Pronti per la prossima volta?

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mi è partito il tred. Non si passa da eventi così tragici senza che non se ne possa trarre insegnamento.
Tu dici?

Aprendo per un momento all'emotivita, io son delusa dalla gente.

Generalmente.
Ci sono piacevoli sorprese anche, di sollievo.
Ma l'emozione prevalente è delusione.

Poi so che son cazzi miei e ritorno alla razionalità
 
Tu dici?

Aprendo per un momento all'emotivita, io son delusa dalla gente.

Generalmente.
Ci sono piacevoli sorprese anche, di sollievo.
Ma l'emozione prevalente è delusione.

Poi so che son cazzi miei e ritorno alla razionalità
dicevo giorni fa che se mi guardo in giro vedo persone attente e consapevoli; non so quanto questo faccia campione ma è così.poi noi qui ci stavamo riprendendo dalla caduta del ponte e siamo caduti in un baratro ancor più grande; nonostante tutto vogliamo ricominciare su basi concrete . sarà che ho proprio voglia io di cercare qualcosa di positivo (se lo cerchi lo trovi) per ricominciare .poi, sai, la gente siamo anche noi, sicché...
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Se avessi letto/compreso ciò che ho scritto nelle scorse settimane sapresti che:
  • a parte un paio di settimane di smart working da casa, mentre si ristrutturavano gli uffici - parliamo di circa 1000 persone solo in Italia - per lavorare in sicurezza, non ho mancato un giorno di lavoro dall'inizio dell'anno
  • le mie consuetudini non sono cambiate di una virgola, se non per l'indossare la mascherina e consumare il mio pranzo in auto invece che in mensa (ci ho scritto anche un post)
Lavoro in una multinazionale che non ha chiuso un giorno. Ci occupiamo anche di dispositivi sanitari, e abbiamo sedi in tutto il mondo (tranne Francia, USA, Cuba, Vaticano e alcune altre città-stato, Corea del Nord e poco altro). Anche in Cina naturalmente, da cui abbiamo continuato a ricevere merci. Siamo sempre stati indipendenti dalle forniture pubbliche/nazionali per quanto riguardasse gli aspetti sanitari in azienda (abbiamo laboratori di ricerca gestiti quasi militarmente e personale specializzato che si occupa quotidianamente e senza soluzione di continuità della sanificazione di tutti i locali dell'azienda) e la copertura finanziaria per ferie extra, cassa integrazione tecnica, bonus presenze durante la situazione di emergenza, ecc. In queste settimane siamo sempre stati quotidianamente in contatto con tutti i Paesi in cui la pandemia ha colpito, abbiamo presidiato il mercato e, per quanto possibile, conosciamo l'assetto degli attori privati e pubblici locali. Ho la fortuna (sono il primo ad ammetterlo) di lavorare in un contesto che la maggior parte degli italiani che ancora hanno un lavoro può soltanto sognare.

Non ho dubbi che le informazioni che ho a disposizione io siano più attendibili di alcune delle opinioni che leggo qui.
appunto non hai cambiato molto le tue abitudini perchè per tua stessa ammissione sei un asociale. quindi per te non è stato strano mettere la mascherina o usare il gel mani.

e no, il tuo lavoro non ti rende più edotto. o meglio non sei più edotto di chi lavora alla Chiesi o all'Angelini e soprattutto non hai il polso della situazione reale delle persone.

quindi non sei in grado di affrontare il discorso nè di rispondere correttamente alle domande che ti si fanno.

il post che hai scritto infatti dimostra che tu NON SAI se le aziende diverse dalla tua (che essendo nel settore, attuava già di suo delle procedure specifiche, non comparabili con ad esempio un'azienda metalmeccanica o tessile generica) si stiano attrezzando solo perchè devono farlo per lavorare oppure perchè credono che sia giusto farlo in sè.

insomma, non sei attendibile.
 

spleen

utente ?
Secondo me, parlando in generale, non è che questo evento sia significativo in particolar modo per i nostri cambiamenti di abitudini o di comportamenti sociali, lo è e lo dovrebbe essere in particolar modo per la nostra visione di fondo, per la nostra filosofia di vita.
Quello che ci aspetta, al di là delle mascherine, delle abitudini diverse, del distanziamento sociale, e via dicendo è l'aspetto diremmo macroscopico, quello che accadrà dentro alle persone invece sarà significativo.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Secondo me, parlando in generale, non è che questo evento sia significativo in particolar modo per i nostri cambiamenti di abitudini o di comportamenti sociali, lo è e lo dovrebbe essere in particolar modo per la nostra visione di fondo, per la nostra filosofia di vita.
Quello che ci aspetta, al di là delle mascherine, delle abitudini diverse, del distanziamento sociale, e via dicendo è l'aspetto diremmo macroscopico, quello che accadrà dentro alle persone invece sarà significativo.
infatti la prima considerazione è che la globalizzazione è finita. e questo cambierà molto le vite delle persone, almeno per come siamo vissuti negli ultimi 20 anni circa.
 

giorgiocan

Utente prolisso
insomma, non sei attendibile.
E' godibile come, per tua deformazione professionale nonchè vena sofistica, tu riduca la cosa a "chi ha ragione" e a "di chi è l'ultima parola". Ma a me non interessa tanto questo, e non credo che tu od io cambieremo opinione dopo questo thread, o dormiremo male perchè non abbiamo convinto l'altro. Questo thread poneva una domanda. Io ho condiviso qualche spunto che mi sembra di semplice buon senso, o comunque utile a dare una linea alla discussione, che voleva misurare i fatti e le informazioni (parziali, ovvio che anche nel settore non esiste la sfera di cristallo) che abbiamo a disposizione. Ed è un fatto che le uniche persone ad aver dato una risposta in topic sono isabel e spleen dal loro punto di vista personale, e ipazia per quanto riguarda il suo ambito professionale. Fine.
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
dicevo giorni fa che se mi guardo in giro vedo persone attente e consapevoli; non so quanto questo faccia campione ma è così.poi noi qui ci stavamo riprendendo dalla caduta del ponte e siamo caduti in un baratro ancor più grande; nonostante tutto vogliamo ricominciare su basi concrete . sarà che ho proprio voglia io di cercare qualcosa di positivo (se lo cerchi lo trovi) per ricominciare .poi, sai, la gente siamo anche noi, sicché...
Nel mio piccolo stiam facendo cose grandiose Minerva. Entusiasmanti. :)
Nel mio piccolo siam riusciti a riattivare progetti tutelando partite iva.
Potrei farti un lungo elenco di cose che silenziosamente nel piccolo stanno funzionando.

MA non fa testo.
E' consolante. Per una come me che ha bisogno di fare concretamente.
Che ha bisogno di occuparsi delle cose. Di trovarci dentro una seppur momentanea quadra.

Emotivamente mi rinfranca.

Non solo per l'impatto emotivo del fare, anche per i risultati concreti.

Questo è il sollievo.

La gente resta deludente.
Aggrappata strenuamente alle condizioni che han portato a questa situazione.
Non leggo a livello generale riflessioni che discutano il percorso che ha portato qui.
E non leggo il desiderio di ridiscutere quelle condizioni. Anzi...

Non parlo del covid.
Che è un detonatore.

Parlo dello stile di vita occidentale. Del nostro stile di vita.
Parlo della distribuzione delle risorse e dello sfruttamento delle risorse.

Dall'alto non mi aspetto nulla da decenni.
Anzi, sono piuttosto sospettosa visto che anche in questo momento ci stan trattando come carne da macello a cui dare la crocchetta ogni tanto per tener buoni.
Uno dei motivi per cui studio è proprio che non mi fido e se proprio devo prenderlo a culo, almeno decido la posizione.

Mi delude che la gente resti buona a farsi dare la crocchetta e a fare il seduto.
Che si metta a 90 ma lamentandosi...eh beh.

Poi tiro dritta e ci trovo il positivo come dici.
Se non ce lo trovassi, non potrei ridere e giocare come faccio.

E continuo a fare, a studiare, a informarmi.
A render la mia vita sostenibile innanzitutto per me.
E poi per chi sta con me.

In tutto questo Minerva, per quanto mi riguarda, la delusione più grande è che la conoscenza acquisita venga equiparata all'opinione dettata dall'emotività e si faccia il giochetto dell'offesa invece che confrontarsi con la propria non conoscenza.
E' triste leggere in giro messaggi che non hanno neppure una grammatica che pretenderebbero di equipararsi in una discussione su un argomento specifico che richiede conoscenza, studio, preparazione. E' triste e grottesco.


Che si sposti la questione in un ordine morale di superiorità o inferiorità della persona senza riuscire a rimanere all'informazione.
Proiettando sull'altro i propri dubbi sulla propria intelligenza e trasformandoli in offese ricevute.


Non mi riferisco solo al forum eh, è un giochetto diffuso questo, lo ritrovo in parecchi ambiti.
Masochistico fra l'altro, ma tant'è.

E, se un tempo mi faceva una certa tenerezza, da persone adulte mi aspetto la capacità di dire "minchia, non so un cazzo di questa cosa. Spetta che mi informo".
Se non lo sanno fare...non è che ad un adulto gliela insegni sta cosa eh. Non la sa fare punto e basta. Pagherà le conseguenze.
(peccato ricadano anche sul resto della società però).

Se parlo di economia, uso questo ambito perchè sono limitata e qualunque discorso a riguardo con me richiede all'interlocutore la pazienza di spiegarmi le cose come ad una bambina di 2 anni, io mi metto nella posizione della bambina di 2 anni perchè so che non so un cazzo.
Perchè so che le mie sono opinioni basate solo sulla mia percezione del mondo, sulla mia esperienza personale, ma non sostenute da competenze di analisi e da informazione e formazione attendibile. Lo so.
Non è che mi metto a battere i piedini in terra e ad offendermi perchè l'altro, esponendomi le sue conoscenze, mi fa percepire la mia ignoranza.
Non è che siccome l'altro ne sa più di me è uno stronzo perchè io sono ignorante. La mia ignoranza è una mia responsabilità. E non ci chiedo sopra lo sconto emotività e comprensione.


Sono riuscita a spiegare il nucleo della delusione?

In queste condizioni...se devo essere sincera, mi spiace davvero molto per i ragazzi.

Ieri ero fuori per fare commissioni...i bambinetti erano a giro con le loro belle mascherine, alcuni li conosco e mi han fermata per raccontarmi come va. Mi ha raccontato della scoperta della mascherina, del gioco, delle curiosità.
Mi han chiesto quanto tempo ci vorrà ancora. Mi hanno bombardata di domande. Tenendo la loro bella distanza.
Una che parla a gesti mi ha fatto il segno dell'abbraccio. Mi ha commosso. Le ho spiegato che lo prendevo e lo avrei tenuto con me al sicuro il suo abbraccio. Che la abbracciavo anche io stretta ma da lontano. Le ho chiesto di chiudere gli occhi e andare a cercarlo quell'abbraccio e di averne cura pure lei. Sorrideva.

Han capito bene questi la situazione.

Erano preoccupati.
Alcuni erano preoccupati per i genitori che escono per lavorare.
Li ho invitati a parlare con la mamma e con il papà. A chiedere.

Sono bambini per la puttana.
E se devo esser sincera mi sembrano ben più consapevoli di parecchi adulti.

Mi dispiace parecchio per loro. Veramente tanto.
Che mondo di merda che si trovano in eredità.

Questa è la delusione emotiva.

Poi torno alla pragmatica e mi occupo di quel che posso al meglio di me studiando e discutendo e rompendo i coglioni e discutendo ancora.
E' l'eredità che posso lasciare io.

Ma mi chiedo se gli adulti si chiedano cosa stanno consegnando ai loro figli e ai figli dei loro figli.
 
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perplesso

Administrator
Staff Forum
E' godibile come, per tua deformazione professionale nonchè vena sofistica, tu riduca la cosa a "chi ha ragione" e a "di chi è l'ultima parola". Ma a me non interessa tanto questo, e non credo che tu od io cambieremo opinione dopo questo thread, o dormiremo male perchè non abbiamo convinto l'altro. Questo thread poneva una domanda. Io ho condiviso qualche spunto che mi sembra di semplice buon senso, o comunque utile a dare una linea alla discussione, che voleva misurare i fatti e le informazioni (parziali, ovvio che anche nel settore non esiste la sfera di cristallo) che abbiamo a disposizione. Ed è un fatto che le uniche persone ad aver dato una risposta in topic sono isabel e spleen dal loro punto di vista personale, e ipazia per quanto riguarda il suo ambito professionale. Fine.
in realtà la risposta te l'abbiamo data tutti e più o meno tutti ti abbiamo detto che no, non ci saranno sostanziali cambiamenti nella vita e nelle abitudini delle persone.

quello su cui sei saltato in aria è il fatto che ti si è fatto notare che non sempre hai compreso il contenuto delle risposte.

non ho mai pensato infatti di farti cambiare idea, ma solo di spostare di qualche grado l'obbiettivo del tuo telescopio, raccontandoti del perchè il tuo punto di vista non può che essere parziale e legato alla tua esperienza di vita e di lavoro.
 

spleen

utente ?
infatti la prima considerazione è che la globalizzazione è finita. e questo cambierà molto le vite delle persone, almeno per come siamo vissuti negli ultimi 20 anni circa.
Più che finita seguirà altre strade. Quella economica non lo è ancora.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Più che finita seguirà altre strade. Quella economica non lo è ancora.
mah sai in realtà il mondo è sempre stato globale, quello che è cambiato nel tempo è la velocità degli spostamenti, Marco Polo per andare in Cina ci ha messo degli anni, oggi per andare a Wuhan ci metti quanto, 12 ore?

la cosa ha dato a qualche mente debole l'illusione che non servissero più i confini. la realtà è che i confini ci sono e ci saranno.

per questo dico che non il Covid, che eventualmente ed al massimo è una concausa, ma la consapevolezza che l'illusione che i confini non servono è morta, come è morta l'UE, che potrà davvero cambiare la vita delle persone
 

spleen

utente ?
mah sai in realtà il mondo è sempre stato globale, quello che è cambiato nel tempo è la velocità degli spostamenti, Marco Polo per andare in Cina ci ha messo degli anni, oggi per andare a Wuhan ci metti quanto, 12 ore?

la cosa ha dato a qualche mente debole l'illusione che non servissero più i confini. la realtà è che i confini ci sono e ci saranno.

per questo dico che non il Covid, che eventualmente ed al massimo è una concausa, ma la consapevolezza che l'illusione che i confini non servono è morta, come è morta l'UE, che potrà davvero cambiare la vita delle persone
Ecco, ad esempio a me non ha mai sfiorato l'idea del mondo globalizzato in assenza dei confini, perchè lo capisce anche un idiota che se hai a che fare con una feroce dittatura ( e quella cinese, lo è ) il confine più che fisico è politico.
Non ho mai avuto, come tante anime belle, la percezione che la globalizzazione fosse una opportunità, o meglio, per le multinazionali sicuramente sì, per una quantità di gente comune che si è dovuta scontrare con il dumping e con il protezionismo a senso unico no di certo.
Quando dico che assumerà altre forme comunque non sto facendo vuota demagogia, lo penso sul serio.
 

Skorpio

Utente di lunga data
E chi ha mai negato che sia un momento che ricorderemo per sempre come evento eccezionale
Ma appunto lo ricorderemo. Non penso che hai qualcosa contro i nonni e i nipoti ma siamo partiti con un discorso secondo me molto più “estremista” di quello che fai ora. Hai descritto certe “mancanze” per te non fossero mancanze e che soprattutto in questa situazione ci stavi bene. Stupendoti quasi in maniera negativa di chi invece vedeva la sua vita “derubata” di una parte importante
Scusa ma secondo me aggiusti un po’ il tiro.
Quando io ho scritto che spero di tornare presto alla vita di prima sembrava fossi una pazza che credeva agli asini che volano.
per me da lunedì sarà un grande passo avanti verso il riappropriarsi della propria vita, per ora con accorgimenti che spero presto potremo abbandonare
In qualche discorso fatto qui sembrava una cosa impossibile e chi ci sperava E desiderasse arrivare a questo momento un pazzo che non aveva capito quanto stava accadendo.
Non credo che chi come me si è organizzato con parrucchiere estetista e amici a partire dal prossimo lunedì sia uno sciagurato ma uno realista che appunto riparte e soprattutto non vedeva l’ora di farlo.
Soprattutto c'è, da parte di tante categorie, il disperato bisogno di soccorso in questo senso, e il soccorso deve e può partire dal singolo cittadino

Con tutte le precauzioni del caso, ma adesso chi può spendere un euro verso certe categorie, lo spenda!

È.. Può essere un gesto di fattiva solidarietà da domani, anche andare al ristorante, o a far colazione al bar, anche se non ci si andava nemmeno prima.

O farsi fare il servizio fotografico per il 25esimo di matrimonio, anche se le foto ci si facevano da soli anche prima

Usando ogni precauzione ovviamente..
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Ecco, ad esempio a me non ha mai sfiorato l'idea del mondo globalizzato in assenza dei confini, perchè lo capisce anche un idiota che se hai a che fare con una feroce dittatura ( e quella cinese, lo è ) il confine più che fisico è politico.
Non ho mai avuto, come tante anime belle, la percezione che la globalizzazione fosse una opportunità, o meglio, per le multinazionali sicuramente sì, per una quantità di gente comune che si è dovuta scontrare con il dumping e con il protezionismo a senso unico no di certo.
Quando dico che assumerà altre forme comunque non sto facendo vuota demagogia, lo penso sul serio.
è probabile. diciamo che sarà una globalizzazione col cappuccetto
 
Soprattutto c'è, da parte di tante categorie, il disperato bisogno di soccorso in questo senso, e il soccorso deve e può partire dal singolo cittadino

Con tutte le precauzioni del caso, ma adesso chi può spendere un euro verso certe categorie, lo spenda!

È.. Può essere un gesto di fattiva solidarietà da domani, anche andare al ristorante, o a far colazione al bar, anche se non ci si andava nemmeno prima.

O farsi fare il servizio fotografico per il 25esimo di matrimonio, anche se le foto ci si facevano da soli anche prima

Usando ogni precauzione ovviamente..
Anche questo è un buon modo di ripartire consapevolmente. Sulle foto che si fanno da soli,se permetti vale anche per l'impianto idraulico o la pizza. Il professionista è un'altra cosa ...impariamo a capirlo
 

isabel

Utente di lunga data
Un po' più di prima si
Rispetto a prima credo che, da un punto di vista individuale, si sia capito che "esiste la possibilità" che esistano eventi che possono condizionarci.
Che è una cosa che era evidente anche prima.
A me pare un risultato davvero scarso.
Gli spunti di riflessione potevano essere molteplici e credo che "sopra di noi" lo saranno.
Peccato che individualmente si sentano più lamentele che "illuminazioni".

Politicamente il messaggio mi sembra ormai un "si salvi chi può" e non mi pare un grosso indice di prontezza ma in un certo senso lo trovo naturale.

Lavorativamente devo dire che ho una visione piuttosto parziale.
In alcuni settori della società per cui lavoro i DPI sono un default: senza non si esce.
E ci sono diversi piani di assistenza sanitaria attivi e dai primi di marzo ce ne è solo uno di più.
Quindi non so, dovessi basarmi solo sulla mia esperienza ti direi (ma te lo avrei detto anche 5 anni fa) che nel mondo del lavoro in Italia c'è un'altissima attenzione sulla salute del personale.
Però non so come funzioni nelle piccole società o nel mondo del commercio, se determinati protocolli siano sostenibili o meno, non so se mi spiego.
Da quel che sento in giro...direi di no.

Quel "Un po' più di prima", che trovo anche condivisibile, per me è "No" non "Quasi sì".
Questo intendevo dire. Spero di essere stata meno lapidaria e più chiara. :)

Dimenticavo. Ho letto che diventerai nonna. Bello. Buon viaggio :)
 
Ultima modifica:
Nel mio piccolo stiam facendo cose grandiose Minerva. Entusiasmanti. :)
Nel mio piccolo siam riusciti a riattivare progetti tutelando partite iva.
Potrei farti un lungo elenco di cose che silenziosamente nel piccolo stanno funzionando.

MA non fa testo.
E' consolante. Per una come me che ha bisogno di fare concretamente.
Che ha bisogno di occuparsi delle cose. Di trovarci dentro una seppur momentanea quadra.

Emotivamente mi rinfranca.

Non solo per l'impatto emotivo del fare, anche per i risultati concreti.

Questo è il sollievo.

La gente resta deludente.
Aggrappata strenuamente alle condizioni che han portato a questa situazione.
Non leggo a livello generale riflessioni che discutano il percorso che ha portato qui.
E non leggo il desiderio di ridiscutere quelle condizioni. Anzi...

Non parlo del covid.
Che è un detonatore.

Parlo dello stile di vita occidentale. Del nostro stile di vita.
Parlo della distribuzione delle risorse e dello sfruttamento delle risorse.

Dall'alto non mi aspetto nulla da decenni.
Anzi, sono piuttosto sospettosa visto che anche in questo momento ci stan trattando come carne da macello a cui dare la crocchetta ogni tanto per tener buoni.
Uno dei motivi per cui studio è proprio che non mi fido e se proprio devo prenderlo a culo, almeno decido la posizione.

Mi delude che la gente resti buona a farsi dare la crocchetta e a fare il seduto.
Che si metta a 90 ma lamentandosi...eh beh.

Poi tiro dritta e ci trovo il positivo come dici.
Se non ce lo trovassi, non potrei ridere e giocare come faccio.

E continuo a fare, a studiare, a informarmi.
A render la mia vita sostenibile innanzitutto per me.
E poi per chi sta con me.

In tutto questo Minerva, per quanto mi riguarda, la delusione più grande è che la conoscenza acquisita venga equiparata all'opinione dettata dall'emotività e si faccia il giochetto dell'offesa invece che confrontarsi con la propria non conoscenza.
E' triste leggere in giro messaggi che non hanno neppure una grammatica che pretenderebbero di equipararsi in una discussione su un argomento specifico che richiede conoscenza, studio, preparazione. E' triste e grottesco.


Che si sposti la questione in un ordine morale di superiorità o inferiorità della persona senza riuscire a rimanere all'informazione.
Proiettando sull'altro i propri dubbi sulla propria intelligenza e trasformandoli in offese ricevute.


Non mi riferisco solo al forum eh, è un giochetto diffuso questo, lo ritrovo in parecchi ambiti.
Masochistico fra l'altro, ma tant'è.

E, se un tempo mi faceva una certa tenerezza, da persone adulte mi aspetto la capacità di dire "minchia, non so un cazzo di questa cosa. Spetta che mi informo".
Se non lo sanno fare...non è che ad un adulto gliela insegni sta cosa eh. Non la sa fare punto e basta. Pagherà le conseguenze.
(peccato ricadano anche sul resto della società però).

Se parlo di economia, uso questo ambito perchè sono limitata e qualunque discorso a riguardo con me richiede all'interlocutore la pazienza di spiegarmi le cose come ad una bambina di 2 anni, io mi metto nella posizione della bambina di 2 anni perchè so che non so un cazzo.
Perchè so che le mie sono opinioni basate solo sulla mia percezione del mondo, sulla mia esperienza personale, ma non sostenute da competenze di analisi e da informazione e formazione attendibile. Lo so.
Non è che mi metto a battere i piedini in terra e ad offendermi perchè l'altro, esponendomi le sue conoscenze, mi fa percepire la mia ignoranza.
Non è che siccome l'altro ne sa più di me è uno stronzo perchè io sono ignorante. La mia ignoranza è una mia responsabilità. E non ci chiedo sopra lo sconto emotività e comprensione.


Sono riuscita a spiegare il nucleo della delusione?

In queste condizioni...se devo essere sincera, mi spiace davvero molto per i ragazzi.

Ieri ero fuori per fare commissioni...i bambinetti erano a giro con le loro belle mascherine, alcuni li conosco e mi han fermata per raccontarmi come va. Mi ha raccontato della scoperta della mascherina, del gioco, delle curiosità.
Mi han chiesto quanto tempo ci vorrà ancora. Mi hanno bombardata di domande. Tenendo la loro bella distanza.
Una che parla a gesti mi ha fatto il segno dell'abbraccio. Mi ha commosso. Le ho spiegato che lo prendevo e lo avrei tenuto con me al sicuro il suo abbraccio. Che la abbracciavo anche io stretta ma da lontano. Le ho chiesto di chiudere gli occhi e andare a cercarlo quell'abbraccio e di averne cura pure lei. Sorrideva.

Han capito bene questi la situazione.

Erano preoccupati.
Alcuni erano preoccupati per i genitori che escono per lavorare.
Li ho invitati a parlare con la mamma e con il papà. A chiedere.

Sono bambini per la puttana.
E se devo esser sincera mi sembrano ben più consapevoli di parecchi adulti.

Mi dispiace parecchio per loro. Veramente tanto.
Che mondo di merda che si trovano in eredità.

Questa è la delusione emotiva.

Poi torno alla pragmatica e mi occupo di quel che posso al meglio di me studiando e discutendo e rompendo i coglioni e discutendo ancora.
E' l'eredità che posso lasciare io.

Ma mi chiedo se gli adulti si chiedano cosa stanno consegnando ai loro figli e ai figli dei loro figli.
Sono convinta anche io che la consapevolezza della non conoscenza ci possa far crescere . E nei momenti di necessità chi ne sa di più deve armarsi di buona volontà e pazienza per divulgare e accrescere il numero in positivo delle persone che aprono la mente.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Rispetto a prima credo che, da un punto di vista individuale, si sia capito che "esiste la possibilità" che esistano eventi che possono condizionarci.
Che è una cosa che era evidente anche prima.
A me pare un risultato davvero scarso.
Gli spunti di riflessione potevano essere molteplici e credo che "sopra di noi" lo saranno.
Peccato che individualmente si sentano più lamentele che "illuminazioni".

Politicamente il messaggio mi sembra ormai un "si salvi chi può" e non mi pare un grosso indice di prontezza ma in un certo senso lo trovo naturale.

Lavorativamente devo dire che ho una visione piuttosto parziale.
In alcuni settori della società per cui lavoro i DPI sono un default: senza non si esce.
E ci sono diversi piani di assistenza sanitaria attivi e dai primi di marzo ce ne è solo uno di più.
Quindi non so, dovessi basarmi solo sulla mia esperienza ti direi (ma te lo avrei detto anche 5 anni fa) che nel mondo del lavoro in Italia c'è un'altissima attenzione sulla salute del personale.
Però non so come funzioni nelle piccole società o nel mondo del commercio, se determinati protocolli siano sostenibili o meno, non so se mi spiego.
Da quel che sento in giro...direi di no.

Quel "Un po' più di prima", che trovo anche condivisibile, per me è "No" non "Quasi sì".
Questo intendevo dire. Spero di essere stata meno lapidaria e più chiara. :)

Dimenticavo. Ho letto che diventerai nonna. Bello. Buon viaggio :)
Io lavoro in una multinazionale
Se fosse uscita l’usl ci avrebbe fatto chiudere ma ovviamente non è mai Uscita ;)
Ora il rientro di tutti con le misure di distanziamento ecc ecc é praticamente impossibile e quindi continuiamo con lo Smart working io credo per tutta l’estate
 

Martes

Utente di lunga data
Soprattutto c'è, da parte di tante categorie, il disperato bisogno di soccorso in questo senso, e il soccorso deve e può partire dal singolo cittadino

Con tutte le precauzioni del caso, ma adesso chi può spendere un euro verso certe categorie, lo spenda!

È.. Può essere un gesto di fattiva solidarietà da domani, anche andare al ristorante, o a far colazione al bar, anche se non ci si andava nemmeno prima.

O farsi fare il servizio fotografico per il 25esimo di matrimonio, anche se le foto ci si facevano da soli anche prima

Usando ogni precauzione ovviamente..
E quando riapriranno gli spostamenti tra regioni anche gli appartamenti dayuse, sempre per solidarietà a categorie in crisi ovviamente 😎
 

isabel

Utente di lunga data
Io lavoro in una multinazionale
Se fosse uscita l’usl ci avrebbe fatto chiudere ma ovviamente non è mai Uscita ;)
Ora il rientro di tutti con le misure di distanziamento ecc ecc é praticamente impossibile e quindi continuiamo con lo Smart working io credo per tutta l’estate
Eh, appunto.
Multinazionali e grandi società credo seguano protocolli sanitari da tempo.
Chiaramente il livello di attenzione dipende dai settori.
In alcuni settori dove opera la mia società lo smart working non può esistere e il covid è solo "uno" dei rischi, uno nuovo.
Non il più pericoloso a dire il vero. Neppure in questo periodo di pandemia. ;)
Ma l'Italia, per quanto ne so (e ne so poco, quindi sono certa che molti potrebbero parlare con più competenza di me) ha una prevalenza di PMI e commercio.
E in quegli ambiti, sentendo amici, la situazione è piuttosto "confusa".
Si aspetta, si usa cassa in deroga...insomma si spera che tutto rientri.
E questo cozza un po' con la pronta risposta ad una "prossima volta", secondo me.
 
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