Stasera mangi pasta e patate?Una domanda di riserva c'è?![]()
Stasera mangi pasta e patate?Una domanda di riserva c'è?![]()
Il brano in grassetto proprio non l'ho capito, se me lo rispieghi mi fai un favore.Io adoro allenarmi con i maschi della mia palestra. Lo trovo istruttivo. Per me. Per impararmi.
Quindi le faresti anche un piacere invitandola a fare i guanti.
Mi piacerebbe tu contribuissi, così torniamo IT, sull'altra questione...dopo questa simpatica digressione sul fatto che le donne arti femminili sì, arti femminili no, magari forse...mi piacerebbe ritornare sul fatto che sostenevi. Ossia del menare quello che è entrato in una "tua" intimità, entrando nelle mutande di quella che senti come tua donna.
Faccio molta fatica a capire questo approccio. E sono territoriale. Fra l'altro. Ma tendo a veder in modo paritario la "difesa" del territorio della coppia. E se un mio ipotetico uomo non difende insieme a me, il tradimento è una non difesa, se non un'aggressione, allo spazio della coppia, è lui che ha la responsabilità primaria. Ha tradito due volte. Me e il patto con me, e la coppia come terreno comune.
E non solo perchè non ha difeso il territorio della coppia, ma perchè si è alleato con qualcun altro senza dirmelo.
L'altro io non lo vedo neanche in tutto questo.
Un invasore è un invasore...non può che fare l'invasore...se la vogliamo mettere in questi termini.
E mica lo giustifico in termini di correttezza e tutta la sequela di discorsi che ne seguono.
Ma ho ben presente che con me non aveva patti, quindi non può tradirne nessuno.
Non userei però l'aggressione fisica. Semplicemente per onore. Mio.
Salvo dovermi difendere da un'aggressione fisica.
Gli è che tu cadi nel tranello,nel solito tranello maschile della sfidaIl brano in grassetto proprio non l'ho capito, se me lo rispieghi mi fai un favore.
Perchè ho menato il tizio che scopava la mia ragazza? Perchè a quella ragazza ci tenevo, e molto. Scopando con lei, mi ha dissacrato il suo corpo, ha rovesciato un bidone di benzina sui ricordi delle nostre intimità e gli ha dato fuoco, e come ciliegina sulla torta mi ha sferrato un calcio nei coglioni con uno scarpone chiodato, perchè ha ferito il mio amor proprio e mi ha fatto ammainare una bandierina a cui tengo parecchio, quella che ripongo nei calzoni: nell'atto di scopare con qualcun'altra (ci ho provato praticamente subito dopo l'agnizione del corno per distrarmi, sfogarmi, controllare come andava ai piani inferiori) mi veniva in mente questo tizio con la mia donna e mi si ammosciava.
Secondo me basta e avanza. Lo avrei ammazzato volentieri, ma visto che sono una persona civile (abbastanza) mi sono limitato ad aspettarlo sotto casa, a invitarlo a difendersi, e di fronte alla sua inferiorità subito evidente mi sono limitato a dargli qualche schiaffo, sonoro ma niente di che, non gli ho rotto niente, gli ho solo fatto ronzare le orecchie.
La cosa mi è dispiaciuta perchè avrei gradito uno scontro più serio nel quale fargli veramente male, ma non si può avere tutto, e tutto sommato mi sono congratulato con me stesso per il mio autocontrollo. Dopo di che ho scopato benissimo (il cazzo è primitivo, i tentativi di modernizzarlo senza romperlo sono in corso in grande stile ma secondo me sono condannati al fallimento).
Intendiamoci: dopo ci sono stato malissimo lo stesso, perchè a quella ragazza ero legato prima del corno e continuavo a esserle legato anche dopo il corno. Era bella, era seducente, sensibile, molto spiritosa, insieme scopavamo da Dio, ridevamo molto, e ci volevamo anche bene (faceva pure ottime torte).
Penso che più che altro le fosse venuta voglia di essere un po' zoccola, come dici spiritosamente tu, una cosa che capisco benissimo, visto che tante volte sono andato, ben lieto e riconoscente (e naturalmente ritenendo che quanto al tradito fossero cazzi suoi, à la guerre comme à la guerre) con ragazze che volevano bene a qualcun altro e avevano voglia di essere un po' zoccole con me, e con le quali mi sono trovato bene assai scopando attaccato ai lampadari.
Quindi, come vedi, non faccio la morale a nessuno. Volendo, la morale potrebbe essere: chi la fa l'aspetti.
Finalmente, grazie! Da un bel po' mi chiedevo, "Quando mi beccherò del fascista?" E stavo un po' in pensiero.Ma no, credo si riferisse al fascistone nuovo arrivato. Sarastro.
Tu ormai sei un 'vecchio utente'.
anche leonessa è un errore del cel? scusa sono malignetta:carneval:Rosa e' Ross digitato da cell
Perfetto, direi.Quindi, come vedi, non faccio la morale a nessuno. Volendo, la morale potrebbe essere: chi la fa l'aspetti.
Sfida ?Gli è che tu cadi nel tranello,nel solito tranello maschile della sfidae secondo questo tuo ragionamento, tutto fila, in effetti
anche leonessa è un errore del cel? scusa sono malignetta:carneval:
Non della sfida, del possesso. In quell'ottica chi ti scopa la donna equivale al ladro che ti entra in casa... gli spari perché ti ruba quello che è tuo.Gli è che tu cadi nel tranello,nel solito tranello maschile della sfidae secondo questo tuo ragionamento, tutto fila, in effetti
.... E a lei nulla....?Il brano in grassetto proprio non l'ho capito, se me lo rispieghi mi fai un favore.
Perchè ho menato il tizio che scopava la mia ragazza? Perchè a quella ragazza ci tenevo, e molto. Scopando con lei, mi ha dissacrato il suo corpo, ha rovesciato un bidone di benzina sui ricordi delle nostre intimità e gli ha dato fuoco, e come ciliegina sulla torta mi ha sferrato un calcio nei coglioni con uno scarpone chiodato, perchè ha ferito il mio amor proprio e mi ha fatto ammainare una bandierina a cui tengo parecchio, quella che ripongo nei calzoni: nell'atto di scopare con qualcun'altra (ci ho provato praticamente subito dopo l'agnizione del corno per distrarmi, sfogarmi, controllare come andava ai piani inferiori) mi veniva in mente questo tizio con la mia donna e mi si ammosciava.
Secondo me basta e avanza. Lo avrei ammazzato volentieri, ma visto che sono una persona civile (abbastanza) mi sono limitato ad aspettarlo sotto casa, a invitarlo a difendersi, e di fronte alla sua inferiorità subito evidente mi sono limitato a dargli qualche schiaffo, sonoro ma niente di che, non gli ho rotto niente, gli ho solo fatto ronzare le orecchie.
La cosa mi è dispiaciuta perchè avrei gradito uno scontro più serio nel quale fargli veramente male, ma non si può avere tutto, e tutto sommato mi sono congratulato con me stesso per il mio autocontrollo. Dopo di che ho scopato benissimo (il cazzo è primitivo, i tentativi di modernizzarlo senza romperlo sono in corso in grande stile ma secondo me sono condannati al fallimento).
Intendiamoci: dopo ci sono stato malissimo lo stesso, perchè a quella ragazza ero legato prima del corno e continuavo a esserle legato anche dopo il corno. Era bella, era seducente, sensibile, molto spiritosa, insieme scopavamo da Dio, ridevamo molto, e ci volevamo anche bene (faceva pure ottime torte).
Penso che più che altro le fosse venuta voglia di essere un po' zoccola, come dici spiritosamente tu, una cosa che capisco benissimo, visto che tante volte sono andato, ben lieto e riconoscente (e naturalmente ritenendo che quanto al tradito fossero cazzi suoi, à la guerre comme à la guerre) con ragazze che volevano bene a qualcun altro e avevano voglia di essere un po' zoccole con me, e con le quali mi sono trovato bene assai scopando attaccato ai lampadari.
Quindi, come vedi, non faccio la morale a nessuno. Volendo, la morale potrebbe essere: chi la fa l'aspetti.
Domanda interessante. Rispondo come posso, gli albanesi sono tanti, il mondo cambia, etc. Di albanesi conosco bene una famiglia (bene vuol dire che ci vado a cena a casa e viceversa, che il padre mi ha presentato i suoi figli, figlie, moglie, suocera, e una sera mi ha detto "Se hai bisogno sono qua", frase per lui di un notevole peso).Ecco.. Qui mi riaccendo di interesse...
Ed è interessante quanto scrivi, e ti chiedo:
Quando ti domandi: per un Albanese (uno qualsiasi, non un brutale delinquente) noi italiani siamo uomini o no?... E rispondi che hai forti dubbi...
Tu ti riferisci a un delinquente Albanese oppure a un albanese come un altro?
Questo è interessante x me capire del tuo pensiero.... Potresti specificarlo meglio?
Magari, ma non so cucinarlaStasera mangi pasta e patate?
Magari, ma non so cucinarla![]()
Ti ringrazio... È un punto di vista estremamente interessante quello che dai..Domanda interessante. Rispondo come posso, gli albanesi sono tanti, il mondo cambia, etc. Di albanesi conosco bene una famiglia (bene vuol dire che ci vado a cena a casa e viceversa, che il padre mi ha presentato i suoi figli, figlie, moglie, suocera, e una sera mi ha detto "Se hai bisogno sono qua", frase per lui di un notevole peso).
Sono venuti qua così: il padre era un pilota di Mig dell'Aviazione albanese. Quando ha subodorato il patatrac del compagno Enver è salito sul Mig, ha sconfinato in Italia e ha chiesto asilo politico. Poi ha messo su una impresa edile e ha fatto venire in Italia la famiglia allargata, lavorano per lui uno stuolo di parenti. Mi sta molto simpatico, a parte la sua abitudine di fumare sigarette pestilenziali in continuazione.
Una sera, dopocena, siamo entrati nell'argomento "Italia, italiani". Per non offendermi, non mi ha MAI fatto una critica neanche velata all'una e agli altri. Da alcune pause e intonazioni ho dedotto che ci vede (come popolo) a un passo dall'autoannientamento, e NON ci rispetta.
Rispetta invece, come TUTTI gli appartenenti a culture dell'onore, i singoli individui che gli paiano rispondere alle specifiche del prodotto "uomo" secondo loro. Io essendo un fascistone, un militare, molto educato e rispettoso e amichevole con lui e i suoi, e avendo due figli che si comportano bene (portano rispetto a lui e a me), secondo lui eveidentemente rispondo e mi considera quasi un albanese onorario (per esempio quando è a casa mia si guarda bene dall'iniziare a mangiare prima di me e sorveglia che nessuno dei suoi lo faccia, sembra una cazzata ma è una regola fondamentale che se la infrangi può anche finire male).
Sintesi: no, non ci rispettano, non ci considerano uomini, salvo eccezioni che possono essere considerati se non proprio albanesi a tutti gli effetti, almeno dei meteci.
La voglia di dargliene un sacco e una sporta c'era, come no, ma trovo veramente orrendo picchiare le donne. L'ho lasciata e basta..... E a lei nulla....?
Dopo gli schiaffi a lui, intendo.....
Prego. L'antropologia culturale ogni tanto dovremmo usarla anche per capire come ci vedono gli altri. Più terra terra, per capire le culture dell'onore basta guardare dei buoni film western con gli indiani. Più o meno sono così. Per esempio, sai che vuol dire la parola "Cheyenne"? Vuol dire "uomini."Ti ringrazio... È un punto di vista estremamente interessante quello che dai..
Bello si.Se leggi la scheda del film ti accorgi che la trama è adattissima al tema di questo forum. Non posso spiegare perchè quell'immagine è importante senza spoilerare .... comunque una volta, quand'ero romantico, amavo le storie d'amore disperate, peggio finivamo meglio stavo.
Questa fuga dai dolori/balletto non è male [video=youtube_share;WGUVOMSctkU]https://youtu.be/WGUVOMSctkU[/video]
... e poi è un film francese
Io lo capisco il tuo ragionamento.Il brano in grassetto proprio non l'ho capito, se me lo rispieghi mi fai un favore.
Perchè ho menato il tizio che scopava la mia ragazza? Perchè a quella ragazza ci tenevo, e molto. Scopando con lei, mi ha dissacrato il suo corpo, ha rovesciato un bidone di benzina sui ricordi delle nostre intimità e gli ha dato fuoco, e come ciliegina sulla torta mi ha sferrato un calcio nei coglioni con uno scarpone chiodato, perchè ha ferito il mio amor proprio e mi ha fatto ammainare una bandierina a cui tengo parecchio, quella che ripongo nei calzoni: nell'atto di scopare con qualcun'altra (ci ho provato praticamente subito dopo l'agnizione del corno per distrarmi, sfogarmi, controllare come andava ai piani inferiori) mi veniva in mente questo tizio con la mia donna e mi si ammosciava.
Secondo me basta e avanza. Lo avrei ammazzato volentieri, ma visto che sono una persona civile (abbastanza) mi sono limitato ad aspettarlo sotto casa, a invitarlo a difendersi, e di fronte alla sua inferiorità subito evidente mi sono limitato a dargli qualche schiaffo, sonoro ma niente di che, non gli ho rotto niente, gli ho solo fatto ronzare le orecchie.
La cosa mi è dispiaciuta perchè avrei gradito uno scontro più serio nel quale fargli veramente male, ma non si può avere tutto, e tutto sommato mi sono congratulato con me stesso per il mio autocontrollo. Dopo di che ho scopato benissimo (il cazzo è primitivo, i tentativi di modernizzarlo senza romperlo sono in corso in grande stile ma secondo me sono condannati al fallimento).
Intendiamoci: dopo ci sono stato malissimo lo stesso, perchè a quella ragazza ero legato prima del corno e continuavo a esserle legato anche dopo il corno. Era bella, era seducente, sensibile, molto spiritosa, insieme scopavamo da Dio, ridevamo molto, e ci volevamo anche bene (faceva pure ottime torte).
Penso che più che altro le fosse venuta voglia di essere un po' zoccola, come dici spiritosamente tu, una cosa che capisco benissimo, visto che tante volte sono andato, ben lieto e riconoscente (e naturalmente ritenendo che quanto al tradito fossero cazzi suoi, à la guerre comme à la guerre) con ragazze che volevano bene a qualcun altro e avevano voglia di essere un po' zoccole con me, e con le quali mi sono trovato bene assai scopando attaccato ai lampadari.
Quindi, come vedi, non faccio la morale a nessuno. Volendo, la morale potrebbe essere: chi la fa l'aspetti.
Grazie, un punto di vista molto interessante. Aggiungo solo che anche per me, naturalmente, il problema vero si concentrava sul fatto macroscopico che la mia ragazza aveva voluto scopare con qualcuno diverso da me (me ne fregava assai chi fosse).Io lo capisco il tuo ragionamento.
Provo a metterla in analisi logica, mi sembra più semplice.
Il grassetto, che ci differenzia: tu scrivi "Scopando con lei". Il soggetto non è lei. Il soggetto è lui, l'altro.
Lei ne esce come complemento. Ossia una parte che non assume l'azione compiuta.
Io per esempio direi "lui (mio ipotetico uomo con cui ho un patto di chiarezza e alleanza) ha scopato". Soggetto. Che agisce l'azione.
Non lo vederei come un fruitore di un'azione di qualcun altro. E' lui ad aver abbassato le mutande e averlo infilato.
E fra l'altro per me "lo sgarro" non sarebbe infilarlo. "Lo sgarro" riguarda qualcosa di più profondo del cazzo e della figa. Riguarda il fatto che mi sono alleata, c'eri anche tu mentre ci siamo alleati, dove cazzo hai iniziato a mentirmi?E in un alleanza c'è chiarezza e fiducia, per come sono io, da confermare ogni giorno. Letteralmente.
E tu hai mentito. Hai rotto un patto.
Fra l'altro io sono molto, molto, rigida a riguardo.
Un patto di questo genere per me equivale ad un patto di sangue.
E l'ho concesso forse una volta nella vita. Il che significa che hai avuto presenza e responsabilità nel percorso che ha consentito di arrivare a quel patto. Se te ne tiri fuori, mentendo, mi hai fottuta. Tu. Non quella con cui hai scopato. Io ho parlato con te mentre costruivamo il patto. E per me le parole sono ancora onore. (fra l'altro sono una cagacazzi...e se non mi è chiaro qualcosa, rompo, anche pesantemente, anche su un semplice grazie che mi stona).
Anche perchè, per quanto mi riguarda, arrivare a quel patto significa aver incluso nella comunicazione di coppia l'eventualità del desiderio di scopare fuori dalla coppia. E aver concordato che non è un divieto. Ma argomento di confronto. E che potrebbe essere un territorio da esplorare anche insieme.
Quindi mi fotti due volte. Non una.
In tutto questo io non vedo motivi per prendermela con l'altra. Con cui non avevo nessun patto. E che quindi non aveva niente da tradire che mi riguardasse.
Salvo considerare il mio uomo o una mia proprietà. O un decerebrato. E passare sull'altra, per proprietà transitiva, la responsabilità del mio uomo. Ma lo giustificherei in questo modo.
E per come sono fatta io, col cazzo che ti trovo anche solo una mezza giustificazione. Di tutto rispondi. Poi si vedrà.
Inoltre, pur essendo molto territoriale, la mia territorialità non riguarda l'altro e il suo corpo, riguarda lo spazio di mezzo fra noi che insieme abbiamo costruito. Faticosamente. Visto come sono fatta io.
E solo in lui vedrei una mancanza di cura che aveva promesso.
Sua la responsabilità.
Se è un decerebrato, vabbè, la cogliona sono io. Ed è meglio mi registri le puntine che vado a fare patti di sangue con decerebrati mettendo in gioco parti di me che considero preziosissime e che non concedo se non con grossi sforzi.
L'amor proprio lo sentirei ferito innanzitutto da me stessa. Che ho sbagliato a vedere. E qui c'è un nodo mio che dovrò risolvere col tempo, che tendo a confondere la mia responsabilità con quella altrui. E mi fotto da sola, trovando motivi per incazzarmi con me stessa e con mie presunte inadeguatezze.
Ma il grosso della ferita riguarderebbe la delusione rispetto all'altro. E mi ferirebbe moltissimo. Aver concesso fiducia, confidenza, intimità, vere, ad una persona che non sa mantenere quello che dice. Sarebbe una grossa delusione. Ma verso di lui. E non gli toglierei neanche una goccia del mio dolore.
In tutto questo l'altra...boh..mi scompare. E non diventa "bersaglio" per la mia rabbia. E per il dolore che la rabbia copre.
Il tradimento per me è il mentire. Non lo scopare. Non sento affronti alla figa. Non sento che in discussione c'è la figa. O il cazzo. Non è nella figa che colloca la mia potenza. Di femmina prima, e donna poi.
ovviamente sto parlando di una relazione in cui mi sono messa in gioco per davvero. Intera.
E dove soluzioni e spazi alternativi al mentire ce ne erano. Quindi non ci sono giustificazioni. Per lui.
Se penso a relazioni più leggere...non ci sarebbe patto da tradire.
Quindi boh...probabilmente perderei semplicemente interesse per proseguire la conoscenza con lui. O me lo terrei per giocare.
Sicuramente sarebbe una persona non affidabile. Quindi su cui non investirei più energia.
Mi rendo conto che giudicherei il valore e l'onore della persona. Ma non mi sentirei disonorata dal suo essersi disonorata rispetto ad un patto fatto con me. Sarebbe una definizione sua. SE non metto in gioco cose preziose di me, vabbè...son piuttosto veloce a liquidare.
E anche in questo io non vedo l'altra. Con cui non avevo nessun patto. Con cui non ho messo in gioco nulla. Che magari neanche conosco.
Non so bene come reagirei se fosse un'amica. Ma ne ho talmente poche, e con gusti tanto diversi dai miei, strutturalmente proprio, che non mi pongo il problema.
Quelle che sono conoscenti ma non amiche verrebbero depennate, non ci perderei altra energia.
Se fosse un'amica la questione riguarderebbe me e lei. La nostra relazione. Non quella che lei ha avuto con lui.
Perchè per come la vedo io è nella relazione con me che ha mancato di onestà.
Sono molto egocentrica in questo. E le mie relazioni scorrono da me all'altro. Punto.
I terzi non esistono. Se non sono in relazione con me. E in ogni caso è rispetto a me, ai patti con me, che attribuisco importanza.
Poi tieni presente che non mi fido. Quindi in fondo ci sarebbe anche la parte di conferma per cui non vale la pena di fidarsi di nessuno. Quindi paradossalmente ci sarebbe anche un senso di sollievo nel tradimento...che in fondo avrei ragione io a pensare di fondo che si vive soli e si muore soli e si può contare solo ed unicamente con se stessi. E anche dopo anni di letto con una persona si è fondamentalmente sconosciuti. E dagli sconosciuti ci si può aspettare di tutto. Ma questo è un altro mio nodo. Da sciogliere almeno un po'.
E di nuovo...cosa mi interessa di un terzo? in fondo appartiene al teatrino delle menzogne costruite da un mio ipotetico uomo. Non appartiene a me. E' fuori dal mio territorio.
E se ci è entrato, siccome la porta non l'ho aperta io, mi incazzo con chi la porta l'ha aperta senza chiedermi cosa ne pensavo.
In questi termini considero pari. Entrambi per me si hanno compiti di difesa e protezione dello spazio comune. Magari compiti diversi. Ma con la stessa potenza potenza di difesa.
Faccio molta fatica ad immaginare che il mio uomo venga scopato.
Altrettanta fatica faccio ad immaginare che una donna venga scopata. Semmai si fa scopare.
E se non c'è abuso, è una concessione che lei fa. E di cui è responsabile.
Prego.Grazie, un punto di vista molto interessante. Aggiungo solo che anche per me, naturalmente, il problema vero si concentrava sul fatto macroscopico che la mia ragazza aveva voluto scopare con qualcuno diverso da me (me ne fregava assai chi fosse).
Questo qualcuno però si era imposto alla mia attenzione proprio per questo, perchè ficcava il naso, e ben altro, nella nostra intimità; con le conseguenze che ti ho illustrato e che si possono riassumere in due fatti macroscopici anch'essi: 1) non mi si alzava più 2) il corpo della mia donna, che tanto mi piaceva, che tanta gioia, piacere, etc. ci aveva dato, che insomma per me era sacro, dopo aver saputo che questo tale ci s'era immischiato, mi ripugnava, cazzo non me la sarei scopata neanche se fosse stata l'ultima donna sulla terra.
Pensiero magico? Pensiero magico. E allora per uscirne gli ho fatto l'incantesimo delle sberle, e ti dirò che ha funzionato, almeno per il problema 1.