Emergenza Covid-19

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Innanzitutto sono contento che tu stia bene, e spero che tra poco tu possa essere annoverata tra i negativi.
Una curiosità: hai per caso notato delle differenze nel gusto o nell' olfatto?
No nulla
Per un paio di giorni non ho avuto appetito. Vero anche che stare in una stanza senza far nulla non aiuta
Sapori e odori invariati.
Per me non è stata nemmeno un’influenza
Zero sintomi o quasi
 

ologramma

Utente di lunga data
Solo una cosa. Se mai dovessi incontrare un no vax uso tutte le munizioni che ho in casa.
premetto che sono a favore dei vaccini cosa che hanno fatto tuti i miei due nipotini, solo volevo dire che sta storia dei novax bisognerebbe analizzarla un po distaccatamente.
Quando io sono nato e vi parlo di anni fa non c'era vaccini quindi quelle malattie sintomatiche tutti i bambini le prendevano e poi guarivano, solo 1952 venne la poliomielite e li so stati cazzi perchè non c'era e non c'è(credo ) il vaccino, in terza media o pèrima non ricordo ci fecero il vaccino del vaiolo , più in là il tetano ma io l'ho prese tutte e siamo guariti( vedete ora i bambini come la superano bene).
Ricordo che alla visita militare mi domandarono che malattie avevo avuto gli dissi qualche nome e lui fecce spallucce e scrisse alcuni nomi.Quando mi sposai e ebbi due figli, non io,iniziamo a fare i primi vaccini verso una certa età la mia signora preoccupata che uno non aveva avuto gli orecchioni glli facemmo fare le analisi per vedere se aveva gli anticorpi pur non avendoli avuti , con la risposta affermativa ci siamo tranquillizzati perchè se l'avesse avuto da grande non avrebbe potuto essere fertile .
Ragazzi dopo la guerra si andava avanti così ora per alcuni il novax sarebbe ritornare indietro non lo ammetto ma neanche lo critico solo gli spiegherei i problemi di non farli , a proposito non mi ricordo quale malattia che non viene alle bambine ed è pericolosa quando sono incinta.
Per finire quando i miei coetanei adulti si prendevano malattie dei figli , che non è che non vengono, dovevano stare isolati peggio di ora in casa credo per un mesetto.
 

Darietto

Utente di lunga data
Credo che qui ormai ci sia più di un problema.
La chiusura di tante attività sta provocando seri danni alle aziende.
Io non so se la ditta di mia moglie sarà in grado di pagare gli stipendi. Non ha più entrate da quasi un mese, le aziende non hanno liquidità per proseguire senza ricavi per mesi.
Tante figure professionali sono senza reddito. Tante attività hanno solo spese da pagare al momento.
E la sensibilità nei confronti del virus non è la stessa in tutta Italia, per cui per un albergatore della Calabria può risultare prioritario il problema economico che quello sanitario.
Allo stesso tempo sta mutando le scenario internazionale, di conseguenza i mercati.
Il settore turistico è morto quest'anno.
Come si può pensare a una ripartenza se nessuno ha i soldi per farlo?
Nessuno ora è in grado di dire quando finirà tutto e come. Non c'è paese al mondo che ne abbia idea.
Io credo che a breve, forse tra un mese, si decideranno delle aperture parziali, magari al Sud e centro Italia, se dovessero esserci le condizioni.
Più complicato al nord, soprattutto in Lombardia dove i contagi sono fuori controllo, con percentuali di decessi assolutamente incoerenti, che fanno pensare a una diffusione del virus maggiore di quella registrata.
Tutti i numeri che vengono dati sono farlocchi, sostanzialmente inutili in una pandemia in aree NON omogenee.
L'obiettivo è rallentare la diffusione del virus ma secondo me è improbable che si riesca a bloccarlo a breve.
Dovremo conviverci.
Per questo è urgente un piano economico, prima che la situazione diventi ingestibile a livello sociale.
Altrimenti tra un po' ci sarà l'assalto ai supermercati.
Da quello che mi sembra di aver capito, la Cina pare esserne uscita.
Poi con i milioni di lavoratori schiavi di cui dispone, in un mese pareggia il bilancio.

Sul secondo neretto io ancora non mi capacito: erano al corrente della pericolosità del virus da dicembre.

Ora, il netturbino con la terza elementare (o mia nonna analfabeta di 100 anni) oggi sa benissimo che un qualsivoglia virus, una volta in circolazione, nel giro di un mese diventa inevitabilmente pandemia. E lo stesso netturbino, dovesse ricapitare tra due o dieci anni, senza aver mai letto nemmeno un bugiardino in vita sua, avrà comunque un'idea ben chiara sul rischio e sulle dinamiche di trasmissione del virus. Tra l'altro prima ancora che il covid arrivasse in Italia, sapevano benissimo quale fosse la sua pericolosità.

Ancora peggio per tutti gli altri stati occidentali, come la Spagna e l'America che oggi sono messi peggio di noi, nonostante l'effetto cinese prima, e italiano dopo.

In pratica è come se fossero rimasti tutti tranquilli e sereni a puntare il dito verso l'asteroide in collisione con la terra esclamando: oohhh che bello!
E dopo: dite che dovevamo distruggerlo prima della collisione?

O sono davvero meno preparati dello spazzino con la terza elementare, oppure viene per forza di cose da pensare male.
 

bluestar02

Utente di lunga data
premetto che sono a favore dei vaccini cosa che hanno fatto tuti i miei due nipotini, solo volevo dire che sta storia dei novax bisognerebbe analizzarla un po distaccatamente.
Quando io sono nato e vi parlo di anni fa non c'era vaccini quindi quelle malattie sintomatiche tutti i bambini le prendevano e poi guarivano, solo 1952 venne la poliomielite e li so stati cazzi perchè non c'era e non c'è(credo ) il vaccino, in terza media o pèrima non ricordo ci fecero il vaccino del vaiolo , più in là il tetano ma io l'ho prese tutte e siamo guariti( vedete ora i bambini come la superano bene).
Ricordo che alla visita militare mi domandarono che malattie avevo avuto gli dissi qualche nome e lui fecce spallucce e scrisse alcuni nomi.Quando mi sposai e ebbi due figli, non io,iniziamo a fare i primi vaccini verso una certa età la mia signora preoccupata che uno non aveva avuto gli orecchioni glli facemmo fare le analisi per vedere se aveva gli anticorpi pur non avendoli avuti , con la risposta affermativa ci siamo tranquillizzati perchè se l'avesse avuto da grande non avrebbe potuto essere fertile .
Ragazzi dopo la guerra si andava avanti così ora per alcuni il novax sarebbe ritornare indietro non lo ammetto ma neanche lo critico solo gli spiegherei i problemi di non farli , a proposito non mi ricordo quale malattia che non viene alle bambine ed è pericolosa quando sono incinta.
Per finire quando i miei coetanei adulti si prendevano malattie dei figli , che non è che non vengono, dovevano stare isolati peggio di ora in casa credo per un mesetto.
Condivido il tuo discorso.
Però dialogare con un no vax è come convincere un kamikaze di Daesh a convertirsi al Buddismo.
Anzi fai prima a convincere il kamikaze.
La malattia è la rosolia.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ho visto per caso una intervista a questa signora sulla 7, molto tempo fa, quando ancora si era agli inizi, dove diceva che per questa banale influenza la mortalità sarebbe stata solo un po' più alta, attorno al 3%, e sicuramente avrebbe coinvolto solo persone anziane e immunodepressi. Tutto con un sorriso ineffabile....
E da lì è partita la mia incazzatura, stavo mangiando e ho avuto la tentazione irrazionale di scagliare il piatto contro la tv.
A parte che il fatto che il 3% su 62 milioni di italiani fa quasi due milioni di morti, Lei chi cazzo è per minimizzare sulla morte dei deboli?
Sono nostro padre, nostra madre, i nostri figli malati, una parte della società che si aspetta e merita rispetto, protezione.
Anzichè sbilanciarsi in considerazioni che non spettano a loro dovrebbero smetterla di fare i fighi e dire stavolta l' unica cosa che si è capita, che cioè anche loro non ci capiscono un cazzo.
Almeno sarebbero onesti.
Ma vedi, era stato scritto un bellissimo 3d in cui si evidenziava come hitler da solo non sarebbe stato nulla.
Te lo immagini hitler che si gira da solo le varie piazze inneggiando la purezza della razza?
Ridicolo fondamentalmente.

hitler è stato quello che è stato perchè le masse han seguito.
E non solo seguito, amplificato.

Spostando quel ragionamento in questo caso, a me non ha fatto particolare impressione questa signora.

A me ha fatto veramente tanta impressione come quelle sue affermazioni siano rimbalzate nella testa delle persone e come le persone ci si siano calate dentro per preservare (illusione) il proprio orticello.

Sorvoliamo sul fatto che ci sono migliaia di ragazzini immunodepressi in giro per gli ospedali.

Era interessante la descrizione del meccanismo di presa di coscienza, o no, dell'infettivologo del Sacco di Milano.
dura ma lucida.
D'altro canto nel suo ospedale, nei reparti ne vede ogni giorno.

Uno studio interessante di harvard riporta come finita l'emergenza sanitaria, (l'emergenza, non la pandemia) ci troveremo dinnanzi l'emergenza psicologica.
In particolare degli operatori in prima linea.
 

spleen

utente ?
E lo avevate scritto pagine e pagine fa, sia tu che @ipazia, quando ancora non c'era un topic dedicato.
Quando si parla di certe relazioni, si usa un termine: dissonanza. Sin dall'inizio, fermi alla banale misurazione negli aeroporti l'ho avvertita, tipo fare il chimico con un kit per bambini. Però mi ero detta "io son stupida, loro son quelli al potere, vuoi che facciano una cazzata simile? vuoi che se si sta facendo una cazzata immane nessuno dica niente?" :rolleyes:
E lo stesso è stato dopo, quando per tv rassicuravano che tanto "muoiono solo i vecchi". La mia impressione rispetto ai medici che han fatto comparsate in tv tranquillizzando i cittadini, è che non abbiano neppure lontanamente preso in considerazione la questione. Gli han dato in mano un comunicato stampa o qualcosa di simile dove inventarsi cosa dire, ma "mettendoci la faccia" poichè questo conta, e portare la faccia rassicurante di chi ha la cattedra.
Spero tanto di sbagliarmi, però per quello che ho visto... 🤷‍♀️
Certo che essersi fottuti per antropocentrismo è una visione completamente folle per me. Talmente folle che prendono spazio i vari complottismi, perchè solo l'uomo può decidere la fine dell'uomo.
Sai cosa mi ha infastidito più di tutto in quella intervista?
Che nessuno di chi la ascoltava, come avrei fatto io, le abbia detto: Signora, che cazzo sta dicendo?
Ecco, tu hai usato la parola dissonanza, dissonanza e incazzatura, nel mio caso.
Faccio umilmente notare inoltre che una certa idea sulla "purezza e capacità della società", eliminando o lasciando andare i deboli del sistema ce l'avevano solo i nazisti.
Qualcuno si è arrogato il diritto di minimizzare in questo caso, perciò di togliere nella sostanza valore alla vita di alcuni, arrogandosi la decisione di cosa sia valevole e cosa no, di dare un giudizio di merito sulla dignità delle vite altrui, di quelle che possano valere e quelle no. In base all' assurda capacità sociale ed individuale, in base a parametri vergognosi.
Il tutto nel silenzio di chi ascoltava, perchè sicuramente sarà passato primariamente per il cervello il pensiero a molti: Io non sono nè anziano nè debole di mio.
E questo ovviamente anche da parte di persone che si stracciano le vesti e non esitano minimamente ad etichettare come razzisti, fascisti e quant'altro tutti quelli che esprimono anche solo una perplessità di fronte ad altri fenomeni.
Reticenza, incongruenza, incapacità di reale e vera comprensione, scarsa umanità, sì, scarsa umanità.
Ecco quello che vedo e che ho visto.
Anche qui dentro purtroppo.
Questa crisi globale mette luce, mette in luce quello che realmente siamo, al di là della scorza, al di là di tutti i nostri camuffamenti, al di là del nostro falso moralismo.
Mette in luce i nostri pensieri più intimi, che sono i valori prioritari che abbiamo scelto per rappresentare noi stessi.
E ho trovato molte cose deludenti, davvero deludenti.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non esattamente. Non è proprio un'ottica di un primario di terapia intensiva, è un'ottica di governo, dove se ti cambio la realtà, tu potresti cambiare qualcosa in risposta a quella realtà, specialmente se te la cambio nell'arco di meno di un mese (pure se il cambiamento è dovuto ad un virus). Faccio riferimento al "famoso" 8 marzo e varie movide sparse per il paese.
Forse @ipazia ne sa di più, ma per voci di corridoio, ho sentito dire che le persone del Bresciano/Bergamasco stanno un tantinello incazzate, un tantinello incazzate parecchio, e non so poi quanto saranno disposte a fare le pecorelle per un pacca sulla spalla (considerata anche la situazione economica).
Qui nel bresciano, nella mia zona del bresciano, parecchia gente è ancora in dissonanza.
Non sembrano cogliere la complessità non solo della situazione ma anche delle possibili evoluzioni (e la complessità è proprio nel "possibili").

Le campane suonano parecchio a morto.
I morti riconosciuti per covid sono pochi.
Ma i morti sono tanti, ben più di quelli che ci sono di solito.

E la dissonanza sta passando per questa presa di coscienza.

Non lo so come evolverà la presa di coscienza.
Non la vedo bene.
 

spleen

utente ?
Ma vedi, era stato scritto un bellissimo 3d in cui si evidenziava come hitler da solo non sarebbe stato nulla.
Te lo immagini hitler che si gira da solo le varie piazze inneggiando la purezza della razza?
Ridicolo fondamentalmente.

hitler è stato quello che è stato perchè le masse han seguito.
E non solo seguito, amplificato.

Spostando quel ragionamento in questo caso, a me non ha fatto particolare impressione questa signora.

A me ha fatto veramente tanta impressione come quelle sue affermazioni siano rimbalzate nella testa delle persone e come le persone ci si siano calate dentro per preservare (illusione) il proprio orticello.

Sorvoliamo sul fatto che ci sono migliaia di ragazzini immunodepressi in giro per gli ospedali.

Era interessante la descrizione del meccanismo di presa di coscienza, o no, dell'infettivologo del Sacco di Milano.
dura ma lucida.
D'altro canto nel suo ospedale, nei reparti ne vede ogni giorno.

Uno studio interessante di harvard riporta come finita l'emergenza sanitaria, (l'emergenza, non la pandemia) ci troveremo dinnanzi l'emergenza psicologica.
In particolare degli operatori in prima linea.
Ho scritto il post in risposta a Marjanna senza leggere questo tuo, probabilmente li stavamo scrivendo insieme, ma vedo che il paragone con il nazismo non è venuto solo a me.
 

stany

Utente di lunga data
Da quello che mi sembra di aver capito, la Cina pare esserne uscita.
Poi con i milioni di lavoratori schiavi di cui dispone, in un mese pareggia il bilancio.

Sul secondo neretto io ancora non mi capacito: erano al corrente della pericolosità del virus da dicembre.

Ora, il netturbino con la terza elementare (o mia nonna analfabeta di 100 anni) oggi sa benissimo che un qualsivoglia virus, una volta in circolazione, nel giro di un mese diventa inevitabilmente pandemia. E lo stesso netturbino, dovesse ricapitare tra due o dieci anni, senza aver mai letto nemmeno un bugiardino in vita sua, avrà comunque un'idea ben chiara sul rischio e sulle dinamiche di trasmissione del virus. Tra l'altro prima ancora che il covid arrivasse in Italia, sapevano benissimo quale fosse la sua pericolosità.

Ancora peggio per tutti gli altri stati occidentali, come la Spagna e l'America che oggi sono messi peggio di noi, nonostante l'effetto cinese prima, e italiano dopo.

In pratica è come se fossero rimasti tutti tranquilli e sereni a puntare il dito verso l'asteroide in collisione con la terra esclamando: oohhh che bello!
E dopo: dite che dovevamo distruggerlo prima della collisione?

O sono davvero meno preparati dello spazzino con la terza elementare, oppure viene per forza di cose da pensare male.
Gomblotto del 5 G🤔
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ho scritto il post in risposta a Marjanna senza leggere questo tuo, probabilmente li stavamo scrivendo insieme, ma vedo che il paragone con il nazismo non è venuto solo a me.
Ti ho letto anche io dopo aver postato.

Non è esattamente un paragone col nazismo.
Anche se decidere del valore della dignità di una vita è nazista.
Ma d'altro canto il nazismo altro non è che la disperata difesa della propria fragilità.
Rendo meno importante l'altro perchè non so dare importanza a me stesso se non attraverso lo schiacchiare l'altro.

In quel 3d, però, il discorso era imperniato intorno al fatto che il racconto della storia metteva il fuoco su hitler. Sui capi. Come unici responsabili.
Togliendo per certi versi le responsabilità individuali. Chi viveva per esempio vicino ai forni...e ha VOLUTO continuare a credere che si fabbricasse sapone.

Quei capi han fatto risuonare le "ombre" preesistenti nelle persone.
E le persone hanno amplificato.
Se così non fosse stato, hitler sarebbe stato uno dei profeti in giro per le piazze a sparare cazzate.

I discorsi tranquillizzanti di parecchia gente risuonano nella testa della gente che NON VUOLE veder turbata la propria tranquillità
E non si turba neppure di fronte alle evidenze. Un po' come quelli vicini alle fabbriche di sapone.
L'amplificazione è conseguente ed evidente nei discorsi, nei pensieri e ultimi ma non per importanza nei comportamenti.

La delusione non è solo tua.

Ma se mi allontano un momento, mi rendo conto che è solo storia che si ripete.
Sempre uguale.
 

giorgiocan

Utente prolisso
Sospetto - ma non ci ho ragionato sopra, mi è venuto in mente un secondo fa - che il pensiero di una minaccia capace di nuocere soltanto ai più deboli sia una sorta di reazione difensiva della nostra psiche.

Non credo tanto in un rigurgito nazista, credo invece che una minaccia improvvisa e concreta a tutto ciò che in quasi un secolo di storia ha rappresentato pace, benessere, serenità (guadagnate col sangue e con l'orrore) sia semplicemente irricevibile, soprattutto in questa forma eterea, incontrollabile, apparentemente immotivata, che ci riporta il ricordo della caducità di società del passato che oggi - per lo stesso meccanismo di negazione - definiremmo arretrate ed impreparate (quindi, ancora una volta, deboli).

E' probabilmente devastante, per l'immagine di sè della società contemporanea, ammettere che quella debolezza è ancora tale, e che la cosa non può cambiare. Leggo - e ne sono infatti un po' stupito - che negli Stati Uniti (che nell'immaginario di amici e nemici sono il Paese più potente del mondo, capace di fronteggiare il male come nessun altro) si teme un'ecatombe più grave della nostra: sempre parlando di un asteroide in rotta di collisione con la Terra, credo tutti guarderebbero a loro, per intercettarlo in tempo. Eppure, anche loro pare abbiano fatto lo stesso errore che, a studiare il passato, la razza umana ha sempre commesso - tale e quale - di fronte all'estremo (con alterne fortune).

Non ho una conclusione da proporre, sia chiaro. Non voglio suonare fatalista, non lo sono. In un certo senso, sul piano personale mi basta la sensazione di essere pronto ad accettare che qualcosa dovrà cambiare. Che, ovviamente, ad oggi è solo una sensazione. Che dovrà poi misurarsi, nei fatti, con la mia forza e con la mia fragilità.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
E lo avevate scritto pagine e pagine fa, sia tu che @ipazia, quando ancora non c'era un topic dedicato.
Quando si parla di certe relazioni, si usa un termine: dissonanza. Sin dall'inizio, fermi alla banale misurazione negli aeroporti l'ho avvertita, tipo fare il chimico con un kit per bambini. Però mi ero detta "io son stupida, loro son quelli al potere, vuoi che facciano una cazzata simile? vuoi che se si sta facendo una cazzata immane nessuno dica niente?" :rolleyes:
E lo stesso è stato dopo, quando per tv rassicuravano che tanto "muoiono solo i vecchi". La mia impressione rispetto ai medici che han fatto comparsate in tv tranquillizzando i cittadini, è che non abbiano neppure lontanamente preso in considerazione la questione. Gli han dato in mano un comunicato stampa o qualcosa di simile dove inventarsi cosa dire, ma "mettendoci la faccia" poichè questo conta, e portare la faccia rassicurante di chi ha la cattedra.
Spero tanto di sbagliarmi, però per quello che ho visto... 🤷‍♀️
Certo che essersi fottuti per antropocentrismo è una visione completamente folle per me. Talmente folle che prendono spazio i vari complottismi, perchè solo l'uomo può decidere la fine dell'uomo.
Il punto, ne chiacchieravo con G., è che un virus è semplicemente più adattabile dell'uomo.
E non è prevedibile nei suoi comportamenti.

Quelli umani sono parecchio più prevedibili.
E meno adattabili.

Anche l'uomo è opportunista, come il virus.
Ma l'uomo vuole vivere. Ha questo vincolo dell'istinto di sopravvivenza che per certi versi lo fotte e gli fa fare cose immensamente splendide e immensamente stupide al contempo.

Un virus semplicemente muta.
E muta per opportunismo.
Non per sopravvivenza.
non ha vincoli di sopravvivenza.

Le sue mutazioni sono fondamentalmente casuali.
L'uomo le rileva sempre e solo dopo.
Per tecnologico che sia.

Potrebbe benissimo essere che trovino un vaccino per questo virus, ma coi tempi che occorrono per trovarlo nel frattempo ci sono state mutazioni che rendono poco utile il vaccino e si deve ricominciare da capo.

Ci sono voluti più di 20 anni per comprendere il funzionamento del virus dell'hiv.
E ancora adesso c'è gente che non capisce la differenza fra un sieropositivo e un malato conclamato (motivo per cui non ancora si riesce del tutto a contenere i contagi).

Ieri sera, ridacchiavamo con G. dicendoci che questo virus magari si manifesta adesso con questa sintomatologia.
E fra sei mesi trasforma i contagiati in zombie. :D :D
Non si sa nulla.
Non sanno nulla neanche gli scienziati. Fanno previsioni.
E le previsioni sono tanto più suscettibili di errore quanto mancano dati per poterle fare.


Ne so poco, me lo raccontava G. , fra le formiche impazza un fungo che le "costringe" a mollare tutto quello che stanno facendo e arrampicarsi aggrappandosi più in alto possibile e rimanendo lì fino a morire.
E poi il fungo emerge dal corpo mummificato per diffondere le spore.
 

spleen

utente ?
Il punto, ne chiacchieravo con G., è che un virus è semplicemente più adattabile dell'uomo.
E non è prevedibile nei suoi comportamenti.

Quelli umani sono parecchio più prevedibili.
E meno adattabili.

Anche l'uomo è opportunista, come il virus.
Ma l'uomo vuole vivere. Ha questo vincolo dell'istinto di sopravvivenza che per certi versi lo fotte e gli fa fare cose immensamente splendide e immensamente stupide al contempo.

Un virus semplicemente muta.
E muta per opportunismo.
Non per sopravvivenza.
non ha vincoli di sopravvivenza.

Le sue mutazioni sono fondamentalmente casuali.
L'uomo le rileva sempre e solo dopo.
Per tecnologico che sia.

Potrebbe benissimo essere che trovino un vaccino per questo virus, ma coi tempi che occorrono per trovarlo nel frattempo ci sono state mutazioni che rendono poco utile il vaccino e si deve ricominciare da capo.

Ci sono voluti più di 20 anni per comprendere il funzionamento del virus dell'hiv.
E ancora adesso c'è gente che non capisce la differenza fra un sieropositivo e un malato conclamato (motivo per cui non ancora si riesce del tutto a contenere i contagi).

Ieri sera, ridacchiavamo con G. dicendoci che questo virus magari si manifesta adesso con questa sintomatologia.
E fra sei mesi trasforma i contagiati in zombie. :D :D
Non si sa nulla.
Non sanno nulla neanche gli scienziati. Fanno previsioni.
E le previsioni sono tanto più suscettibili di errore quanto mancano dati per poterle fare.


Ne so poco, me lo raccontava G. , fra le formiche impazza un fungo che le "costringe" a mollare tutto quello che stanno facendo e arrampicarsi aggrappandosi più in alto possibile e rimanendo lì fino a morire.
E poi il fungo emerge dal corpo mummificato per diffondere le spore.
Il fungo in questione ha bisogno di passare dentro il sistema digestivo di un uccello per riprodursi, la formica infettata che si arrampica sullo stelo probabilmente sarà mangiata da qualche uccello....
Ci sono vermi che infettano dei vertebrati divorandoli da dentro.
Ma tanto noi ci abbiamo quelli del mulino bianco che ci raccontano come la natura sia buona e bucolica.
Il lavoro nei campi è fatica, primariamente, un tempo era fatica bestiale.
E li fuori c'è un mondo perlopiù ostile, il mondo è un posto pericoloso.
Ma aspetta che mi taccio, il realismo è spesso tacciato di pessimismo e non è di moda.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il fungo in questione ha bisogno di passare dentro il sistema digestivo di un uccello per riprodursi, la formica infettata che si arrampica sullo stelo probabilmente sarà mangiata da qualche uccello....
Ci sono vermi che infettano dei vertebrati divorandoli da dentro.
Ma tanto noi ci abbiamo quelli del mulino bianco che ci raccontano come la natura sia buona e bucolica.
Il lavoro nei campi è fatica, primariamente, un tempo era fatica bestiale.
E li fuori c'è un mondo perlopiù ostile, il mondo è un posto pericoloso.
Ma aspetta che mi taccio, il realismo è spesso tacciato di pessimismo e non è di moda.

E' ignoranza, quella che scambia il realismo per pessimismo.

Se tu non sai che c'è un funghetto trallalero che fa esplodere animali, quando te la raccontano pensi che sia una fiaba.
Una sorta di horror.

Il punto però, alla fine, è che quel fungo esiste.
Anche se si fa finta di non vederlo.

Non tacerti. :)
Servono voci come la tua.

Non a tutti interessa il mulino bianco o le distese di unicorni rosa sull'arcobaleno.
 
Ultima modifica:

Lara3

Utente di lunga data
Sai cosa mi ha infastidito più di tutto in quella intervista?
Che nessuno di chi la ascoltava, come avrei fatto io, le abbia detto: Signora, che cazzo sta dicendo?
Ecco, tu hai usato la parola dissonanza, dissonanza e incazzatura, nel mio caso.
Faccio umilmente notare inoltre che una certa idea sulla "purezza e capacità della società", eliminando o lasciando andare i deboli del sistema ce l'avevano solo i nazisti.
Qualcuno si è arrogato il diritto di minimizzare in questo caso, perciò di togliere nella sostanza valore alla vita di alcuni, arrogandosi la decisione di cosa sia valevole e cosa no, di dare un giudizio di merito sulla dignità delle vite altrui, di quelle che possano valere e quelle no. In base all' assurda capacità sociale ed individuale, in base a parametri vergognosi.
Il tutto nel silenzio di chi ascoltava, perchè sicuramente sarà passato primariamente per il cervello il pensiero a molti: Io non sono nè anziano nè debole di mio.
E questo ovviamente anche da parte di persone che si stracciano le vesti e non esitano minimamente ad etichettare come razzisti, fascisti e quant'altro tutti quelli che esprimono anche solo una perplessità di fronte ad altri fenomeni.
Reticenza, incongruenza, incapacità di reale e vera comprensione, scarsa umanità, sì, scarsa umanità.
Ecco quello che vedo e che ho visto.
Anche qui dentro purtroppo.
Questa crisi globale mette luce, mette in luce quello che realmente siamo, al di là della scorza, al di là di tutti i nostri camuffamenti, al di là del nostro falso moralismo.
Mette in luce i nostri pensieri più intimi, che sono i valori prioritari che abbiamo scelto per rappresentare noi stessi.
E ho trovato molte cose deludenti, davvero deludenti.
Anche io, delusa da persone che non capivano, non volevano capire o non erano in grado di capire. Ma dall’alto della loro autocertificata superiorità continuavano a dire che “dell’influenza si muore di più “( si deve essere proprio ignorante a fare un’affermazione così), oppure che si può essere positivo e che non significa che per forza che si deve morire. E che qualcuna è pure contenta che 10 medici ( 10!) l’avevano tranquillizzata che poi non è così terribile e che in effetti “aveva ragione “. Ma come cazzo si può affermare che in tempo di coronavirus in 10 medici vengono a vedere un paziente asintomatico giusto per dirgli “ avevi ragione tu “. Ma neanche nei tempi normali non ci vengono 10 medici per vedere un paziente che sta pure bene.
Qui ancora non si è capito una cosa: che se 6% dei positivi hanno bisogno di un letto d’ospedale, i posti non ci sono per tutti.
QUESTO È IL PROBLEMA.
Ed una certa percentuale dei ricoverati hanno bisogno di un respiratore. Che non ci sono in numero sufficiente.
E che per questo motivo non bisogna minimizzare.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sospetto - ma non ci ho ragionato sopra, mi è venuto in mente un secondo fa - che il pensiero di una minaccia capace di nuocere soltanto ai più deboli sia una sorta di reazione difensiva della nostra psiche.

Non credo tanto in un rigurgito nazista, credo invece che una minaccia improvvisa e concreta a tutto ciò che in quasi un secolo di storia ha rappresentato pace, benessere, serenità (guadagnate col sangue e con l'orrore) sia semplicemente irricevibile, soprattutto in questa forma eterea, incontrollabile, apparentemente immotivata, che ci riporta il ricordo della caducità di società del passato che oggi - per lo stesso meccanismo di negazione - definiremmo arretrate ed impreparate (quindi, ancora una volta, deboli).

E' probabilmente devastante, per l'immagine di sè della società contemporanea, ammettere che quella debolezza è ancora tale, e che la cosa non può cambiare. Leggo - e ne sono infatti un po' stupito - che negli Stati Uniti (che nell'immaginario di amici e nemici sono il Paese più potente del mondo, capace di fronteggiare il male come nessun altro) si teme un'ecatombe più grave della nostra: sempre parlando di un asteroide in rotta di collisione con la Terra, credo tutti guarderebbero a loro, per intercettarlo in tempo. Eppure, anche loro pare abbiano fatto lo stesso errore che, a studiare il passato, la razza umana ha sempre commesso - tale e quale - di fronte all'estremo (con alterne fortune).

Non ho una conclusione da proporre, sia chiaro. Non voglio suonare fatalista, non lo sono. In un certo senso, sul piano personale mi basta la sensazione di essere pronto ad accettare che qualcosa dovrà cambiare. Che, ovviamente, ad oggi è solo una sensazione. Che dovrà poi misurarsi, nei fatti, con la mia forza e con la mia fragilità.
La gente ha paura.
Ma non lo sa.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Sai cosa mi ha infastidito più di tutto in quella intervista?
Che nessuno di chi la ascoltava, come avrei fatto io, le abbia detto: Signora, che cazzo sta dicendo?
Ecco, tu hai usato la parola dissonanza, dissonanza e incazzatura, nel mio caso.
Faccio umilmente notare inoltre che una certa idea sulla "purezza e capacità della società", eliminando o lasciando andare i deboli del sistema ce l'avevano solo i nazisti.
Qualcuno si è arrogato il diritto di minimizzare in questo caso, perciò di togliere nella sostanza valore alla vita di alcuni, arrogandosi la decisione di cosa sia valevole e cosa no, di dare un giudizio di merito sulla dignità delle vite altrui, di quelle che possano valere e quelle no. In base all' assurda capacità sociale ed individuale, in base a parametri vergognosi.
Il tutto nel silenzio di chi ascoltava, perchè sicuramente sarà passato primariamente per il cervello il pensiero a molti: Io non sono nè anziano nè debole di mio.
E questo ovviamente anche da parte di persone che si stracciano le vesti e non esitano minimamente ad etichettare come razzisti, fascisti e quant'altro tutti quelli che esprimono anche solo una perplessità di fronte ad altri fenomeni.
Reticenza, incongruenza, incapacità di reale e vera comprensione, scarsa umanità, sì, scarsa umanità.
Ecco quello che vedo e che ho visto.
Anche qui dentro purtroppo.
Questa crisi globale mette luce, mette in luce quello che realmente siamo, al di là della scorza, al di là di tutti i nostri camuffamenti, al di là del nostro falso moralismo.
Mette in luce i nostri pensieri più intimi, che sono i valori prioritari che abbiamo scelto per rappresentare noi stessi.
E ho trovato molte cose deludenti, davvero deludenti.
Sembrano i nazisti. E dietro ai vecchi ci sono i portatori di handicap (vedi: https://www.ilgiornale.it/news/coro...lie-chi-salvare-disabili-rischio-1846270.html). Ma non credo sia nazismo, almeno mi vengono altre valutazioni.
Avevo letto un non ricordo neppure più cosa (un articolo, una pagina di un libro di storia...) che raccontava del valore dei vecchi nelle case, mi pareva si parlasse della mezzadria, vecchi che vivevano in casa con "i giovani" (non persone da cui allontanarsi), e come non fosse un ruolo di decadimento (anche se non escludo che pure ai tempi che qualcuno si augurasse che crepasse il vecchio), si elencava a proposito le varie occupazioni e l'importanza di esse. Diverso era il portatore di handicap, una vera disgrazia, non parliamo poi del pazzo. Le cose sono cambiate con il corso della storia, almeno nel nostro paese, l'abbandono della campagna, ect.
Oggi i vecchi devono mascherarsi, non possono mostrarsi vecchi, altrimenti sono monnezza, e solo il fatto che debbano mascherarsi (mettici pure i vari filtri nei selfie che van tanto di moda o corse pazze da estetisti) per essere riconosciuti come persone a me dice qualcosa. Non c'è più una funzione atta alla loro età, se non quella di fare i nonni. Produrre e consumare, questa è la fascia importate. E questa realtà odierna è talmente radicata che non riusciamo più ad immaginarci niente di diverso.
@Lara3 aveva accennato agli orti... bella immagine si. Mi vengono in mente le costruzioni che nell'ultimo anno sto vedendo nel mio paese, stan venendo su come funghi, si compra su un rendering. La cosa che ho notato è che spesso ci mettono verde attorno nel rendering, poi totalmente assente e impossibile per struttura da inserire (tipo non puoi piantare un albero nel tuo micro giardino fake perchè sotto c'è il garage).
Ci sono ragazzi giovani che fanno dei video in cui usano i loro nonni come fossero dei pagliacci per fare video che fanno girare ad amici. Mi è capitato di vederne qualcuno. Io l'unica volta che mi son permessa, a 6 anni, di scherzare con mia nonna paterna ho preso tante di quelle botte da non dimenticarlo più. Io scherzavo eh, era un gioco, ma per mio padre avevo mancato di rispetto a chi lo dovevo portare. E oggi questo lo capisco. Capisco che non potevo trattare una persona anziana che mi voleva bene come un passatempo, non avendo cura della sua età e di quello che dovevo io a lei per esistere.
E potrei continuare. Sembrano tutte cose sconnesse ma se si traccia la linea tra una e l'altra di forma la realtà. Quella che oggi chiamiamo realtà.
E cosa rallenta la formazione di questa realtà? I vecchi.
Pure se è vero che molti non mollano l'osso, e che han fatto tante puttanate negli anni passati.

Qualche tempo fa @Arcistufo ha usato un termine, forse l'avevo pure già scritto, che mi ha fatto molto riflettere. Noi parliamo di natura, e poi parliamo di umanità, parola che nel nostro dizionario ha un significato ben preciso. Ma se le mettiamo insieme viene fuori la natura umana.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Supponiamo che i casi presenti di ieri fossero X.
I casi presenti di oggi saranno:
X + nuovi contagi - (morti + guariti).
Esatto
Quindi picco= numero massimo contagiati certificati in vita in una data x di tutta questa storia
 

Skorpio

Utente di lunga data
Non esattamente. Non è proprio un'ottica di un primario di terapia intensiva, è un'ottica di governo, dove se ti cambio la realtà, tu potresti cambiare qualcosa in risposta a quella realtà, specialmente se te la cambio nell'arco di meno di un mese (pure se il cambiamento è dovuto ad un virus). Faccio riferimento al "famoso" 8 marzo e varie movide sparse per il paese.
Forse @ipazia ne sa di più, ma per voci di corridoio, ho sentito dire che le persone del Bresciano/Bergamasco stanno un tantinello incazzate, un tantinello incazzate parecchio, e non so poi quanto saranno disposte a fare le pecorelle per un pacca sulla spalla (considerata anche la situazione economica).
Ho capito, ma che c'entra il picco con il livello di incazzatura dei bergamaschi o dei calabresi

Era un discorso di intendersi sul termine "picco"
 
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