Una domanda, un consiglio, e un aiuto.... perché so di non essere totalmente obiettiva
Figli, sport, e gare: quando è giusto assecondare la loro volontà di non farle, e quando è giusto spronarli a provare?
Spiego meglio: dopo la prima gara, in cui mio figlio le ha prese, ora è titubante ad affrontare la seconda. Ho provato a spiegargli che è assolutamente normale "perdere", soprattutto se - alla prima esperienza - ci si confronta con chi sicuramente ha già avuto più esperienze alle spalle, più allenamento, eccetera. Io ho una visione abbastanza agonistica dello sport, pur mantenendo l'idea che, all'età di mio figlio, deve essere qualcosa di assolutamente "ludico", li deve divertire anzitutto. Suo padre, quando ieri sera gli ho comunicato che lui non intenderebbe fare la prossima gara, ha detto che, a quel punto, è anche inutile fargli seguire uno sport, che lo sport deve essere finalizzato appunto al confronto sul terreno di gara. La penso come lui (non sulla inutilità di fare comunque sport, ma sul fatto che poter fare gare da piccoli sia un'ottima opportunità di crescita) bma..... è la mia visione, dello sport. Che ne dite? Insisto con mio figlio, o prendo atto, e pazienza per una gara saltata?