Mi vedo come sono sempre stato. Ovvero in giro per qualche città del mondo, a teatro, al cinema, tutte cose che ho continuato a fare in questi anni, ma da solo, perché tanto non ci è mai venuta con me. Per me la vita vera è questa. Ogni anno propongo viaggi, cose da fare e alla fine le faccio... Ma da solo.
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Forse tua moglie avverte più il peso della "sacralità" e non riesce a mollare e godersi momenti di svago, perchè tutte le cose che hai scritto sono svaghi. Uscire di casa per "arricchirsi" di uno spettacolo o delle esperienze di un viaggio. E' comprensibile però c'è anche chi negli anni taglia qua, taglia là, e alla fine si trova a dover stare dietro a tutta una serie di cose che non finiscono mai, e finite quelle non c'è neppure testa per aver voglia di vivere altro.
Potrebbe essere che anche lei si sente sola.
Il fatto che non si renda partecipe rispetto anche al solo commentare qualche notizia che passa per il telegiornale sei certo non sia per quieto vivere? Anche lei, come te, assisterà sempre alle stesse scene. L'uomo di casa che inveisce verso il politico di turno mentre la moglie scola la pasta e pensa al ragù mentre il ragazzino avanza qualche richiesta sono scene tipo del nostro paese.
Aggiungo: se vivo in un ambiente chiuso, casa lavoro genitori, e non sento altre voci anche le riflessioni si fermeranno lì, sempre le stesse, se lei non ha sorgenti esterne che le portino ad elaborare pensieri, ma sta in una situazione statica quello che vede per tv, notizie, non le fan ne caldo ne freddo.
Quella che descrivi come vita vera sono emozioni date da eventi. Non è qualcosa di così impossibile rispetto alla vita che vivi. Perchè intanto non provi a coinvolgere tuo figlio? Prima che arrivi all'adolescenza e non abbia tutta sta voglia di passare il suo tempo libero con mamma e papà. Intanto porti lui e poi richiamai lei a far parte della sacra famiglia.