È stata solo una adunata di ultra conservatori, come ce ne sono anche in America e che arrivano a negare l’evoluzione (mi aveva sconvolta al Museo di Storia Naturale di New York la sala introduttiva con filmati di dichiarazioni di ministri di tutte le religioni che affermavano che la teoria della evoluzione non è contraria alle religioni) e a fare attentati alle cliniche dov’è si praticano aborti.
I bambini hanno bisogno di tutele e la famiglia che se ne occupa, sia che siano composte da padre, zia e nonni o madri single (come ne ho conosciute) o di altro tipo per il benessere delle nuove generazioni.
Il resto è discriminazione di bambini, giudicando i genitori.
Io ho visto lo spot dell'Ikea che andando contro a questi che definisci ultraconservatori definiva la famiglia tutto quello che ruota intorno all'amore e alla condivisione.
Nella prima scena c'erano due cani, due scene dopo lo scopettone del cesso.
Per me la famiglia è la coppia che decide di avere figli, quindi di diventare padre e madre.
Che poi questa coppia non trovi più l'accordo e si separi, o che sia imperfetta, non toglie alla necessità delle due figure parentali e delle necessarie tutele per la maternità e la donna che se ne fa carico.
I miei due vicini gay hanno avuto anche loro un figlio, dieci anni fa.
Hanno semplicemente affittato negli USA l'utero di una donna per farci crescere dentro questo bambino.
Ovviamente la donna è stata scelta in base a determinate caratteristiche.
Per alcune di loro è un modo per guadagnare soldi.
Non ho mai sentito i due gay rivendicare altro: hanno desiderato avere un bambino e hanno pagato, approfittando della legislazione USA.
Non mi crea un problema che qualcuno crei un business del desiderio di avere un figlio, ma non facciamone una conquista progressista il fatto di equipararlo alla famiglia. Non è una discriminazione per nessuno: le diversità vanno tutelate come diversità, non fingendo che ci sia uguaglianza.
Per dire, io voglio essere tutelato come ateo, non venendo equiparato e considerato uguale a un cristiano o a un musulmano.
Per la stessa ragione, come padre, non voglio essere equiparato a una lesbica che se ne assume impropriamente le veci.
E nemmeno pensare che mia figlia sia affettivamente paragonabile a un cane o che una donna con sei gatti in casa sia uguale a una madre con tre figli.
Per me la famiglia è quella "larga": papà, mamma, figli, nonni, zii, parenti, cugini, il più possibile tutti insieme.