ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sì, mi piace la tua descrizione!Non ho mai visto i miei ricordi come qualcosa che mi facesse provare gioia o dolore, piuttosto qualcosa che riguarda le sensazioni, per le quali spesso provo nostalgia. Specialmente per quelli "ambientali", un certo posto, un certo periodo...
Tutti appartengono alla mia storia, alla mia epica personale, vittorie e anche sconfitte.
Io ho una preferenza per i ricordi che comprendono il dolore.
Non per il dolore che portano, ma perchè sono i luoghi della memoria dove ho sfidato me stessa.
I fallimenti. Gli errori. La delusione (di me con me). La fatica. I dubbi. Le incertezze.
Mi rimandano il mio percorso, la mia costruzione di me.
Paradossalmente quindi, il ricordo del dolore, mi porta serenità.
Rassicurazione. Anche benessere.
Significa che posso. Andare oltre.
Mi rimanda il mio senso di onore e fierezza.
Sarà che i ricordi li uso per collocarmi e ricollocarmi nel presente.
Per cucire il filo della narrazione e poterlo condividere.
Le gioie...le percepisco come cuscini. Ti ci siedi sopra, riposi, poi riprendi a camminare. Ma non sono fulcri fondamentali.
Epica personale mi piace!