Il punto, ne chiacchieravo con G., è che un virus è semplicemente più adattabile dell'uomo.
E non è prevedibile nei suoi comportamenti.
Quelli umani sono parecchio più prevedibili.
E meno adattabili.
Anche l'uomo è opportunista, come il virus.
Ma l'uomo vuole vivere. Ha questo vincolo dell'istinto di sopravvivenza che per certi versi lo fotte e gli fa fare cose immensamente splendide e immensamente stupide al contempo.
Un virus semplicemente muta.
E muta per opportunismo.
Non per sopravvivenza.
non ha vincoli di sopravvivenza.
Le sue mutazioni sono fondamentalmente casuali.
L'uomo le rileva sempre e solo dopo.
Per tecnologico che sia.
Potrebbe benissimo essere che trovino un vaccino per questo virus, ma coi tempi che occorrono per trovarlo nel frattempo ci sono state mutazioni che rendono poco utile il vaccino e si deve ricominciare da capo.
Ci sono voluti più di 20 anni per comprendere il funzionamento del virus dell'hiv.
E ancora adesso c'è gente che non capisce la differenza fra un sieropositivo e un malato conclamato (motivo per cui non ancora si riesce del tutto a contenere i contagi).
Ieri sera, ridacchiavamo con G. dicendoci che questo virus magari si manifesta adesso con questa sintomatologia.
E fra sei mesi trasforma i contagiati in zombie.

Non si sa nulla.
Non sanno nulla neanche gli scienziati. Fanno previsioni.
E le previsioni sono tanto più suscettibili di errore quanto mancano dati per poterle fare.
Ne so poco, me lo raccontava G. , fra le formiche impazza un fungo che le "costringe" a mollare tutto quello che stanno facendo e arrampicarsi aggrappandosi più in alto possibile e rimanendo lì fino a morire.
E poi il fungo emerge dal corpo mummificato per diffondere le spore.