Siete favorevoli o contrari

perplesso

Administrator
Staff Forum
😂 😂 😂


Se anche non sanno tradursi un contratto in italiano, e saltano le postille in carattere microscopico sono ancora più appetibili?
Mi piace la tua visione ampia e collocata nella modernità. Ma soprattutto comprensiva di un progetto ampio e lungimirante.

Venendo a noi...io non ho detto che non ho idea di come funzionano. Lo stai scrivendo tu, è una tua inferenza. 😊

IO ho detto che non ho intenzione di entrare nel discorso e spiegato anche il perchè.
Che è diverso. E lo ribadisco.

Se vuoi parliamo di competenze.

Dimmi, per esempio a questo proposito, lo trovo interessante...cosa significa per te che le competenze scolastiche (😂...scusami...ma è uno strafalcione simpaticissimo) non sono tutte uguali?
non usare i giochini dialettici con me. se non sai come funzionano le istituzioni UE, dillo chiaramente, non rifugiarti nel non ho voglia di parlarne,.

detto questo

tu sei partita col dire che tenere i ragazzi forzatamente a scuola fino al biennio delle superiori è na minchiata e su questo sono anche d'accordo con te. poi hai tirato fuori la storiella di Lisbona 2020, che essendo una questione europea, è chiaramente na roba inutile. quindi deciditi, sti ragazzi li vogliamo tenere a scuola fino a che età? perchè se vuoi ragazzi che parlino un inglese fluente, altro che 16 anni.

a me, e lo ripeto come esempio di chi vorrebbe crescere come impresa, servono operai specializzati. nel mio piccolo, gente che sappia cucire a mano e macchina. in altri settori, servono altre capacità. quindi intanto ti dico che manca quasi del tutto una scuola professionale, cosa che c'era quando ero pischello io.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il punto è che non è un'onta nemmeno dire "non ce la faccio, non mi interessa l'università, non sono bravo a studiare, ecc. ecc".
Il problema secondo me è quello di un sistema che vuole tutti laureati, ma poi non può offrire a tutti questi laureati adeguato lavoro.
Ed è pure quello inerente al chi, e come, si laurea, alle competenze offerte ben prima di arrivare all'università.
Altrimenti risolviamo la questione come dice @perplesso : serve gente che impugni la zappa, o ago e filo, quindi strachissenefrega se non sa l'inglese. Dimenticandosi però dei laureati che magari, anziché rassegnarsi a zappa o ago&filo preferiscono tentare la strada all'estero, e che malgrado anni e anni sui libri non sanno l'inglese 🤷‍♀️
Ma io rispondevo a Ulisse e al suo accenno degli insofferenti alla scuola.
Non solo non penso che tutti debbano laurearsi (anche ben oltre il problema della collocazione) ma anche che ci sia ancora una idea elitaria della università e della collocazione sociale di chi si laurea. È evidente che non tutti debbano fare i dirigenti (per continuare a parlare in italiano). Ma è anche evidente che una laurea non rende tuttologi neppure nel proprio campo. Per questo è necessaria una formazione di base forte.
Ma se dal periodo post unitario e poi nel dopoguerra è stato fatto uno sforzo per l'alfabetizzazione, non è stato per fare un piacere, ma perché servivano operai che sapessero leggere.
È indubbio non solo che servano artigiani a tutti i livelli e in tutti i settori, ma oh pure gli artigiani sono persone che hanno il diritto e il dovere di avere quella formazione di base che ora ha solo qualche fortunato che è incappato in bravi insegnanti. La scuola funziona quando funziona anche con insegnanti mediocri.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Che cazzate! Non serve andare all'università. Lo sanno tutti che per imparare il tuttologismo basta andare su Facebook.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Ma ha senso organizzare lauree inutili? Non è spreco quello? A me scoccia di più vedere gente laureata in scienze umanistiche per la comunicazione (che prima o poi capirò a cosa serve), che vedere ampliare la possibilità di frequentare indirizzi che abbiano un senso alle persone che lo vogliono fare, non è che temi regalano qualcosa eh, le lauree te le paghi care
Se mia figlia non da esami certo che non la mantengo a bivaccare, ma non c’entra un cazzo
Tu parli perché tua figlia ha 4 anni...
Io parlo perché ho mia figlia ammessa ad ingegneria....
È veramente diverso..
Perché piuttosto che lasciare un ragazzo di 19 anni un anno fermo a fare un cazzo...gli farei fare piuttosto un anno di una laurea a cazzo...
Perché se si fermano un anno e non prendono un libro in mano per un anno... è veramente difficile che riprendano a studiare.. ..
Purtroppo i numeri chiusi alle università portano a questo...
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
non usare i giochini dialettici con me. se non sai come funzionano le istituzioni UE, dillo chiaramente, non rifugiarti nel non ho voglia di parlarne,.
Io uso la chiarezza, e soprattutto non mi presto ai giochini. :)

Fosse maieutica (e quindi ne avessi un guadagno in termini di apprendimento) forse potrei considerarlo.
Ma dipenderebbe comunque dal contenuto della proposta, che dovrebbe comunque essere innovativa rispetto a ciò che già so.

Quindi, in ossequio alla chiarezza e in spregio ai giochetti che non mi piacciono se non almeno un minimo elaborati, non mi presto allo spostare funzionalmente il focus, ossia se sto parlando di competenze non seguo il discorso su altro, per esempio il funzionamento degli enti europei.

Ciò detto.

Veniamo al focus: competenze europee.

che dicono?
Che obiettivi si pongono?
che percorso propongono?
come vengono inserite nelle indicazioni nazionali che sostituiscono i programmi?

tu sei partita col dire che tenere i ragazzi forzatamente a scuola fino al biennio delle superiori è na minchiata e su questo sono anche d'accordo con te. poi hai tirato fuori la storiella di Lisbona 2020, che essendo una questione europea, è chiaramente na roba inutile. quindi deciditi, sti ragazzi li vogliamo tenere a scuola fino a che età? perchè se vuoi ragazzi che parlino un inglese fluente, altro che 16 anni.

a me, e lo ripeto come esempio di chi vorrebbe crescere come impresa, servono operai specializzati. nel mio piccolo, gente che sappia cucire a mano e macchina. in altri settori, servono altre capacità. quindi intanto ti dico che manca quasi del tutto una scuola professionale, cosa che c'era quando ero pischello io.
E' un fatto il risultato della strutturazione dell'obbligo. C'è poco da essere o non essere d'accordo.
E' una questione di osservazione non strumentale a questa o quella direzione.
E di rilevazione dei risultati.

A questo riguardo, non serve che io porti dati.
E' sufficiente farsi una ricerchina di quelle aeree e se ne trovano a iosa.

Fra le competenze europee è indicato l'utilizzo di una seconda lingua come lingua madre.
E, ovviamente visto che si sta parlando di competenze, il presupposto è la conoscenza della lingua madre.

E' la domanda che non funziona. E ci sta, non sapendo nulla di pedagogia e neppure degli ultimi studi riguardanti l'apprendimento (e..minchia....se non sai l'inglese ti devi affidare al traduttore perchè sono scritti in inglese e prodotti nel mondo anglosassone che è avanti a noi di almeno 30 anni)

Non è questione di età.
E' una questione di curricoli.

I nostri percorsi scolastici sono costruiti sulla riforma gentile...
Sono state fatte minimali modifiche, niente di strutturale e soprattutto niente di adeguato a ciò che sta accadendo.

Imparare a imparare, che è una competenza chiave, per esempio.

La specializzazione degli operai dovrà essere rivista nell'ottica dell'automatizzazione.
Più tardi lo si farà...più la gara a chi parla peggio con slavi e greci sarà reale, ma non nei termini di chi parla peggio ma di chi se la prende di più in culo rispetto alla capacità di innovare e soprattutto alla capacità di farlo leggendo i cambiamenti in atto.


Questi ultimi anni pare non abbiano insegnato un cazzo, a qualcuno, salvo consolidare l'abilità alla lamentela.
Chi sopravviverà, in termini aziendali, sarà chi riuscirà a render sostenibile il suo sistema azienda, piccolo o grande che sia.
Nel significato più ampio di sostenibilità.

Le scuole professionali, così come sono ora pensate, stanno sfornando analfabeti funzionali e coltivando l'analfabetismo di ritorno.
Hanno un corpo docente che insegna roba che manco si usa più o che si userà ancora per pochissimo.

Corpo docente che è demotivato e si ritrova, senza alcuna formazione specifica, ad affrontare problematiche comportamentali che non permettono di gestire un gruppo classe figuriamoci insegnargli anche il minimo indispensabile per leggere un testo più lungo di dieci righe. ( e questo implica il non sviluppo della competenza di ascolto e traduzione, passaggio da astratto a concreto e da concreto ad astratto, che in soldoni è l'incapacità di imparare a maneggiare anche un semplice ago e filo)

Non hanno laboratori adeguati, salvo rare eccezioni.
Per non parlare di spazi e legami con le aziende del territorio (con cui si dice, nella norma, dovrebbero esser costruiti percorsi di alternanza...mi fa ridere solo scriverne....)

Sono parcheggi in attesa dell'adempimento. E poi riduttori del danno.
Oltre che laboratori di creazione di carne da macello per cooperative, aziende che propongono stage gratuiti e simili.

Per riassumere tutto in una frase: se non si passa dagli obiettivi alle competenze, se non si inserisce una valutazione che sappia tener in equilibrio qualitativo e quantitativo, se non si passa ad una pianificazione delle necessità e delle disponibilità, se non si riforma veramente la scuola, e non l'università che è ridicola per come è impostata in italia rispetto al mondo anglosassone per esempio anche solo dal punto di vista dell'aderenza al mondo del lavoro, ma i gradi più bassi...avremo tantissima gente che sa maneggiare ago e filo e lo sa fare solo in quel modo e al minimo cambiamento non sa che fare.
Che non sa legger un contratto e si fa fottere per 6 euro l'ora.
Salvo poi incazzarsi e ovviamente scegliere le scorciatoie.

Inutile lamentarsi delle tenie se se ne fa la fabbrica.

Sai, fra le competenze chiave di una scuola adeguata la tempo e non adeguata a gentile, imparare a imparare è una di quelle centrali.

Fra la competenze delle aziende che in questi anni non solo non hanno perso ma sono cresciute, c'è quella della formazione interna.
E della fidelizzazione dei propri impiegati.
A partire dalla costruzione di un welfare interno. Anche minimo. Ma soprattutto in rete con il territorio.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
1662900890873.png


....credo che anche questo qui si sia informato su faichbuc...o forse suo cuggino :sneaky:
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Mah.... ne parlavo col mio ex proprio ieri, a riguardo dell'opportunità di far svolgere a nostro figlio un corso di inglese a parte, o di chiamare una teacher a casa :)
E mi diceva che sì, gli spagnoli non so, ma di certo i francesi ci magnano in testa.... :)

Hai riscontri diversi?
I miei figli l inglese lo parlano eccome...
Scuole statali...
No teacher privata (se non per un periodo alle medie entrambi)
Adesso al liceo.
.sono cmq preparatissimi...
Mio figlio oltretutto sta facendo la certificazione Cambridge...
Onestamente posso dire che con un po' di buona volontà...e obbiettivi sul lungo termine ti possono portare ad avere l intelligenza di studiare bene una lingua straniera indispensabile come l inglese...
E ...poi un domani...
Che facciamo pure l idraulico...
Ma a casa loro...
I ns figli devono avere la possibilità di lavorare...a casa ns...non a Londra col "re Carlo"......
 

Foglia

utente viva e vegeta
I miei figli l inglese lo parlano eccome...
Scuole statali...
No teacher privata (se non per un periodo alle medie entrambi)
Adesso al liceo.
.sono cmq preparatissimi...
Mio figlio oltretutto sta facendo la certificazione Cambridge...
Onestamente posso dire che con un po' di buona volontà...e obbiettivi sul lungo termine ti possono portare ad avere l intelligenza di studiare bene una lingua straniera indispensabile come l inglese...
E ...poi un domani...
Che facciamo pure l idraulico...
Ma a casa loro...
I ns figli devono avere la possibilità di lavorare...a casa ns...non a Londra col "re Carlo"......
Bello bellissimo, glielo anzi: ve lo auguro :)
Però quella che sarà la situazione occupazionale da noi tra.... anche solo 5 anni, non la possiamo prevedere.
O meglio: sappiamo che da decenni va in peggiorando. Prezzi alle stelle e stipendi spesso inadeguati. Che si fa presto a dire che c'è lavoro per tutti, se poi copre le sole bollette della luce ;)
Sono la prima ad augurarmi che mio figlio non finisca in culandia per sempre, comunque! 😊
Ma se dovesse capitare che lo volesse/dovesse fare vorrei che ne fosse anche preparato.
L'idraulico?
Ma magari!
Uno dei pochi lavori che spari il qualunque preventivo e la gente è disposta a pagarti oro, pur di non avere la tubatura che gocciola acqua o il lavandino intasato 😅
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Io uso la chiarezza, e soprattutto non mi presto ai giochini. :)

Fosse maieutica (e quindi ne avessi un guadagno in termini di apprendimento) forse potrei considerarlo.
Ma dipenderebbe comunque dal contenuto della proposta, che dovrebbe comunque essere innovativa rispetto a ciò che già so.

Quindi, in ossequio alla chiarezza e in spregio ai giochetti che non mi piacciono se non almeno un minimo elaborati, non mi presto allo spostare funzionalmente il focus, ossia se sto parlando di competenze non seguo il discorso su altro, per esempio il funzionamento degli enti europei.

Ciò detto.

Veniamo al focus: competenze europee.

che dicono?
Che obiettivi si pongono?
che percorso propongono?
come vengono inserite nelle indicazioni nazionali che sostituiscono i programmi?



E' un fatto il risultato della strutturazione dell'obbligo. C'è poco da essere o non essere d'accordo.
E' una questione di osservazione non strumentale a questa o quella direzione.
E di rilevazione dei risultati.

A questo riguardo, non serve che io porti dati.
E' sufficiente farsi una ricerchina di quelle aeree e se ne trovano a iosa.

Fra le competenze europee è indicato l'utilizzo di una seconda lingua come lingua madre.
E, ovviamente visto che si sta parlando di competenze, il presupposto è la conoscenza della lingua madre.

E' la domanda che non funziona. E ci sta, non sapendo nulla di pedagogia e neppure degli ultimi studi riguardanti l'apprendimento (e..minchia....se non sai l'inglese ti devi affidare al traduttore perchè sono scritti in inglese e prodotti nel mondo anglosassone che è avanti a noi di almeno 30 anni)

Non è questione di età.
E' una questione di curricoli.

I nostri percorsi scolastici sono costruiti sulla riforma gentile...
Sono state fatte minimali modifiche, niente di strutturale e soprattutto niente di adeguato a ciò che sta accadendo.

Imparare a imparare, che è una competenza chiave, per esempio.

La specializzazione degli operai dovrà essere rivista nell'ottica dell'automatizzazione.
Più tardi lo si farà...più la gara a chi parla peggio con slavi e greci sarà reale, ma non nei termini di chi parla peggio ma di chi se la prende di più in culo rispetto alla capacità di innovare e soprattutto alla capacità di farlo leggendo i cambiamenti in atto.


Questi ultimi anni pare non abbiano insegnato un cazzo, a qualcuno, salvo consolidare l'abilità alla lamentela.
Chi sopravviverà, in termini aziendali, sarà chi riuscirà a render sostenibile il suo sistema azienda, piccolo o grande che sia.
Nel significato più ampio di sostenibilità.

Le scuole professionali, così come sono ora pensate, stanno sfornando analfabeti funzionali e coltivando l'analfabetismo di ritorno.
Hanno un corpo docente che insegna roba che manco si usa più o che si userà ancora per pochissimo.

Corpo docente che è demotivato e si ritrova, senza alcuna formazione specifica, ad affrontare problematiche comportamentali che non permettono di gestire un gruppo classe figuriamoci insegnargli anche il minimo indispensabile per leggere un testo più lungo di dieci righe. ( e questo implica il non sviluppo della competenza di ascolto e traduzione, passaggio da astratto a concreto e da concreto ad astratto, che in soldoni è l'incapacità di imparare a maneggiare anche un semplice ago e filo)

Non hanno laboratori adeguati, salvo rare eccezioni.
Per non parlare di spazi e legami con le aziende del territorio (con cui si dice, nella norma, dovrebbero esser costruiti percorsi di alternanza...mi fa ridere solo scriverne....)

Sono parcheggi in attesa dell'adempimento. E poi riduttori del danno.
Oltre che laboratori di creazione di carne da macello per cooperative, aziende che propongono stage gratuiti e simili.

Per riassumere tutto in una frase: se non si passa dagli obiettivi alle competenze, se non si inserisce una valutazione che sappia tener in equilibrio qualitativo e quantitativo, se non si passa ad una pianificazione delle necessità e delle disponibilità, se non si riforma veramente la scuola, e non l'università che è ridicola per come è impostata in italia rispetto al mondo anglosassone per esempio anche solo dal punto di vista dell'aderenza al mondo del lavoro, ma i gradi più bassi...avremo tantissima gente che sa maneggiare ago e filo e lo sa fare solo in quel modo e al minimo cambiamento non sa che fare.
Che non sa legger un contratto e si fa fottere per 6 euro l'ora.
Salvo poi incazzarsi e ovviamente scegliere le scorciatoie.

Inutile lamentarsi delle tenie se se ne fa la fabbrica.

Sai, fra le competenze chiave di una scuola adeguata la tempo e non adeguata a gentile, imparare a imparare è una di quelle centrali.

Fra la competenze delle aziende che in questi anni non solo non hanno perso ma sono cresciute, c'è quella della formazione interna.
E della fidelizzazione dei propri impiegati.
A partire dalla costruzione di un welfare interno. Anche minimo. Ma soprattutto in rete con il territorio.
tutto quello che arriva a livello pedagogico dal mondo anglosassone può serenamente finire nel WC senza nemmeno perdere un secondo a leggerlo.

Prendo atto che non sai nulla delle istituzioni europee.

ciò premesso. per sapere tenere in mano ago e filo s'intende conoscere le basi del lavoro, che restano sempre le stesse, nel tempo. l'adeguamento delle scuole professionali deve saper insegnare a questi ragazzi e ragazze ad adattare le conoscenze di base alle trasformazioni del lavoro. che può essere anche conoscere in modo sufficiente la lingua del paese in cui si lavora. nel nostro caso, l'italiano. mica che no.

il discorso del saper leggere un contratto è una bella teoria che non ha alcuna attinenza col reale. perchè significa presumere che tutti abbiano le stesse capacità. cosa che non è.

sarebbe come spiegare ad un ingegnere che 2+2=4 è solo una possibilità, ma che in diritto ed in politica succede di rado. non so se è chiara la metafora
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
tutto quello che arriva a livello pedagogico dal mondo anglosassone può serenamente finire nel WC senza nemmeno perdere un secondo a leggerlo.

ciò premesso. per sapere tenere in mano ago e filo s'intende conoscere le basi del lavoro, che restano sempre le stesse, nel tempo. l'adeguamento delle scuole professionali deve saper insegnare a questi ragazzi e ragazze ad adattare le conoscenze di base alle trasformazioni del lavoro. che può essere anche conoscere in modo sufficiente la lingua del paese in cui si lavora. nel nostro caso, l'italiano. mica che no.

il discorso del saper leggere un contratto è una bella teoria che non ha alcuna attinenza col reale. perchè significa presumere che tutti abbiano le stesse capacità. cosa che non è.

sarebbe come spiegare ad un ingegnere che 2+2=4 è solo una possibilità, ma che in diritto ed in politica succede di rado. non so se è chiara la metafora
diciamo che è un bene che ti occupi di teoria delle istituzioni europee... 😂 😂 😂
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
I miei figli l inglese lo parlano eccome...
Scuole statali...
No teacher privata (se non per un periodo alle medie entrambi)
Adesso al liceo.
.sono cmq preparatissimi...
Mio figlio oltretutto sta facendo la certificazione Cambridge...
Onestamente posso dire che con un po' di buona volontà...e obbiettivi sul lungo termine ti possono portare ad avere l intelligenza di studiare bene una lingua straniera indispensabile come l inglese...
E ...poi un domani...
Che facciamo pure l idraulico...
Ma a casa loro...
I ns figli devono avere la possibilità di lavorare...a casa ns...non a Londra col "re Carlo"......
in un mondo che si orienta verso la multipolarità l'inglese NON è indispensabile. anche perchè commercialmente parlando, conta più l'american english di quello oxfordiano.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
in un mondo che si orienta verso la multipolarità l'inglese NON è indispensabile. anche perchè commercialmente parlando, conta più l'american english di quello oxfordiano.
Va bene...
Hai ragione tu..
Non so che dirti...
Scusa se ho aperto bocca...
Scusa se ho dei figli ...e posso raccontare quello che fanno...
Ma conta di più fare come fai tu!e dici tu .
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
le istituzioni europee, tutte, sono progettate per non funzionare. il concetto di base è questo.
certo!!!

come si può contraddire un fatto di tale portata ed evidenza?

Manco serve neppure più la teoria delle istituzioni europee per sostenerlo 😂

....è solo questione di tempo e l'italia risorgerà!!
in tutta la sua romanica potenza (e cazzo duro a volontà :love:)
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Va bene...
Hai ragione tu..
Non so che dirti...
Scusa se ho aperto bocca...
Scusa se ho dei figli ...e posso raccontare quello che fanno...
Ma conta di più fare come fai tu!e dici tu .
quello che fanno i tuoi figli è quello che il sistema permette. non è una questione di fare giusto o sbagliato, perchè quello presuppone l'avere una scelta. che loro NON hanno. dico semplicemente che nella tua narrazione è sbaglato solo affermare che l'inglese sia indispensabile. perchè la realtà del mondo del lavoro dice che no.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
certo!!!

come si può contraddire un fatto di tale portata ed evidenza?

Manco serve neppure più la teoria delle istituzioni per sostenerlo 😂

....è solo questione di tempo e l'italia risorgerà!!
in tutta la sua romanica potenza (e cazzo duro a volontà :love:)
ti ho già chiesto di non usare i giochi dialettici con me. e si dice Romana non romanica, DB. che poi lo sai cosa sia il romanico
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
ti ho già chiesto di non usare i giochi dialettici con me. e si dice Romana non romanica, DB. che poi lo sai cosa sia il romanico
e io ti ho già scritto che non solo non faccio giochetti, ma che soprattutto non mi ci presto neppure ;) :)
(ma sono disponibile per la maieutica, interessante ovviamente)

vacca per vacca per me va bene anche romantica...il cazzo duro è poi l'essenza del romanticismo e pure del risorgimento!!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Va bene...
Hai ragione tu..
Non so che dirti...
Scusa se ho aperto bocca...
Scusa se ho dei figli ...e posso raccontare quello che fanno...
Ma conta di più fare come fai tu!e dici tu .
Io sono d'accordo, ma avere figli conta quel che conta. Altrimenti Ipazia dovrebbe tacere.
Essendo un forum va benissimo intervenire un po' in ordine sparso, quindi vanno bene anche le esperienze personali. Ma il tema che si è andato sviluppando è l'utilità di una selezione in ingresso per l'università. Non essendo una discoteca in cui vanno tenute percentuali adeguate di persone m, f, lgbtq+... bisogna andare oltre le esperienze e gli interessi personali.
Nonostante trovi un po' eccessiva la preoccupazione dei genitori per l'acquisizione dell'inglese quando alle creature può servire per avvisare quando devono fare pipì (abbastanza simile per altro) va riconosciuta la necessità di una conoscenza che consenta di capire qualcosa anche qui ai confini dell'impero, anche alle piccinine, idraulici o zappatori. Ma si ottiene già grazie a predisposizione, impegno e film e canzoni. Un tempo vedere un film inglese o americano in lingua originale, a Milano, non in cima a una montagna, era più difficile che trovarlo in cecoslovacco con sottotitoli in russo. Oggi si vedono serie su tutte le piattaforme e sono migliorata anch'io, anche se negata.
Sono noiosa, ma il problema è la comprensione del testo nella lingua madre che deve iniziare presto e che è molto faticoso per gli insegnanti e non possono farlo in classi troppo numerose.
Poi le persone con capacità di comprensione potranno lavorare con gli aghi, i tubi o la zappa e chi avrà altre qualità di creatività continuerà la tradizione italiana di stile.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
quello che fanno i tuoi figli è quello che il sistema permette. non è una questione di fare giusto o sbagliato, perchè quello presuppone l'avere una scelta. che loro NON hanno. dico semplicemente che nella tua narrazione è sbaglato solo affermare che l'inglese sia indispensabile. perchè la realtà del mondo del lavoro dice che no.
I miei figli...al momento una scelta l hanno..
Vieni a vivere a Milano ..
E poi mi dici se l inglese serve o no ..
 
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