la mia era una domanda seria....
nel mio caso di coppia scoppiata abbiamo deciso di portare avanti, almeno per ora, una vita familiare degna di nota. Per il bene della piccola.
Con una buona dose di intelligenza e di amore per la piccola ce la si può fare.
Mi chiedevo in caso di separazione cosa tu possa pensare del "danno" ai tuoi figli. Perchè al contrario degli altri ( e qui "pioggia di rossi" ) a me frega poco se tu o tua moglie soffrite della vostra situazione. Mi interessa di più la felicità dei piccoli. Sempre che piccoli siano.
E sono tre.... dico, ne avete fatti tre.
L'ho detto tre?
Perchè rossi? Certo che devono tenere in conto della felicità dei figli.... che dipende però anche dalla loro serenità. Se HL non avesse manifestato il suo disagio all'interno della coppia... ma lo manifesta. A sua moglie, prima che qui.
Allora si esce dalla considerazione per la coppia e si entra nella considerazione delle singole persone.
Se la coppia è finita, non deve finire genitorialmente parlando.
Ma questo dipende dalle persone, dalla capacità che hanno di bypassare i propri rancori personali che sicuramente ci sono quando avviene una crisi, per concentrarsi sul benessere dei figli.
Ma mi viene da dire che un padre o una madre che non siano in grado di fare questo, non diano il massimo neppure se la coppia resta unita. Perchè alla fine è un ricatto bello e buono... e un ricattatore non è una bella persona, secondo me. Ovviamente non parlo di indole in generale, ma del comportamento che una persona può avere come reazione a qualcosa che le causa sofferenza o paura.