Adolescenti e vaccino

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io mi preoccuperei molto di più dell' accumulo di schifezze che assumiamo mangiando, ad esempio.
Ma non ho visto nessuno scendere in piazza e protestare per la presenza di nitrati nella carne conservata, o qualcuno che faccia i sit in per protestare contro le aflatossine presenti nei prodotti da forno. O per i residui di diserbanti nel riso, o di pesticidi nella frutta.
Eppure queste cose uccidono centinaia di migliaia di persone ogni anno...

Abbiamo il terrore di quello che non sappiamo, di ipotetico e non temiamo quello che ci uccide per davvero.
Mangiare schifezze è una scelta come trovarsi bere o fumare
 

Skorpio

Utente di lunga data
Non ho capito in che modo la scelta di non vaccinarsi sia una non-scelta, un non saper decidere. Se scelgo di no vaccinarmi, scelgo di non vaccinarmi. Chiaro che potrò cambiare idea: magari perfezioneranno il vaccino, tanto per dirne una.
Il mio intervento era riferito a quelle "scelte" che implicano un cambiamento.

Scegliere di non osare vaccinarsi, come non osare cambiare operatore telefonico, o non osare cambiare abitudini alimentari (butto là esempi a caso) sono scelte, si.

Ma.sono scelte conservative (tale ero, e tale resto, per ora sto così)

In questa tipologia di persone non è la qualità della scelta in sé, ma la fatica al cambiamento, a avere il peso maggiore.

Cambiamento=paura (ce la farò? Che sarà di me? Già.. e poi.. se tra 20 anni mi cadono i peli dalla topa che faccio?)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Il mio intervento era riferito a quelle "scelte" che implicano un cambiamento.

Scegliere di non osare vaccinarsi, come non osare cambiare operatore telefonico, o non osare cambiare abitudini alimentari (butto là esempi a caso) sono scelte, si.

Ma.sono scelte conservative (tale ero, e tale resto, per ora sto così)

In questa tipologia di persone non è la qualità della scelta in sé, ma la fatica al cambiamento, a avere il peso maggiore.

Cambiamento=paura (ce la farò? Che sarà di me? Già.. e poi.. se tra 20 anni mi cadono i peli dalla topa che faccio?)
Ma "osare" perché? Detto così, pare che chi si vaccina sia un "eroe". Mentre la realtà è sempre e solo che uno fa quel che ritiene meglio per sé :)
Oggi parlavo con un amico il quale mi ha detto di essersi vaccinato perché - coabitando spesso a casa dei suoi genitori, che sono anziani (o comunque andandoci ospite in villeggiatura) - per scrupolo ha scelto di fare il vaccino. Però mi ha anche detto che se non avesse anziani a stretto contatto, anche abitativo, il vaccino lui mica lo avrebbe fatto 🤷‍♀️ .
Capisci cosa intendo? In quel tuo "osare" rientra di tutto. Rientra il mio amico che (giustamente) non vuole essere un problema per i suoi genitori, rientra chi vuole il green pass a tutti i costi, rientra chi spera di non avere più rotture di coglioni dal covid. Rientra di tutto. Nessuno "osa".

Non riesco a vedere la questione come la vedi tu, un pò di una non-scelta statica. Fatta per stare fermi. Ma semplicemente una scelta fatta in rapporto ai rischi/benefici che ciascuno di noi ha, o sente di avere. Analogamente il gestore telefonico non lo cambio perché "oso", ma perché mi offre delle condizioni più vantaggiose rispetto ad altro gestore. Se tu mi dici di "osare" cambiare un gestore, significa già che pensi che il nuovo gestore sia "meglio" di quello vecchio. Io invece il dubbio che il nuovo gestore non sia meglio ce l'ho. Non so se è chiaro. Che spesso il verbo "osare" è collegato a un qualche merito. Del tipo "è stato coraggioso e ce l'ha fatta, ha osato e vedi come è finito bene". Nella vita bisogna saper osare, e via dicendo. Oh: fatte le dovute proporzioni (preciso subito che non sto paragonando il vaccino ad un burrone), non è che se vedo un burrone e mi ci butto, allora "oso" :cool:
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ma "osare" perché? Detto così, pare che chi si vaccina sia un "eroe". Mentre la realtà è sempre e solo che uno fa quel che ritiene meglio per sé :)
Oggi parlavo con un amico il quale mi ha detto di essersi vaccinato perché - coabitando spesso a casa dei suoi genitori, che sono anziani (o comunque andandoci ospite in villeggiatura) - per scrupolo ha scelto di fare il vaccino. Però mi ha anche detto che se non avesse anziani a stretto contatto, anche abitativo, il vaccino lui mica lo avrebbe fatto 🤷‍♀️ .
Capisci cosa intendo? In quel tuo "osare" rientra di tutto. Rientra il mio amico che (giustamente) non vuole essere un problema per i suoi genitori, rientra chi vuole il green pass a tutti i costi, rientra chi spera di non avere più rotture di coglioni dal covid. Rientra di tutto. Nessuno "osa".

Non riesco a vedere la questione come la vedi tu, un pò di una non-scelta statica. Fatta per stare fermi. Ma semplicemente una scelta fatta in rapporto ai rischi/benefici che ciascuno di noi ha, o sente di avere. Analogamente il gestore telefonico non lo cambio perché "oso", ma perché mi offre delle condizioni più vantaggiose rispetto ad altro gestore. Se tu mi dici di "osare" cambiare un gestore, significa già che pensi che il nuovo gestore sia "meglio" di quello vecchio. Io invece il dubbio che il nuovo gestore non sia meglio ce l'ho. Non so se è chiaro. Che spesso il verbo "osare" è collegato a un qualche merito. Del tipo "è stato coraggioso e ce l'ha fatta, ha osato e vedi come è finito bene". Nella vita bisogna saper osare, e via dicendo. Oh: fatte le dovute proporzioni (preciso subito che non sto paragonando il vaccino ad un burrone), non è che se vedo un burrone e mi ci butto, allora "oso" :cool:
Probabilmente non si era capito che "osare" è qualcosa che non era riferito a me, ma è molto riferito a chi non si vaccina perché non sa cosa potrà riservargli il futuro.

Perr queste persone è veramente un dramma e un turbamento molto forte, soprattutto non sopportano di "andarsi a cercare guai" (stavo tanto bene come stavo)

Quindi per loro.. (non per me) è sicuramente un azzardo, un cercare rogne, un uscire dal guscio, un fare un tuffo nel vuoto, un abbandonare una dimensione rassicurante (ma io sto bene!! Non ho nulla! Perché dovrei vaccinarmi?? Perché??)

e l'aggettivo era dedicato a questo tipo di persone.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Probabilmente non si era capito che "osare" è qualcosa che non era riferito a me, ma è molto riferito a chi non si vaccina perché non sa cosa potrà riservargli il futuro.

Perr queste persone è veramente un dramma e un turbamento molto forte, soprattutto non sopportano di "andarsi a cercare guai" (stavo tanto bene come stavo)

Quindi per loro.. (non per me) è sicuramente un azzardo, un cercare rogne, un uscire dal guscio, un fare un tuffo nel vuoto, un abbandonare una dimensione rassicurante (ma io sto bene!! Non ho nulla! Perché dovrei vaccinarmi?? Perché??)

e l'aggettivo era dedicato a questo tipo di persone.
Credo che ci siano motivi validi per buttarsi nel vuoto e motivi evitabili. Poi ognuno di noi decide quali sono per se stesso
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il mio intervento era riferito a quelle "scelte" che implicano un cambiamento.

Scegliere di non osare vaccinarsi, come non osare cambiare operatore telefonico, o non osare cambiare abitudini alimentari (butto là esempi a caso) sono scelte, si.

Ma.sono scelte conservative (tale ero, e tale resto, per ora sto così)

In questa tipologia di persone non è la qualità della scelta in sé, ma la fatica al cambiamento, a avere il peso maggiore.

Cambiamento=paura (ce la farò? Che sarà di me? Già.. e poi.. se tra 20 anni mi cadono i peli dalla topa che faccio?)
Rispetto a questo, più che osare è bisogno di controllo.
Non ho voglia di cambiare gestore invece perché è troppo sbatti. Il mio vicino di 83 anni invece non fa che cambiare. Poi viene da me (non so perché mi ritiene tecnologica) quando qualcosa non funziona. Io Bruna Aranzulla gli dico di spegnere e riaccendere.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Probabilmente non si era capito che "osare" è qualcosa che non era riferito a me, ma è molto riferito a chi non si vaccina perché non sa cosa potrà riservargli il futuro.

Perr queste persone è veramente un dramma e un turbamento molto forte, soprattutto non sopportano di "andarsi a cercare guai" (stavo tanto bene come stavo)

Quindi per loro.. (non per me) è sicuramente un azzardo, un cercare rogne, un uscire dal guscio, un fare un tuffo nel vuoto, un abbandonare una dimensione rassicurante (ma io sto bene!! Non ho nulla! Perché dovrei vaccinarmi?? Perché??)

e l'aggettivo era dedicato a questo tipo di persone.
Come prima, ti posso rispondere per me, sul grassetto :)
Non è che dico "io sto bene, non ho nulla". Dico che non voglio fare la cavia. Laddove il fare la cavia è l'unico modo per assumere questo vaccino. Non ce ne sono altri. E francamente a questo punto due considerazioni su cosa rischio pigliando un virus che ho già preso (e che quindi non è nemmeno più una "novità" per l'organismo) e un vaccino che tanto "mirato" su quel virus nemmeno mi sembra, opto per la prima. Se a novembre dicembre dovesse diventarmi vitale prendere il vaccino (perché altrimenti manco non mi fanno uscire di casa, esempio) lo valuterò. Sento attualmente preponderante la necessità di prendere il vaccino sui rischi alla mia salute? La risposta è ovviamente no, diversamente avrei fatto il vaccino. Quanta fiducia dò a chi ci governa e ci sta smerciando il vaccino a costo di renderlo più "simpatico" con "incentivi"? Zero, o comunque poca. Quanta fiducia ripongo in un vaccino che non è stato possibile sperimentare? Questa - come sopra - dipende dalla preponderanza del rischio che attribuiamo noi, per noi stessi (come singoli, prima ancora che come collettività). Tu ti senti "a posto" con un vaccino che non ti esclude dalla quarantena (perché?), ti fa comunque veicolo della malattia (vedi poco fa), non esclude le morti, ha un'efficacia nel tempo direi parecchio limitata, ed effetti collaterali non conosciuti? Ti sei sentito informato quando - a fronte di ben 4 vaccini - uno si è sospeso, si sono somministrate dosi di vaccini differenti (ma poi si era in dubbio), si è detto che per chi ha fatto il covid basta una dose (ma nessuno si è mai preoccupato di appurarlo prima con un sierologico) eccetera, eccetera? Tu evidentemente sì, io no. Tieni conto - questo lo ammetto senza problema di sorta - che io, pur non demonizzando certo i medicinali, ed avendone assunti quando ce ne è stato bisogno, se anche ho un semplice mal di testa, tendo ad evitare di assumere farmaci. Poi ,se proprio la testa scoppia, prendo una tachipirina.
A parte ciò, ho in corpo tutti i vaccini di questo mondo, ho fatto più volte la profilassi antimalarica (anche con il temutissimo Lariam :D ), e non mi ritengo particolarmente fobica o irragionevole quanto all'utilizzo dei medicinali. E' certo che se devo pensare di fare la cavia....
 

Skorpio

Utente di lunga data
Credo che ci siano motivi validi per buttarsi nel vuoto e motivi evitabili. Poi ognuno di noi decide quali sono per se stesso
Ci mancherebbe pure che mi metto a decidere per gli altri, mica sono pagato!

Certo che ognuno decide per sé

Poi.. se uno mi viene liberamente a dire che ha deciso che non si vaccina perché non ha la certezza che il 29 aprile del 2041 non avrà avuto alcun brutto effetto dal vaccino, IO DECIDO che in questo contesto non è una persona che porta motivazioni credibili, e passo oltre
 

Skorpio

Utente di lunga data
Come prima, ti posso rispondere per me, sul grassetto :)
Non è che dico "io sto bene, non ho nulla". Dico che non voglio fare la cavia. Laddove il fare la cavia è l'unico modo per assumere questo vaccino. Non ce ne sono altri. E francamente a questo punto due considerazioni su cosa rischio pigliando un virus che ho già preso (e che quindi non è nemmeno più una "novità" per l'organismo) e un vaccino che tanto "mirato" su quel virus nemmeno mi sembra, opto per la prima. Se a novembre dicembre dovesse diventarmi vitale prendere il vaccino (perché altrimenti manco non mi fanno uscire di casa, esempio) lo valuterò. Sento attualmente preponderante la necessità di prendere il vaccino sui rischi alla mia salute? La risposta è ovviamente no, diversamente avrei fatto il vaccino. Quanta fiducia dò a chi ci governa e ci sta smerciando il vaccino a costo di renderlo più "simpatico" con "incentivi"? Zero, o comunque poca. Quanta fiducia ripongo in un vaccino che non è stato possibile sperimentare? Questa - come sopra - dipende dalla preponderanza del rischio che attribuiamo noi, per noi stessi (come singoli, prima ancora che come collettività). Tu ti senti "a posto" con un vaccino che non ti esclude dalla quarantena (perché?), ti fa comunque veicolo della malattia (vedi poco fa), non esclude le morti, ha un'efficacia nel tempo direi parecchio limitata, ed effetti collaterali non conosciuti? Ti sei sentito informato quando - a fronte di ben 4 vaccini - uno si è sospeso, si sono somministrate dosi di vaccini differenti (ma poi si era in dubbio), si è detto che per chi ha fatto il covid basta una dose (ma nessuno si è mai preoccupato di appurarlo prima con un sierologico) eccetera, eccetera? Tu evidentemente sì, io no. Tieni conto - questo lo ammetto senza problema di sorta - che io, pur non demonizzando certo i medicinali, ed avendone assunti quando ce ne è stato bisogno, se anche ho un semplice mal di testa, tendo ad evitare di assumere farmaci. Poi ,se proprio la testa scoppia, prendo una tachipirina.
A parte ciò, ho in corpo tutti i vaccini di questo mondo, ho fatto più volte la profilassi antimalarica (anche con il temutissimo Lariam :D ), e non mi ritengo particolarmente fobica o irragionevole quanto all'utilizzo dei medicinali. E' certo che se devo pensare di fare la cavia....
Siamo tutti cavie, nostro malgrado.
Con o senza qvaccino, con o senza covid, a diversi livelli

Si tratta solo di scegliere che tipo di cavia essere (per chi detiene da principio il potere di scegliere) e che tipo di cavia fare essere i nostri figli, (per chi ha figli minori come me e te) a vari livelli, sanitario, sociale, etc..

Ma dall'essere cavia non si scappa

Hai visto quanto duri e puri del no vax appena gli hai sventolato il green pass e la prospettiva di non andare a ballare o al ristorante per ferragosto , sono usciti dal buco di culo dove stavano rintanati? :D

Li vuoi più cavie di così??
 

spleen

utente ?
Mangiare schifezze è una scelta come trovarsi bere o fumare
Che assumiamo schifezze, più o meno occultate in quello che mangiamo, più o meno consapevoli di farlo.... è un dato di fatto, più che una scelta.
Leggiti la quantità di nitrati e nitriti sull' etichetta della bottiglietta di acqua che bevi, poi ne parliamo. O vuoi che ti racconti cosa buttano sulle viti che poi dal glera danno il prosecco?
Noi -crediamo- di avere il controllo su quello che mangiamo, che beviamo, sulle medicine, persino su quello che guidiamo, in realtà non credo sia così. Lo standard è ritagliato su chi produce non su chi consuma, senza che questo significhi necessariamente che chi produce sia un delinquente.
Vaccinarsi o meno è una scelta, non farlo non dà un maggiore controllo sulla propria vita, anzi.
 
Ultima modifica:

Nocciola

Super Moderatore
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Ci mancherebbe pure che mi metto a decidere per gli altri, mica sono pagato!

Certo che ognuno decide per sé

Poi.. se uno mi viene liberamente a dire che ha deciso che non si vaccina perché non ha la certezza che il 29 aprile del 2041 non avrà avuto alcun brutto effetto dal vaccino, IO DECIDO che in questo contesto non è una persona che porta motivazioni credibili, e passo oltre
Rischi benefici. È tutto qui. A 18 anni cosa rischio se prendo il covid? Poco o nulla. Cos rischio se mi vaccino? Non lo so
Decido che decisione prendere
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Che assumiamo schifezze, più o meno occultate in quello che mangiamo, più o meno consapevoli di farlo.... è un dato di fatto, più che una scelta.
Leggiti la quantità di nitrati e nitriti sull' etichetta della bottiglietta di acqua che bevi, poi ne parliamo. O vuoi che ti racconti cosa buttano sulle viti che poi dal glera danno il prosecco?
Noi -crediamo- di avere il controllo su quello che mangiamo, che beviamo, sulle medicine, persino su quello che guidiamo, in realtà non credo sia così. Lo standard è ritagliato su chi produce non su chi consuma, senza che questo significhi necessariamente che chi produce sia un delinquente.
Vaccinarsi o meno è una scelta, non farlo non dà un maggiore controllo sulla propria vita, anzi.
Io non ho mai parlato di controllo e mi capita di mangiare schifezze. Ma appunto decido che voglio mangiarle come decido di non leggere le etichette il più delle volte. Non c’è nessuno che mi obbliga a mangiarle o se non lo faccio non posso fare determinate cose
 

Vera

Supermod disturbante
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Rischi benefici. È tutto qui. A 18 anni cosa rischio se prendo il covid? Poco o nulla. Cos rischio se mi vaccino? Non lo so
Decido che decisione prendere
A distanza di un anno e mezza siamo ancora qui a fare questi ragionamenti del cazzo.
Si spera che il 18enne sia abbastanza intelligente da capire che se prende il Covid a lui non fa nulla, ma che se contagia me, l'amico con problemi di salute o la nonna può fare seri danni.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
A distanza di un anno e mezza siamo ancora qui a fare questi ragionamenti del cazzo.
Si spera che il 18enne sia abbastanza intelligente da capire che se prende il Covid a lui non fa nulla, ma che se contagia me, l'amico con problemi di salute o la nonna può fare seri danni.
Partendo dal presupposto che mi sono vaccinata non mi sembra di aver si scritto che chi non la pensa come me fa ragionamenti del cazzo
Mi piace ancora pensare che ci sia libertà di pensiero
Ribadisco entrambi i figli sono vaccinati nonostante io non fossi d’accordo. Fortunatamente loro non hanno pensato che ragionassi alla cazzo ma che appunto avessi idee diverse dalle loro
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Partendo dal presupposto che mi sono vaccinata non mi sembra di aver si scritto che chi non la pensa come me fa ragionamenti del cazzo
Mi piace ancora pensare che ci sia libertà di pensiero
Ribadisco entrambi i figli sono vaccinati nonostante io non fossi d’accordo. Fortunatamente loro non hanno pensato che ragionassi alla cazzo ma che appunto avessi idee diverse dalle loro
Ho già espresso il mio pensiero da tempo. Ognuno è libero di vaccinarsi come di non farlo e a me sta bene. Quello che non accetto sono alcune motivazioni che, a distanza di un anno e mezzo, sarebbe almeno il caso tenere per sè. Ho cari amici che non sono vaccinati e voglio bene loro lo stesso, anche se fanno ragionamenti del cazzo.
 

Foglia

utente viva e vegeta
A distanza di un anno e mezza siamo ancora qui a fare questi ragionamenti del cazzo.
Si spera che il 18enne sia abbastanza intelligente da capire che se prende il Covid a lui non fa nulla, ma che se contagia me, l'amico con problemi di salute o la nonna può fare seri danni.
Non condivido queste specie di tacite colpevolizzazioni. Una persona che si vaccina in coscienza, per me, lo fa perché è convinto che così facendo tutela in primis se stesso, e in seconda battuta chi gli sta vicino. Se ne è convinto. Altrimenti no. O altrimenti ancora può dire che tu, l'amico con problemi di salute e la nonna siete vaccinati, quindi (se il vaccino fosse tanto sicuro) che problemi ci sono? I ragionamenti possono essere i più disparati possibili, dire che uno sia del cazzo e l'altro no - quando di mezzo c'è la propria salute - non m i sembra un discorso costruttivo.

Poi ognuno fa le proprie considerazioni e valutazioni, in generale ti posso dire che ho amici che la pensano come me, e amici che la pensano all'opposto, ma nessuno pensa che io stia facendo ragionamenti del cazzo. Altrimenti partiamo dal presupposto che c'è chi "ha ragione" e chi "ha torto", nel contesto di un problema dove nessuno è detentore di chissà quali verità.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Non condivido queste specie di tacite colpevolizzazioni. Una persona che si vaccina in coscienza, per me, lo fa perché è convinto che così facendo tutela in primis se stesso, e in seconda battuta chi gli sta vicino. Se ne è convinto. Altrimenti no. O altrimenti ancora può dire che tu, l'amico con problemi di salute e la nonna siete vaccinati, quindi (se il vaccino fosse tanto sicuro) che problemi ci sono? I ragionamenti possono essere i più disparati possibili, dire che uno sia del cazzo e l'altro no - quando di mezzo c'è la propria salute - non m i sembra un discorso costruttivo.

Poi ognuno fa le proprie considerazioni e valutazioni, in generale ti posso dire che ho amici che la pensano come me, e amici che la pensano all'opposto, ma nessuno pensa che io stia facendo ragionamenti del cazzo. Altrimenti partiamo dal presupposto che c'è chi "ha ragione" e chi "ha torto", nel contesto di un problema dove nessuno è detentore di chissà quali verità.
Gli vorrei bene ma gli direi che fa dei ragionamenti del cazzo.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Gli vorrei bene ma gli direi che fa dei ragionamenti del cazzo.
Quindi se - io diciottenne con pochissimi rischi alla salute - mi vaccino per veicolare lo stesso la malattia, sto compiendo un grande passo in favore della collettività? 🙄

Ma anche in questo caso, capisco l'altruismo (singolare ma indicativo pure il fatto che molti di quelli che mi hanno risposto lo faccio per altri, abbiano altri "a rischio" a diretto contatto o in coabitazione), ma capisco di più (dal mio punto di vista) che PRIMA viene la propria salute (e ciò che riteniamo meglio per noi), poi certamente quella altrui. Ovvio che se avessi ragionevoli garanzie sugli effetti a lungo termine non mi esimerei dal farlo, ad esempio, parlando di me. Ma non ho contatti frequenti con "nonni", meno che meno ci coabito, sono comunque insieme sempre a mio figlio che per ovvie ragioni non è vaccinato :) , e ogni qualvolta mi è capitato di avere solo un minimo sospetto di avere qualcosa me ne sono rimasta a casa. Quel che secondo la mia coscienza posso fare per non andare in giro ed essere un potenziale veicolo del virus per gli altri, lo faccio. Il resto, riguarda la mia salute, il mio corpo, e cosa mi inietto nell'organismo lo decido io (finché me lo permetteranno....). A maggior ragione credo debba pensarlo un 18enne, quale che sia la sua scelta. Che - quello - il covid ragionevolmente può pensare che non lo uccide, né gli dà/darà particolari problemi. Il vaccino non si sa. E per giunta non esclude che - vaccinato il 18 enne, non sia parimenti un veicolo per la trasmissione ad altri. Altrimenti a cosa servirebbero quarantene e mascherine anche per i vaccinati? Prima che mi chiariscano questi punti con DATI (che ora inizieranno ad avere a disposizione), poi ragioniamo sull'opportunità di fare questi vaccini anche con riguardo alla salute altrui. Io la penso così. Per tornare al discorso che faceva @Skorpio , poi, sinceramente anche a me quelli che in vista del green pass sono corsi a fare e prenotare un vaccino che prima non avevano creduto di fare, in vista del pranzo/cena di ferragosto, paiono un pò dei "pecoroni" (e questo mi porta a sviluppare altri ragionamenti su COME ci considera chi ci governa), ma alla fine il mondo è bello perché vario, e se il movente è stare al ristorante al chiuso, o altro "privilegio" più o meno temporaneo concesso, andrà bene anche così. A volte pure io divento "pecorona" per le cose che mi interessano molto (se in ballo c'è la mia salute devono interessarmi tanto tanto), ma riflettendoci mi dico anche che lo faccio con consapevolezza. Spero che per loro sia altrettanto, e in fondo l'importante è che vada bene a loro :)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Quindi se - io diciottenne con pochissimi rischi alla salute - mi vaccino per veicolare lo stesso la malattia, sto compiendo un grande passo in favore della collettività? 🙄

Ma anche in questo caso, capisco l'altruismo (singolare ma indicativo pure il fatto che molti di quelli che mi hanno risposto lo faccio per altri, abbiano altri "a rischio" a diretto contatto o in coabitazione), ma capisco di più (dal mio punto di vista) che PRIMA viene la propria salute (e ciò che riteniamo meglio per noi), poi certamente quella altrui. Ovvio che se avessi ragionevoli garanzie sugli effetti a lungo termine non mi esimerei dal farlo, ad esempio, parlando di me. Ma non ho contatti frequenti con "nonni", meno che meno ci coabito, sono comunque insieme sempre a mio figlio che per ovvie ragioni non è vaccinato :) , e ogni qualvolta mi è capitato di avere solo un minimo sospetto di avere qualcosa me ne sono rimasta a casa. Quel che secondo la mia coscienza posso fare per non andare in giro ed essere un potenziale veicolo del virus per gli altri, lo faccio. Il resto, riguarda la mia salute, il mio corpo, e cosa mi inietto nell'organismo lo decido io (finché me lo permetteranno....). A maggior ragione credo debba pensarlo un 18enne, quale che sia la sua scelta. Che - quello - il covid ragionevolmente può pensare che non lo uccide, né gli dà/darà particolari problemi. Il vaccino non si sa. E per giunta non esclude che - vaccinato il 18 enne, non sia parimenti un veicolo per la trasmissione ad altri. Altrimenti a cosa servirebbero quarantene e mascherine anche per i vaccinati? Prima che mi chiariscano questi punti con DATI (che ora inizieranno ad avere a disposizione), poi ragioniamo sull'opportunità di fare questi vaccini anche con riguardo alla salute altrui. Io la penso così. Per tornare al discorso che faceva @Skorpio , poi, sinceramente anche a me quelli che in vista del green pass sono corsi a fare e prenotare un vaccino che prima non avevano creduto di fare, in vista del pranzo/cena di ferragosto, paiono un pò dei "pecoroni" (e questo mi porta a sviluppare altri ragionamenti su COME ci considera chi ci governa), ma alla fine il mondo è bello perché vario, e se il movente è stare al ristorante al chiuso, o altro "privilegio" più o meno temporaneo concesso, andrà bene anche così. A volte pure io divento "pecorona" per le cose che mi interessano molto (se in ballo c'è la mia salute devono interessarmi tanto tanto), ma riflettendoci mi dico anche che lo faccio con consapevolezza. Spero che per loro sia altrettanto, e in fondo l'importante è che vada bene a loro :)
Foglia ma lo sai vero che chi è vaccinato, è molto ma molto ma molto meno "infettivo" di chi non lo è..?

Questi sono i dati che ci danno i professori e gli studi.

Oppure pensi che mentano?

 
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