, non trasformare tutto in una specie di rivalsa continua.
Il problema invece è essenzialmente che si è creata una profonda lacerazione nella popolazione, che ci porta lontano dall'obiettivo del ritorno alla normalità.
Io cerco di vivere il più possibile normalmente. Indosso la mascherina solo se sono obbligato e frequento gruppi di persone che si comportano come me. Ci sono ampie sacche di normalità. Domenica ero a pranzo in un ristorante, era pieno, c'erano tavolate anche da 20 persone e nessuno all'ingresso ha chiesto il Green Pass. In un anno e mezzo, quasi due anni, non c'è una persona tra gli amici che frequento, con cui mangio insieme (a volte siamo stati anche in 40/50), con cui canto, etc. che si sia ammalata di Covid.
Non prima che non eravamo vaccinati, menchemeno adesso che lo siamo tutti. Tante altre patologie si, ma Covid... Solo tra i colleghi dell'ufficio, stranamente quelli più attenti alle norme, e nel condominio, anche lì per contagio familiare.
Fortuna?
Non lo so, però stante la situazione credo che la vita debba tornare a individuare anche altre priorità e uscire da questo loop.
Vaccinati lo siamo tutti o quasi... Che altro possiamo fare?
Sì, questo è vero. Ma a questo punto dovremmo trovare compattezza e unità per uscirne fuori nel migliore dei modi, non trasformare tutto in una specie di rivalsa continua.
Il problema invece è essenzialmente che si è creata una profonda lacerazione nella popolazione, che ci porta lontano dall'obiettivo del ritorno alla normalità.
Io cerco di vivere il più possibile normalmente. Indosso la mascherina solo se sono obbligato e frequento gruppi di persone che si comportano come me. Ci sono ampie sacche di normalità. Domenica ero a pranzo in un ristorante, era pieno, c'erano tavolate anche da 20 persone e nessuno all'ingresso ha chiesto il Green Pass. In un anno e mezzo, quasi due anni, non c'è una persona tra gli amici che frequento, con cui mangio insieme (a volte siamo stati anche in 40/50), con cui canto, etc. che si sia ammalata di Covid.
Non prima che non eravamo vaccinati, menchemeno adesso che lo siamo tutti. Tante altre patologie si, ma Covid... Solo tra i colleghi dell'ufficio, stranamente quelli più attenti alle norme, e nel condominio, anche lì per contagio familiare.
Fortuna?
Non lo so, però stante la situazione credo che la vita debba tornare a individuare anche altre priorità e uscire da questo loop.
Vaccinati lo siamo tutti o quasi... Che altro possiamo fare?
non parlarne di continuo.
Conosco 2 non vaccinati ,quando li incontro mi "torturano" con le loro motivazioni. Ormai rispondo sempre, io la terza dose non me la faccio se richiudono tutto. In questo modo si stoppano, anche perchè ho ben chiaro che loro contano sul sacrificio altrui.
Ti dirò alla gente che frequento, non mi sono mai permessa di chiedere.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Per me è molto calzante, per spiegare il senso del mio "divertirmi " ..

E mi diverto a vedere gli altri che annaspa, a proposito.. hai letto le novità dall UK?

Pare che Johnson non metta il green pass non tanto per questioni nobili come il rispetto delle libertà, quanto per una pura e semplice questione di quattrini

Pensa che goduria a essere un inglese: il tuo governo che dopo tutto quel che è successo, governa sulla salute pubblica , operando scelte che guardano esclusivamente a...? Al quattrino.

Roba da brividi.

https://www.huffingtonpost.it/amp/e...-mld-alleconomia_it_6177d256e4b010d93315bc11/
E pensa che goduria essere un italiano :rolleyes: :

Covidcontagi in risalita: verso la terza dose per tutti | Sileri: "Vaccini a partire da gennaio" (msn.com)

"Avere la vaccinazione per bambini tra 5 e 11 anni", osserva il professor Matteo Bassetti, "vorrebbe dire proteggere tutta la fascia di studenti che frequenta le scuole, dalle elementari alle medie". Questi vaccini, ha precisato, sono "sicuri tanto quanto altri obbligatori" e forse "anche di più".

Chissà come fa a paragonare vaccini in commercio e in uso da decenni, con un vaccino sperimentale.
Ma sì, che tanto, se poi ci fossero problemi, senza dubbio ne risponderà lui ;)
 

feather

Utente tardo
Guarda, per me la mia collega dovrebbe poter condividere gli spazi con me esattamente come faceva, se capitava, prima del 15 ottobre, senza necessità di controllo alcuno, come prima del Gp.
Non me ne frega niente. Se vuole usare la mascherina bene, altrimenti basta la distanza tra le scrivanie.
L'unica accortezza è che in presenza di sintomi una persona se ne stia a casa.
E immagino vaccini pochi, in pratica quello che hanno fatto in Romania
 

Skorpio

Utente di lunga data
E pensa che goduria essere un italiano :rolleyes: :

Covidcontagi in risalita: verso la terza dose per tutti | Sileri: "Vaccini a partire da gennaio" (msn.com)

"Avere la vaccinazione per bambini tra 5 e 11 anni", osserva il professor Matteo Bassetti, "vorrebbe dire proteggere tutta la fascia di studenti che frequenta le scuole, dalle elementari alle medie". Questi vaccini, ha precisato, sono "sicuri tanto quanto altri obbligatori" e forse "anche di più".

Chissà come fa a paragonare vaccini in commercio e in uso da decenni, con un vaccino sperimentale.
Ma sì, che tanto, se poi ci fossero problemi, senza dubbio ne risponderà lui ;)
È un pò come quando devi convincere una fìa a darti la topa..:cool:

I discorsi a biscaro si sprecano.

Qui cercano in qualche maniera di convincere chi non si vaccina , ma chi è intelligente sa che questo è cmq parte del gioco, ma la sostanza è altrove.

E cioè che non ci sono alternative, oggi.

E che questo è il miglior modo possibile che la.parte fortunata del.mondo ha ad oggi, per contrastare la pandemia.

Poi c'è la parte sfigata del mondo.

Quelli non li risarcisce nessuno, anzi manco ci si ricorda che esistono, concentrati come siamo sul nostro spicchio di cielo
 
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