Open Mind

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Intendiamoci sul termine, che se no. andiamo avanti a discutere per pagine...:carneval:
L'amante è chiunque abbia una relazione extraconiugale o mostri passione amorosa verso qualcosa o qualcuno.
Che costituisca una storia o faccia solo sesso è comunque sempre amante.
Non potrei essere più in disaccordo. La dimensione dell'amante è la bolla, quella della storia il progetto. Quando l'amante diventa un qualcosa di progettuale si istituzionalizza e diventa una parte della storia, Sacrificando, tra l'altro, la sua individualità. Che poi moltissime persone per natura siano votate al sacrificio perché si sentono realizzate solo in quanto parti di qualcosa di più grande è tutto un altro paio di maniche. Sia che si tratti di un problema di autostima, che di altro.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Questa domanda me la sono fatta un sacco di volte ...
Quando ho ceduto alle sue "avances" ero in periodo molto buio (poche settimane dopo mia moglie mi avrebbe lasciato ...) e lei appariva come una zattera di salvataggio in mezzo ad un mare in tempesta in cui stavo lentamente affogando ...
credo di aver pensato che mettermi sullo stesso piano di mia moglie tradendola, mi avrebbe fatto bene ... avrebbe fatto bene alla mia autostima ... sapendo anche che la stavo tradendo con una donna che lei conosceva e che le stava particolarmente antipatica ...
una specie di rivincita ...
un modo per convincere me stesso che le parole che mia moglie mi ripeteva da anni non erano vere "che donna vuoi che ti voglia" ... Ecco vedi, una donna che mi vuole c'è ...

Avrebbe dovuto essere solo sesso ... ma io non riuscii a tenermi a lungo la maschera ... fu allora che il sesso finì e lei mi scrisse una frase che avrebbe dovuto farmi capire molte cose ...
Ritengo che non sia fondamentale che fra di noi ci sia “sesso” ogni volta che ci vediamo, certo la cosa non mi dispiace, anzi, ma non è indispensabile. Possono esserci dei giorni che uno di noi due oppure tutti e due abbiamo bisogno solo di un abbraccio, di una carezza, di un po’ di attenzione ...
Sicuro che non ti abbia educatamente detto che scopi male?
 

danny

Utente di lunga data
Nei rapporti tra amanti la pretesa di esclusività è totalmente ridicola, perché essere amanti è per definizione un modo di essere assolutamente inconciliabile con la fedeltà.
Fedeltà e esclusività non sono la stessa cosa.
Si può essere fedeli senza essere esclusivi, per esempio.
Con la fedeltà si aderisce a un impegno preso con un'altra persona, che può anche prevedere l'esclusività.
in una storia tra amanti l'esclusività può anche essere prevista, perché no?
Se gli amanti si innamorano direi che è anche pretesa.
 

danny

Utente di lunga data
Non potrei essere più in disaccordo. La dimensione dell'amante è la bolla, quella della storia il progetto. Quando l'amante diventa un qualcosa di progettuale si istituzionalizza e diventa una parte della storia, Sacrificando, tra l'altro, la sua individualità. Che poi moltissime persone per natura siano votate al sacrificio perché si sentono realizzate solo in quanto parti di qualcosa di più grande è tutto un altro paio di maniche. Sia che si tratti di un problema di autostima, che di altro.
Non necessariamente una storia deve avere un progetto, o almeno, non credo.
Si possono avere storie senza amore ma solo per sesso - io ne ho avuta una che è durata anni - storie d'amore senza progetto - soprattutto da giovani, io cui motore è solo la relazione.
Che poi, arrivati a un'età in cui la progettualità viene ritenuta necessaria, si attui la modalità che la prevede è un altro discorso. Ma quando hai già portato a termine tutti i progetti di coppia - matrimonio, figli - può emergere comunque un desiderio di vivere nuove relazioni, alle quali non carichi in alcun modo il peso della progettualità grazie alla bolla, che non è altro che un modo per tenere fuori il mondo esterno e vivere la dimensione pura della relazione senza alcun tipo di interferenza, ma è, in non pochi casi, una vera e propria storia.
Ci sono relazioni tra amanti che durano anni e non possono essere liquidate come meno importanti rispetto ad altre: operano un cambiamento sulle persone coinvolte, contribuiscono alla loro crescita e hanno un peso decisamente importante nelle loro vite. Sono storie d'amore che hanno lo stesso valore di quelle istituzionali pur in assenza di progettualità, anzi, forse grazie proprio a quest'assenza.
Certo, poi ci sono anche frequenti rapporti tra amanti che non rientrano nell'ambito della definizione di "storie", che è un po' come fare una distinzione tra conoscenti e amici.
Questa per esempio non è una storia.
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Questa domanda me la sono fatta un sacco di volte ...
Quando ho ceduto alle sue "avances" ero in periodo molto buio (poche settimane dopo mia moglie mi avrebbe lasciato ...) e lei appariva come una zattera di salvataggio in mezzo ad un mare in tempesta in cui stavo lentamente affogando ...
credo di aver pensato che mettermi sullo stesso piano di mia moglie tradendola, mi avrebbe fatto bene ... avrebbe fatto bene alla mia autostima ... sapendo anche che la stavo tradendo con una donna che lei conosceva e che le stava particolarmente antipatica ...
una specie di rivincita ...
un modo per convincere me stesso che le parole che mia moglie mi ripeteva da anni non erano vere "che donna vuoi che ti voglia" ... Ecco vedi, una donna che mi vuole c'è ...

Avrebbe dovuto essere solo sesso ... ma io non riuscii a tenermi a lungo la maschera ... fu allora che il sesso finì e lei mi scrisse una frase che avrebbe dovuto farmi capire molte cose ...
Ritengo che non sia fondamentale che fra di noi ci sia “sesso” ogni volta che ci vediamo, certo la cosa non mi dispiace, anzi, ma non è indispensabile. Possono esserci dei giorni che uno di noi due oppure tutti e due abbiamo bisogno solo di un abbraccio, di una carezza, di un po’ di attenzione ...
guarda...riguardo le parole di tua moglie, non ho io parole.
Mi dispiace molto. Molto.

Non so che altro dire a riguardo.

Ma il grassetto invece parla di te e del tuo rapporto con una persona che si è permessa di essere tanto meschina e viscida da mettersi di punta a smantellare l'altro per confermare se stessa.

Se posso permettermi, invece di giudicare come sola una donna che semplicemente trova soddisfacimento nelle sue pulsioni e nei suoi desideri, prendi in considerazione la meschinità di una di cui ti dichiari innamorato e guardala.
Ma per davvero però.

Che magari non ha scopato, con o senza volto, ma quella roba lì è vomito dei più schifosi. Perchè usa e sfrutta l'affetto e il consolidamento dell'affetto per distruggere e farsi spazio a discapito dell'altro.
Che ha promesso di proteggere.

Non so come tu possa dichiararti innamorato di una persona che ti ha usato a quel modo.

Non so dove tu possa rintracciare una qualche forma di amore o vicinanza in una persona che è in grado di pensare e pronunciare al suo uomo una roba così...violenta.

Ovviamente puoi spostare e giudicare una che si è fatta semplicemente i cazzi suoi. Dichiarandotelo e non promettendoti nulla.
E che tu stesso hai usato per rivincita (scoprendo che quelle rivincite, attuate per riflesso di qualcun altro - tua moglie- fondamentalmente vanno a confermare esattamente quello che hanno predetto. Per paradosso sei andato a confermare esattamente quello che ti ha detto tua moglie "che donna vuoi che ti voglia?". E ti sei risposto. Una puttana senza anima nè equilibrio nè stabilità, neanche quella mi vuole alla fine. Perchè vuole solo una parte di me. Hai ubbidito a tua moglie fino in fondo. Facendoti male da solo).

Ma non so bene a cosa ti possa essere utile. E come.
Se non a ridirigere rabbia e delusione. (che però guarda che, messe nel posto sbagliato, non solo non scompaiono, ma si potenziano come armi rivolte contro di te).

Perchè per come ti leggo tu sie uno che vuole le carezze e la vicinanza del camminare insieme.
E senza quella non stai. Non puoi.

E non può nessuno...non si fa sesso per il sesso senza finire a pezzi se in un modo o nell'altro quel bisogno di vicinanza non è colmato. In un qualche modo.
E questo te lo dico per esperienza.

Non è questione del sesso o del non sesso.
Te l'ha scritto, delicatamente e confermandoti nel tuo valore, la tua amica.

E' questione del riconoscimento dei bisogni dell'altro. E di non aver vergogna dei propri.
Che fare sesso, anche senza volto, significa saperli riconoscere bene quei bisogni.
E saperli collocare.
In alternativa si finisce a pezzi.

Possono esserci dei giorni che uno di noi due oppure tutti e due abbiamo bisogno solo di un abbraccio, di una carezza, di un po’ di attenzione.

Forse dovresti ascoltarla.
E riconoscere che tu hai bisogno di quello. Abbracci e carezze e consolazione.
E dipende solo da te trovarli, o meglio, accoglierli, a prescindere. Allontanando chi non ne ha, concretamente e non in via di principio, per te.

La delusione mi sembra ben più profonda dell'aver trovato le foto senza volto. E risale a prima.
Alla predizione di tua moglie.

EDIT: sorvolo sul mio giudizio di valore sulle donne che pur disprezzando il maschio, se ne restano belle belle a godere dei frutti di quello che fa, materialmente e non solo, l'uomo e all'interno di un vincolo pure riconosciuto.
A culo parato sono bravi tutti a sputare veleno. A me piacerebbe molto vedere quel veleno senza il culo parato. Così, tanto per gradire.
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Non necessariamente una storia deve avere un progetto, o almeno, non credo.
Si possono avere storie senza amore ma solo per sesso - io ne ho avuta una che è durata anni - storie d'amore senza progetto - soprattutto da giovani, io cui motore è solo la relazione.
Che poi, arrivati a un'età in cui la progettualità viene ritenuta necessaria, si attui la modalità che la prevede è un altro discorso. Ma quando hai già portato a termine tutti i progetti di coppia - matrimonio, figli - può emergere comunque un desiderio di vivere nuove relazioni, alle quali non carichi in alcun modo il peso della progettualità grazie alla bolla, che non è altro che un modo per tenere fuori il mondo esterno e vivere la dimensione pura della relazione senza alcun tipo di interferenza, ma è, in non pochi casi, una vera e propria storia.
Ci sono relazioni tra amanti che durano anni e non possono essere liquidate come meno importanti rispetto ad altre: operano un cambiamento sulle persone coinvolte, contribuiscono alla loro crescita e hanno un peso decisamente importante nelle loro vite. Sono storie d'amore che hanno lo stesso valore di quelle istituzionali pur in assenza di progettualità, anzi, forse grazie proprio a quest'assenza.
Certo, poi ci sono anche frequenti rapporti tra amanti che non rientrano nell'ambito della definizione di "storie", che è un po' come fare una distinzione tra conoscenti e amici.
Questa per esempio non è una storia.
Io non ne faccio una questione di quantità di tempo trascorso insieme. Se non c'è un progetto non c'è una storia. Di solito lo impari quando salta la storia lunga del liceo. Che per l'appunto è storia soltanto di nome
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io non ne faccio una questione di quantità di tempo trascorso insieme. Se non c'è un progetto non c'è una storia. Di solito lo impari quando salta la storia lunga del liceo. Che per l'appunto è storia soltanto di nome
Apprendo ora che una relazione di due anni e mezzo senza progetto non era una storia
Azz siamo stati malissimo entrambi per nulla
Bene a sapersi
 

danny

Utente di lunga data
Io non ne faccio una questione di quantità di tempo trascorso insieme. Se non c'è un progetto non c'è una storia. Di solito lo impari quando salta la storia lunga del liceo. Che per l'appunto è storia soltanto di nome
Ma allora quante storie possono definirsi tali?
Alla fine se la definizione è quella io nella vita ho avuto una sola storia, perché solo con una persona ho definito un progetto, che ha portato a sposarmi e a fare una figlia.
In realtà ne conto qualcuna in più.
Sono persone che in qualche modo hanno operato un cambiamento su di me. Ogni rapporto in qualche modo lo fa, se non è proprio superficiale o strumentale.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma allora quante storie possono definirsi tali?
Alla fine se la definizione è quella io nella vita ho avuto una sola storia, perché solo con una persona ho definito un progetto, che ha portato a sposarmi e a fare una figlia.
In realtà ne conto qualcuna in più.
Sono persone che in qualche modo hanno operato un cambiamento su di me. Ogni rapporto in qualche modo lo fa, se non è proprio superficiale o strumentale.
Secondo questo discorso io ho avuto migliaia di storie.

Alcune platoniche altre no.

Ma migliaia proprio oh.

Io ne ho avuta una di storia. Quella col mio ex compagno.

E non so ancora se con G. la nostra relazione diverrà storia, ossia se lascerà dietro di sè eredità della sua esistenza.
In me ne lascerà. Ma io non sono il mondo.

Non è un caso la necessità di un riconoscimento pubblico e sociale del noi, perchè quel noi acquisisca realtà.
Non siamo solo quello che definiamo di noi.

Siamo anche il frutto dell'integrazione della nostra percezione di noi stessi coi rimandi del mondo.
(e non di una persona che insieme ma nel segreto e nel nascondimento ha deciso che esistiamo. In questo caso, esistiamo solo nel segreto e nel nascondimento. Ma manca tutta una parte di visione e di integrazione della visione che è appunto nutrimento della storia. E fra l'altro è proprio questo uno dei bivii di fronte a cui ci si trova ad un certo punto. Camminare insieme nella "luce" oppure rimanere nelle "ombre". Spesso si sceglie di chiudere, perchè entrare nella luce non si può e le ombre ad un certo punto non bastano più. Se l'obiettivo è la storia. ).
 
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JON

Utente di lunga data
Questa domanda me la sono fatta un sacco di volte ...
Quando ho ceduto alle sue "avances" ero in periodo molto buio (poche settimane dopo mia moglie mi avrebbe lasciato ...) e lei appariva come una zattera di salvataggio in mezzo ad un mare in tempesta in cui stavo lentamente affogando ...
credo di aver pensato che mettermi sullo stesso piano di mia moglie tradendola, mi avrebbe fatto bene ... avrebbe fatto bene alla mia autostima ... sapendo anche che la stavo tradendo con una donna che lei conosceva e che le stava particolarmente antipatica ...
una specie di rivincita ...
un modo per convincere me stesso che le parole che mia moglie mi ripeteva da anni non erano vere "che donna vuoi che ti voglia" ... Ecco vedi, una donna che mi vuole c'è ...

Avrebbe dovuto essere solo sesso ... ma io non riuscii a tenermi a lungo la maschera ... fu allora che il sesso finì e lei mi scrisse una frase che avrebbe dovuto farmi capire molte cose ...
Ritengo che non sia fondamentale che fra di noi ci sia “sesso” ogni volta che ci vediamo, certo la cosa non mi dispiace, anzi, ma non è indispensabile. Possono esserci dei giorni che uno di noi due oppure tutti e due abbiamo bisogno solo di un abbraccio, di una carezza, di un po’ di attenzione ...
Dinamica della quale non ci sarebbe da stupirsi, lei era stata chiara sin dall'inizio che la vostra storia sarebbe stata di solo sesso e nient'altro.

Quello su cui non è stata trasparente sono stati i motivi che si celavano dietro questo suo lucido pragmatismo.
Pur accettando il fatto che era in diritto di ometterti quello che voleva, bisogna notare che ha scientemente omesso di rivelarti la sua perversione (per me quello è, anche se mi dispiace urtare ,eventualmente, la suscettibilità altrui) e non il fatto che avesse abitudini sessuali "aperte", cosa di cui eri al corrente. Per me si tratta di cose ben distinte, non tanto per il fatto che personalmente detesto e rifiuto certi canali del sesso, ma più che altro per il fatto che lei stessa ha posto questo suo aspetto alla stregua di un tabù dato che ha ritenuto opportuno non parlartene. Teoricamente, visto il presunto rapporto di amicizia che vi legava, avrebbe anche potuto parlarti del suo vizio, pardon, giochetto.

Resta il fatto che, se tu avessi saputo dei suoi costumi, con molta probabilità non avresti iniziato una storia con una dea del sesso a quarti di bue. Se non altro perché altrimenti avresti dato ragione a tua moglie sul fatto che non troverai altre donne. E comunque, a prescindere, non è con una così che risollevi la tua autostima. Forse è questo il tuo problema.
 
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Cuore2018

Utente di lunga data
Fedeltà e esclusività non sono la stessa cosa.
Si può essere fedeli senza essere esclusivi, per esempio.
Con la fedeltà si aderisce a un impegno preso con un'altra persona, che può anche prevedere l'esclusività.
in una storia tra amanti l'esclusività può anche essere prevista, perché no?
Se gli amanti si innamorano direi che è anche pretesa.
Lo trovo un po' incoerente, perdonami. Tradisco il mio coniuge per legarmi in modo esclusivo a un altro e restare fedele a lui. La mia mente non è così contorta.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Dinamica della quale non ci sarebbe da stupirsi, lei era stata chiara sin dall'inizio che la vostra storia sarebbe stata di solo sesso e nient'altro.

Quello su cui non è stata trasparente sono stati i motivi che si celavano dietro questo suo lucido pragmatismo.
Pur accettando il fatto che era in diritto di ometterti quello che voleva, bisogna notare che ha scientemente omesso di rivelarti la sua perversione (per me quello è, anche se mi dispiace urtare ,eventualmente, la suscettibilità altrui) e non il fatto che avesse abitudini sessuali "aperte", cosa di cui eri al corrente. Per me si tratta di cose ben distinte, non tanto per il fatto che personalmente detesto e rifiuto certi canali del sesso, ma più che altro per il fatto che lei stessa ha reso questo suo aspetto alla stregua di tabù dato che ha ritenuto opportuno non parlartene. Teoricamente, visto il presunto rapporto di amicizia che vi legava, avrebbe anche potuto parlarti del suo vizio, pardon, giochetto.

Resta il fatto che, se tu avessi saputo dei suoi costumi, con molta probabilità non avresti iniziato una storia con una dea del sesso a quarti di bue. Se non altro perché avresti dato ragione a tua moglie sul fatto che non troverai altre donne. E comunque, a prescindere, non è con una così che risollevi la tua autostima. Forse è questo il tuo problema.
Ciao :):)

Contenta di rileggerti.

Certo che ha scientemente omesso. E ha chiuso quando si è accorta che la sua perversione (concordo, questo è. Mettere sotto sopra un sistema acquisito. ) non aveva spazio.

Certo, avrebbe potuto confessarsi a lui.

Ma, da pervertita :p, non vedo cosa ci sia da confessare.
Condivido le mie perversioni con chi le sa accogliere e ne sa aver cura.

Se mi rendo conto che le mie perversioni possono arrecare danno, interrompo quel livello e mi sposto di livello.
E le mie perversioni me le tengo per me e per chi le accoglie.

Accettando che quello è un tabù. La perversione non è ben accetta, diciamocelo dai. Pure il DSM ci è andato sopra in crisi ;):)
E non vedo motivo di mettersi nella condizione di farsi fustigare sulla pubblica piazza di una relazione che si è comunque interrotta.
E riconoscere la non accettazione della perversione da parte dell'altro, non significa farsene perdonare o proporla per dare visione di un qualcosa che non vuole essere visto. E che vuole essere tenuto lontano.

Non so se mi spiego.

Sempre parlando da pervertita, ci ho messo anni a comprendere che le mie perversioni sono una parte essenziale e preziosissima di me e per me. E proprio per questo motivo le condivido per davvero solo con qualcuno.
E solo dopo aver verificato in più riprese la sua accoglienza.

E' una bella parola, pervertire. A mio parere.
In particolare quando è collocata e non porta imposizione. Neanche di esistenza.
 
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JON

Utente di lunga data
Ciao :):)

Contenta di rileggerti.

Certo che ha scientemente omesso. E ha chiuso quando si è accorta che la sua perversione (concordo, questo è. Mettere sotto sopra un sistema acquisito. ) non aveva spazio.

Certo, avrebbe potuto confessarsi a lui.

Ma, da pervertita :p, non vedo cosa ci sia da confessare.
Condivido le mie perversioni con chi le sa accogliere e ne sa aver cura.

Se mi rendo conto che le mie perversioni possono arrecare danno, interrompo quel livello e mi sposto di livello.
E le mie perversioni me le tengo per me e per chi le accoglie.

Accettando che quello è un tabù. La perversione non è ben accetta, diciamocelo dai. Pure il DSM ci è andato sopra in crisi ;):)
E non vedo motivo di mettersi nella condizione di farsi fustigare sulla pubblica piazza di una relazione che si è comunque interrotta.
E riconoscere la non accettazione della perversione da parte dell'altro, non significa farsene perdonare o proporla per dare visione di un qualcosa che non vuole essere visto. E che vuole essere tenuto lontano.

Non so se mi spiego.

Sempre parlando da pervertita, ci ho messo anni a comprendere che le mie perversioni sono una parte essenziale e preziosissima di me e per me. E proprio per questo motivo le condivido per davvero solo con qualcuno.
E solo dopo aver verificato in più riprese la sua accoglienza.

E' una bella parola, pervertire. A mio parere.
In particolare quando è collocata e non porta imposizione. Neanche di esistenza.
Ciao Ipazia, ben ritrovata e ben ritrovati.
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Ma allora quante storie possono definirsi tali?
Alla fine se la definizione è quella io nella vita ho avuto una sola storia, perché solo con una persona ho definito un progetto, che ha portato a sposarmi e a fare una figlia.
In realtà ne conto qualcuna in più.
Sono persone che in qualche modo hanno operato un cambiamento su di me. Ogni rapporto in qualche modo lo fa, se non è proprio superficiale o strumentale.
Tutto è storia. Anche un viaggio in treno con un interessante interlocutore può trasformarsi in un pezzo importante di vita, di quelli che entrano a far parte della tua memoria autobiografica e, quindi, contribuiscono a definire ciò che sei.

Ma se parliamo di storia sentimentale, per me non può esistere una storia se non alla luce del sole.
E spiego perché: perché ogni storia clandestina è pesantemente condizionata dalla candestinitá, appunto.

Quindi non esiste noia, non esistono problemi quotidiani da condividere, non esiste stanchezza, non esiste nulla di ciò che caratterizza OGNI rapporto personale (anche di amicizia o familiare) degno di questo nome.
Il rapporto clandestino nasce e muore ogni volta che ci si incontra (per scopare, essenzialmente) e poi ci si riveste per tornare alla propria rassicurante routine.

Il rapporto clandestino è come una pausa caffè, un pomeriggio alle terme, un bel massaggio.
Tutto ciò che è eccitante e rilassante sta dentro, tutto ciò da cui si vuole scappare resta fuori.

Per me non si può costruire una storia su queste premesse. Per me, ovvio.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Apprendo ora che una relazione di due anni e mezzo senza progetto non era una storia
Azz siamo stati malissimo entrambi per nulla
Bene a sapersi
Se io progetto non c'era è stata altro. Poi che c'entra star bene o no? A volte mi sembri un'infedele posseduta da una bacchettona :rotfl: mica serve una storia per stare bene.
Ma allora quante storie possono definirsi tali?
Alla fine se la definizione è quella io nella vita ho avuto una sola storia, perché solo con una persona ho definito un progetto, che ha portato a sposarmi e a fare una figlia.
In realtà ne conto qualcuna in più.
Sono persone che in qualche modo hanno operato un cambiamento su di me. Ogni rapporto in qualche modo lo fa, se non è proprio superficiale o strumentale.
Per me la scriminante è quella. Poi ci sono persone che DEVONO includere per forza. Anche se non richiesto.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ma le omissioni contribuiscono alla costruzione di qualcosa che non c'è.
Se io mi fingo single, do modo all'altra persona di relazionarsi con un qualcosa che non esiste nella realtà e di crearsi aspettative che per forza verranno disattese.
Se io mi fingo amico, parlo liberamente di tutto, mi lascio andare e poi ometto gran parte della mia vita perché so che potrebbe influire molto nel rapporto comunque creo una situazione ingannevole.
E' come se una donna al terzo (!) appuntamento a cena si lamentasse di uno che tenta di baciarla...
Al primo sarebbe comprensibile, al secondo si potrebbero avere ancora dei dubbi, ma al terzo se esci con me da sola e mantieni un certo atteggiamento do per scontato che ti possa interessare.
Io non ho ancora capito cosa avrebbe omessi

Ha detto che ha una relazione APERTA (scopa in giro)

Più di così che doveva dire??

Qualcuno me lo spieghi, Perché io non capisco cosa doveva dire di più
 
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