Cosa ne pensate del decreto "Pillon"? la nuova riforma sull'affido ...

Moni

Utente di lunga data
In affitto per integrare puoi affittare una camera.
In ogni caso è la situazione migliore.
Nel caso del mutuo la situazione è ancora più vantaggiosa per l'uomo - che non dovrebbe piu- corrispondere la quota a suo carico - e meno rischiosa per la donna (se la quota a carico dell'uomo non viene corrisposta la casa prima o poi va all'asta. Accaduto a dei miei vicini).
Non ho capito se affitti una camera i figli dove li terresti?
Se intesti a minori la casa sino a che sono minori appunto non è pignorabile credo
 

Moni

Utente di lunga data
Tardissimo... Si vede che sono in trasferta? Mi sono fatta arrivare pura la Cena in camera che lusso più che trasferte di lavoro x me sono occasioni di relax queste ma davvero eh

Notte cari domani ritorno finita la pacchia
Mia madre ha detto che i miei figli 4 chiacchere a tavola e spariti nelle loro camere a parte il maschio che è un tesoro .. Adolescenza merdosetta...
 
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Lostris

Utente Ludica
Guarda che è più destabilizzante perdere la presenza di un genitore che una casa.
Una casa son quattro mura, spesso pure brutte per chi ha pochi soldi.
Magari fosse stato possibile da bambino vivere un po' con mia madre, un po' con mia madre.
La possibilità (non l'obbligo) favorisce i redditi bassi perché permette alla donna di avere piu' tempo per sé per vivere, lavorare, fare carriera, mentre all'uomo permette di conservare parte del patrimonio investito nella casa con cui poterne acquistare un'altra.
Consente ad entrambi di poter scegliere senza dipendere dalla volontà e dai ricatti dell'altro.
Quale uomo? Che tipo di donna?

Quando era il week end di mio padre, spesso non aveva una sistemazione fissa, per cui non dormivo da lui.
Dai quattro ai dieci anni sono stata in tante case diverse, quando capitava di passarci la notte nove volte su dieci non avevo una cameretta mia quindi dormivo con lui nel lettone.

Ricordo una sistemazione temporanea in un appartamento in cui il materasso era per terra, perché era solo parzialmente arredato. Con un signore coinquilino che girava in canottiera, fumava sigari e tentava di insegnarmi il gioco della Pinnacola.

Per me era tutto molto esotico.

Al di là della mia esperienza, che contestualizzo, la penso come [MENTION=4739]Brunetta[/MENTION].

La separazione è già destabilizzante di per sé, senza imporre obblighi assurdi.
In tale contesto più i bambini sono piccoli, più concordo nella necessità, per loro, di stabilità.

E credo che gestire un 50 50 sia complicato e che possa funzionare solo in pochissimi casi.

Al di là del fatto che “Casa”, alla fine, è sempre una sola.
 

disincantata

Utente di lunga data
Tardissimo... Si vede che sono in trasferta? Mi sono fatta arrivare pura la Cena in camera che lusso più che trasferte di lavoro x me sono occasioni di relax queste ma davvero eh

Notte cari domani ritorno finita la pacchia
Mia madre ha detto che i miei figli 4 chiacchere a tavola e spariti nelle loro camere a parte il maschio che è un tesoro .. Adolescenza merdosetta...

Normale quando sono ragazzini, solo una si sdraiava vicino a me sul divano, e lo fa ancora quando torna o io vado da lei, ma le altre appena finivano sparivano nelle loro camere, proprio per quello dico che per loro e' fondamentale avere la loro camera e le loro cose sempre a portata di mano.
 

danny

Utente di lunga data
Quale uomo? Che tipo di donna?

Quando era il week end di mio padre, spesso non aveva una sistemazione fissa, per cui non dormivo da lui.
Dai quattro ai dieci anni sono stata in tante case diverse, quando capitava di passarci la notte nove volte su dieci non avevo una cameretta mia quindi dormivo con lui nel lettone.

Ricordo una sistemazione temporanea in un appartamento in cui il materasso era per terra, perché era solo parzialmente arredato. Con un signore coinquilino che girava in canottiera, fumava sigari e tentava di insegnarmi il gioco della Pinnacola.

Per me era tutto molto esotico.

Al di là della mia esperienza, che contestualizzo, la penso come @Brunetta.

La separazione è già destabilizzante di per sé, senza imporre obblighi assurdi.
In tale contesto più i bambini sono piccoli, più concordo nella necessità, per loro, di stabilità.

E credo che gestire un 50 50 sia complicato e che possa funzionare solo in pochissimi casi.

Al di là del fatto che “Casa”, alla fine, è sempre una sola.
Infatti io non sto discutendo del decreto per non entrare in un ginepraio dai risvolti politici (da ambo le parti), ma mostrando le lacune della situazione attuale, che sono evidenti sia da parte maschile che femminile.
Appartengono a una visione che ha ormai 50 anni, mentre nel frattempo tutta la società si è trasformata: dal possesso della prima casa al mondo del lavoro, alla concezione stessa di famiglia, al ruolo della donna etc.
Secondo me, basterebbe (come avviene in altri stati) imporre la divisione per singola persona del patrimonio comune alla famiglia e la creazione successiva di un conto comune per le esigenze dei figli su cui effettuare versamenti congrui (rapportati al reddito e ai giorni in cui il figlio risiede nella casa) da parte di entrambi i genitori.
Il resto, ovvero come gestire la situazione successiva, spetterebbe ai genitori in accordo tra loro o al giudice in caso di disaccordo.
Per fare un esempio pratico, nel mio caso:
se avessi chiesto la separazione dopo la scoperta del tradimento, mia moglie sarebbe stata obbligata a vendere la casa o a corrispondermi il valore della mia parte.
Entrambe le soluzione erano alla sua portata.
Entrambi avremmo acquistato una casa ove vivere da singoli, magari per comodità di entrambi nella gestione del figlio l'avremmo presa vicina, oppure mia moglie avrebbe continuato a vivere nella nostra casa e io avrei avuto la possibilità di acquistarne un'altra vicina.
Nella realtà io, ovvero nella situazione attuale, tradito, invece me ne sarei dovuto andare di casa perdendo tutto. Non avevo alternative.
Non avendo dei genitori che mi potessero o volessero ospitare avrei dovuto cercarmi una stanza, vendere l'auto, sopravvivere con qualche centinaio di euro residue. Per quanti anni?
Cosa avrebbe pensato di me mia figlia crescendo e vedendomi senza una casa decente?
La situazione attuale è fortemente penalizzante per i redditi medio bassi, ove mutuo e prima casa incidono fortemente sul bilancio familiare.
Dopodiché sono d'accordo che non si debba imporre la bigenitorialità, soprattutto perché non è assolutamente detto che interessi a tutti i padri, però ai vari padri che si sottraggono all'educazione dei figli lasciando alle madri tutto l'onere imporrei di corrispondere un adeguato rimborso che tenga conto dei sacrifici a cui le madri si sottopongono dedicando la loro vita ai figli.
A questo punto la bigenitorialità sarebbe solo una possibilità per chi ci tiene veramente.
Cosa non funziona in tutto questa mia visione?
Che renderebbe alla portata di più soggetti la separazione, non condizionandola più alle possibilità economiche di chi la richiede.
E nemmeno alle minacce e ai ricatti, che ho ascoltato in alcuni casi rivolte contro la mia persona.
 
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danny

Utente di lunga data
Normale quando sono ragazzini, solo una si sdraiava vicino a me sul divano, e lo fa ancora quando torna o io vado da lei, ma le altre appena finivano sparivano nelle loro camere, proprio per quello dico che per loro e' fondamentale avere la loro camera e le loro cose sempre a portata di mano.
Io metto a letto da anni mia figlia, che si addormenta con difficoltà alle 23.30.
Mia moglie alle 22.00 si addormenta e guai se qualcuno la tiene sveglia.
La mia compagnia per quell'ora e mezza è stata di vantaggio per mia moglie e importante per la tranquillità psichica di mia figlia, che ha bisogno di vicinanza per addormentarsi.
Il fatto che poi passi la maggioranza del tempo nella cameretta non rende meno importante quel momento in cui lei ha bisogno di un genitore. E quando uno dei due non è in grado di assicurare la sua presenza, fortunatamente c'è l'altro.
 
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Foglia

utente viva e vegeta
Io credo si parli anche x simili capacità reddituali e x dare un freno a quelle che non fanno un belin e pretendono l assegno... Non è sbagliato
Anche io ho meno capacità del mio ex marito e contribuisco come posso nella forma in cui riesco
Si Brunetta si parla di cose superflue e rinunciabili come i soggiorni all estero (che cmq sono un esp di vita) me lo dico da sola così non fai lo sforzo
Però questo disegno di legge vorrebbe eliminare il criterio del tenore di vita anche per il mantenimento dei figli. Questo criterio ha già avuto la sua messa in discussione in altro contesto, ovvero nella determinazione dell'assegno divorzile. Sia pure che la Cassazione e' parzialmente tornata sui propri passi (con una sentenza che avevo postato.... Che in realtà è innovativa pure per altro. Perché apre la strada ai cd. "accordi prematrimoniali". Ed invero, visto che in Italia paiono inconcepibili, e' stata in punto adeguatamente silenziata... Ma vabbè).

Io mi domando: la eliminazione del criterio del tenore di vita, e' un provvedimento che va a vantaggio dei figli?
 

danny

Utente di lunga data
Però questo disegno di legge vorrebbe eliminare il criterio del tenore di vita anche per il mantenimento dei figli. Questo criterio ha già avuto la sua messa in discussione in altro contesto, ovvero nella determinazione dell'assegno divorzile. Sia pure che la Cassazione e' parzialmente tornata sui propri passi (con una sentenza che avevo postato.... Che in realtà è innovativa pure per altro. Perché apre la strada ai cd. "accordi prematrimoniali". Ed invero, visto che in Italia paiono inconcepibili, e' stata in punto adeguatamente silenziata... Ma vabbè).

Io mi domando: la eliminazione del criterio del tenore di vita, e' un provvedimento che va a vantaggio dei figli?
Io ho la sensazione che sia stato presentato 100 per arrivare a 20.
Spero che il 20 a cui si voglia tendere non sia proprio e solo quello che tu indichi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Io ho la sensazione che sia stato presentato 100 per arrivare a 20.
Spero che il 20 a cui si voglia tendere non sia proprio e solo quello che tu indichi.
Il resto ahimè non è calato in un contesto di riforme (e anche di mercato) tale da renderlo fattibile. Il disegno parla di bigenitorialita' e di PAS. O meglio, spende queste parole. Comunque, c'è un po' di disinformazione. Non so in altre realtà. A Milano, se un genitore dichiara una certa disponibilità (effettiva) di tempo, il Tribunale ne tiene conto. Chiaro che se la disponibilità significa "sballottare" il figlio dalle 20.00 in poi, certe richieste vengono respinte.
Resta la questione soldi: ed è l'unica che, in via teorica, non incontra difficoltà. Solo un ribasso.
Indovina cosa è in grado di raccogliere più consensi :)
 

danny

Utente di lunga data
Il resto ahimè non è calato in un contesto di riforme (e anche di mercato) tale da renderlo fattibile. Il disegno parla di bigenitorialita' e di PAS. O meglio, spende queste parole. Comunque, c'è un po' di disinformazione. Non so in altre realtà. A Milano, se un genitore dichiara una certa disponibilità (effettiva) di tempo, il Tribunale ne tiene conto. Chiaro che se la disponibilità significa "sballottare" il figlio dalle 20.00 in poi, certe richieste vengono respinte.
Resta la questione soldi: ed è l'unica che, in via teorica, non incontra difficoltà. Solo un ribasso.
Indovina cosa è in grado di raccogliere più consensi :)
Infatti io temo che si voglia arrivare proprio a quello che tu indichi.
Le proteste da parte avverse a tal punto diventano funzionali a una soluzione parziale, che probabilmente corrisponde alle intenzioni iniziali.
Per tutte le altre situazioni, come quella che ho vissuto io e altre che conosco, non ci saranno probabilmente cambiamenti.
 
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Foglia

utente viva e vegeta
Infatti io temo che si voglia arrivare proprio a quello che tu indichi.
Le proteste da parte avverse a tal punto diventano funzionali a una soluzione parziale, che probabilmente corrisponde alle intenzioni iniziali.
Per tutte le altre situazioni, come quella che ho vissuto io e altre che conosco, non ci saranno probabilmente cambiamenti.
Guarda che comunque da quando è passata la riforma che prevede la "regola" dell'affido congiunto, molta acqua e' passata anche sotto il ponte del collocamento e delle frequentazioni.
Si tratta, ad un certo punto, di intraprendere la strada della separazione giudiziale. Se si può (avere tempo utile per il figlio.... Non solo comodo per sé), e se si vuole. Anche tutti questi padri che "piangono" senza sapere che nell'ultimo decennio (mi verrebbe da dire anche più ma sto prudente) le cose sono cambiate, mi fanno un po' ridere.

Su Pillon non lo conosco: io guardo al contenuto della riforma, analizzo quali sono i suoi possibili effetti (utopici e concreti) e poi cerco di definire su cosa sia realmente imperniata.
Mi piacerebbe soprattutto sapere come pillon crederebbe di renderla operativa da Roma in giù. Tanto per capire.
 

Mariben

Utente di lunga data
Infatti io non sto discutendo del decreto per non entrare in un ginepraio dai risvolti politici (da ambo le parti), ma mostrando le lacune della situazione attuale, che sono evidenti sia da parte maschile che femminile.
Appartengono a una visione che ha ormai 50 anni, mentre nel frattempo tutta la società si è trasformata: dal possesso della prima casa al mondo del lavoro, alla concezione stessa di famiglia, al ruolo della donna etc.
Secondo me, basterebbe (come avviene in altri stati) imporre la divisione per singola persona del patrimonio comune alla famiglia e la creazione successiva di un conto comune per le esigenze dei figli su cui effettuare versamenti congrui (rapportati al reddito e ai giorni in cui il figlio risiede nella casa) da parte di entrambi i genitori.
Il resto, ovvero come gestire la situazione successiva, spetterebbe ai genitori in accordo tra loro o al giudice in caso di disaccordo.
Per fare un esempio pratico, nel mio caso:
se avessi chiesto la separazione dopo la scoperta del tradimento, mia moglie sarebbe stata obbligata a vendere la casa o a corrispondermi il valore della mia parte.
Entrambe le soluzione erano alla sua portata.
Entrambi avremmo acquistato una casa ove vivere da singoli, magari per comodità di entrambi nella gestione del figlio l'avremmo presa vicina, oppure mia moglie avrebbe continuato a vivere nella nostra casa e io avrei avuto la possibilità di acquistarne un'altra vicina.
Nella realtà io, ovvero nella situazione attuale, tradito, invece me ne sarei dovuto andare di casa perdendo tutto. Non avevo alternative.
Non avendo dei genitori che mi potessero o volessero ospitare avrei dovuto cercarmi una stanza, vendere l'auto, sopravvivere con qualche centinaio di euro residue. Per quanti anni?
Cosa avrebbe pensato di me mia figlia crescendo e vedendomi senza una casa decente?
La situazione attuale è fortemente penalizzante per i redditi medio bassi, ove mutuo e prima casa incidono fortemente sul bilancio familiare.
Dopodiché sono d'accordo che non si debba imporre la bigenitorialità, soprattutto perché non è assolutamente detto che interessi a tutti i padri, però ai vari padri che si sottraggono all'educazione dei figli lasciando alle madri tutto l'onere imporrei di corrispondere un adeguato rimborso che tenga conto dei sacrifici a cui le madri si sottopongono dedicando la loro vita ai figli.
A questo punto la bigenitorialità sarebbe solo una possibilità per chi ci tiene veramente.
Cosa non funziona in tutto questa mia visione?
Che renderebbe alla portata di più soggetti la separazione, non condizionandola più alle possibilità economiche di chi la richiede.
E nemmeno alle minacce e ai ricatti, che ho ascoltato in alcuni casi rivolte contro la mia persona.
Quoto
l' obbligatorietà è un assurdo, tipicamente italiano ma che si debba in qualche modo mettere mano alla situazione attuale è indubbio.
 

danny

Utente di lunga data
Guarda che comunque da quando è passata la riforma che prevede la "regola" dell'affido congiunto, molta acqua e' passata anche sotto il ponte del collocamento e delle frequentazioni.
Si tratta, ad un certo punto, di intraprendere la strada della separazione giudiziale. Se si può (avere tempo utile per il figlio.... Non solo comodo per sé), e se si vuole. Anche tutti questi padri che "piangono" senza sapere che nell'ultimo decennio (mi verrebbe da dire anche più ma sto prudente) le cose sono cambiate, mi fanno un po' ridere.

Su Pillon non lo conosco: io guardo al contenuto della riforma, analizzo quali sono i suoi possibili effetti (utopici e concreti) e poi cerco di definire su cosa sia realmente imperniata.
Mi piacerebbe soprattutto sapere come pillon crederebbe di renderla operativa da Roma in giù. Tanto per capire.
Con tempi, esiti e costi non alla portata di tutti.
Conosco chi l'ha fatto, so quanto ha speso ed effettivamente ha portato a casa tanto.
La separazione allo stato attuale offre opportunità a chi può investire.
Io all'atto del tradimento disponevo di sole 800 euro personali (il resto era intestato a tutte e due).
Un po' poco per scegliere questa soluzione.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Infatti io non sto discutendo del decreto per non entrare in un ginepraio dai risvolti politici (da ambo le parti), ma mostrando le lacune della situazione attuale, che sono evidenti sia da parte maschile che femminile.
Appartengono a una visione che ha ormai 50 anni, mentre nel frattempo tutta la società si è trasformata: dal possesso della prima casa al mondo del lavoro, alla concezione stessa di famiglia, al ruolo della donna etc.
Secondo me, basterebbe (come avviene in altri stati) imporre la divisione per singola persona del patrimonio comune alla famiglia e la creazione successiva di un conto comune per le esigenze dei figli su cui effettuare versamenti congrui (rapportati al reddito e ai giorni in cui il figlio risiede nella casa) da parte di entrambi i genitori.
Il resto, ovvero come gestire la situazione successiva, spetterebbe ai genitori in accordo tra loro o al giudice in caso di disaccordo.
Per fare un esempio pratico, nel mio caso:
se avessi chiesto la separazione dopo la scoperta del tradimento, mia moglie sarebbe stata obbligata a vendere la casa o a corrispondermi il valore della mia parte.
Entrambe le soluzione erano alla sua portata.
Entrambi avremmo acquistato una casa ove vivere da singoli, magari per comodità di entrambi nella gestione del figlio l'avremmo presa vicina, oppure mia moglie avrebbe continuato a vivere nella nostra casa e io avrei avuto la possibilità di acquistarne un'altra vicina.
Nella realtà io, ovvero nella situazione attuale, tradito, invece me ne sarei dovuto andare di casa perdendo tutto. Non avevo alternative.
Non avendo dei genitori che mi potessero o volessero ospitare avrei dovuto cercarmi una stanza, vendere l'auto, sopravvivere con qualche centinaio di euro residue. Per quanti anni?
Cosa avrebbe pensato di me mia figlia crescendo e vedendomi senza una casa decente?
La situazione attuale è fortemente penalizzante per i redditi medio bassi, ove mutuo e prima casa incidono fortemente sul bilancio familiare.
Dopodiché sono d'accordo che non si debba imporre la bigenitorialità, soprattutto perché non è assolutamente detto che interessi a tutti i padri, però ai vari padri che si sottraggono all'educazione dei figli lasciando alle madri tutto l'onere imporrei di corrispondere un adeguato rimborso che tenga conto dei sacrifici a cui le madri si sottopongono dedicando la loro vita ai figli.
A questo punto la bigenitorialità sarebbe solo una possibilità per chi ci tiene veramente.
Cosa non funziona in tutto questa mia visione?
Che renderebbe alla portata di più soggetti la separazione, non condizionandola più alle possibilità economiche di chi la richiede.
E nemmeno alle minacce e ai ricatti, che ho ascoltato in alcuni casi rivolte contro la mia persona.
Il problema è che che se non si va d’accordo, e quindi si decide per la separazione, è difficile che si trovi un accordo è una giudiziale è costosa.
È ovvio che non possa essere imposta la vendita di un bene. Ogni cosa è sempre complessa perché ci sono sempre diritti che vanno salvaguardati.
Il principio di base è ora la tutela dei minori e giudizi salomonici che li dividono in due non li tutelano.
 
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riccardo1973

Utente di lunga data
Questo è il motivo per cui io non ce l'ho fatta a separarmi.
Mia figlia aveva 6 anni quando ho scoperto il tradimento.
Se me ne fossi andato si sarebbe scordata di me, mentre io avrei perso tanto della sua vita insieme.
È dura dopo per un padre che ama essere tale.
quello che è successo a me...non vivo la sua quotidianità, ce l'ho a noleggio qualche pomeriggio e qualche fine settimana, qualche telefonata. Si passa da 24 su 24 ogni giorno a 30 ore a settimana se va bene 120 ore al mese 1440 ore all'anno...1440:24=60 giorni nell'anno solare. Se ci fosse stata una soluzione non avrei mollato tutto, ma non c'era se non abbassare la testa e farmela piacere, raccontarmela x il male minore...bhoo
 

Brunetta

Utente di lunga data
quello che è successo a me...non vivo la sua quotidianità, ce l'ho a noleggio qualche pomeriggio e qualche fine settimana, qualche telefonata. Si passa da 24 su 24 ogni giorno a 30 ore a settimana se va bene 120 ore al mese 1440 ore all'anno...1440:24=60 giorni nell'anno solare. Se ci fosse stata una soluzione non avrei mollato tutto, ma non c'era se non abbassare la testa e farmela piacere, raccontarmela x il male minore...bhoo
Ma dai! Cosa vuol dire 24/24? Non vai a lavorare?
Se ti proponi di andarlo a prendere tutti i giorni e di portarlo poi a casa (la casa famigliare) sei sicuro che ti dice di no?
 

danny

Utente di lunga data
Il problema è che che se non si va d’accordo, e quindi si decide per la separazione, è difficile che si trovi un accordo è una giudiziale è costosa.
È ovvio che non possa essere imposta la vendita di un bene. Ogni cosa è sempre complessa perché ci sono sempre diritti che vanno salvaguardati.
Il principio di base è ora la tutela dei minori e giudizi salomonici che li dividono in due non li tutelano.
Lo so.
Il problema è che per arrivare a questo scopo - e lo si percepisce dagli interventi anche in questo thread - la figura paterna viene solitamente ridimensionata.
E, per mia esperienza come figlio di divorziati, non è affatto un bene per i figli, né, come padre, lo trovo corretto.
Poi so benissimo che a qualche padre fa piacere relegare la maggior parte delle incombenze filiali ala moglie, avendo così la possibilità di godersi la vita da single. Però...
La situazione ideale oggi si ha quando i genitori riescono a trovare un accordo nella separazione e a tutelare i rispettivi ruoli.
Non so quanto sia frequente, però la conservazione non può essere affidata solo alla buona volontà dei genitori.
Mia figlia ha un amico con i genitori separati che addirittura vengono insieme agli eventi extrascolastici, trovano accordi sui tempi, addirittura il padre ha accesso alla villa dove risiede la mamma.
E' talmente poco frequente che una situazione "ideale" come questa stupisce un po' tutti.
Poi ci sono padri che sono ben contenti di avere tempo libero lasciando i figli alla moglie, altri che non passano gli alimenti, madri che ricattano per avere più soldi usando le visite come ricatto etc.
Ecco: riuscire a gestire la parte "meschina" delle separazioni sarebbe un successo.
Per i figli e per i buoni genitori.
So che non accadrà mai e che gli unici cambiamenti che avverranno probabilmente saranno a tutela del patrimonio di chi ha già buone risorse. Credo che il fine ultimo sia quello. Il resto è fumo negli occhi.
 
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Foglia

utente viva e vegeta
Con tempi, esiti e costi non alla portata di tutti.
Conosco chi l'ha fatto, so quanto ha speso ed effettivamente ha portato a casa tanto.
La separazione allo stato attuale offre opportunità a chi può investire.
Io all'atto del tradimento disponevo di sole 800 euro personali (il resto era intestato a tutte e due).
Un po' poco per scegliere questa soluzione.
Non avresti avuto alcun "divieto", ad effettuare prelievi dal conto corrente comune.
Anzi, bene avresti fatto.

Poi, sul fatto di usare quei soldi ai fini di una causa, possiamo discuterne finché vuoi. Possibilità e priorità.
 

danny

Utente di lunga data
Non avresti avuto alcun "divieto", ad effettuare prelievi dal conto corrente comune.
Anzi, bene avresti fatto.

Poi, sul fatto di usare quei soldi ai fini di una causa, possiamo discuterne finché vuoi. Possibilità e priorità.
Su cui mia moglie non aveva lasciato praticamente nulla, avendo negli anni effettuato investimenti vincolati che gestiva lei, trattandosi in gran parte di soldi ricevuti per eredità, quindi suoi.
Quando ti fidi, lasci fare, no?
 
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riccardo1973

Utente di lunga data
Ma dai! Cosa vuol dire 24/24? Non vai a lavorare?
Se ti proponi di andarlo a prendere tutti i giorni e di portarlo poi a casa (la casa famigliare) sei sicuro che ti dice di no?
vuol dire che ti svegli fai colazione la porti a scuola poi vai al lavoro torni x pranzo poi torni al lavoro e la sera stai con lei. Cos'è che non ti è chiaro??
 
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