Fascistone,militare,rozzo,ero convinto che Sarastro si sarebbe beccato questo e anche di più.
E si beccherà di più.
Il punto è sempre lo stesso.
Chi ha avuto e ha contatto con il mondo reale,con situazioni reali,chi vive e lavora in strada capisce quello che scrive Sarastro,magari le modalità non sono codivisibili,non tutto è condivisibile,ma ha un'idea chiara del reale,di quello che succede nella vita reale.
Poi ci sono quelli che discutono,che fanno sofismi,che si riempiono la bocca di bei concetti e di belle parole,quelli sono i soggetti che stanno con il loro culone sul divano e pontificano di vita vissuta,perchè la teoria è una cosa,la pratica è ben altra cosa,e quelli che vivono nel reale sanno bene quale sia la differenza...ci si scontranto spesso e volentieri.
Spesso ho la sensazione che molta gente che scrive qui dentro,ha ben chiaro quello che sarebbe giusto,quello che dovrebbe essere il mondo,ma ha meno chiaro quello che succede nel reale...
E' sempre stato così anche in passato che le persona si muovessero all'interno del loro gruppo di appartenenza.
Oggi le notizie su quello che accade diversamente dal nostro quotidiano le traiamo dai quotidiani, dai giornali, dalla tv ma pochissimi entrano a contatto con i problemi direttamente.
Al limite ne sopportano le conseguenze, come un furto.
Certi quartieri anche solo di Milano vengono evitati amabilmente, per non parlare dei contatti.
Mi rendo conto tantissime volte che ci sono diverse percezioni della realtà delle cose da parte delle persone proprio per il loro vissuto.
Per esempio, le peggio parole nei confronti degli immigrati stranieri le ho sentite dagli immigrati meridionali da noi, perché i primi sono andati a insediarsi negli stessi ambiti dei secondi, scaricando su di loro, che oramai credevano di esserne fuori, i problemi di questa nuova ondata migratoria.
Però si dimenticano dei problemi che a loro vola causarono all'epoca.
Come d'altro canto tantissime persone al contrario oggi non hanno alcuna percezione dei problemi perché non ne vengono toccati.
Altri ne hanno solo paura, per sentito dire.
E' difficile capire una situazione osservandola solo dal proprio punto di vista.
Bisognerebbe mettersi nei panni dell'altro ma è molto più faticoso che tirare sassi a caso seguendo l'istinto.
Io parlo se posso di persone vere, reali, che ho avute per vicine, amiche o conoscenti.
Per questo non mi piace quando un post inizia con "Quando arrivarono i primi albanesi", perché io penso sempre che dietro a questo termine ci siano persone. Diverse. Uomini, donne, bambini. E io voglio riferirmi a loro.
Come quando penso alla Romania, solo per fare un esempio, mi vengono in mente le persone originarie di questo stato che conosco.
E non ce n'è una uguale. E non sono come Klodian Tzoji (nato in Albania, criminale acrobata fuggito da San Vittore).
Così come noi tutti non siamo come Totò Riina.