RACCHIUDERE 12 ANNI IN POCHE RIGHE...

Anatoly79

Utente di lunga data
No, abbiamo fatto un mutuo 100% che tuttora mi sono impegnato a pagare solo io... questo anche per disincentivare la vendita da parte sua... ma temo che anche questo non sia sufficiente
Bella gatta da pelare, a questo punto mi pongo una domanda: l'accordo di separazione prevede il pagamento del mutuo? Sicuramente si, in quanto se non lo prevede l'accordo lo prevede la stipula del contratto di muto il quale è stato acceso da ParmaLetale, adesso, ove vi sia una separazione e si cerca di fare sempre e comunque l'interesse del minore in questo caso "l'interesse del minore" è tutelato o viene meno? Situazione un pò ingarbugliata, in quanto, continuando a pagare la casa fino all'estinzione del mutuo alla ex moglie rimarrebbe un cespite del valore di 120.000 € oltre rivalutazione tra "x" anni, adesso vendendo e dividendo la differenza ne incasserebbe 15.000, ma ParmaLetale sicuramente dovrebbe pagare un'affitto per la nuova dimora dell'ex moglie in quanto "collocataria" del figlio chiedendo una revisione dell'accordo di separazione e fin qui credo che il ragionamento sia abbastanza lineare, ma c'è sempre un ma.....credo che sia corretto e giusto mandare una "missiva" da parte di un legale e per motivi concreti:
1 - rispetto degli accordi di separazione per il figlio
2 - e la vendita della casa, anche il virtù della scrittura privata depositata in tribunale allegata all'accordo, perchè si è vero che la casa è intestata alla moglie ma è anche vero che il mutuatario è ParmaLetale e in quanto tale deve essere avvisato "FORMALMENTE" della volontà di vendere l'immobile e proprio nel punto 2 cade l'asino.
Dico la mia....io l'ammonirei solo nel punto 1, il secondo potrebbe essere un'autogoal, in quanto se finisco di pagare tutta la casa alla fine della fiera "REGALEREI" un'immobile a chi mi ha fatto solo "MALE", mentre vendendo "OGGI", magari pagando l'affitto di una casa, magari "CHISSA'" un domani la "signora" creandosi un nuovo nucleo familiare, potrei essere io a richiedere una revisione degli accordi di separazione e mi risparmierei la "QUOTA AFFITTO", pur continuando a versare il mantenimento per mio figlio, sempre se nel frattempo non sceglie di stare col padre e quindi diventare genitore collocatario, quindi si, vendere non sarebbe una cattiva idea (anche se magari si fanno meno gli interessi del minore, che poi avendo già acquistato un'altra casa non so fino a che punto) con il coinvolgimento del "mutuatario" anche se non è proprietario.
P.S. L'acquisto della casa nell'immediato, eticamente è stata una mossa azzeccata, giuridicamente un pò meno, avendo letto i tempi senza l'omologazione credo che la "signora" possa avanzare pretese, a meno che non si sia intestata a persona diversa.
Adesso se volete trucidatemi.
 

Anatoly79

Utente di lunga data
L'errore (enorme oltreché incomprensibile) è stato quello di intestarla a lei.
C'è però quella scrittura privata che lo tutela, altrimenti (per assurdo ma non troppo) la signora poteva vendere casa, incassare l'intera cifra e lasciare all'ex marito il compito di pagare il mutuo.
C'è l'ipoteca.....
 

Jim Cain

Utente di lunga data
A parte che,@Jim Cain correggimi se sbaglio, dal momento che una persona entra nella casa tu automaticamente smetti di pagare il mutuo
Purtroppo no.
Il mutuo non è legato alla situazione sentimentale di chi occupa la casa o di chi, in questo caso, ne risulta proprietaria.

comunque tramite avvocato tu puoi evitare che lei viva, se non dopo un prefissato limite di tempo, con l'amante insieme a vostro figlio.
Puoi farlo solo tramite un accordo, non c'è nessuna legge che lo vieta.
Un accordo tra di loro pare essere già intervenuto, naturalmente si può rinegoziare ma ci vuole il consenso di entrambe le parti.
Per un amico anni fa abbiamo fatto inserire, tra le clausole, il divieto per il nuovo compagno, o per qualsiasi altro soggetto di sesso maschile, di frequentare l'abitazione della moglie in presenza della figlia per un anno dalla sottoscrizione dell'accordo.
 

Anatoly79

Utente di lunga data
Purtroppo no.
Il mutuo non è legato alla situazione sentimentale di chi occupa la casa o di chi, in questo caso, ne risulta proprietaria.



Puoi farlo solo tramite un accordo, non c'è nessuna legge che lo vieta.
Un accordo tra di loro pare essere già intervenuto, naturalmente si può rinegoziare ma ci vuole il consenso di entrambe le parti.
Per un amico anni fa abbiamo fatto inserire, tra le clausole, il divieto per il nuovo compagno, o per qualsiasi altro soggetto di sesso maschile, di frequentare l'abitazione della moglie in presenza della figlia per un anno dalla sottoscrizione dell'accordo.
@Jim Cain , qui però aprirei un'OT, e te lo chiedo in quanto sei molto più competente di me in materia, dopo che viene omologata la separazione, l'immobile resta in comproprietà, nota bene non utilizzo comunione di beni, l'ex moglie intraprende una relazione con un nuovo compagno, il nuovo compagno va a vivere presso l'ex moglie ma la casa non resterà per sempre dimora del figlio a questo punto che si fà? Ovvero qual'è la strada migliore da percorrere?
Ovviamente la presenza del nuovo compagno non è occasionale ma duratura e accertata nel tempo e magari con nascita di nuovi figli e quindi la formazione di fatto e nel caso di contrazione di matrimonio di diritto di un nuovo nucleo familiare.
Come si procede in questi casi?
 

Nonècomecredi

Utente di lunga data
@ParmaLetale
Io penso che molte volte "esternare i sensi di colpa" sia utile più al traditore che al tradito. Nel senso che: il traditore sa di aver sbagliato, sa che adesso le cose cambiano, e sa che "esternare il senso di colpa" può in un certo senso riequilibrare la questione con l'altro (e quindi anche con se stesso). Come dire:
"ho fatto una cosa sbagliata, adesso me ne devo assumere la responsabilità, però se mi pento la cosa è meno grave per l'altro, quindi sono meno cattivo, quindi l'altra persone è obbligata a comprendermi, e quindi a tenere in considerazione le mie esigenze" ( del resto mi sto scusando, come si può rimanere insensibili di fronte alle scuse di una persona pentita!).
Il senso di colpa dovrebbe essere qualcosa che si prova durante la relazione parallela, o subito dopo il tradimento. Molti non tradiscono proprio perché sanno che avranno un senso di colpa subito dopo (o almeno lo temono). Altri non tradiscono perché il senso di colpa viene già nel momento in cui si sta andando verso il tradimento, e quindi si tirano indietro.
ALLORA: SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA 😂
DOMANDA: Il senso di colpa dopo tre anni di relazione clandestina, scoperta (e quindi non confessata) che senso di colpa è?
RISPOSTA: e' il senso di colpa verso se stessi per essersi fatti sgamare!
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Bella gatta da pelare, a questo punto mi pongo una domanda: l'accordo di separazione prevede il pagamento del mutuo? Sicuramente si, in quanto se non lo prevede l'accordo lo prevede la stipula del contratto di muto il quale è stato acceso da ParmaLetale, adesso, ove vi sia una separazione e si cerca di fare sempre e comunque l'interesse del minore in questo caso "l'interesse del minore" è tutelato o viene meno? Situazione un pò ingarbugliata, in quanto, continuando a pagare la casa fino all'estinzione del mutuo alla ex moglie rimarrebbe un cespite del valore di 120.000 € oltre rivalutazione tra "x" anni, adesso vendendo e dividendo la differenza ne incasserebbe 15.000, ma ParmaLetale sicuramente dovrebbe pagare un'affitto per la nuova dimora dell'ex moglie in quanto "collocataria" del figlio chiedendo una revisione dell'accordo di separazione e fin qui credo che il ragionamento sia abbastanza lineare, ma c'è sempre un ma.....credo che sia corretto e giusto mandare una "missiva" da parte di un legale e per motivi concreti:
1 - rispetto degli accordi di separazione per il figlio
2 - e la vendita della casa, anche il virtù della scrittura privata depositata in tribunale allegata all'accordo, perchè si è vero che la casa è intestata alla moglie ma è anche vero che il mutuatario è ParmaLetale e in quanto tale deve essere avvisato "FORMALMENTE" della volontà di vendere l'immobile e proprio nel punto 2 cade l'asino.
Dico la mia....io l'ammonirei solo nel punto 1, il secondo potrebbe essere un'autogoal, in quanto se finisco di pagare tutta la casa alla fine della fiera "REGALEREI" un'immobile a chi mi ha fatto solo "MALE", mentre vendendo "OGGI", magari pagando l'affitto di una casa, magari "CHISSA'" un domani la "signora" creandosi un nuovo nucleo familiare, potrei essere io a richiedere una revisione degli accordi di separazione e mi risparmierei la "QUOTA AFFITTO", pur continuando a versare il mantenimento per mio figlio, sempre se nel frattempo non sceglie di stare col padre e quindi diventare genitore collocatario, quindi si, vendere non sarebbe una cattiva idea (anche se magari si fanno meno gli interessi del minore, che poi avendo già acquistato un'altra casa non so fino a che punto) con il coinvolgimento del "mutuatario" anche se non è proprietario.
P.S. L'acquisto della casa nell'immediato, eticamente è stata una mossa azzeccata, giuridicamente un pò meno, avendo letto i tempi senza l'omologazione credo che la "signora" possa avanzare pretese, a meno che non si sia intestata a persona diversa.
Adesso se volete trucidatemi.
Il tuo ragionamento non è sbagliato, però Parma e la moglie sono sui 50 anni, quindi dubito che lei faccia altri figli tra i quali dividere la casa pagata da lui, però effettivamente lui risparmierebbe i soldi del mutuo e si troverebbe 15000€ e magari anche il figlio
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Esatto: io ne posso garantire 3 su 5, più 2 notti (oltre ai week end ovviamente) più trasporto da e per la scuola con pranzo tutti i giorni visto che per fortuna lavoro lì vicino e sono di strada, ma guarda caso lei si lamenta che l'accordo (che ha firmato senza leggerlo..) intende i week end come sabato e domenica, mentre vorrebbe anche il venerdì... Solo che io sono direttore di un polo logistico e per ritagliarmi tutto questo tempo metto a rischio il mio rapporto di lavoro (non tanto con i miei superiori che finchè va tutto bene non eccepiscono nulla, quanto con i miei colleghi, che mandano avanti la baracca come se fossi presente...) mentre lei fa un lavoro a turni di assistenza a disabili, senza responsabilità sul lavoro di altre persone se non se stessa, e con la possibilità di modificarli all'occorrenza. Senza contare che c'è la baby sitter pagata al 50% se proprio non si riesce a organizzarsi...
e le festività?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
La casa di lei è comunque a 50 km dal luogo di lavoro, quindi scomoda per la nuova coppia. Proprio in termini di costo carburante e tempo.



Sarebbe il caso di fare una proposta alla moglie di modifica di affido, lui tiene il bambino sempre e lei lo prende quando con il lavoro glielo permette.

Così non è sola nella gestione, il bambino non viene sradicato dalla posto dove vive attualmente e lei è più comoda.
E' un'eventualità cui sto pensando anch'io, ma non so se sarebbe sostenibile per il bambino che è estremamente attaccato a sua madre (e vorrei ben vedere) e purtroppo affetto da un problema di autismo seppure lieve.

Ci sarebbe anche l'eventualità che sua madre si prendesse un po' più le proprie responsabilità, ad esempio tornando a lavorare nella sede dove lavorava fino ad un anno fa (attaccata 30 mt da dove lavora ora) dove faceva orario diurno, con sabato, domenica, feste a casa o che cambiasse lavoro cercandone uno più vicino visto che la qualifica e l'esperienza che ha sono stra ricercate anche dalle mie parti... ma dovrebbe rinunciare a qualche comodità.....
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non lo sappiamo.
Da quel che ha scritto ParmaLetale pare di no.
Ovviamente se li ha versati lei sono suoi.
Viceversa è un bel regalo.
Il mutuo l'ho sempre pagato dal mio conto corrente personale, ma io non ne faccio assolutamente una questione di soldi, e comunque lo considererei sempre e comunque pagato metà per uno. Se servissero per mio figlio non vorrei neanche parte dei 30.000 realizzabili dalla vendita.. però non vorrei "collaborare" per allontanarlo da me....
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
e le festività?
Le festività si fanno una per ciascuno ad anni alterni. Se quest'anno sta con me il 1 novembre l'anno prossimo starà con lei.. se fa natale con me, allora fa capodanno con lei e l'anno prossimo viceversa... oppure ci si può mettere d'accordo
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
@ParmaLetale forse lo hai già detto ma non ho letto tutto... Come ti è venuto in mente di attribuire la proprietà della casa a lei quando il mutuo è "cointestato"? Volevi renderlo impignorabile o cosa?
 

Jim Cain

Utente di lunga data
@Jim Cain , qui però aprirei un'OT, e te lo chiedo in quanto sei molto più competente di me in materia, dopo che viene omologata la separazione, l'immobile resta in comproprietà, nota bene non utilizzo comunione di beni, l'ex moglie intraprende una relazione con un nuovo compagno, il nuovo compagno va a vivere presso l'ex moglie ma la casa non resterà per sempre dimora del figlio a questo punto che si fà? Ovvero qual'è la strada migliore da percorrere?
Ovviamente la presenza del nuovo compagno non è occasionale ma duratura e accertata nel tempo e magari con nascita di nuovi figli e quindi la formazione di fatto e nel caso di contrazione di matrimonio di diritto di un nuovo nucleo familiare.
Come si procede in questi casi?
Secondo la giurisprudenza, l’ex moglie non perde la casa familiare in cui abita con il figlio nonostante abbia portato anche il nuovo compagno.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
A parte che,@Jim Cain correggimi se sbaglio, dal momento che una persona entra nella casa tu automaticamente smetti di pagare il mutuo, ma comunque tramite avvocato tu puoi evitare che lei viva, se non dopo un prefissato limite di tempo, con l'amante insieme a vostro figlio.
In linea teorica è così relativamente al fatto che non si dovrebbero far frequentare compagni nuovi al figlio per un tot, poi se per fare valere i propri diritti si deve ricorrere ad un tribunale...... auguri
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Il mutuo l'ho sempre pagato dal mio conto corrente personale, ma io non ne faccio assolutamente una questione di soldi, e comunque lo considererei sempre e comunque pagato metà per uno. Se servissero per mio figlio non vorrei neanche parte dei 30.000 realizzabili dalla vendita.. però non vorrei "collaborare" per allontanarlo da me....
il tuo avvocato cosa dice?
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Ci sarebbe anche l'eventualità che sua madre si prendesse un po' più le proprie responsabilità, ad esempio tornando a lavorare nella sede dove lavorava fino ad un anno fa (attaccata 30 mt da dove lavora ora) dove faceva orario diurno, con sabato, domenica, feste a casa o che cambiasse lavoro cercandone uno più vicino visto che la qualifica e l'esperienza che ha sono stra ricercate anche dalle mie parti... ma dovrebbe rinunciare a qualche comodità.....
Quali comodità?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Bella gatta da pelare, a questo punto mi pongo una domanda: l'accordo di separazione prevede il pagamento del mutuo? Sicuramente si, in quanto se non lo prevede l'accordo lo prevede la stipula del contratto di muto il quale è stato acceso da ParmaLetale, adesso, ove vi sia una separazione e si cerca di fare sempre e comunque l'interesse del minore in questo caso "l'interesse del minore" è tutelato o viene meno? Situazione un pò ingarbugliata, in quanto, continuando a pagare la casa fino all'estinzione del mutuo alla ex moglie rimarrebbe un cespite del valore di 120.000 € oltre rivalutazione tra "x" anni, adesso vendendo e dividendo la differenza ne incasserebbe 15.000, ma ParmaLetale sicuramente dovrebbe pagare un'affitto per la nuova dimora dell'ex moglie in quanto "collocataria" del figlio chiedendo una revisione dell'accordo di separazione e fin qui credo che il ragionamento sia abbastanza lineare, ma c'è sempre un ma.....credo che sia corretto e giusto mandare una "missiva" da parte di un legale e per motivi concreti:
1 - rispetto degli accordi di separazione per il figlio
2 - e la vendita della casa, anche il virtù della scrittura privata depositata in tribunale allegata all'accordo, perchè si è vero che la casa è intestata alla moglie ma è anche vero che il mutuatario è ParmaLetale e in quanto tale deve essere avvisato "FORMALMENTE" della volontà di vendere l'immobile e proprio nel punto 2 cade l'asino.
Dico la mia....io l'ammonirei solo nel punto 1, il secondo potrebbe essere un'autogoal, in quanto se finisco di pagare tutta la casa alla fine della fiera "REGALEREI" un'immobile a chi mi ha fatto solo "MALE", mentre vendendo "OGGI", magari pagando l'affitto di una casa, magari "CHISSA'" un domani la "signora" creandosi un nuovo nucleo familiare, potrei essere io a richiedere una revisione degli accordi di separazione e mi risparmierei la "QUOTA AFFITTO", pur continuando a versare il mantenimento per mio figlio, sempre se nel frattempo non sceglie di stare col padre e quindi diventare genitore collocatario, quindi si, vendere non sarebbe una cattiva idea (anche se magari si fanno meno gli interessi del minore, che poi avendo già acquistato un'altra casa non so fino a che punto) con il coinvolgimento del "mutuatario" anche se non è proprietario.
P.S. L'acquisto della casa nell'immediato, eticamente è stata una mossa azzeccata, giuridicamente un pò meno, avendo letto i tempi senza l'omologazione credo che la "signora" possa avanzare pretese, a meno che non si sia intestata a persona diversa.
Adesso se volete trucidatemi.
Il mutuo è cointestato, quindi non acceso solo da me ma da entrambi. La scrittura privata però mi tutela anche in caso di conclusione del mutuo perchè lei si assume l'impegno di cedere metà della proprietà dell'immobile in caso di estinzione del mutuo.
 
Top