Transfer emozionale e "famiglia allargata"

oriente70

Utente di lunga data
Tu lo diresti?
Io prima cosa ho rispetto di chi ho accanto e ripeto rispetto [emoji41].
Quello che manca a chi è viscido e fa le cose di nascosto.
Seconda cosa: quando si è detto " famolo Strano" o ho voglia di [emoji7][emoji7][emoji7] abbiamo sempre accetto i limiti pattuiti [emoji7][emoji7].
Qualunque cosa non vale la tranquillità dei miei figli [emoji41] e di Lei[emoji57].
E non bisogna essere laureato per capire certe cose [emoji41].
Poi se scoprissi che ha un'altro tempo zero sto per i fatti miei [emoji41] senza pippe mentali [emoji41] .
 

oriente70

Utente di lunga data
Tu lo diresti?
Una volta gli dissi che il suo comportamento mi avrebbe portato a cercare alternative [emoji41]. Da lì si è messa in moto per cercare di risolvere i suoi problemi , per fortuna risolti [emoji7].
Mentire con chi dovresti condividere una vita non è una bella cosa [emoji41].
 

Foglia

utente viva e vegeta
Per alcuni i figli so’ piezze e core, le figlie portatrici dell’onore famigliare.
Quindi di fatto nessuna empatia, se così fosse.
Nella consulenza e' stata scritta una pagina, su mia suocera.... Che se non fosse che alla fine povera lei sarebbe da incorniciare :D
In effetti, tutt'altro che empatica. E' brutto a dirsi, ma non l'ho mai vista usare empatia. Altre qualità si (compresa un tipo di cortesia, quella più di superficie che comunque "apre", che ad esempio a me difetta). Potrebbe essere come dici tu.
 

Lostris

Utente Ludica
In realtà state esprimendo due concetti diversi utilizzando termini simili .
Se io dico che l’inquinamento è un atto contro la natura ...non intendo che la finalità dell’inquinamento sia distruggere la natura ..ma le conseguenze sono quelle .
Non credo che una persona sana di mente possa pensare che il tradimento venga attuato con la finalità di fare del male al tradito ....ma la conseguenza è quella ...per questo che molti usano dire che è un’azione “contro” il tradito.
Ci si riferisce alle conseguenze .... non alle finalità
Confondere finalità e conseguenze non mi sembra una cosa da poco.
Non è solo semantica.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Hai mai pensato a come possa sentirsi un traditore scoperto?
Sai che gliene può fregare in quel momento del dolore del tradito...
Non ne ho idea.
Io non sopporto essere messa sotto accusa e cerco di non fare nulla che possa mettermi in condizioni di esserlo.
A parte qualche multa, non mi è mai successo di essere “scoperta”.
Ma se una persona si mette in quelle condizioni, è magari senza vergogna.
La vergogna è un sentimento appreso perché ciò che fa provare vergogna è estremamente dipendente dalla cultura. Sappiamo tutti che per i giapponesi la cosa peggiore è perdere la faccia, perché la riprovazione sociale per i comportamenti disonesti è molto forte. Non so cosa venga considerato riprovevole.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ogni azione comporta un rischio.
Avere una relazione extraconiugale è un'azione.
Chi sceglie di averla accetta il rischio di essere scoperto, ma ovviamente spera non accada mai.
E di solito questo accade nella maggior parte dei casi, che rimangono ignoti a chi viene tradito.
Tranne i nostri... :)
Le conseguenze quindi non sono né certe né determinabili.
Ovviamente c'è chi di fronte al minimo rischio di far soffrire il partner o di compromettere la coppia si ferma, chi invece va avanti incurante dei rischi.
Però anche la condizione in cui si trova chi viene scoperto dipende da un immaginario culturale. Negli anni sessanta (v. Divorzio all’italiana) si metteva in conto di poter poi essere la vittima di un delitto d’onore.
Adesso sembrano eccessive le urla di Giovanna Mezzogiorno e il buttare fuori casa.
Resta che possano accadere entrambe le cose.
Mio marito rimase sorpreso.
 

Skorpio

Utente di lunga data
No hai capito tu .... tra le conseguenze principali del tradimento c’e Il far male al tradito ....nessuno ha mai parlato di intenzionalita’ ..io non l’ho mai letto da nessuna parte ...
Ma la conseguenza è innegabile....o no?
Sembra di sentire il cinese che parla con l’arabo
Sia io sia te abbiamo attraversato questa esperienza, avendolo scoperto, e siamo stati male.
Certo che è innegabile

Ma il punto è far diventare il NOSTRO DOLORE l'assoluto protagonista di una azione che come hai detto non ha quasi sempre nulla di intenzionalmente teso a farci del male

Mio padre è morto perché fumava, io ero Piccolo

E per diverso tempo lo ho odiato, da morto, perché lui mi faceva del male se fumava, come mi ha fatto, lasciandomi orfano.

Ma lui non ci pensava neanche a farmi male, si sarebbe buttato nel fuoco x me, gli piaceva fumare e punto.

Questo meccanismo genera solo odio

E ora mi aspetto di leggere che se mio padre mi avesse voluto davvero bene, non avrebbe fumato, vediamo un po'..
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Confondere finalità e conseguenze non mi sembra una cosa da poco.
Non è solo semantica.
L'espressione eterogenesi dei fini, in tedesco Heterogonie der Zwecke, fu coniata dal filosofo e psicologo empirico Wilhelm Wundt. Con essa si fa riferimento a un campo di fenomeni i cui contorni e caratteri trovano più chiara descrizione nell'espressione «conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali». Wikipedia
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Sia io sia te abbiamo attraversato questa esperienza, avendolo scoperto, e siamo stati male.
Certo che è innegabile

Ma il punto è far diventare il NOSTRO DOLORE l'assoluto protagonista di una azione che come hai detto non ha quasi sempre nulla di intenzionalmente teso a farci del male

Mio padre è morto perché fumava, io ero Piccolo

E per diverso tempo lo ho odiato, da morto, perché lui mi faceva del male se fumava, come mi ha fatto, lasciandomi orfano.

Ma lui non ci pensava neanche a farmi male, si sarebbe buttato nel fuoco x me, gli piaceva fumare e punto.

Questo meccanismo genera solo odio

E ora mi aspetto di leggere che se mio padre mi avesse voluto davvero bene, non avrebbe fumato, vediamo un po'..
Veramente mi sono domandata perché fumi.
 

Lostris

Utente Ludica
L'espressione eterogenesi dei fini, in tedesco Heterogonie der Zwecke, fu coniata dal filosofo e psicologo empirico Wilhelm Wundt. Con essa si fa riferimento a un campo di fenomeni i cui contorni e caratteri trovano più chiara descrizione nell'espressione «conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali».Wikipedia
Si parla di evoluzione storica.
Al di là del concetto in sé, su cui si potrebbe discutere, secondo me non è calzante.
 

oriente70

Utente di lunga data
Sia io sia te abbiamo attraversato questa esperienza, avendolo scoperto, e siamo stati male.
Certo che è innegabile

Ma il punto è far diventare il NOSTRO DOLORE l'assoluto protagonista di una azione che come hai detto non ha quasi sempre nulla di intenzionalmente teso a farci del male

Mio padre è morto perché fumava, io ero Piccolo

E per diverso tempo lo ho odiato, da morto, perché lui mi faceva del male se fumava, come mi ha fatto, lasciandomi orfano.

Ma lui non ci pensava neanche a farmi male, si sarebbe buttato nel fuoco x me, gli piaceva fumare e punto.

Questo meccanismo genera solo odio

E ora mi aspetto di leggere che se mio padre mi avesse voluto davvero bene, non avrebbe fumato, vediamo un po'..
Se uno fuma non si nasconde [emoji41] e non inventa storie per allontanarsi dalla famiglia [emoji41].
Piccoli dettagli che per me fanno la differenza.
Tuo padre non ha ingannato la famiglia [emoji41].
Una curiosità ma quando un traditore viene beccato che sentimenti si dovrebbero generare nel tradito?
Felicità , perché lui è stato bene [emoji41].
 

Skorpio

Utente di lunga data
Se uno fuma non si nasconde [emoji41] e non inventa storie per allontanarsi dalla famiglia [emoji41].
Piccoli dettagli che per me fanno la differenza.
La fanno in peggio eventualmente

Perché se la teoria è che se fumo faccio male agli altri, lo faccio intenzionalmente e sbattendoglielo in faccia e persino disturbandoli

Chiedi a [MENTION=6868]Ginevra65[/MENTION] per informazioni, eventualmente
 

oriente70

Utente di lunga data
La fanno in peggio eventualmente

Perché se la teoria è che se fumo faccio male agli altri, lo faccio intenzionalmente e sbattendoglielo in faccia e persino disturbandoli

Chiedi a [MENTION=6868]Ginevra65[/MENTION] per informazioni, eventualmente
Mi ricordo che da ragazzino quando entravo nei cinema c'era una cortina di fumo , si fumava nei ristoranti, Bar, barbiere ecc, stai parlando di un'altra generazione [emoji41] conosco coppie che oggi fumano in casa ma fuori al balcone [emoji41] e non in macchina [emoji41].
Cambiano i tempi e i modi del fumare [emoji41], ma il tradimento ha sempre lo stesso modus operandi [emoji41] la menzogna nell' nucleo familiare [emoji41].
 

Skorpio

Utente di lunga data
Mi ricordo che da ragazzino quando entravo nei cinema c'era una cortina di fumo , si fumava nei ristoranti, Bar, barbiere ecc, stai parlando di un'altra generazione [emoji41] conosco coppie che oggi fumano in casa ma fuori al balcone [emoji41] e non in macchina [emoji41].
Cambiano i tempi e i modi del fumare [emoji41], ma il tradimento ha sempre lo stesso modus operandi [emoji41] la menzogna nell' nucleo familiare [emoji41].
Chiedi a [MENTION=6868]Ginevra65[/MENTION] te lo spiega lei
 
Il tradimento non è mai un'azione contro qualcuno.

(eccetto quelli fatti per ripicca, ma credo proprio siano la minoranza).

E 'sta cosa proprio sembra di difficile comprensione.

Riducendo ai minimi termini, il tradimento è un'azione spregevole la cui ratio è portare beneficio a chi la compie e che ha degli effetti collaterali.

Questi possono essere contemplati, sottovalutati, malconsiderati, ignorati, gestiti.
Quelli che si considerano, nella valutazione valgono meno del vantaggio che si guadagna.

Si possono verificare... come no. Possono essere gravi.. come no.
La valutazione può essere sbagliata.. come no.

A seconda della gestione, delle caratteristiche personali, della sfiga.

Pensare che sia un'azione compiuta contro il tradito confonde le conseguenze e gli effetti con la causa.

Il tradito non conta...
Se contasse, nel frangente di cui si parla, non verrebbe tradito
.
ed è questo il punto che duole di più
 

Foglia

utente viva e vegeta
ed è questo il punto che duole di più
Pensa solo se scoprisse di essere pure oggetto di transfert emozionali con l'amante, quanto sarebbe felice :D

Conta e non conta a schiocco di dita. Laddove si scambiano cortesia, compiacimento eccetera per empatia. E non ci si accorge manco che l'unica empatia che si usa in questi casi è quella verso di sé :D
 

danny

Utente di lunga data
Però anche la condizione in cui si trova chi viene scoperto dipende da un immaginario culturale. Negli anni sessanta (v. Divorzio all’italiana) si metteva in conto di poter poi essere la vittima di un delitto d’onore.
Adesso sembrano eccessive le urla di Giovanna Mezzogiorno e il buttare fuori casa.
Resta che possano accadere entrambe le cose.
Mio marito rimase sorpreso.
Negli anni 60... in Sicilia. Il delitto d'onore qui al nord non credo venisse neppure contemplato dalla morale comune autoctona.
Di tradimenti da noi ce n'erano infatti anche all'epoca e si concludevano quasi sempre prima della legge sul divorzio con la sopportazione stoica dell'accaduto avendo come obiettivo primario la tutela della propria stabilità economica.
Detto in poche parole, i soldi erano pochi e si stringeva i denti.
Non credo però che anche all'epoca non si urlasse e non ci si arrabbiasse per i tradimenti.
Ricordo perfettamente il termine con cui l'amante di mio padre era definita da mia nonna: lugiona. Ma ce n'era anche per gli uomini traditori, ovviamente.
Non è cambiato molto, se non che oggi ci sono più possibilità di separarsi.
 
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