E' successo anche a me ... la mia storia, le mie riflessioni.

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Scaredheart

Romantica sotto copertura
Grazie!
E' una ventata di ottimismo per me e ne ho bisogno.

Sai perché al mio piace il mio modo di vivere l'amore?
Perché con me non ha mai rischiato nulla. Lui non vuole ricevere lo stesso trattamento che ha riservato a me.
Alla faccia della condivisione e dell'equità!!
Infatti, loro non amerebbero mai una partner uguale, o anche solo simile a loro stessi. Questa è un'altra cosa che fa incavolare, e non poco. Io amo l'altro, come amo me stessa. Ecco io mi sposerei :rotfl:
 

Darty

Utente di lunga data
Benvenuto Darty. Come hanno già evidenziato altri utenti, si percepisce davvero che sei una persona sensibile e davvero innamorata. Hai compreso pienamente che cosa ha portato tua moglie a cercare attenzioni altrove ? Tu scrivi : forse ha solo assecondato il suo bisogno, il suo egoismo e la sua superficialità di quel periodo, quel lungo periodo per noi molto difficile, con la morte di suo padre e vari problemi di altro genere. Probabilmente è stato un modo per sfuggire alla realtà, alla quotidianità, ai suoi pensieri e alle sue preoccupazioni.

Perché non ha cercato conforto in Te, per rinfrancarsi dal dolore della morte del padre e da vari problemi di altro genere ? Tu mi sembri una persona super disponibile ed innamorata.
C'erano forse problemi ed incomprensioni tra voi ? Chi meglio di una persona che ti ama e ti vive accanto può comprenderti...
Ho come l'impressione che il vostro rapporto fosse un po' sbilanciato, tu super coinvolto, lei più sfuggente... a tal punto da non ritenere nemmeno necessario chiederti scusa, o mostrarsi comunque pentita per il tradimento. ( non consumato ?).
Si può provare a ricucire. Bisogna essere in due e a mio parere è proprio il traditore che dovrebbe dimostrare la sua buona volontà, la sua convinzione, il suo amore ( se ancora esiste).
Che il rapporto nuovo possa essere meglio di prima, io te lo auguro di cuore. Personalmente, non ci credo, anch'io sto cercando di recuperare, ma comprendo non solo che nulla sarà come prima, ma almeno al momento neanche meglio di prima. Sarà un rapporto diverso, e solo il tempo potrà dirmi come sarà, ma mi sto impegnando.
I momenti di sconforto, il risentimento latente, mi accompagnano ancora, così come quel velo di malinconia di cui parla Diletta. In bocca al lupo !
Ciao Fiordiloto, grazie per il benvenuto ed il tuo intervento. Sollevi uno dei punti centrali: la domanda che mi fai me la sono fatta tante volte, gliel'ho rinfacciata tante volte..onestamente no, non ho compreso appieno il motivo per cui ha cercato le sue attenzioni altrove. Lei ha solo accampato le solite banali giustificazioni. Fra di noi non c'erano grossi problemi, incomprensioni o segnali particolari che potessero farmi insospettire, probabilmente ci siamo semplicemente dati per scontato e siamo stati vittime della routine e dei problemi di tutti i giorni. Sicuramente ho la mia parte di responsabilità: forse, senza rendermene conto, sono stato un po' distante e non ho saputo confortarla e starle vicino durante un periodo davvero pesante per lei ma anche per me. Come ho scritto forse per lei è stato un modo per evadere, per sfuggire dalla quotidianità. Ha trovato una persona che inizialmente le ha dato conforto, opportunità di confronto, empatia (un grande oratore, davvero), per poi ovviamente provarci. Si è lasciata andare e non ha saputo gestire il rapporto, prima di amicizia, con questa persona.
Posso dirti che nostro rapporto non era sbilanciato, abbiamo due caratteri molto diversi, certo. Lei molto orgogliosa, sicura di sè - per assurdo un modo per nascondere le sue insicurezze. Pentita di quello che ha fatto credo proprio che lo sia, anche se non me lo hai mai detto. Ha solo ammesso di aver sbagliato, di aver fatto una cazzata ma tutto sommato niente di tragico, sono io che ho esagerato (...).
Io, con il suo aiuto, sto provando a ricucire. Insieme. Adesso siamo felici, insieme sereni fermo restando che nulla sarà come prima, di certo. Io stesso non mi sento più quello di prima. Ho ancora questo macigno che nonostante tutto mi accompagna insieme alla malinconia e alla grande delusione per quello che è successo.
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
Lei, mia moglie. La donna, l'unico vero amore della mia vita. L'amore che ancora oggi provo nei suoi confronti e un sentimento speciale, profondo, totale. Un sentimento non comune. Per lei farei qualsiasi cosa, non posso immaginare la mia vita senza di lei al mio fianco.
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
Fatti forza e vai avanti, prima guarisci te, poi occupati della coppia nel caso vogliate salvarla, tantopiù se avete figli.
Quoto.
Il post di Darty mi ha fatto venire in mente una poesia che ho letto recentemente.

Quando poniamo molta fiducia o aspettative in una persona, il rischio di una delusione è grande. Le persone non esistono in questo mondo per soddisfare le nostre aspettative cosi come noi non siamo qui per soddisfare le loro. Dobbiamo bastare ...dobbiamo bastare a noi stessi sempre, e quando vogliamo stare con qualcuno dobbiamo essere coscienti che stiamo insieme perché ci piace, lo vogliamo e stiamo bene, giammai perché abbiamo bisogno di qualcuno.

Una persona non ha bisogno dell'altra, esse si completano... non per essere due metà, ma per essere un intero, disposte a condividere obiettivi comuni, gioia e vita. Nel corso del tempo, ti rendi conto che per essere felice con un'altra persona, è necessario, in primo luogo, che tu non abbia bisogno di questa persona.

Comprendi anche che la persona che ami (o pensi di amare) e che non vuole condividere niente con te, sicuramente, non è l'uomo o la donna della tua vita. Impari a volerti bene, a prenderti cura di te stesso, e principalmente a voler bene a chi ti vuole bene. Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino, affinché le farfalle vengano da te. Alla fine troverai non chi stavi cercando, ma chi stava cercando te.
 
Ultima modifica:

Darty

Utente di lunga data
Naturalmente voi state ricostruendo tutto e, pur con le difficoltà inevitabili, ci riuscirete seriamente. Quello che segue, pertanto, è solo in generale e utilizzo le tue parole solo come spunto e non per dare suggerimenti.
Lei scappa da te, combina qualcosa (qualunque sia questa cosa) con un altro e, scoperta, diventa di ghiaccio. Tace, non risponde, accusa te di soffocarla, e comuqnue vede, on può non vdere, quanto ti faccia soffrire. Un dolore che non cade dal cielo ma è causato da lei. Però di questo non parla. Poi tornate insieme e tutto fila bene. Ecco, a me pare che per filare verametne bene dovrebbe esserci vera e profonda chiarezza su quello che è accaduto. Per superare realmente la cosa lei dovrebbe non solo rispondere a tutte le tue domande ma delimitare esattamente il suo ruolo. E questo non per l'ossessione di sapere ma perché il tuo dolore potrà esser superato solo quando ci sarà questa chiarezza: quando lei accetterà verametne la sua colpa (che non è tanto il tradimento, soprattutto se non concumato, quanto il dolore che te ne è derivato. Se ti ama non può non sentire questa responsabilità. Poi, magari, sta a te non chiedere e voler dimenticare, sta a te, che la ami e non vuoi il suo inevitabile imbarazzo, chiuderle la bocca con un bacio...ma lei deve provarci a dire tutto ma proprio tutto...
Grazie Tullio. Spero anch'io di poter ricostruire. Aggiungo alcuni commenti alle tue riflessioni, per inquadrare e farti capire meglio la cosa.

Lei scappa da te, combina qualcosa (qualunque sia questa cosa) con un altro e, scoperta, diventa di ghiaccio.

La sua è stata una "fuga" mentale. Provo a spiegarmi meglio: durante la fuga (febbraio 2013, scoperta gennaio 2014) non l'ho percepita diversa, distratta, confusa, più distante. Niente di tutto questo. Non ha sottratto tempo a me e alla nostra famiglia, non ha mai fatto uscite strane o avuto atteggiamenti sospetti. Semplicemente intratteneva questo rapporto fatto di mail e continue telefonate che ovviamente provvedeva poi a cancellare dal telefono. Io non controllo (o meglio non controllavo) i telefoni altrui per cui non mi sono accorto di nulla. Era tutto semplicemente, maledettamente, normale.
Scoperta la cosa, non è diventata di ghiaccio. Ha semplicemente minimizzato, sdrammatizzato una cosa per me invece molto grave. Ha ammesso tutto, ci mancherebbe. Ma non ha mai perso il controllo. Semplicemente era come se avesse rimosso la cosa, chiuso un capitolo. Fatto un'errore, ammesso, basta si reagisce e si riparte. Sono cose che nella vita di un individuo possono succedere. Ecco.

Tace, non risponde, accusa te di soffocarla, e comuqnue vede, on può non vdere, quanto ti faccia soffrire. Un dolore che non cade dal cielo ma è causato da lei. Però di questo non parla. Poi tornate insieme e tutto fila bene.

Alle mie domande ha risposto, anche se in modo sommario e ovviamente non come avrei voluto. Era come se non capisse il mio accanimento, il mio sconcerto, il mio continuo insistere su un'argomento per lei chiuso. Forse un meccanismo di difesa. Il suo rimanere comunque apparentemente serena, mi sconcertava.
Ma il punto non è questo. E' che come dici te lei non poteva non vedere in che condizioni mi aveva ridotto. Psicologicamente distrutto, fisicamente a pezzi (perso 7/8 kg in 2/3 mesi, ripreso a fumare come un coglione). E nonostante questo sembrava tranquilla, come se facesse davvero fatica a comprendere...lei in fondo, diceva, non faceva nulla di male e aveva le idee chiare. Non capiva il perché io fossi in quelle condizioni. Per lei nemmeno di tradimento si stava parlando.
Questo suo atteggiamento mi ha ferito molto, forse più di quello che era stata capace di fare.
Non siamo tornati insieme, insieme abbiamo ritrovato la via dopo mesi durissimi, di scontri, incomprensioni e anche errori commessi da entrambi. Ma non ci siamo mai fisicamente allontanati.

Ecco, a me pare che per filare verametne bene dovrebbe esserci vera e profonda chiarezza su quello che è accaduto. Per superare realmente la cosa lei dovrebbe non solo rispondere a tutte le tue domande ma delimitare esattamente il suo ruolo. E questo non per l'ossessione di sapere ma perché il tuo dolore potrà esser superato solo quando ci sarà questa chiarezza: quando lei accetterà verametne la sua colpa (che non è tanto il tradimento, soprattutto se non concumato, quanto il dolore che te ne è derivato. Se ti ama non può non sentire questa responsabilità.

Secondo lei la cosa è stata sufficientemente chiarita e affrontata. Non c'è altro da aggiungere. E' una faccenda chiusa. Io credo che lei, dentro di sè, abbia fatto i conti con la sua colpa. A me ha detto di aver sbagliato, e per come la conosco per lei questo è più che sufficiente.
Sono io che devo fare ancora del lavoro su me stesso...speriamo di venirne fuori.
 

Lorella

Utente di lunga data
Ma infatti voi tutti siete delle belle persone, oneste e vedervi struggere per loro davvero è un colpo al cuore!

Ad ogni modo potrebbe andare bene si, ma loro sono e rimarranno gli infedeli, e voi sarete fedeli, io cerco sempre un equilibrio.

Non so se hai letto Tebe, ecco nel suo caso la capisco e non se la racconta. È una storia equilibrata ora.

Ma ad esempio come Diletta che ha un animo puro, vicino al marito serena non ce la vedo anche se glielo auguro di cuore!

Mi sembra un maltrattamento, poi come nel caso del nuovo utente, lei non si è neppure scusata, anzi! Ecco una situazione del genere non la auguro a nessuno!

comunque un tradimento non si capirà mai finche non ci capita. Inutile spiegarlo, trope sfumature bugie e pensieri che divorano l'anima!

Mi piace pensare alla frase che mi scrissero:

Era per te come l'oro, adesso è come loro...
Anche se è una frase fatta racchiude tutto.

Il problema è che loro tradiscono, se perdoni e continui a credere nella fedeltà di coppia poi tradisci te stessa, perché accetti di stare con una persona che non ha il tuo sentire. o accetti il nuovo atteggiamento o è peggio del girone infernale.

Io non voglio più vivere quello schifo, mi sn sentita sporca.

Ma parlo personalmente. Se una persona riesce a superare ne sono felice, ma mi duole pensare a quell'amore che dentro ognuno di voi muore.

Mi dispiace davvero, anche se questo non cambierà il tuo dolore!

Non cerco di ferirti sono solo deduzioni alle quali sono arrivata, passando per i carboni ardenti. Però chi mi aveva ferita a distanza di tempo la sta pagando cara, e nn per mio interesse. Per fortuna c'è sempre una giustizia. E cosi spero che avvengs per ognuno di voi!

Ps- scrivo malissimo perché sono da cel e imbianco casa :D
Ok, ti sei spiegata molto bene! Ognuno di noi ha vissuto un'esperienza terribile, ognuno con la propria storia, con la propria sensibilità, ed abbiamo tratto delle conclusioni, alcuni in via definitiva, altri sono ancora all'opera con dei punti interrogativi. Indubbiamente molto di quel che dici è vero, se uno è fedele, mentre l'altro ha tradito, il rapporto è sbilanciato. E però.....mio marito fino a quel momento, è stato una persona onestissima e leale (l'oro), poi ha sbagliato ed è diventato come "loro". Però non è detto che quella persona onesta e leale sia morta per sempre, o sia esistita solo nella mia testa; è una persona con tutte le debolezze tipiche dell'essere umano.....e sicuramente ha fatto una cosa orrenda. Ma la sostanza di quella persona, le doti che ha sempre avuto, non possono essere distrutte da un solo episodio, per quanto grave. Lui non è un traditore seriale.....e sono certa che in lui ci sia ancora tantissimo di quel ragazzo di cui mi sono innamorata anni fa. Boh, non so se sono riuscita a spiegarmi......certe volte penso di essere aliena. Forse a molti di voi appaio una povera illusa......ma alla fine il bello della democrazia è che ognuno può esprimere il proprio parere in liberttà e portare la propria esperienza.....io per ora vado avanti.....e chi vivrà vedrà
 

Homer

Utente con ittero
Quoto.
Il post di Darty mi ha fatto venire in mente una poesia che ho letto recentemente.

Quando poniamo molta fiducia o aspettative in una persona, il rischio di una delusione è grande. Le persone non esistono in questo mondo per soddisfare le nostre aspettative cosi come noi non siamo qui per soddisfare le loro. Dobbiamo bastare ...dobbiamo bastare a noi stessi sempre, e quando vogliamo stare con qualcuno dobbiamo essere coscienti che stiamo insieme perché ci piace, lo vogliamo e stiamo bene, giammai perché abbiamo bisogno di qualcuno.

Una persona non ha bisogno dell'altra, esse si completano... non per essere due metà, ma per essere un intero, disposte a condividere obiettivi comuni, gioia e vita. Nel corso del tempo, ti rendi conto che per essere felice con un'altra persona, è necessario, in primo luogo, che tu non abbia bisogno di questa persona.

Comprendi anche che la persona che ami (o pensi di amare) e che non vuole condividere niente con te, sicuramente, non è l'uomo o la donna della tua vita. Impari a volerti bene, a prenderti cura di te stesso, e principalmente a voler bene a chi ti vuole bene. Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino, affinché le farfalle vengano da te. Alla fine troverai non chi stavi cercando, ma chi stava cercando te.

Chapeau!! :up:
 

Darty

Utente di lunga data
Quoto.
Il post di Darty mi ha fatto venire in mente una poesia che ho letto recentemente.

Quando poniamo molta fiducia o aspettative in una persona, il rischio di una delusione è grande. Le persone non esistono in questo mondo per soddisfare le nostre aspettative cosi come noi non siamo qui per soddisfare le loro. Dobbiamo bastare ...dobbiamo bastare a noi stessi sempre, e quando vogliamo stare con qualcuno dobbiamo essere coscienti che stiamo insieme perché ci piace, lo vogliamo e stiamo bene, giammai perché abbiamo bisogno di qualcuno.

Una persona non ha bisogno dell'altra, esse si completano... non per essere due metà, ma per essere un intero, disposte a condividere obiettivi comuni, gioia e vita. Nel corso del tempo, ti rendi conto che per essere felice con un'altra persona, è necessario, in primo luogo, che tu non abbia bisogno di questa persona.

Comprendi anche che la persona che ami (o pensi di amare) e che non vuole condividere niente con te, sicuramente, non è l'uomo o la donna della tua vita. Impari a volerti bene, a prenderti cura di te stesso, e principalmente a voler bene a chi ti vuole bene. Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino, affinché le farfalle vengano da te. Alla fine troverai non chi stavi cercando, ma chi stava cercando te.
Grazie President per la risata che mi hai strappato prima e per il tuo intervento. Davvero notevole. In effetti il mio errore in primis è stato quello di idealizzare mia moglie, pensare che non sarebbe mai stata capace di tradire la mia fiducia e prendersi gioco di me. Sì, è stata davvero una delusione, una grande delusione.
Abbiamo sempre condiviso tutto, obiettivi, gioie e momenti di difficoltà. E' sempre stata sincera, trasparente e diretta nei miei confronti. Molti ci invidiavano come coppia, insieme e felici da tanto tempo. Anch'io pensavo che ci completassimo a vicenda, che fossimo immuni da queste situazioni. Capisci l'amarezza?
 

Darty

Utente di lunga data
Ok, ti sei spiegata molto bene! Ognuno di noi ha vissuto un'esperienza terribile, ognuno con la propria storia, con la propria sensibilità, ed abbiamo tratto delle conclusioni, alcuni in via definitiva, altri sono ancora all'opera con dei punti interrogativi. Indubbiamente molto di quel che dici è vero, se uno è fedele, mentre l'altro ha tradito, il rapporto è sbilanciato. E però.....mio marito fino a quel momento, è stato una persona onestissima e leale (l'oro), poi ha sbagliato ed è diventato come "loro". Però non è detto che quella persona onesta e leale sia morta per sempre, o sia esistita solo nella mia testa; è una persona con tutte le debolezze tipiche dell'essere umano.....e sicuramente ha fatto una cosa orrenda. Ma la sostanza di quella persona, le doti che ha sempre avuto, non possono essere distrutte da un solo episodio, per quanto grave. Lui non è un traditore seriale.....e sono certa che in lui ci sia ancora tantissimo di quel ragazzo di cui mi sono innamorata anni fa. Boh, non so se sono riuscita a spiegarmi......certe volte penso di essere aliena. Forse a molti di voi appaio una povera illusa......ma alla fine il bello della democrazia è che ognuno può esprimere il proprio parere in liberttà e portare la propria esperienza.....io per ora vado avanti.....e chi vivrà vedrà
Ciao Lorella, ti sei spiegata benissimo. Condivido ogni singola parola del tuo intervento. Forse siamo due illusi...il tempo ci darà la risposta.
 

Un_fiordiloto

Utente di lunga data
Ciao Fiordiloto, grazie per il benvenuto ed il tuo intervento. Sollevi uno dei punti centrali: la domanda che mi fai me la sono fatta tante volte, gliel'ho rinfacciata tante volte..onestamente no, non ho compreso appieno il motivo per cui ha cercato le sue attenzioni altrove. Lei ha solo accampato le solite banali giustificazioni. Fra di noi non c'erano grossi problemi, incomprensioni o segnali particolari che potessero farmi insospettire, probabilmente ci siamo semplicemente dati per scontato e siamo stati vittime della routine e dei problemi di tutti i giorni. Sicuramente ho la mia parte di responsabilità: forse, senza rendermene conto, sono stato un po' distante e non ho saputo confortarla e starle vicino durante un periodo davvero pesante per lei ma anche per me. Come ho scritto forse per lei è stato un modo per evadere, per sfuggire dalla quotidianità. Ha trovato una persona che inizialmente le ha dato conforto, opportunità di confronto, empatia (un grande oratore, davvero), per poi ovviamente provarci. Si è lasciata andare e non ha saputo gestire il rapporto, prima di amicizia, con questa persona.
Posso dirti che nostro rapporto non era sbilanciato, abbiamo due caratteri molto diversi, certo. Lei molto orgogliosa, sicura di sè - per assurdo un modo per nascondere le sue insicurezze. Pentita di quello che ha fatto credo proprio che lo sia, anche se non me lo hai mai detto. Ha solo ammesso di aver sbagliato, di aver fatto una cazzata ma tutto sommato niente di tragico, sono io che ho esagerato (...).
Io, con il suo aiuto, sto provando a ricucire. Insieme. Adesso siamo felici, insieme sereni fermo restando che nulla sarà come prima, di certo. Io stesso non mi sento più quello di prima. Ho ancora questo macigno che nonostante tutto mi accompagna insieme alla malinconia e alla grande delusione per quello che è successo.
neretto : è essenziale comprenderlo e non solo ipotizzarlo non credi ?
secondo neretto : potrà anche essere orgogliosa, ma credo che avresti dovuto pretendere le sue scuse. Poi che sei tu esagerato lo dice lei... :eek:
Le hai mai chiesto un'opinione in merito alla possibilità che tu avresti potuto avere un cedimento in un momento difficile della vita ?
il macigno, la malinconia, la delusione... come ti capisco.
 

Zod

Escluso
E' successo tempo fa. Ormai sono passati diversi mesi. All'improvviso, per caso, come quasi sempre succede, è stato come prendere un treno in faccia. Davvero non mi sarei mai aspettato che succedesse a me. Nel modo più assoluto... ci avrei messo le mani sul fuoco.
Da allora tutto è cambiato, le mie aspettative, le mie priorità, il mio modo di vedere le cose. La mia vita. Uno spartiacque. Una sorta di punto zero.
Si, Il tradimento. Nel momento in cui l'ho scoperto, per caso, lo sconcerto, il dolore e la disperazione hanno avuto la meglio. Ma erano solo una parte della mia paura. La paura, il terrore di perdere tutto, lei, la mia amatissima moglie, compagna di una vita, la nostra famiglia, i nostri amici, la nostra vita, insomma tutto quello che con tanti sacrifici avevamo costruito insieme in vent'anni. È stato devastante, una sensazione che ancora non riesco a descrivere. Terribile, sconcertante, irreale.
Lei, mia moglie. La donna, l'unico vero amore della mia vita. L'amore che ancora oggi provo nei suoi confronti e un sentimento speciale, profondo, totale. Un sentimento non comune. Per lei farei qualsiasi cosa, non posso immaginare la mia vita senza di lei al mio fianco.
Forse anche per questo ho sofferto come mai prima in vita mia.
Un tradimento non consumato, a detta di lei, ma pur sempre un tradimento. Durato molto tempo, troppo tempo.
Un tempo nel quale le sue attenzioni, i suoi pensieri, le sue intimità erano rivolte altrove ma al tempo stesso nessun segnale, non un sintomo di disagio, non una parola. Forse non era davvero così importante o forse è stata brava a nasconderlo, ho sempre voluto pensare che fosse la prima delle due ipotesi. Ha scritto, detto cose all'altro che mi hanno profondamente ferito, deluso, sorpreso. Non credevo fosse possibile che quelle cose le avesse scritte lei.
Lei non si è resa conto della gravità della cosa e del male che mi stava facendo. Della ferita profonda che mi avrebbe lasciato. Ancora oggi credo non lo abbia capito fino in fondo. Le conseguenze terribili che avrebbe potuto comportare quello che stava facendo.
Dopo la scoperta, non ho aspettato, non ho riflettuto ma sono intervenuto immediatamente. Ero disperato, confuso, perso. Quella sera non la scorderò mai per tutta la vita. Ho deciso di parlarne, non ho trattenuto le lacrime, lei ha reagito composta, ha minimizzato, tranquilla, come se fosse quasi una cosa normale. Una cosa che succede a tutti. Una debolezza, una sbandata l'ha definita...nulla di più visto che non "ci ho fatto nulla". Su questo lei si faceva forza. Più volte ha rimarcato questo aspetto.
Inizialmente mi aveva rassicurato, detto che voleva me, che non era come pensavo, che stavo enfatizzando e facendomi dei film, che avrebbe subito chiarito con l'altro e non ci sarebbe stato alcun ulteriore contatto. Cosa che puntualmente non è avvenuta. E qui che mi ha deluso e ucciso una seconda volta. Pensavo, pregavo, speravo che la smettesse. Niente. L'ho implorata di tagliare ogni contatto, che mi faceva male. Che non potevo accettarlo, che non poteva costringermi ad accettarlo. Che non era giusto. Ma lei non capiva, forse non voleva capire..Diceva che era rimasta solo un'amicizia ma sapeva bene che non poteva esserlo. E mentre vagavo nelle mie giornate vuote come un'anima persa, confuso ed esausto, lei continuava a sentirlo come se niente fosse nonostante sapesse quanto male mi stesse facendo. Ero a pezzi, non sapevo cosa fare, non ho dormito per settimane, ho ricominciato a fumare. Non mi volevo più bene, mi stavo perdendo.
Ma non ho mollato. Nel frattempo mi sono aperto, messo a nudo, completamente. Le ho detto come mi sentivo, cosa provavo, cosa mi aspettavo da lei. Cosa significava per me quello che aveva fatto. Lei, per orgoglio, per il suo carattere forse, non ha fatto altrettanto.
Ho dato tutto, ho fatto di tutto, ho lottato e seguendo il mio cuore più che la ragione ho cercato in tutti i modi di dimostrarle quanto la volevo, quanto avevo bisogno di lei, dentro di me in fondo avevo ancora paura. Volevo essere rassicurato. La cercavo, continuamente. Troppo, forse. Mi ha detto che si sentiva soffocata, controllata, come in una gabbia. Mi feriva al cuore un'altra volta. Secondo lei, il problema ero io, il problema era mio. Era la mia ossessione e il mio continuo pensare a un qualcosa di già chiuso.
Ho cercato il confronto, non sempre l'ho trovato perché lei sfuggiva e continuava a spostare il problema su di me.
Non mi ha mai chiesto scusa, non mi ha mai detto mi dispiace.
Sono stati mesi molto faticosi, duri per entrambi, credo. Io non le ho nascosto nulla, abbiamo avuto scontri duri e dolorosi e commesso entrambi sciocchezze ed errori, io per primo a voler tornare sull'argomento, talvolta anche in modo maldestro è inopportuno. Volevo sapere, dare una risposta alle tante domande che avevo, che ancora oggi sono senza risposta. Senza risultato, se non quello di metterla a disagio, di litigare. Per lei la cosa era chiusa, non voleva parlarne. Tassativamente. In diverse occasioni, ci siamo fatti molto male a vicenda, ci stavamo perdendo. Stavamo naufragando, come coppia, come famiglia. Tutto mi stava crollando intorno.
Io ho cercato di capire. La sua storia, il suo comportamento, il suo tradimento. Un tradimento forse anomalo, che non ha vissuto appieno e consumato.
Ho capito che lei non voleva mancarmi di rispetto né credo farmi del male, forse ha solo assecondato il suo bisogno, il suo egoismo e la sua superficialità di quel periodo, quel lungo periodo per noi molto difficile, con la morte di suo padre e vari problemi di altro genere. Probabilmente è stato un modo per sfuggire alla realtà, alla quotidianità, ai suoi pensieri e alle sue preoccupazioni.
O forse, e anche, Il bisogno ed il piacere di sentirsi donna a quarant'anni. Credo, anche se pare assurdo, che abbia continuato a volermi bene anche quando, inconsapevolmente credo, mi ingannava e mi faceva del male.
E come qualcuno di voi diceva, ho anche capito che che un tradimento è la fine di una rapporto solo quando già prima di esso non ci si amava più, magari senza esserne consapevoli. E riuscire a superare il tradimento è come innamorarsi di nuovo, una seconda volta, riscoprendo sensazioni che non ricordavi più.
Quando ami davvero è il tuo obiettivo è chiaro, ce la metti tutta, ti sforzi per capire l'altro e ricominciare, magari anche meglio di prima.
Ed è per questo credo che adesso lei mi è vicina e mi ha fatto una promessa. Una promessa fondamentale per me, per andare avanti. So che la manterrà per non ingannarmi di nuovo e mentire a se stessa. Ci sono le basi per il nostro futuro. Adesso ci cerchiamo di più, siamo di nuovo vicini, complici e siamo ritornati ad essere uniti.
Io adesso sto raccogliendo i cocci e sto riprovando a riprendere in mano la mia vita. È ancora dura, la ferita è sotto pelle, come una pallottola. Fa ancora male, spesso il pensiero ritorna e mi impantano in un passato doloroso che ancora mi attanaglia. Mi porto dietro l'amarezza e una strana sensazione di pesantezza e malinconia. Ma vado avanti, giorno per giorno, abbiamo un presente e un futuro da vivere insieme. Noi, la nostra famiglia.
Lei è un vampiro, tu topolino in gabbia, e il vostro rapporto è uno zombie, cammina, parla, agisce, ma è morto. Contento tu. Lo so che è dura buttare degli obiettivi raggiunti nel cesso. Ma è la vita ad essere così, non siamo mai arrivati, tutto può essere stravolto in 5 minuti, solo la morte porta a termine il continuo cambiamento. Voler perseverare una condizione di realtá che non esiste più equivale a fermarsi controcorrente, prima o poi l'onda sarà abbastanza forte da travolgerti.
 

spleen

utente ?
Grazie Tullio. Spero anch'io di poter ricostruire. Aggiungo alcuni commenti alle tue riflessioni, per inquadrare e farti capire meglio la cosa.

Lei scappa da te, combina qualcosa (qualunque sia questa cosa) con un altro e, scoperta, diventa di ghiaccio.

La sua è stata una "fuga" mentale. Provo a spiegarmi meglio: durante la fuga (febbraio 2013, scoperta gennaio 2014) non l'ho percepita diversa, distratta, confusa, più distante. Niente di tutto questo. Non ha sottratto tempo a me e alla nostra famiglia, non ha mai fatto uscite strane o avuto atteggiamenti sospetti. Semplicemente intratteneva questo rapporto fatto di mail e continue telefonate che ovviamente provvedeva poi a cancellare dal telefono. Io non controllo (o meglio non controllavo) i telefoni altrui per cui non mi sono accorto di nulla. Era tutto semplicemente, maledettamente, normale.
Scoperta la cosa, non è diventata di ghiaccio. Ha semplicemente minimizzato, sdrammatizzato una cosa per me invece molto grave. Ha ammesso tutto, ci mancherebbe. Ma non ha mai perso il controllo. Semplicemente era come se avesse rimosso la cosa, chiuso un capitolo. Fatto un'errore, ammesso, basta si reagisce e si riparte. Sono cose che nella vita di un individuo possono succedere. Ecco.

Tace, non risponde, accusa te di soffocarla, e comuqnue vede, on può non vdere, quanto ti faccia soffrire. Un dolore che non cade dal cielo ma è causato da lei. Però di questo non parla. Poi tornate insieme e tutto fila bene.

Alle mie domande ha risposto, anche se in modo sommario e ovviamente non come avrei voluto. Era come se non capisse il mio accanimento, il mio sconcerto, il mio continuo insistere su un'argomento per lei chiuso. Forse un meccanismo di difesa. Il suo rimanere comunque apparentemente serena, mi sconcertava.
Ma il punto non è questo. E' che come dici te lei non poteva non vedere in che condizioni mi aveva ridotto. Psicologicamente distrutto, fisicamente a pezzi (perso 7/8 kg in 2/3 mesi, ripreso a fumare come un coglione). E nonostante questo sembrava tranquilla, come se facesse davvero fatica a comprendere...lei in fondo, diceva, non faceva nulla di male e aveva le idee chiare. Non capiva il perché io fossi in quelle condizioni. Per lei nemmeno di tradimento si stava parlando.
Questo suo atteggiamento mi ha ferito molto, forse più di quello che era stata capace di fare.
Non siamo tornati insieme, insieme abbiamo ritrovato la via dopo mesi durissimi, di scontri, incomprensioni e anche errori commessi da entrambi. Ma non ci siamo mai fisicamente allontanati.

Ecco, a me pare che per filare verametne bene dovrebbe esserci vera e profonda chiarezza su quello che è accaduto. Per superare realmente la cosa lei dovrebbe non solo rispondere a tutte le tue domande ma delimitare esattamente il suo ruolo. E questo non per l'ossessione di sapere ma perché il tuo dolore potrà esser superato solo quando ci sarà questa chiarezza: quando lei accetterà verametne la sua colpa (che non è tanto il tradimento, soprattutto se non concumato, quanto il dolore che te ne è derivato. Se ti ama non può non sentire questa responsabilità.

Secondo lei la cosa è stata sufficientemente chiarita e affrontata. Non c'è altro da aggiungere. E' una faccenda chiusa. Io credo che lei, dentro di sè, abbia fatto i conti con la sua colpa. A me ha detto di aver sbagliato, e per come la conosco per lei questo è più che sufficiente.
Sono io che devo fare ancora del lavoro su me stesso...speriamo di venirne fuori.

il rosso...un corno.... scusa se sono così diretto.
Vivi un rapporto sbilanciato, tu in fondo sei dipendente da lei, -troppo-, è la solita dipendenza affettiva vista qui dentro altre 1000 volte.
Quoto Tullio quando dice che manca la chiarezza da parte sua e che qualsiasi eventuale ricostruzione debba partire da un chiarimento vero e completo.
Il fatto che lei sia pentita, non conta un fico secco se non ti apre la sua anima, se non ti chiede scusa, se non ti rende partecipe concretamente del meccanismo che la ha condotta a fare ciò che ha fatto.
Non accontentarti di vivere il tuo rapporto con lei in modo così subalterno, così debole.
Attento, la tua dignità come persona non deve essere sacrificabile al rapporto con lei, rischi a breve di rivivere quello che ti è successo.
In ogni caso...... benvenuto.
 
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Darty

Utente di lunga data
Lei è un vampiro, tu topolino in gabbia, e il vostro rapporto è uno zombie, cammina, parla, agisce, ma è morto. Contento tu. Lo so che è dura buttare degli obiettivi raggiunti nel cesso. Ma è la vita ad essere così, non siamo mai arrivati, tutto può essere stravolto in 5 minuti, solo la morte porta a termine il continuo cambiamento. Voler perseverare una condizione di realtá che non esiste più equivale a fermarsi controcorrente, prima o poi l'onda sarà abbastanza forte da travolgerti.
No, Zod, ti sbagli. Lei non è un vampiro. È una persona che ha sbagliato, ha commesso più di un'errore, a tratti è stata cinica e superficiale. Si è rivelata fragile a dispetto della sicurezza che vorrebbe mostrare agli altri. Ma io non voglio metterla in croce per questo, amo lei e la mia famiglia e voglio dargli un'altra possibilità.
Né io mi sento un topolino, al contrario ho lottato come un leone ferito, commettendo errori ma dando tutto me stesso per venirne fuori e recuperare un rapporto che non è mai stato un zombie, neanche prima che succedesse tutto questo.
Non è facile per me è non posso sapere quello che sarà domani, certo è che non voglio avere rimpianti per non averci provato. Non starò ad aspettare che l'onda, se arriverà, mi travolga.
 

Darty

Utente di lunga data
neretto : è essenziale comprenderlo e non solo ipotizzarlo non credi ?
secondo neretto : potrà anche essere orgogliosa, ma credo che avresti dovuto pretendere le sue scuse. Poi che sei tu esagerato lo dice lei... :eek:
Le hai mai chiesto un'opinione in merito alla possibilità che tu avresti potuto avere un cedimento in un momento difficile della vita ?
il macigno, la malinconia, la delusione... come ti capisco.
Ciao Fiordiloto, sì l'ho compreso. Ho avuto modo di capirlo. Ma so anche che le scuse, il pentimento ufficiale...non so se mai arriverà. Cosa dovrei fare, insistere? Ogni volta che si rientra nell'argomento...è difficile, non so come spiegartelo.
Certo che gliel'ho chiesto, in più occasioni. Credo sia stata sincera dicendomi "non lo so, non so come avrei potuto reagire".
E' dura e so che mi capisci...portarsi dietro questo fardello tutti i giorni. Grazie per i tuoi interventi!
 

oscuro

Utente di lunga data
Ok

Ciao Oscuro. Grazie per il tuo commento che ho letto con molta attenzione. Ebbene, condivido alcune tue considerazioni...ho avuto anch'io tanta rabbia, ammetto di essermi "annullato" e talvolta anche di aver perso la mia dignità, il mio amor proprio. Ma in quel momento per me non contava né quello né il mio orgoglio. Contava solo salvare la coppia e la mia famiglia e con il senno di poi credo di esserci riuscito.
Aggiungo: sapessi quanta puzza di bruciato ho sentito anch'io io ma ho le prove che fra loro non sia successo nulla, fisicamente intendo. Questo è sicuro. Anche se strano, incomprensibile...non ci sono dubbi.
Ma il punto per me non è questo. Sì, lei è stata fredda, ha provato qualcosa altrove, certo, ha sbagliato, forse ha cominciato un gioco che poi le è sfuggito di mano...ma ho elementi sufficienti per credere che non abbia mai messo in discussione me e la sua famiglia. Non sono ostaggio dell'ambiguità o delle menzogne e non sto vivendo affatto una vita di facciata. Davvero. So adesso dove sono i suoi sentimenti. Altrimenti non ce l'avrei fatta.
Ok,e allora combatti pure la tua battaglia,il posto di tua moglie DEVE essere davanti a te....!
 

Darty

Utente di lunga data
il rosso...un corno.... scusa se sono così diretto.
Vivi un rapporto sbilanciato, tu in fondo sei dipendente da lei, -troppo-, è la solita dipendenza affettiva vista qui dentro altre 1000 volte.
Quoto Tullio quando dice che manca la chiarezza da parte sua e che qualsiasi eventuale ricostruzione debba partire da un chiarimento vero e completo.
Il fatto che lei sia pentita, non conta un fico secco se non ti apre la sua anima, se non ti chiede scusa, se non ti rende partecipe concretamente del meccanismo che la ha condotta a fare ciò che ha fatto.
Non accontentarti di vivere il tuo rapporto con lei in modo così subalterno, così debole.
Attento, la tua dignità come persona non deve essere sacrificabile al rapporto con lei, rischi a breve di rivivere quello che ti è successo.
In ogni caso...... benvenuto.
Grazie Spleen...il tuo intervento coglie nel segno e mi sta facendo riflettere molto, è sicuramente uno dei punti centrali sui quali devo lavorare. Ne sono consapevole. E non sarà affatto banale, lo so...affrontare con lei l'argomento è impresa non facile.
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
Alle mie domande ha risposto, anche se in modo sommario e ovviamente non come avrei voluto. Era come se non capisse il mio accanimento, il mio sconcerto, il mio continuo insistere su un'argomento per lei chiuso. Forse un meccanismo di difesa. Il suo rimanere comunque apparentemente serena, mi sconcertava.
Un incongruo rapportarsi.

[video=youtube;1wc89Jkq_eU]https://www.youtube.com/watch?v=1wc89Jkq_eU[/video]
 

Darty

Utente di lunga data
Un incongruo rapportarsi.

[video=youtube;1wc89Jkq_eU]https://www.youtube.com/watch?v=1wc89Jkq_eU[/video]
President, ancora te...questa è forse meglio della precedente di Verdone. Ti ringrazio per avermi di nuovo strappato un sorriso (amaro) in una giornata che non è cominciata nel migliore dei modi.
 
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