Fine di un matrimonio

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lunaiena

Scemo chi legge
Si ma, sempre per i figli, evitare la separazione deve voler dire piena ricostruzione della famiglia e azzeramento dei conflitti che arrecano solo traumi ai bambini. Se questo non avviene, la separazione, istituita in un clima di civiltà e collaborazione, è la scelta migliore per tutti.

Penso e vedo che in molti casi la civiltà sia di un altro mondo...
Sia da parte di uno che dell'altro...
 

JON

Utente di lunga data
Penso e vedo che in molti casi la civiltà sia di un altro mondo...
Sia da parte di uno che dell'altro...
Infatti la separazione non garantisce che si stipulino patti che vengano rispettati civilmente. A volte i conflitti proseguono senza esclusione di colpi. Figuruamoci a voler restare insieme però.
 

andrea53

Utente di lunga data
Esatto...

Pur con tutti gli alti e bassi di umore che sto avendo, e' proprio quello che mi propongo di fare. Per fermare il persorso della separazione, anche legale, eventualmente c'e' sempre tempo.
Buonasera a tutti!
Caro Eagle, mi pare che il tuo percorso, al momento, sia stato assolutamente lineare. Hai scoperto l'infedeltà di tua moglie, hai cercato di chiarire la situazione discutendone con lei, hai provato a recuperare il vostro matrimonio, le hai anche proposto una terapia di coppia. Alla fine, di fronte ai suoi dinieghi, sei arrivato alla conclusione che la situazione non poteva essere ricomposta. Per questa ragione hai avviato il procedimento legale di separazione. Insomma: l'infedeltà del coniuge è causa (grave) di rottura del vincolo coniugale o no? Quel che mi sembra di capire (correggimi se sbaglio) è che il comportamento di lei è niente affatto lineare, al contrario. Vuole separarsi ma poi, se ti vede rispondere a dei messaggi o in chat si innervosisce e vorrebbe sapere chi è (o chi sono) gli interlocutori, quando arrivano le lettere degli avvocati drammatizza, e ti accusa di essere stato precipitoso. Quando l'"altro" le propone di andare a vivere insieme, lei prende tempo. Quando vede che ti stai allontanando, moralmente e fisicamente, si fa trovare a piangere seduta sul letto. Certo, distruggere una famiglia non è una passeggiata, neppure per lei. Rompere le sicurezze, le abitudini. Hai fatto benissimo a metterla di fronte alle conseguenze provocate dalle sue scelte. Adesso mi pare che stia cominciando a capire in che disastro si è cacciata. E forse, il pianto di tua figlia che ti ha passato per telefono, è stato un po' anche il suo, oggi.
Secondo il mio modesto parere lei è stata vittima della crisi dei quarant'anni. L'ha scritto qualcun altro in questo 3D: ha trovato qualcuno che l'ha fatta sentire desiderata e lei ha fatto un bel tuffo all'indietro, nella sua giovinezza. Rivivere gli anni più belli della vita... Una tentazione quasi irresistibile, pensaci! Ora da quel che racconti mi pare che stia recuperando qualche sprazzo di lucidità, anche se rimane in una fase di grandissima confusione. Lo scudo dei figli (pessima scelta da parte sua) è un segnale forte. Allora vorrei dirti due cose:
Primo. La crisi dei quarant'anni l'ho avuta anche io molti anni fa :(. Capita, e considera che poteva (potrebbe) capitare anche a te. Può avere effetti devastanti oppure rientrare, lasciando un po' di cicatrici o di ricordi belli & brutti, a seconda dei soggetti e delle circostanze;
Secondo. La separazione non è legalmente una rottura definitiva. Tanto che può essere interrotta di fatto, semplicemente ricomponendo la vita coniugale, senza la necessità di ulteriori sentenze e/o ricorsi al tribunale.
Per cui valuta con calma il comportamento di lei. Ma rimani anche fermo sulle tue scelte, che sono la conseguenza ovvia delle sue. Visto da fuori, ripeto, quel che sta facendo mi pare governato dall'irrazionalità. La tua forza, anche per un eventuale ripensamento di tua moglie, può rivelarsi determinante. Se questo dovesse succedere, le auguro di ritrovare in te un marito che abbia conservato la voglia di ricominciare con lei.
Un abbraccio e una carezza (virtuale) ai tuoi ragazzi. Mia figlia non ha mai pianto per me, purtroppo. Per questo mi sento di invidiarti un po':smile:
 
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Zod

Escluso
Infatti la separazione non garantisce che si stipulino patti che vengano rispettati civilmente. A volte i conflitti proseguono senza esclusione di colpi. Figuruamoci a voler restare insieme però.
La "moda" di separarsi è abbastanza recente, in alcune zone è ancora tabù. Ai tempi dei miei nonni era impensabile, eppure la generazione dei miei genitori è quella del miracolo economico. Invece la generazione dei separati, partita intorno agli 90, è quella dei tecno depressi. Quindi non è così sicuro che un matrimonio conflittuale sia peggiore di una separazione civile per il figli.

Se parli con educatrici di esperienza ti dicono che i figli di coppie separate li riconoscono subito perchè contraddistinti da un'aurea di malinconia. Un figlio per crescere ha bisogno di un padre e di una madre. Che ruolo esucativo potrà mai avere il genitore non affidatario che vede i figli per 4 giorni al mese? Non può mica litigarci nel poco tempo a disposizione.

S*B
 

Zod

Escluso
Buonasera a tutti!
Caro Eagle, mi pare che il tuo percorso, al momento, sia stato assolutamente lineare. Hai scoperto l'infedeltà di tua moglie, hai cercato di chiarire la situazione discutendone con lei, hai provato a recuperare il vostro matrimonio, le hai anche proposto una terapia di coppia. Alla fine, di fronte ai suoi dinieghi, sei arrivato alla conclusione che la situazione non poteva essere ricomposta. Per questa ragione hai avviato il procedimento legale di separazione. Insomma: l'infedeltà del coniuge è causa (grave) di rottura del vincolo coniugale o no? Quel che mi sembra di capire (correggimi se sbaglio) è che il comportamento di lei è niente affatto lineare, al contrario. Vuole separarsi ma poi, se ti vede rispondere a dei messaggi o in chat si innervosisce e vorrebbe sapere chi è (o chi sono) gli interlocutori, quando arrivano le lettere degli avvocati drammatizza, e ti accusa di essere stato precipitoso. Quando l'"altro" le propone di andare a vivere insieme, lei prende tempo. Quando vede che ti stai allontanando, moralmente e fisicamente, si fa trovare a piangere seduta sul letto. Certo, distruggere una famiglia non è una passeggiata, neppure per lei. Rompere le sicurezze, le abitudini. Hai fatto benissimo a metterla di fronte alle conseguenze provocate dalle sue scelte. Adesso mi pare che stia cominciando a capire in che disastro si è cacciata. E forse, il pianto di tua figlia che ti ha passato per telefono, è stato un po' anche il suo, oggi.
Secondo il mio modesto parere lei è stata vittima della crisi dei quarant'anni. L'ha scritto qualcun altro in questo 3D: ha trovato qualcuno che l'ha fatta sentire desiderata e lei ha fatto un bel tuffo all'indietro, nella sua giovinezza. Rivivere gli anni più belli della vita... Una tentazione quasi irresistibile, pensaci! Ora da quel che racconti mi pare che stia recuperando qualche sprazzo di lucidità, anche se rimane in una fase di grandissima confusione. Lo scudo dei figli (pessima scelta da parte sua) è un segnale forte. Allora vorrei dirti due cose:
Primo. La crisi dei quarant'anni l'ho avuta anche io molti anni fa :(. Capita, e considera che poteva (potrebbe) capitare anche a te. Può avere effetti devastanti oppure rientrare, lasciando un po' di cicatrici o di ricordi belli & brutti, a seconda dei soggetti e delle circostanze;
Secondo. La separazione non è legalmente una rottura definitiva. Tanto che può essere interrotta di fatto, semplicemente ricomponendo la vita coniugale, senza la necessità di ulteriori sentenze e/o ricorsi al tribunale.
Per cui valuta con calma il comportamento di lei. Ma rimani anche fermo sulle tue scelte, che sono la conseguenza ovvia delle sue. Visto da fuori, ripeto, quel che sta facendo mi pare governato dall'irrazionalità. La tua forza, anche per un eventuale ripensamento di tua moglie, può rivelarsi determinante. Se questo dovesse succedere, le auguro di ritrovare in te un marito che abbia conservato la voglia di ricominciare con lei.
Un abbraccio e una carezza (virtuale) ai tuoi ragazzi. Mia figlia non ha mai pianto per me, purtroppo. Per questo mi sento di invidiarti un po':smile:
Straquoto e approvo.

S*B
 

JON

Utente di lunga data
La "moda" di separarsi è abbastanza recente, in alcune zone è ancora tabù. Ai tempi dei miei nonni era impensabile, eppure la generazione dei miei genitori è quella del miracolo economico. Invece la generazione dei separati, partita intorno agli 90, è quella dei tecno depressi. Quindi non è così sicuro che un matrimonio conflittuale sia peggiore di una separazione civile per il figli.

Se parli con educatrici di esperienza ti dicono che i figli di coppie separate li riconoscono subito perchè contraddistinti da un'aurea di malinconia. Un figlio per crescere ha bisogno di un padre e di una madre. Che ruolo esucativo potrà mai avere il genitore non affidatario che vede i figli per 4 giorni al mese? Non può mica litigarci nel poco tempo a disposizione.

S*B
Quando mi capita di incontrare bimbi di cui so che i genitori sono separati li osservo sempre con attenzione e curiosità.

Saranno pure malinconici ma mi appaiono anche sicuri di loro. Hai mai visto bambini di famiglie conflittuali? Lascia perdere le cause, uno strazio di insicurezze.

Con tutto che sono un sostenitore convinto della NON separazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La "moda" di separarsi è abbastanza recente, in alcune zone è ancora tabù. Ai tempi dei miei nonni era impensabile, eppure la generazione dei miei genitori è quella del miracolo economico. Invece la generazione dei separati, partita intorno agli 90, è quella dei tecno depressi. Quindi non è così sicuro che un matrimonio conflittuale sia peggiore di una separazione civile per il figli.

Se parli con educatrici di esperienza ti dicono che i figli di coppie separate li riconoscono subito perchè contraddistinti da un'aurea di malinconia. Un figlio per crescere ha bisogno di un padre e di una madre. Che ruolo esucativo potrà mai avere il genitore non affidatario che vede i figli per 4 giorni al mese? Non può mica litigarci nel poco tempo a disposizione.

S*B
Vivi in Italia? Non credo al nord. Due dei miei nonni erano separati.
 

andrea53

Utente di lunga data
La "moda" di separarsi è abbastanza recente, in alcune zone è ancora tabù. Ai tempi dei miei nonni era impensabile, eppure la generazione dei miei genitori è quella del miracolo economico. Invece la generazione dei separati, partita intorno agli 90, è quella dei tecno depressi. Quindi non è così sicuro che un matrimonio conflittuale sia peggiore di una separazione civile per il figli.

Se parli con educatrici di esperienza ti dicono che i figli di coppie separate li riconoscono subito perchè contraddistinti da un'aurea di malinconia. Un figlio per crescere ha bisogno di un padre e di una madre. Che ruolo esucativo potrà mai avere il genitore non affidatario che vede i figli per 4 giorni al mese? Non può mica litigarci nel poco tempo a disposizione.

S*B
da genitore forzatamente unico, sottoscrivo. Parola per parola.
Unica osservazione è che conosco genitori (purtroppo) che avrebbero fatto assai meglio ad astenersi dal mettere al mondo dei figli. Indipendentemente dal fatto che siano conviventi o separati! Ma qui rischiamo di finire OT
 

JON

Utente di lunga data
da genitore forzatamente unico, sottoscrivo. Parola per parola.
Unica osservazione è che conosco genitori (purtroppo) che avrebbero fatto assai meglio ad astenersi dal mettere al mondo dei figli. Indipendentemente dal fatto che siano conviventi o separati! Ma qui rischiamo di finire OT
Ed è per questo che si tratta di civiltà.
 

JON

Utente di lunga data
Vivi in Italia? Non credo al nord. Due dei miei nonni erano separati.
Credo che i motivi per cui le separazioni siano aumentate siano da attribuire a mere possibilità economiche che un tempo erano meno diffuse.

Magari con la crisi vedrai che torneremo tutti più consapevoli. :sonar:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Credo che i motivi per cui le separazioni siano aumentate siano da attribuire a mere possibilità economiche che un tempo erano meno diffuse.

Magari con la crisi vedrai che torneremo tutti più consapevoli. :sonar:
:cool::mrgreen:
 

eagle

Utente di lunga data
Buonasera a tutti!Caro Eagle, mi pare che il tuo percorso, al momento, sia stato assolutamente lineare. Hai scoperto l'infedeltà di tua moglie, hai cercato di chiarire la situazione discutendone con lei, hai provato a recuperare il vostro matrimonio, le hai anche proposto una terapia di coppia. Alla fine, di fronte ai suoi dinieghi, sei arrivato alla conclusione che la situazione non poteva essere ricomposta. Per questa ragione hai avviato il procedimento legale di separazione. Insomma: l'infedeltà del coniuge è causa (grave) di rottura del vincolo coniugale o no? Quel che mi sembra di capire (correggimi se sbaglio) è che il comportamento di lei è niente affatto lineare, al contrario. Vuole separarsi ma poi, se ti vede rispondere a dei messaggi o in chat si innervosisce e vorrebbe sapere chi è (o chi sono) gli interlocutori, quando arrivano le lettere degli avvocati drammatizza, e ti accusa di essere stato precipitoso. Quando l'"altro" le propone di andare a vivere insieme, lei prende tempo. Quando vede che ti stai allontanando, moralmente e fisicamente, si fa trovare a piangere seduta sul letto. Certo, distruggere una famiglia non è una passeggiata, neppure per lei. Rompere le sicurezze, le abitudini. Hai fatto benissimo a metterla di fronte alle conseguenze provocate dalle sue scelte. Adesso mi pare che stia cominciando a capire in che disastro si è cacciata. E forse, il pianto di tua figlia che ti ha passato per telefono, è stato un po' anche il suo, oggi. Secondo il mio modesto parere lei è stata vittima della crisi dei quarant'anni. L'ha scritto qualcun altro in questo 3D: ha trovato qualcuno che l'ha fatta sentire desiderata e lei ha fatto un bel tuffo all'indietro, nella sua giovinezza. Rivivere gli anni più belli della vita... Una tentazione quasi irresistibile, pensaci! Ora da quel che racconti mi pare che stia recuperando qualche sprazzo di lucidità, anche se rimane in una fase di grandissima confusione. Lo scudo dei figli (pessima scelta da parte sua) è un segnale forte. Allora vorrei dirti due cose:primo. La crisi dei quarant'anni l'ho avuta anche io molti anni fa :(. Capita, e considera che poteva (potrebbe) capitare anche a te. Può avere effetti devastanti oppure rientrare, lasciando un po' di cicatrici o di ricordi belli & brutti, a seconda dei soggetti e delle circostanze; Secondo. La separazione non è legalmente una rottura definitiva. Tanto che può essere interrotta di fatto, semplicemente ricomponendo la vita coniugale, senza la necessità di ulteriori sentenze e/o ricorsi al tribunale.Per cui valuta con calma il comportamento di lei. Ma rimani anche fermo sulle tue scelte, che sono la conseguenza ovvia delle sue. Visto da fuori, ripeto, quel che sta facendo mi pare governato dall'irrazionalità. La tua forza, anche per un eventuale ripensamento di tua moglie, può rivelarsi determinante. Se questo dovesse succedere, le auguro di ritrovare in te un marito che abbia conservato la voglia di ricominciare con lei. Un abbraccio e una carezza (virtuale) ai tuoi ragazzi. Mia figlia non ha mai pianto per me, purtroppo. Per questo mi sento di invidiarti un po':smile:
Caro Andrea, ti ringrazio, non ti offendere e non fraintendermi se ti dico che coni tuoi preziosi consigli sei diventato un po' il mio angelo custode.Come ho gia' avuto modo di dire, forse in questa vicenda, più' dell'infedelta' di mia moglie, che pure e' stata una grande sorpresa, mi ha sconvolto la sua reazione una volta scoperta: fredda, cinica nel comunicarmi che il matrimonio era finito, che dovevo allontanarmi da casa per farla riflettere e che lei non poteva rinunciare a vedere l'altro, neanche temporaneamente.A volte mi capita di pensare che abbia voluto punirmi per aver interrotto la sua gioventu' (quando ci siamo fidanzati aveva 19 anni ma ne dimostrava meno a livello di mnaturita) e che con il suo gesto abbia voluto riappropriarsi della sua liberta'. La sua reazione mi e' parsa quasi studiata, preparata da tempo, non so se autonomamente o con l'aiuto dell'altro o chicchessia. Allo stesso tempo non so se il suo atteggiamento apparentemente ondivago sia frutto di una qualche forma di ripensamento, magari dettata dalla sola paura di perdere la quotidianita' e fare un salto nel buio, oppure rappresenti solo la proiezione mentale deformata di un uomo innamorato.Forse anche io in questi anni ho sbagliato credendo che l'amore e' per sempre e concentrandomi troppo sulla famiglia e sui figli, che per me rappresentavano una cosa sola.Ad ogni modo concordo con te. Il mio percordo e' ora obbligato, non mi resta che mantenere un atteggiamento fermo e risoluto, provando parallelamente a ricominciare una nuova vita.Grazie di tutto.
 
Vivi in Italia? Non credo al nord. Due dei miei nonni erano separati.
E come facevano prima della legge sul divorzio?
Me lo spieghi?

Cosa c'era prima?
Se una donna se ne andava era una reietta.

Se un uomo se ne andava la moglie non aveva nessuno che lo inchiodava ai suoi doveri e responsabilità...

Ma prima della legge sul divorzio...

Come si faceva a separarsi legalmente?
 

Sole

Escluso
La "moda" di separarsi è abbastanza recente, in alcune zone è ancora tabù. Ai tempi dei miei nonni era impensabile, eppure la generazione dei miei genitori è quella del miracolo economico. Invece la generazione dei separati, partita intorno agli 90, è quella dei tecno depressi. Quindi non è così sicuro che un matrimonio conflittuale sia peggiore di una separazione civile per il figli.

Se parli con educatrici di esperienza ti dicono che i figli di coppie separate li riconoscono subito perchè contraddistinti da un'aurea di malinconia. Un figlio per crescere ha bisogno di un padre e di una madre. Che ruolo esucativo potrà mai avere il genitore non affidatario che vede i figli per 4 giorni al mese? Non può mica litigarci nel poco tempo a disposizione.

S*B
Mah, io insegno da quasi vent'anni e di bambini ne ho visti tanti. Quello che dici è inesatto. Che molti figli di separati soffrano è indubbio. Sta ai genitori farsi carico anche della loro sofferenza e aiutarli nel percorso di elaborazione nel modo migliore. Cosa che forse un genitore separato fa in modo istintivo, proprio perché sa di avere un compito delicato e ne è pienamente consapevole. In famiglie unite ma fortemente conflittuali, invece, lo spazio per accorgersi dei bisogni dei bambini è davvero poco, perché spesso si è presi da mille dinamiche rabbiose e autodistruttive. Come in ogni caso, è l'intelligenza e l'amore dei genitori che fa la differenza. Per quanto riguarda i 4 giorni al mese, sei informato male. Oggi la soluzione più frequente e vantaggiosa è l'affidamento congiunto, che prevede la presenza prevalente di un genitore, ma si cerca di fare in modo che i figli stiano il più possibile anche con l'altro genitore. Anche qui, molto dipende dalla buona volontà e dal buon senso dei genitori. I miei figli vedono il mio ex marito quasi quotidianamente dopo la scuola, oltre a stare da lui dal giovedì al lunedì un fine settimana sì e uno no. E come coppia genitoriale noi siamo sempre concordi in ogni decisione e molto presenti. E i miei figli sono tutto tranne che malinconici :D Quanto al miracolo economico, scusami ma lo trovo davvero un argomento debole, che non sta in piedi. Sono tanti i fattori che contribuiscono a definire un momento storico, non certo la quantità di separazioni, dai! :D
 

Zod

Escluso
Mah, io insegno da quasi vent'anni e di bambini ne ho visti tanti. Quello che dici è inesatto. Che molti figli di separati soffrano è indubbio. Sta ai genitori farsi carico anche della loro sofferenza e aiutarli nel percorso di elaborazione nel modo migliore. Cosa che forse un genitore separato fa in modo istintivo, proprio perché sa di avere un compito delicato e ne è pienamente consapevole. In famiglie unite ma fortemente conflittuali, invece, lo spazio per accorgersi dei bisogni dei bambini è davvero poco, perché spesso si è presi da mille dinamiche rabbiose e autodistruttive. Come in ogni caso, è l'intelligenza e l'amore dei genitori che fa la differenza. Per quanto riguarda i 4 giorni al mese, sei informato male. Oggi la soluzione più frequente e vantaggiosa è l'affidamento congiunto, che prevede la presenza prevalente di un genitore, ma si cerca di fare in modo che i figli stiano il più possibile anche con l'altro genitore. Anche qui, molto dipende dalla buona volontà e dal buon senso dei genitori. I miei figli vedono il mio ex marito quasi quotidianamente dopo la scuola, oltre a stare da lui dal giovedì al lunedì un fine settimana sì e uno no. E come coppia genitoriale noi siamo sempre concordi in ogni decisione e molto presenti. E i miei figli sono tutto tranne che malinconici :D Quanto al miracolo economico, scusami ma lo trovo davvero un argomento debole, che non sta in piedi. Sono tanti i fattori che contribuiscono a definire un momento storico, non certo la quantità di separazioni, dai! :D
Forse non sono stato chiaro nel mio post precedente. Obiettavo sul fatto che la separazione civile sia meglio della convivenza conflittuale. Secondo me non è così. Dipende da caso a caso, quindi non è una argomentazione valida per giustificare l'una o l'altra scelta. L'unica motivazione valida per una separazione è la violenza, tutto il resto sono solo incapacitá di adattamento e immaturitá. Cercare il principe azzurro, pensare di averlo trovato, auspicare che ogni giorno con questa persona sia una favola fantastica, dimostra solo inadeguatezza alla realtá. Ci sono prioritá nella vita di ciascuno: l'amore, la passione, il desiderio, l'essere genitori. Quando si diventa genitori le altre passano in secondo piano. Invece ci sono persone che non vogliono crescere e a 40 anni cercano ancora le farfalle nello stomaco.

S*B
 

Zod

Escluso
Mah, io insegno da quasi vent'anni e di bambini ne ho visti tanti. Quello che dici è inesatto. Che molti figli di separati soffrano è indubbio. Sta ai genitori farsi carico anche della loro sofferenza e aiutarli nel percorso di elaborazione nel modo migliore. Cosa che forse un genitore separato fa in modo istintivo, proprio perché sa di avere un compito delicato e ne è pienamente consapevole. In famiglie unite ma fortemente conflittuali, invece, lo spazio per accorgersi dei bisogni dei bambini è davvero poco, perché spesso si è presi da mille dinamiche rabbiose e autodistruttive. Come in ogni caso, è l'intelligenza e l'amore dei genitori che fa la differenza. Per quanto riguarda i 4 giorni al mese, sei informato male. Oggi la soluzione più frequente e vantaggiosa è l'affidamento congiunto, che prevede la presenza prevalente di un genitore, ma si cerca di fare in modo che i figli stiano il più possibile anche con l'altro genitore. Anche qui, molto dipende dalla buona volontà e dal buon senso dei genitori. I miei figli vedono il mio ex marito quasi quotidianamente dopo la scuola, oltre a stare da lui dal giovedì al lunedì un fine settimana sì e uno no. E come coppia genitoriale noi siamo sempre concordi in ogni decisione e molto presenti. E i miei figli sono tutto tranne che malinconici :D Quanto al miracolo economico, scusami ma lo trovo davvero un argomento debole, che non sta in piedi. Sono tanti i fattori che contribuiscono a definire un momento storico, non certo la quantità di separazioni, dai! :D
Dimenticavo. Per questioni di lavoro, di distanza e di casa che si è tenuta la mia ex (come l'auto nuova, i mobili, l'amante, etc) mia figlia la vedo 4 giorni al mese. Durante questi 4 giorni mi gioco tutto il mio rapporto con lei. Ovviamente non posso calcare troppo la mano quando fa qualcosa di sbagliato. Visto che sei così positiva, puoi suggerirmi una soluzione per essere più presente nella vita di mia figlia? Hai qualcosa da consigliarmi su cosa risponderle quando mi dice che vuole che viva con lei come una volta? Devo sputtanare sua madre oppure continuare a ingoiare il rospo?

S*B
 

Sole

Escluso
Forse non sono stato chiaro nel mio post precedente. Obiettavo sul fatto che la separazione civile sia meglio della convivenza conflittuale. Secondo me non è così. Dipende da caso a caso, quindi non è una argomentazione valida per giustificare l'una o l'altra scelta. L'unica motivazione valida per una separazione è la violenza, tutto il resto sono solo incapacitá di adattamento e immaturitá. Cercare il principe azzurro, pensare di averlo trovato, auspicare che ogni giorno con questa persona sia una favola fantastica, dimostra solo inadeguatezza alla realtá. Ci sono prioritá nella vita di ciascuno: l'amore, la passione, il desiderio, l'essere genitori. Quando si diventa genitori le altre passano in secondo piano. Invece ci sono persone che non vogliono crescere e a 40 anni cercano ancora le farfalle nello stomaco.

S*B
Sei stato chiarissimo invece. Il punto è che invece a mio parere (non solo di educatrice, ma anche di madre separata) la conflittualità e la rabbia non generano un ambiente favorevole all'accoglimento dei bisogni di un bimbo. Quindi, a prescindere che i genitori siano separati o meno, perseguire l'obiettivo di essere persone serene e realizzate implica il fatto che questa serenità interiore abbia degli effetti anche sui figli. Ovvio che non stiamo parlando di farfalle nello stomaco, ma di capire cosa sia davvero giusto per sé e per la propria famiglia. Non tutti si separano per immaturità, anzi. Forse si può tradire per immaturità e confusione. Ma chi arriva a stabilire che la soluzione di separarsi è l'unica possibile, di solito lo fa non per le farfalle nello stomaco, ma perché la coppia è finita, non esiste più. Ci sono due individualità che convivono sotto lo stesso tetto che si tradiscono, che non comunicano più. Ecco, io credo che svalutare il percorso di tutti coloro che consapevolmente accettano la fine di una coppia assumendosene la responsabilità sia un po' ingiusto e molto parziale. Nel caso di questa coppia, sono solo all'inizio di un percorso doloroso, che probabilmente sarà lungo. L'unico augurio sensato che si può fare loro non è di non separarsi, ma di comprendere cosa sia davvero giusto per loro, quale sia la loro strada. E, una volta stabilito questo, percorrerla fino in fondo, con coraggio. Perché in ogni caso sarà dura, credo.
 

Nocciola

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Dimenticavo. Per questioni di lavoro, di distanza e di casa che si è tenuta la mia ex (come l'auto nuova, i mobili, l'amante, etc) mia figlia la vedo 4 giorni al mese. Durante questi 4 giorni mi gioco tutto il mio rapporto con lei. Ovviamente non posso calcare troppo la mano quando fa qualcosa di sbagliato. Visto che sei così positiva, puoi suggerirmi una soluzione per essere più presente nella vita di mia figlia? Hai qualcosa da consigliarmi su cosa risponderle quando mi dice che vuole che viva con lei come una volta? Devo sputtanare sua madre oppure continuare a ingoiare il rospo?

S*B
Scusa non ricordo la tua storia. Posso chiederti una cosa? Se tua moglie non ti avesse lasciato per l'amante e avessi scoperto che ti aveva tradito cosa avresti fatto? Avresti scelto di continuare una convivenza pacifica (se fosse stato possibile) pur di stare con tua figlia?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Dimenticavo. Per questioni di lavoro, di distanza e di casa che si è tenuta la mia ex (come l'auto nuova, i mobili, l'amante, etc) mia figlia la vedo 4 giorni al mese. Durante questi 4 giorni mi gioco tutto il mio rapporto con lei. Ovviamente non posso calcare troppo la mano quando fa qualcosa di sbagliato. Visto che sei così positiva, puoi suggerirmi una soluzione per essere più presente nella vita di mia figlia? Hai qualcosa da consigliarmi su cosa risponderle quando mi dice che vuole che viva con lei come una volta? Devo sputtanare sua madre oppure continuare a ingoiare il rospo?

S*B
Tu vivi una situazione drammatica che hai dovuto subire contro la tua volontà. Questa è la tua situazione non è LA situazione che tutti vivono dopo la separazione. A tua figlia basta che tu dica che ti piacerebbe vivere con lei ma è proprio impossibile farlo con la mamma ma che pensi sempre a lei e che può chiamarti quando vuole.
 
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Sole

Escluso
Dimenticavo. Per questioni di lavoro, di distanza e di casa che si è tenuta la mia ex (come l'auto nuova, i mobili, l'amante, etc) mia figlia la vedo 4 giorni al mese. Durante questi 4 giorni mi gioco tutto il mio rapporto con lei. Ovviamente non posso calcare troppo la mano quando fa qualcosa di sbagliato. Visto che sei così positiva, puoi suggerirmi una soluzione per essere più presente nella vita di mia figlia? Hai qualcosa da consigliarmi su cosa risponderle quando mi dice che vuole che viva con lei come una volta? Devo sputtanare sua madre oppure continuare a ingoiare il rospo?

S*B
Mi dispiace molto per te. Io non sono positiva a prescindere, solo sono contraria alle generalizzazioni, sia un senso che nell'altro. Non mi va di dire 'bisogna separarsi sempre, è l'unica soluzione possibile'. Ma nemmeno 'separarsi è da immaturi e tutti i figli di separati sono degli infelici'. Non è così.
 
Stato
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