Quiet quitting

Foglia

utente viva e vegeta
Rischiato dici?
comunque anche io sono stata chiamata di domenica mattina e il 16 di agosto che ero in ferie
Ho risposto senza problemi 🙄
Sì, di "intraversarsi" il capo, che non è bello. Poi sono d'accordo Anch'io, in linea di principio, su ciò che dice @Brunetta (che però, conoscendola, dubito che non abbia mai messo tempo "extra" in ciò che faceva).
Per me il discrimine lo fa l'intelligenza, comunque. Se mi chiami quella volta in cui hai bisogno, non vedo particolari drammi. Faccio prima a risponderti che a evitarti, a tacere che magari può trattarsi davvero di una questione importante. Se l'eccezione diventa abitudine allora no. Ma sta, appunto, all'intelligenza di chi approfitta della disponibilità. Se diventa un'abitudine, allora io divento dura di orecchi, o esco lasciando il cellulare a casa perché in spiaggia mi pesa, e via dicendo ;) . Resta che - PURTROPPO (a volte) - siamo raggiungibilissimi via mail, via wapp, via telefono, via social....🤢. Non sempre comunque ho percepito qualche richiesta fuori orario come un'intrusione, ma tornerei un po' al discorso di prima: se mi fai notare che sono fuori orario (e magari son le 9.05 ) , poi non ti puoi lamentare se guardo l'orologio ;)
 

Foglia

utente viva e vegeta
A me gli straordinari non li pagano avendo un livello che non li prevede
Ok, ma se invece fossi inquadrata a un livello che li prevede è ti venisse fatta osservazione (o fossi "costretta" a un'ora in più per 5 minuti di ritardo, e non certo perché decidi TU, di stare un'ora in più) sono convinta che alla fine due conti lì faresti. Un conto è dire "tutto sommato, fa parte del mio ruolo esserci nelle emergenze". Altro conto se non fa parte del tuo ruolo quello dover essere responsabile della gestione delle emergenze. E lì, dai una volta, dai due volte, senza che lo stipendio subisca alcuna variazione, ma se arrivi alla terza volta è solo perché (come avviene in tante realtà) se pure non ti presti allo straordinario gratis ti lasciano a casa 😎. Però da lì a ritenerlo doveroso ne corre.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ok, ma se invece fossi inquadrata a un livello che li prevede è ti venisse fatta osservazione (o fossi "costretta" a un'ora in più per 5 minuti di ritardo, e non certo perché decidi TU, di stare un'ora in più) sono convinta che alla fine due conti lì faresti. Un conto è dire "tutto sommato, fa parte del mio ruolo esserci nelle emergenze". Altro conto se non fa parte del tuo ruolo quello dover essere responsabile della gestione delle emergenze. E lì, dai una volta, dai due volte, senza che lo stipendio subisca alcuna variazione, ma se arrivi alla terza volta è solo perché (come avviene in tante realtà) se pure non ti presti allo straordinario gratis ti lasciano a casa 😎. Però da lì a ritenerlo doveroso ne corre.
Ho sempre fatto tantissimi straprdinari abchecquando mi venivano pagati e avrvo un ruolo diverso. Sabati domenica e ho provato in casi del tutto eccezionali a uscire dall’uff alle 2 di notte.
Mai pentita. E in quel momento non era sapere che avrei preso più soldi la motivazione ma appunto il senso di responsabilita
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ho sempre fatto tantissimi straprdinari abchecquando mi venivano pagati e avrvo un ruolo diverso. Sabati domenica e ho provato in casi del tutto eccezionali a uscire dall’uff alle 2 di notte.
Mai pentita. E in quel momento non era sapere che avrei preso più soldi la motivazione ma appunto il senso di responsabilita
Per me è un discorso un po' diverso da quello di un dipendente, ma tant'è :)
Pentita mai neanch'io, quando ho stra lavorato. Capitato, però, di farmi due conti in tasca, e di vedere che non ne valeva la pena 🤷‍♀️. Comprendo il lavoro da finire "spot", se invece le giornate lavorative si allungano di default, senza controprestazione, ad una certa anche no grazie. Se il tutto è bilanciato anche a mio vantaggio, invece ci può stare :)
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Per me è un discorso un po' diverso da quello di un dipendente, ma tant'è :)
Pentita mai neanch'io, quando ho stra lavorato. Capitato, però, di farmi due conti in tasca, e di vedere che non ne valeva la pena 🤷‍♀️. Comprendo il lavoro da finire "spot", se invece le giornate lavorative si allungano di default, senza controprestazione, ad una certa anche no grazie. Se il tutto è bilanciato anche a mio vantaggio, invece ci può stare :)
Capisco il tuo discorso
Ripeto per me è sentirmi bene con me stessa
 

danny

Utente di lunga data
Mi ha chiamata più volte la mia collega in 3 anni, però continuo a non vedere il problema, se non si produce non si guadagna, rispondere ad una chiamata e perdere due minuti di tempo libero non è un sacrificio



Ma mica mi chiede cosa faccio 😳 sono stata chiamata per sapere, ad esempio, il tale file dove lo avevo salvato o se mi ricordavo una cosa necessaria ad una pratica, poi ovvio che non siano cose di vitale importanza ma crearci un caso mi sembra ridicolo
Mia sorella si è licenziata perché la collega la chiamava per sapere alcune cose legate al lavoro, per me è da pazzi
Io queste cose non le prendo nemmeno in considerazione.
Volontariamente lavoravo anche il sabato quando tutti erano in lockdown per riuscire a gestire le scadenze, come pure mi è capitato di andare in ufficio alle 21 o ad altri orari.
Scrivere volontariamente perché è sempre stata una mia scelta, ritenuta necessaria per gestire il lavoro.
Come pure ho una chat Wa con messaggi che mi arrivano anche di sera.
Ma nessuno mi fa alcun tipo di pressione per essere disponibile 24 ore su 24. E questo è quello che conta.

Ho sempre fatto tantissimi straprdinari abchecquando mi venivano pagati e avrvo un ruolo diverso. Sabati domenica e ho provato in casi del tutto eccezionali a uscire dall’uff alle 2 di notte.
Mai pentita. E in quel momento non era sapere che avrei preso più soldi la motivazione ma appunto il senso di responsabilita
Che deve esserci da ambedue le parti.
Da me non pagano gli straordinari, ma non mi esimo se necessario a sforare l'orario di lavoro.
D'altro canto ho altri vantaggi che compensano.

Per me è un discorso un po' diverso da quello di un dipendente, ma tant'è :)
Pentita mai neanch'io, quando ho stra lavorato. Capitato, però, di farmi due conti in tasca, e di vedere che non ne valeva la pena 🤷‍♀️. Comprendo il lavoro da finire "spot", se invece le giornate lavorative si allungano di default, senza controprestazione, ad una certa anche no grazie. Se il tutto è bilanciato anche a mio vantaggio, invece ci può stare :)
Esattamente.
Anche perché il tempo infruttuoso può essere dedicato ad altro.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
A un secondo lavoro, a studiare, agli hobby, ai figli, ai coniugi, agli amici.
Se resta del tempo agli amanti.
Sembra che solo gli amanti abbiano spazio oltre il lavoro
 

Brunetta

Utente di lunga data
Prima il dovere poi il piacere
Il punto però è cosa è il dovere.
Anche nei “rapporti di amore” si pongono limiti, non si è disposti e disponibili a tutto.
Il lavoro è regolato da contratti per questo.
La maggior parte dei contratti stabilisce orari, giorni di impegno e obbligo di riposo.
Ci sono anche contratti a cottimo, ora superati e ridefiniti a progetto.
Ma se il progetto da realizzare richiede un impegno che sconfina abitualmente oltre le otto ore, è evidentemente un progetto che richiede il lavoro di più persone.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Jacaranda

Utente di lunga data
Arriva il Quiet Quitting, la nuova buzzword resa popolare da uno degli ultimi trend lanciati i mesi scorsi su TikTok. Anche in questo caso, sono i dipendenti a trovarsi al centro del fenomeno che da questa estate ha iniziato a espandersi a macchia d’olio tanto che l’hashtag #quietquitting ha raggiunto in pochissimo tempo ben 8,2 milioni di visualizzazioni. Non è un concetto nuovo, ma è bastato parlarne sulla piattaforma social ad oggi più amata dagli utenti di tutte le età per farlo andare virale.
A causa del mio senso del dovere ho sempre fatto anche cio’ che non serviva davvero fosse fatto. Capendo tardi che, paradossalmente , avrei ottenuto di piu’ facendo meno (se pretendi certi standard da te stesso e da gli altri poi non sei simpatico).
faccio parte della categoria di persone che se condivide con il proprio responsabile un’idea davvero bella, il giorno dopo si sente dire da lui “sai, ho avuto questa bella idea..e ti ripete la tuaaa..” ma a parte questo, nella vita ho guadagnato bene e ricoperto ottime posizioni..e sono francamente stanca.manco avessi 80 anni.. Ho lavorato come un mulo e mi chiedo francamente spesso il perche’…
Voglio godermi la mia vita … fare cose utili a me stessaa… godermi i miei figli piu’ che posso e viaggiare.
non morirei di fame se decidessi di farlo.. e credetemi, ci penso ogni giorno
Ho un figlio che mi insegna che basta un tetto sulla testa, cibo caldo (e il wifi) 🤣 per essere felice. Sono cosi fiera di lui…
 
Ultima modifica:

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Il punto però è cosa è il dovere.
Anche nei “rapporti di amore” si pongono limiti, non si è disposti e disponibili a tutto.
Il lavoro è regolato da contratti per questo.
La maggior parte dei contratti stabilisce orari, giorni di impegno e obbligo di riposo.
Ci sono anche contratti a cottimo, ora superati e ridefiniti a progetto.
Ma se il progetto da realizzare richiede un impegno che sconfina abitualmente oltre le otto ore, è evidentemente un progetto che richiede il lavoro di più persone.
In molti posti accade di fermarsi di più per poter assolvere alla mole di lavoro.
Ci si sente in dovere, ma si crea un precedente pericoloso, ossia andare oltre il famoso orario che tra le altre cose non viene retribuito come straordinario.
E soprattutto si da l'impressione all'azienda che non serva incrementare il personale.
Diciamo che quel senso del dovere purtroppo si ritorce contro.
Tutto questo a scapito della sfera personale.
I contratti restano esattamente sulla carta, la realtà è un poi diversa
 
Top