Non ti viene il dubbio che la mancanza di spazi e di docenti fosse la causa voluta della decimazione degli studenti.
possibile, credo poco probabile e comunque per me un criterio di selezione deve esserci che però non sia questo nel caso.
e come qualsiasi selezione, come dicono quelli studiati, the sooner the better.
Questo anche a vantaggio di chi dovesse essere non idoneo ad entrare evitandogli di scoprirlo con anni di ritardo con corsi seguiti e studi fatti solo per forza d'inerzia.
Decimazione che rende orgogliosi i superstiti e li convince di essere meritevoli.
Sicuramente in qualcuno si sarà creata questa errata considerazione.
Ma limitatamente a quello che ho visto io, erano molti più esausti e frustrati che orgogliosi.
non hai mai fatto una lezione di istituzioni di diritto romano nei primi 3 mesi di corso. altro che 200 e passa
Non metto in dubbio che ci sono facoltà come legge dove si superano tranquillamente le 200 anime.
ma non è questo il punto.
Non ne faccio una questione di numeri assoluti ma bensì relativi.
Nel mio caso, le aule erano ad occhio e croce idonee per molto meno della metà di quelli che realmente entravano.
Come entrare in 6/7 in un auto
una cosa è una fiat 126 ed un'altra cosa è un Hammer H3
Ricordo persone sedute sui fan coil a pavimento vicino al muro con l'effetto d'estate di farci morire noi dal caldo mentre loro si ritrovavano con i culi ghiacciati...finchè ad uno ad uno poi non si sono rotti tutti visto l'utilizzo come sediolini.
Nei mesi freddi c'era il gradiente termico fra i 35° in aula ed i 10° fuori ed avevi il problema di come gestire, spesso posto sotto al culo, il giaccone.
Io non ho mai seguito un corso di diritto e quindi non posso sapere quanto e come serve prendere appunti o basta più ascoltare che scrivere ma ti posso assicurare che corsi come Analisi I o Fisica I ti costringono a stare per tutta la lezione con un occhio verso la lavagna ed un altro sul foglio a prendere note o passaggi importanti.
In quelle panche stavi gomito a gomito e bastava un mancino o uno che scrivesse a gomito largo ed eri fottuto.
Per tanti di questi motivi ritengo che una bella selezione all'inizio non può che far bene a chi viene escluso come a chi invece risulta idoneo.
Ed in tutto questo non ho citato gli studenti di professione
quella nutrita fetta di iscritti, molti benestanti, che vedevano l'università come parcheggio in attesa dell'ispirazione.
Gran parte di questi, per scarsa preparazione e/o impegno, finirebbero tranquillamente sotto la mannaia dei test di ingresso
e questo lo dico con la consapevolezza che un test di ingresso avrebbe potuto tranqullamente segare anche me.
E non è che sarebbe stata tutta sta gran perdita per la società eh...