Cosa fareste voi?

void

Utente di lunga data
Fatto salvo quanto dite sulla separazione consensuale sicuramente meglio della giudiziale, ed ottenibile credo con comunicazioni ed accordi, la mia domanda è: Non trovate che sia inutile o peggio dannoso cercare di fare luce, cercare di farsi dire la verità da una persona che ha mentito, mente e palesemente mentirà? Non è più distruttivo che una netta "amputazione" del rapporto? un continuo stillicidio attorno a fatti e persone destinate a fare male continuativamente? Vorrei capire.
Penso che quello che Foglia sta consigliando, non è di indagare o chiedere spiegazioni sul passato, ma di agevolare col dialogo una separazione consensuale creando le basi per evitare conflitti.

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danny

Utente di lunga data
Fatto salvo quanto dite sulla separazione consensuale sicuramente meglio della giudiziale, ed ottenibile credo con comunicazioni ed accordi, la mia domanda è: Non trovate che sia inutile o peggio dannoso cercare di fare luce, cercare di farsi dire la verità da una persona che ha mentito, mente e palesemente mentirà? Non è più distruttivo che una netta "amputazione" del rapporto? un continuo stillicidio attorno a fatti e persone destinate a fare male continuativamente? Vorrei capire.
Credi che si possa amputare qualcosa senza avere ugualmente dolore?
Il dolore va affrontato, lasciato sfogare.
Quanto è accaduto riguarda una consistente parte della vita di chi è tradito, che non si può cancellare senza avere conseguenze pesanti sulla sua stabilità.
Il lavoro più grosso è tutto da fare e non è certo solo quello relativo alla separazione.
Questa introduce solo un nuovo stato, un ulteriore stress.

Perché tanti di noi sono rimasti qui?
Per recuperare sé stessi, per riavere sicurezze, per trovare ragioni, spiegazioni, per superare il trauma, per sfogarsi.
Sì, anche per questo. Per avere qualcuno contro cui prendersela, o per poter piangere, o sentire anche solo un abbraccio virtuale.
Per avere consigli o cercare spiegazioni. Perché tante cose non si capiscono. E' uno strumento anche questo.
 
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spleen

utente ?
Penso che quello che Foglia sta consigliando, non è di indagare o chiedere spiegazioni sul passato, ma di agevolare col dialogo una separazione consensuale creando le basi per evitare conflitti. Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
Si ho capito, intendevo al netto di questo, sempre che si possa dialogare senza tornare sull'argomento sorbendosi spiegazioni minacce o quant' altro...
 

danny

Utente di lunga data
Si ho capito, intendevo al netto di questo, sempre che si possa dialogare senza tornare sull'argomento sorbendosi spiegazioni minacce o quant' altro...
Tu stai con una persona per anni, quella è insieme a te il modo in cui ti presenti al mondo, all'improvviso scopri che quella persona non ha con te quel rapporto che credevi, la fiducia che avevi non esiste più, improvvisamente sei solo, e mostri al mondo non solo la tua solitudine ma anche le tue ferite e la sconfitta che hai subito.
Sei vittima di una profonda lacerazione.
Sei il coccio di un recipiente che è andato in frantumi. Hai perso il vaso e quello che conteneva.
Questo non si risolve così, solo con una separazione.
Perché perdi un progetto, la fiducia negli altri, il mondo della coppia, spesso gli amici, il futuro che avevi progettato.
Mica poca roba...
 

Foglia

utente viva e vegeta
Fatto salvo quanto dite sulla separazione consensuale sicuramente meglio della giudiziale, ed ottenibile credo con comunicazioni ed accordi, la mia domanda è: Non trovate che sia inutile o peggio dannoso cercare di fare luce, cercare di farsi dire la verità da una persona che ha mentito, mente e palesemente mentirà? Non è più distruttivo che una netta "amputazione" del rapporto? un continuo stillicidio attorno a fatti e persone destinate a fare male continuativamente? Vorrei capire.
Secondo me, nel caso di [MENTION=12161]Vigorvis[/MENTION] , si. Sarebbe deleterio. Lui sa per certo che lei ha cancellato prove. E poi gli ha offerto il telefono in versione epurata. Con queste premesse, non c'è nessuna ricerca di verità. E diventa uno stillicidio inutile e penoso.
Ma. C'è un "ma".
Nella sua situazione, nessuno se ne andrà di casa prima che sia intervenuto un provvedimento di assegnazione. E tra la domanda e l'udienza (approssimativamente.... Non so quale sia il Tribunale territorialmente competente) passano mesi. Mesi nella stessa casa. E' roba da impazzire, a volte :)
Mesi in cui nessuno schioda per non fornire prova di essersi arrangiato diversamente. Per evitare che si arrivi in udienza a dire " X di fatto si è già allontanato". E tutto questo A MENO CHE non si riesca a parlare e a raggiungere prima della udienza un accordo. Il che vuol dire arrivare in udienza, confermare l'intenzione di separarsi, e chiedere congiuntamente che ciò avvenga alle medesime condizioni. Che sono frutto di una negoziazione tra le parti.
Ora: in tutto questo vigorvis non può, "fare comunicazione da solo". Ma ci deve provare. E' come se avesse in precedenza sollevato da terra alla garibaldina un Boeing, e ora dovesse pensare di farlo atterrare nel miglior modo possibile. Ci deve essere una intenzione che va oltre la sua voglia di sbatterla fuori dalla porta. In questo contesto e' inutile (come dici tu) parlare delle corna. Bisogna provare a parlare della separazione. In questo non basta sedersi a un tavolo con i rispettivi legali. O fare parlare solo loro. O meglio: non sempre basta. Così come (lo dicevo a proposito della mediazione) non è detto che sia il caso di creare contesti per così dire "istituzionali" per discuterne. Questi contesti funzionano solo se c'è il terreno che li fa funzionare. Altrimenti sai cosa capita? Capita che è il mediatore a metterti alla porta, più o meno dopo il terzo appuntamento che si risolve nel lancio reciproco di merda addosso all'altro. Quindi in mediazione ci si va d'accordo, e con la volontà di definire dettagli. Non hanno figli piccoli di mezzo. Aggiungo per fortuna loro.
Comunicazione per me a questo punto significa raggiungimento di un accordo. E non è poco, non solo per l'accordo ma per la loro impostazione "futura". Anche coi figli grandi ogni tanto c'è bisogno di comunicare.
Chiaro come il sole che se dall'altra parte c'è chiusura, inutile perdere tempo: si introduce una domanda giudiziale, si mostrano un po' i dentini (senza esagerare che c'è sempre il rischio di romperseli a propria volta) e si spera che l'altro ragioni. A volte uno dei due rifiuta l'idea stessa di separazione, e chi la chiede diventa un mostro a prescindere.
Però uno sforzo comunicativo va fatto: se io arrivo a casa e scopro che tu ti vuoi separare leggendo la carta intestata del tuo legale, trovo qualsiasi comunicazione tra noi due già chiusa. Questo è certo.
 

spleen

utente ?
Credi che si possa amputare qualcosa senza avere ugualmente dolore? Il dolore va affrontato, lasciato sfogare. Quanto è accaduto riguarda una consistente parte della vita di chi è tradito, che non si può cancellare senza avere conseguenze pesanti sulla sua stabilità. Il lavoro più grosso è tutto da fare e non è certo solo quello relativo alla separazione. Questa introduce solo un nuovo stato, un ulteriore stress. Perché tanti di noi sono rimasti qui? Per recuperare sé stessi, per riavere sicurezze, per trovare ragioni, spiegazioni, per superare il trauma, per sfogarsi. Sì, anche per questo. Per avere qualcuno contro cui prendersela, o per poter piangere, o sentire anche solo un abbraccio virtuale. Per avere consigli o cercare spiegazioni. Perché tante cose non si capiscono. E' uno strumento anche questo.
Tu stai con una persona per anni, quella è insieme a te il modo in cui ti presenti al mondo, all'improvviso scopri che quella persona non ha con te quel rapporto che credevi, la fiducia che avevi non esiste più, improvvisamente sei solo, e mostri al mondo non solo la tua solitudine ma anche le tue ferite e la sconfitta che hai subito. Sei vittima di una profonda lacerazione. Sei il coccio di un recipiente che è andato in frantumi. Hai perso il vaso e quello che conteneva. Questo non si risolve così, solo con una separazione. Perché perdi un progetto, la fiducia negli altri, il mondo della coppia, spesso gli amici, il futuro che avevi progettato. Mica poca roba...
Nessuno intende minimizzare le conseguenze di un tradimento ma nel cercare ristoro da una fonte avvelenata. La mia domanda è: quale utilità ha un confronto con una fonte palesemente falsa?
 

Foglia

utente viva e vegeta
Nessuno intende minimizzare le conseguenze di un tradimento ma nel cercare ristoro da una fonte avvelenata. La mia domanda è: quale utilità ha un confronto con una fonte palesemente falsa?
Nessuno, ora come ora. Nella sua ricerca esterna di verità, lui ha perso la facoltà di farsi dare un'altra verità. Sicché se anche lei ora dovesse rettificare il poco che gli ha detto, non potrebbe mai essere sincera.
Le conseguenze sono immaginabili :)
 

danny

Utente di lunga data
Nessuno intende minimizzare le conseguenze di un tradimento ma nel cercare ristoro da una fonte avvelenata. La mia domanda è: quale utilità ha un confronto con una fonte palesemente falsa?
In questo momento sono due persone arroccate sulla loro posizioni.
Si difendono, a volte si attaccano.
L'utilità è quella di arrivare ad un armistizio, non alla verità.
E alla pace. Anche con sé stessi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
In questo momento sono due persone arroccate sulla loro posizioni.
Si difendono, a volte si attaccano.
L'utilità è quella di arrivare ad un armistizio, non alla verità.
E alla pace. Anche con sé stessi.
Oddio.
Per la pace ci vogliono anni, e non è detto che bastino :D

Non arrivano alla pace definendo la separazione. E pure per l'armistizio la vedo dura, realisticamente.
Ma visto che escluderei l'oblio (che invece lui si immagina) proporrei una incazzatura guidata dal buon senso. Ripeto: non hanno figli piccoli. E' una facilitazione mica da poco. E anche un punto di partenza.
"Abbiamo portato avanti insieme una famiglia, e per nostra fortuna e CAPACITÀ questo compito ha portato i nostri figli ad essere giovani adulti per i quali ci saremo sempre. Vediamo ora di essere CAPACI di mettere una fine a ciò che è finito". E' rispetto a sé stessi e a quello che si è fatto. Poi se dall'altra parte ci sputano sopra, amen.
So che è dire tanto. Molto più di quello che sono riuscita a dire io.
 

oriente70

Utente di lunga data
Oddio.
Per la pace ci vogliono anni, e non è detto che bastino :D

Non arrivano alla pace definendo la separazione. E pure per l'armistizio la vedo dura, realisticamente.
Ma visto che escluderei l'oblio (che invece lui si immagina) proporrei una incazzatura guidata dal buon senso. Ripeto: non hanno figli piccoli. E' una facilitazione mica da poco. E anche un punto di partenza.
"Abbiamo portato avanti insieme una famiglia, e per nostra fortuna e CAPACITÀ questo compito ha portato i nostri figli ad essere giovani adulti per i quali ci saremo sempre. Vediamo ora di essere CAPACI di mettere una fine a ciò che è finito". E' rispetto a sé stessi e a quello che si è fatto. Poi se dall'altra parte ci sputano sopra, amen.
So che è dire tanto. Molto più di quello che sono riuscita a dire io.
Ma perché? La ferita resta con o senza dialogo. Ne vele la pena dialogare con una persona che ha tradito per anni ?
 

danny

Utente di lunga data
Oddio.
Per la pace ci vogliono anni, e non è detto che bastino :D

Non arrivano alla pace definendo la separazione. E pure per l'armistizio la vedo dura, realisticamente.
Ma visto che escluderei l'oblio (che invece lui si immagina) proporrei una incazzatura guidata dal buon senso. Ripeto: non hanno figli piccoli. E' una facilitazione mica da poco. E anche un punto di partenza.
"Abbiamo portato avanti insieme una famiglia, e per nostra fortuna e CAPACITÀ questo compito ha portato i nostri figli ad essere giovani adulti per i quali ci saremo sempre. Vediamo ora di essere CAPACI di mettere una fine a ciò che è finito". E' rispetto a sé stessi e a quello che si è fatto. Poi se dall'altra parte ci sputano sopra, amen.
So che è dire tanto. Molto più di quello che sono riuscita a dire io.
La pace si deve fare soprattutto con sé stessi. Arrivare dopo anni - perché sì, questi sono i tempi - a vedere l'accaduto con serenità.
Non con rancore, con odio, con dolore, con tutto quello che a distanza di anni fa male a chi è tradito.
Io posso confermarti che ci si riesce.
Ma è inevitabile: se si sceglie l'oblio e in questo però si gettano, come in un pozzo, tutti quei sentimenti negativi, non se ne esce neppure a distanza di anni. Oppure sì, si crede di avere superato tutto, ma la serenità nei rapporti con gli altri, la tranquillità di poter nuovamente frequentare con piacere altre persone, altri partner va a farsi benedire, compromettendo la qualità della vita e la possibilità di fare nuove scelte.
Il confronto va fatto con l'accaduto e soprattutto con il trauma che ne deriva.
Ogni persona richiede la sua modalità e la necessità di comprendere parti diverse, ma è un percorso lungo, difficile, complesso che però va fatto.
Io temo spesso che le persone credano di arrivare a una conclusione con una separazione. A livello psicologico no, credo che questa sia ininfluente.
Io, come altri, ho avuto necessità di comprendere il tradimento, ovvero proprio l'atto, la scelta, le motivazioni, di farlo mio, per non vivere in una realtà distorta, dalla quale avevo una percezione errata. Sono stato qui per questo e, credimi, mi è servito. Come mi sono state utili alcune persone che ho conosciuto o frequentato in questi anni.
Dopo il tradimento credo che l'errore già grosso si possa fare sia quello di chiudersi e pretendere di dimenticare aggrappandosi ai valori introiettati e a una presunta superiorità morale. Ci si fa ancor più male di quanto si possa ritenere.
 
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Foglia

utente viva e vegeta
Ma perché? La ferita resta con o senza dialogo. Ne vele la pena dialogare con una persona che ha tradito per anni ?
Considerato che quella persona c'è, esiste, ed è la persona con cui hai tirato su una famiglia, direi che magari dialogo profondo no, ma comunicazione si.
Che senso ha SCEGLIERE di non comunicare più con chi RESTA una parte importante della tua vita? Li vedi quei figli che magari per anni non parlano coi genitori? Non entro nel merito delle ragioni e dei torti. Fai che abbiano ragione. Li vedi felici?
Comunicazione non è dialogo, comunque.
E' terreno, sottobosco, humus.
Strumentale al nuovo. Posso scegliere di abbattere una pianta malata. Ma che senso ha farle terra bruciata intorno? Che è FARSI terra bruciata intorno (perché volenti o nolenti quell'albero e' di entrambi). Ripeto: se lei dovesse sputare sopra la comunicazione, sputerebbe in faccia a se stessa. Alla sua vita. Al massimo lo farei per altri motivi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
La pace si deve fare soprattutto con sé stessi. Arrivare dopo anni - perché sì, questi sono i tempi - a vedere l'accaduto con serenità.
Non con rancore, con odio, con dolore, con tutto quello che a distanza di anni fa male a chi è tradito.
Io posso confermarti che ci si riesce.
Ma è inevitabile: se si sceglie l'oblio e in questo però si gettano, come in un pozzo, tutti quei sentimenti negativi, non se ne esce neppure a distanza di anni. Oppure sì, si crede di avere superato tutto, ma la serenità nei rapporti con gli altri, la tranquillità di poter nuovamente frequentare con piacere altre persone, altri partner va a farsi benedire, compromettendo la qualità della vita e la possibilità di fare nuove scelte.
Il confronto va fatto con l'accaduto e soprattutto con il trauma che ne deriva.
Ogni persona richiede la sua modalità e la necessità di comprendere parti diverse, ma è un percorso lungo, difficile, complesso che però va fatto.
Io temo spesso che le persone credano di arrivare a una conclusione con una separazione. A livello psicologico no, credo che questa sia ininfluente.
Io, come altri, ho avuto necessità di comprendere il tradimento, ovvero proprio l'atto, la scelta, le motivazioni, di farlo mio, per non vivere in una realtà distorta, dalla quale avevo una percezione errata. Sono stato qui per questo e, credimi, mi è servito. Come mi sono state utili alcune persone che ho conosciuto o frequentato in questi anni.
Dopo il tradimento credo che l'errore già grosso si possa fare sia quello di chiudersi e pretendere di dimenticare aggrappandosi ai valori introiettati e a una presunta superiorità morale. Ci si fa ancor più male di quanto si possa ritenere.
Questo è un consiglio che va bene anche per me.
Lo so ma non l'ho come priorità.
 

oriente70

Utente di lunga data
Considerato che quella persona c'è, esiste, ed è la persona con cui hai tirato su una famiglia, direi che magari dialogo profondo no, ma comunicazione si.
Che senso ha SCEGLIERE di non comunicare più con chi RESTA una parte importante della tua vita? Li vedi quei figli che magari per anni non parlano coi genitori? Non entro nel merito delle ragioni e dei torti. Fai che abbiano ragione. Li vedi felici?
Comunicazione non è dialogo, comunque.
E' terreno, sottobosco, humus.
Strumentale al nuovo. Posso scegliere di abbattere una pianta malata. Ma che senso ha farle terra bruciata intorno? Che è FARSI terra bruciata intorno (perché volenti o nolenti quell'albero e' di entrambi). Ripeto: se lei dovesse sputare sopra la comunicazione, sputerebbe in faccia a se stessa. Alla sua vita. Al massimo lo farei per altri motivi.
Comunicare che cosa?
Cosa c'è da capire ?
Lui già sa abbastanza.
Non è che lei è scivolata su una banana[emoji16].
Essere de "merda" è soprattutto far crescere un albero in una certa maniera , con detreminate regole e poi farsi i cazzi propri [emoji56] se ci aggiungi per anni[emoji57]. Non mi sembra che abbia mai detto al marito di avere dei "problemi" con lui.
Se smuovi la merda puzza di più , mejo lasciarla seccare da sola [emoji56].
 

Foglia

utente viva e vegeta
Comunicare che cosa?
Cosa c'è da capire ?
Lui già sa abbastanza.
Non è che lei è scivolata su una banana[emoji16].
Essere de "merda" è soprattutto far crescere un albero in una certa maniera , con detreminate regole e poi farsi i cazzi propri [emoji56] se ci aggiungi per anni[emoji57]. Non mi sembra che abbia mai detto al marito di avere dei "problemi" con lui.
Se smuovi la merda puzza di più , mejo lasciarla seccare da sola [emoji56].
Non ci capiamo.
Nessuno gli dice di andare a vangare la merda. Lui sul tradimento si è costruito una verità per lui "bastevole". Satis. Non c'è più alcuna complicità. Si è persa la fiducia. Ci sono fatti gravi. C'è la sensazione di avere vissuto con un fake, con mille mila domande sul fatto di non essere stato contagiato da questa vita fake.
Cosa resta? Partiamo dalle cose (no: dalla materia), che è più facile. Due figli, presumo un conto corrente, qualche investimento comune, qualche bene comune, una casa di proprietà di lui ma condivisa. Dietro tutto questo, molto altro nella testa. E una scelta: che tutto questo andrà avanti separatamente da qui in poi. La merda a questo punto la lasciamo seccare come dici tu. E' producente credere che tutto sia stato merda? Ma soprattutto: davvero e' stato tutto merda? Se la risposta è affermativa non posso che darti ragione. Che secchi. C'è una parte del sentimento che è il ricordo, e che è meglio per sé non fare seccare. Piccola o grande che sia. E poi c'è quello che resta. Leva la persona di merda. Lascia figli, casa, cose. Ha senso non parlarne per fare seccare la merda? Parlarne in tribunale? Non parlare con la merda? Col ricordo indietro e un accordo (più o meno consensuale) avanti. Finalizzato se vogliamo essere brutali a levare la merda di casa. Se vogliamo essere un po' meno incazzati e un po' più obiettivi, finalizzato a una fine dignitosa. Che c'è poco da fare: se il cane mi lascia la merda sul pavimento non mi sembra che la meglio soluzione sia quella di lasciarla stare lì dove è. E nemmeno quella di negare la presenza del cane in casa. O farlo rotolare fuori a suon di calci in culo. Il cane è il cane. La sua merda e' la sua merda.
 

danny

Utente di lunga data
Foglia, visto che ormai siamo finiti nello scatologico riassumerei il concetto con una dolce metafora...
Saper distinguere un bel culo femminile da ciò che da esso esce è un buon approccio alle cose della vita.:D:D:D:D
 

Foglia

utente viva e vegeta
Foglia, visto che ormai siamo finiti nello scatologico riassumerei il concetto con una dolce metafora...
Saper distinguere un bel culo femminile da ciò che da esso esce è un buon approccio alle cose della vita.
Ma guarda: anche sapere che pure dal più bel culo del mondo esce la merda non sarà dolcissimo, ma è pur sempre un approccio mica da poco. Poi magari la si fa in bagno e (salvo gusti particolari) in separata sede :p
 

oriente70

Utente di lunga data
Foglia, visto che ormai siamo finiti nello scatologico riassumerei il concetto con una dolce metafora...
Saper distinguere un bel culo femminile da ciò che da esso esce è un buon approccio alle cose della vita.:D:D:D:D
Esce da tutti i culi[emoji41].
Ma dialogare con una faccia da culo che senso ha?
 

danny

Utente di lunga data
Esce da tutti i culi[emoji41].
Ma dialogare con una faccia da culo che senso ha?
E' quella che ti sei sposato. Con cui hai fatto dei figli.
Con cui hai vissuto una vita.
Con cui condividi i ricordi.
Tu butti via il bel culo solo perché produce merda o sai fare dei distinguo?
E non sto parlando di perdono ma di saper recuperare ciò che c'è stato di bello, cosa che fa bene soprattutto a chi è stato tradito, in particolare se avvia una separazione.
Giusto per non cancellare una vita. La propria.
 
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