Diciamo che io la leggo un po' come una trasposizione, di quelli che sono i loro problemi personali, nei problemi altrui. Se io e Jim fossimo insieme e avessimo una coppia di amici (e io i problemi che la compagna di Jim ha con lui), e io fossi soprattutto amica di lei sapendo che Jim e' amico di lui.... Davanti alla confidenza di lei starei zitta. IN OGNI CASO, se parlassi di un problema altrui, non mi salterebbe per la testa di dirlo in forma edulcorata. Questo fatto è frutto di una elaborazione di Jim: che ne può sapere del fatto che non sia stata eventualmente l'amica ad edulcorare la versione alla sua compagna? Jim da' per scontato che tra la compagna e l'amica ci sia più intimità che tra loro. E il tutto dove? All'interno di una confidenza spontanea. Rappresentare mostri anche al di fuori della confidenza a questo punto e' facilissimo, e in ballo però c'è anche la vita altrui...
Non sono amici. Sono conoscenti. Imho naturalmente.
Tu la vorresti un'amica che è invidiosa di te? Che sotto sotto rode perchè te "fai la vita da regina"? Ti confideresti con lei?
Non so in che termini questa signora abbia pensato di fare una confidenza alla moglie di Jim. Forse vede un'amica dove non c'è amicizia.
Saranno di quelle coppie che si trovano ogni tanto per condividere un pranzo e passare qualche ora insieme, e il rituale si porta avanti finchè gira bene, ossia finchè il momento di svago è loro possibile. A volte va avanti per molto tempo, e inizia a chiamare amici quelli che rimangono conoscenti, anche se andando avanti nel tempo capisco che ti venga da dire amici.
Se io penso che te amica stai facendo una cazzata lo dico a te amica, mica serve che vado a parlarne con terzi. Non è mica tanto complicato.
Non è che essere amici sia assecondare ogni cosa che ti dice l'altro, anzi a volte è proprio dire in faccia quello che altri non ti dicono.
Se lei è una regina, pure per situazione economica acquisita, sai quanti leccaculo avrà intorno? Se fosse una mia amica non mi farei problemi ad esprimere quello che penso, anche perchè non sarebbe col sottocontenitore di rabbia o invidia compressa.