Giovanni, hai ragione.
Ma vedi bene quel che capita quando qualcuno ci ama meno o niente del tutto...
Ora, non ti chiedo di considerare i miei casi, le mie esperienze, patologicamente incredibili ed irrecuperabili...ma hai visto cosa mi è capitato con al fianco persone che non mi amavano quanto io amavo loro...o forse, dopo quello che mi hanno fatto, oserei dire...che non m'hanno amato per nulla.
Io sono il più debole. E' inutile che finga di dire il contrario. Loro sono le più forti. Io ci sono stato tanto male e qualcosa mi trascino dietro ancora. Loro non sono state male ed io sono stato posizionato immediatamente nel dimenticatoio.
Giustamente tu dici che bisogna fare del bene senza esigere il contraccambio...è vero: io sono contendo d'aver fatto a loro del bene. Io ho la coscenza pulita e posso camminare a testa alta. Anche se, ti confido che anche loro camminano a testa alta. Sempre sorridenti...e stanno da Dio. Non ritenermi cattivo ma...è quest'ingiustizia mi consuma ancor'oggi.
Auguro del bene a chiunque, credimi. Ma forse, per reagire e per uscire da questo labirinto avrei bisogno di vederle e/o saperle stare male (dicesi giustizia), queste due fanciulle. Dio mi perdoni per questa cosa che ho appena confessato...ma sono stufo (seppur fiero della mia bontà) di dare anima e corpo e di prenderla sempre in quel posto. A volte, quando sono a moralmente a terra mi domando (e domando all'ometto che sta lassù) quanto serve essere buoni, se poi questi sono i risultati. Non voglio farne una questione religiosa, ma da Cristiano Cattolico quale sono, penso al fatto che "qualcuno" è stato messo in croce, senza aver fatto nessun tipo di male. A nessuno. E anche in questo caso, non si può parlare di giustizia. Anche "Lui" non si meritava di fare questa fine.
Scusa lo sfogo, ma è un momento un po' così.
Marco "Airforever"