Quindi se - io diciottenne con pochissimi rischi alla salute - mi vaccino per veicolare lo stesso la malattia, sto compiendo un grande passo in favore della collettività?
Ma anche in questo caso, capisco l'altruismo (singolare ma indicativo pure il fatto che molti di quelli che mi hanno risposto lo faccio per altri, abbiano altri "a rischio" a diretto contatto o in coabitazione), ma capisco di più (dal mio punto di vista) che PRIMA viene la propria salute (e ciò che riteniamo meglio per noi), poi certamente quella altrui. Ovvio che se avessi ragionevoli garanzie sugli effetti a lungo termine non mi esimerei dal farlo, ad esempio, parlando di me. Ma non ho contatti frequenti con "nonni", meno che meno ci coabito, sono comunque insieme sempre a mio figlio che per ovvie ragioni non è vaccinato

, e ogni qualvolta mi è capitato di avere solo un minimo sospetto di avere qualcosa me ne sono rimasta a casa. Quel che secondo la mia coscienza posso fare per non andare in giro ed essere un potenziale veicolo del virus per gli altri, lo faccio. Il resto, riguarda la mia salute, il mio corpo, e cosa mi inietto nell'organismo lo decido io (finché me lo permetteranno....). A maggior ragione credo debba pensarlo un 18enne, quale che sia la sua scelta. Che - quello - il covid ragionevolmente può pensare che non lo uccide, né gli dà/darà particolari problemi. Il vaccino non si sa. E per giunta non esclude che - vaccinato il 18 enne, non sia parimenti un veicolo per la trasmissione ad altri. Altrimenti a cosa servirebbero quarantene e mascherine anche per i vaccinati? Prima che mi chiariscano questi punti con DATI (che ora inizieranno ad avere a disposizione), poi ragioniamo sull'opportunità di fare questi vaccini anche con riguardo alla salute altrui. Io la penso così. Per tornare al discorso che faceva
@Skorpio , poi, sinceramente anche a me quelli che in vista del green pass sono corsi a fare e prenotare un vaccino che prima non avevano creduto di fare, in vista del pranzo/cena di ferragosto, paiono un pò dei "pecoroni" (e questo mi porta a sviluppare altri ragionamenti su COME ci considera chi ci governa), ma alla fine il mondo è bello perché vario, e se il movente è stare al ristorante al chiuso, o altro "privilegio" più o meno temporaneo concesso, andrà bene anche così. A volte pure io divento "pecorona" per le cose che mi interessano molto (se in ballo c'è la mia salute devono interessarmi tanto tanto), ma riflettendoci mi dico anche che lo faccio con consapevolezza. Spero che per loro sia altrettanto, e in fondo l'importante è che vada bene a loro