Quiet quitting

Brunetta

Utente di lunga data
In molti posti accade di fermarsi di più per poter assolvere alla mole di lavoro.
Ci si sente in dovere, ma si crea un precedente pericoloso, ossia andare oltre il famoso orario che tra le altre cose non viene retribuito come straordinario.
E soprattutto si da l'impressione all'azienda che non serva incrementare il personale.
Diciamo che quel senso del dovere purtroppo si ritorce contro.
Tutto questo a scapito della sfera personale.
I contratti restano esattamente sulla carta, la realtà è un poi diversa
Gradualmente, come nel racconto della rana bollita, ci è abituata un rapporto individuale con l’azienda e al farci sentire orgogliosi dei risultati. Ma l’azienda si prende gli utili. I dipendenti restano con l’orgoglio.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Gradualmente, come nel racconto della rana bollita, ci è abituata un rapporto individuale con l’azienda e al farci sentire orgogliosi dei risultati. Ma l’azienda si prende gli utili. I dipendenti restano con l’orgoglio.
Più che orgogliosi dei risultati, pongono obbiettivi alti.
Non è proprio una questione d'orgoglio ma una richiesta di fare di più con il miraggio di un premio.
Che poi questi premi a conti fatti non coprono gli straordinari non pagati.
Quando si inizia a capire bene l'imbroglio lentamente si titano i temi in barca.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Lo dici a me?
Sono io che sostengo che bisogna mettere confini al lavoro.
No no…io metterei confini proprio alla fruttuosità del tempo in generale, mica solo in lavoro. Lavorando si lavora quanto si deve o quanto si vuole a seconda del contesto. Ma fuori dal lavoro, ove si dice prendiamoci tempo per renderlo fruttuoso facendo altro.
Perche?
Saro‘ pur libero di usare o sprecare il mio tempo come mi pare no?
Se voglio usare il mio tempo libero lavorando o scopando il mare o stando lì a guardare la gente che cammina sul lungo lago il tema qual’e?
Infastidisco qualcuno?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Gradualmente, come nel racconto della rana bollita, ci è abituata un rapporto individuale con l’azienda e al farci sentire orgogliosi dei risultati. Ma l’azienda si prende gli utili. I dipendenti restano con l’orgoglio.
Non è sempre così.
In alcune aziende, anche piccole, è stato introdotto il concetto di partecipazioni agli utili ma non alle perdite. Nel senso che se si fa utile se ne da un po’ anche ai dipendenti. Se si fa perdita si prendono comunque lo stipendio.
Parlo di Italia naturalmente, non di altri contesti.
 

Foglia

utente viva e vegeta
A causa del mio senso del dovere ho sempre fatto anche cio’ che non serviva davvero fosse fatto. Capendo tardi che, paradossalmente , avrei ottenuto di piu’ facendo meno (se pretendi certi standard da te stesso e da gli altri poi non sei simpatico).
faccio parte della categoria di persone che se condivide con il proprio responsabile un’idea davvero bella, il giorno dopo si sente dire da lui “sai, ho avuto questa bella idea..e ti ripete la tuaaa..” ma a parte questo, nella vita ho guadagnato bene e ricoperto ottime posizioni..e sono francamente stanca.manco avessi 80 anni.. Ho lavorato come un mulo e mi chiedo francamente spesso il perche’…
Voglio godermi la mia vita … fare cose utili a me stessaa… godermi i miei figli piu’ che posso e viaggiare.
non morirei di fame se decidessi di farlo.. e credetemi, ci penso ogni giorno
Ho un figlio che mi insegna che basta un tetto sulla testa, cibo caldo (e il wifi) 🤣 per essere felice. Sono cosi fiera di lui…
Io per quattro anni ho lavorato in un posto in cui c'era il mal di testa della domenica :D
Vale a dire che bastava allentare lo stress perché venisse il mal di testa nell'unico giorno libero 🤷‍♀️. È stata un'esperienza che ha avuto anche i suoi risvolti positivi, ora (in questa fase della mia vita) semplicemente non la ripeterei più.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
A me gli straordinari li hanno sempre pagati 🙄 siete i primi che sento che regalano ore al datore di lavoro.
 

danny

Utente di lunga data
Prima il dovere poi il piacere
Prima il piacere sempre. O meglio, dovere e piacere, insieme.
Non è che l'amante sia l'unica cosa piacevole in una vita.

Ma il tempo deve sempre e per forza essere fruttuoso?
O hai il giratempo oppure devi dargli un senso ogni volta.

A causa del mio senso del dovere ho sempre fatto anche cio’ che non serviva davvero fosse fatto. Capendo tardi che, paradossalmente , avrei ottenuto di piu’ facendo meno (se pretendi certi standard da te stesso e da gli altri poi non sei simpatico).
faccio parte della categoria di persone che se condivide con il proprio responsabile un’idea davvero bella, il giorno dopo si sente dire da lui “sai, ho avuto questa bella idea..e ti ripete la tuaaa..” ma a parte questo, nella vita ho guadagnato bene e ricoperto ottime posizioni..e sono francamente stanca.manco avessi 80 anni.. Ho lavorato come un mulo e mi chiedo francamente spesso il perche’…
Voglio godermi la mia vita … fare cose utili a me stessaa… godermi i miei figli piu’ che posso e viaggiare.
non morirei di fame se decidessi di farlo.. e credetemi, ci penso ogni giorno
Ho un figlio che mi insegna che basta un tetto sulla testa, cibo caldo (e il wifi) 🤣 per essere felice. Sono cosi fiera di lui…
Non so se insegnerei la stessa cosa a mia figlia, ma questo perché purtroppo lei dovrà usare larecchio e unghie per farsi strada.
Ultimamente noto che lei sta affilando per bene e mi fa piacere.
Io in passato ho dato molto al lavoro, ma senza ottenere niente.
Quando vedi che non vieni premiato per l'interesse che dimostri, ma che è solo una questione di conoscenze, perdi gran parte dello stimolo.
Avere un lavoro che ti gratifica è tanto. Certo, magari rimpiangi il resto, ma è già molto.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Prima il piacere sempre. O meglio, dovere e piacere, insieme.
Non è che l'amante sia l'unica cosa piacevole in una vita.
Era sottinteso che non esiste solo l'amante come piacere.
Alla fine chi sente una responsabilità difficilmente antepone il piacere al dovere.
,
 

danny

Utente di lunga data
Non è sempre così.
In alcune aziende, anche piccole, è stato introdotto il concetto di partecipazioni agli utili ma non alle perdite. Nel senso che se si fa utile se ne da un po’ anche ai dipendenti. Se si fa perdita si prendono comunque lo stipendio.
Parlo di Italia naturalmente, non di altri contesti.
Ah, davvero?
Ma non eri quello che doveva tagliare il personale l'altra settimana?
 

danny

Utente di lunga data
Era sottinteso che non esiste solo l'amante come piacere.
Alla fine chi sente una responsabilità difficilmente antepone il piacere al dovere.
,
Avere una responsabilità fa parte del piacere.
Di sentirsi in qualche modo importanti, ovvero di avere un posto nel mondo.
 

danny

Utente di lunga data
Comunque oggi mi informano che nei nostri uffici domani notte ci sarà una festa.
Pensavo a una roba tra dipendenti e mi sembrava già strano, visto che si lavora gran parte a casa per via del Covid.
Eh, sì, qui han tutti paura del Covid, ti chiedevano il GP anche se stavi in ufficio da solo.
No, è il figlio del capo che fa una festa tra amici fino alle ore piccole.
Secondo voi, è un normale approccio o ci vedete qualcosa di non propriamente corretto?
 

Foglia

utente viva e vegeta
A me gli straordinari li hanno sempre pagati 🙄 siete i primi che sento che regalano ore al datore di lavoro.
Guarda, non essendo io dipendente, ti posso portare la realtà di chi sapeva quando entrava e non sapeva quando usciva 😎
Ma non faccio testo per i dipendenti.
Però ho lavorato per una realtà (aziendale) in cui l'emergenza è la norma (uno dei segnali che un'azienda non sta propriamente in salute è proprio questo, vale a dire che secondo me un'azienda "sana", che lavora bene, non lavora sempre "in emergenza "). Mi è servito tantissimo per vedere come funziona, quel che va fatto, e quel che non va fatto. Nella mia realtà, l'emergenza era dovuta a casini macroscopici compiuti in anni (non entro in dettagli, dico solo che nodi secolari stavano venendo al pettine). Il manager dell'azienda che doveva tirare le somme (di un mezzo scempio) non sapeva più che pesci pigliare, e chiedeva rimedi che manco con la bacchetta magica.... Il mio titolare (dello studio legale che doveva occuparsi di sta roba), pur vedendo che veniva chiesto l'impossibile :), chiedeva a noi di farlo. Parlandone tra noi (meri collaboratori con compenso a partita iva), eravamo tutti d'accordo che il compenso non avrebbe mai giustificato un lavoro per 12 ore al giorno. Abbiamo seguito a metterci l'impegno, ma senza certamente ammazzarci: non era stato offerto nemmeno un 100 euro in più, a fine mese 🤷‍♀️. È per le nostre condizioni, lavorare era sicuramente un atto dovuto, stralavorare come manco i cinesi fanno, decisamente no ;) E semplicemente non lo si faceva. Vero che non siamo dipendenti, ma sempre di richiesta di "straordinari", a conti fatti, si trattava: è stato detto che occorreva farlo per amor di Patria, per dimostrare quanto valessimo e duduedadada. Nei fatti, nel momento in cui eravamo certi che le cose andassero bene, fu soltanto detto "continuate a farle andare bene, che chissà, un domani ci sarà un aumento ".... Poi la (consueta) situazione di emergenza.... Che un giorno era una, un giorno un'altra. E chi si è trovato a dare maggiore disponibilità (questo un altro "ritornello " che ho spesso visto lavorando), se una grama volta non la dava, erano incazzature poiché tutto era dovuto. Insomma, pure io non mi tiro certo indietro davanti a un wapp della domenica, però occorre anche saper distinguere le emergenze "riconosciute" da quelle che vanno in gloria ;), specialmente quando non portano certo via 5 minuti (per il che, preferisco senz'altro manco stargli a contare, ma per modus vivendi mio più che altro. Però.... non son quella che ti dà un dito e allora le pigli il braccio 🤷‍♀️, tengo una certa età e so distinguere 😎).
 

Foglia

utente viva e vegeta
Comunque oggi mi informano che nei nostri uffici domani notte ci sarà una festa.
Pensavo a una roba tra dipendenti e mi sembrava già strano, visto che si lavora gran parte a casa per via del Covid.
Eh, sì, qui han tutti paura del Covid, ti chiedevano il GP anche se stavi in ufficio da solo.
No, è il figlio del capo che fa una festa tra amici fino alle ore piccole.
Secondo voi, è un normale approccio o ci vedete qualcosa di non propriamente corretto?
Boh, vabbè, personalmente non ci vedo nulla di così male 🤷‍♀️. Che non fosse una festa aziendale lo si capisce anche dal (poco) preavviso, per il resto direi che se il capo è a casa sua, della sua casa può far ciò che vuole.... No?
 

danny

Utente di lunga data
Guarda, non essendo io dipendente, ti posso portare la realtà di chi sapeva quando entrava e non sapeva quando usciva 😎
Ma non faccio testo per i dipendenti.
Però ho lavorato per una realtà (aziendale) in cui l'emergenza è la norma (uno dei segnali che un'azienda non sta propriamente in salute è proprio questo, vale a dire che secondo me un'azienda "sana", che lavora bene, non lavora sempre "in emergenza "). Mi è servito tantissimo per vedere come funziona, quel che va fatto, e quel che non va fatto. Nella mia realtà, l'emergenza era dovuta a casini macroscopici compiuti in anni (non entro in dettagli, dico solo che nodi secolari stavano venendo al pettine). Il manager dell'azienda che doveva tirare le somme (di un mezzo scempio) non sapeva più che pesci pigliare, e chiedeva rimedi che manco con la bacchetta magica.... Il mio titolare (dello studio legale che doveva occuparsi di sta roba), pur vedendo che veniva chiesto l'impossibile :), chiedeva a noi di farlo. Parlandone tra noi (meri collaboratori con compenso a partita iva), eravamo tutti d'accordo che il compenso non avrebbe mai giustificato un lavoro per 12 ore al giorno. Abbiamo seguito a metterci l'impegno, ma senza certamente ammazzarci: non era stato offerto nemmeno un 100 euro in più, a fine mese 🤷‍♀️. È per le nostre condizioni, lavorare era sicuramente un atto dovuto, stralavorare come manco i cinesi fanno, decisamente no ;) E semplicemente non lo si faceva. Vero che non siamo dipendenti, ma sempre di richiesta di "straordinari", a conti fatti, si trattava: è stato detto che occorreva farlo per amor di Patria, per dimostrare quanto valessimo e duduedadada. Nei fatti, nel momento in cui eravamo certi che le cose andassero bene, fu soltanto detto "continuate a farle andare bene, che chissà, un domani ci sarà un aumento ".... Poi la (consueta) situazione di emergenza.... Che un giorno era una, un giorno un'altra. E chi si è trovato a dare maggiore disponibilità (questo un altro "ritornello " che ho spesso visto lavorando), se una grama volta non la dava, erano incazzature poiché tutto era dovuto. Insomma, pure io non mi tiro certo indietro davanti a un wapp della domenica, però occorre anche saper distinguere le emergenze "riconosciute" da quelle che vanno in gloria ;), specialmente quando non portano certo via 5 minuti (per il che, preferisco senz'altro manco stargli a contare, ma per modus vivendi mio più che altro. Però.... non son quella che ti dà un dito e allora le pigli il braccio 🤷‍♀️, tengo una certa età e so distinguere 😎).
A me in passato sono state avanzate prospettive di carriera. Adesso le vedo come la carota per farmi andare avanti anche quando non c'erano riconoscimenti nel presente. Poi, va beh, periodicamente ci sono le crisi che giustificano sempre tutto... Certe realtà bisognerebbe abbandonarle se non danno quanto prospettato in un tempo accettabile. Ovviamente anche da noi l'emergenza è servita anni fa per cancellare le millantate prospettive di carriera. A quel punto la mia sorte era già decisa,
Per quanto mi riguarda, l'esperienza mi conferma che sono fondamentali le conoscenze, più che il lavorare molto, ma quando si è a pari livello.
Per dire, non serve leccare il culo ai capi, mostrarsi come indefessi lavoratori. Nessuno riconosce il valore da questo comportamento, anzi.
Una mia zia fece carriera andando a letto col capo. Altre persone hanno assunto ruoli importanti avendo stretti legami di amicizia o di interesse personale con altre persone. Bisogna essere utili, ma a livello personale, diciamo. Considerati come qualcuno a cui torna utile aprire la strada.
Se ci si dà questo obiettivo, si va avanti bene. Se si pensa solo a lavorare, è molto più facile restare fermi.
 
Ultima modifica:

Foglia

utente viva e vegeta
A me in passato sono state avanzate prospettive di carriera. Adesso le vedo come la carota per farmi andare avanti anche quando non c'erano riconoscimenti nel presente. Poi, va beh, periodicamente ci sono le crisi che giustificano sempre tutto... Certe realtà bisognerebbe abbandonarle se non danno quanto prospettato in un tempo accettabile. Ovviamente anche da noi l'emergenza è servita anni fa per cancellare le millantate prospettive di carriera. A quel punto la mia sorte era già decisa,
Per quanto mi riguarda, l'esperienza mi conferma che sono fondamentali le conoscenze, più che il lavorare molto, ma quando si è a pari livello.
Per dire, non serve leccare il culo ai capi, mostrarsi come indefessi lavoratori. Nessuno riconosce il valore da questo comportamento, anzi.
Una mia zia fece carriera andando a letto col capo. Altre persone hanno assunto ruoli importanti avendo stretti legami di amicizia o di interesse personale con altre persone. Bisogna essere utili, ma a livello personale, diciamo. Considerati come qualcuno a cui torna utile aprire la strada.
Se ci si dà questo obiettivo, si va avanti bene.
Mah.... l'andare a letto col capo non penso che aiuti sempre, eh ;)
Nel posto stakanovista in cui sono stata, piacevo al capo. Non ci sono stati mai approcci troppo diretti, ma una serie di cose che me lo avevano fatto capire (oltre che una conversazione con quella che era la sua prima collaboratrice/dipendente. Morale? Una serie di regali "mirati " (tipo libri di Goethe a profusione solo per me, giuro :D), ma il trattamento era IDENTICO a quello degli altri collaboratori 🤷‍♀️. Veniva richiesta la vita, il compenso era buono (ma non poi così tanto, il mio, da giustificare la vita) e le prospettive di crescita in quel caso c'erano (bastava rifarsi ai collaboratori che erano lì da dieci anni 🤷‍♀️). Quando me ne sono andata, ha pianto :), ma una volta fuori da lì non è che si sia strappato i capelli che non aveva, eh 😎. E nel durante (io sul fatto che avesse un debole per me ho giocato a fare una via di mezzo tra la finta tonta e quella che non dava corda, poiché realmente presa dal fidanzato/marito, ma ben attenta a non farlo incazzare, è mi sono smazzata il "problema " da sola) non è che il suo debole mi avesse portato chissà quali vantaggi. Al più, anzi, mi aveva creato il dubbio che quando ero portata a esempio non fosse soltanto per capacità lavorative, ma capisci che stiamo parlando della "gloria " 😎. Quando mi sposai (lui era abituato a pagare quando voleva), vale a dire nel periodo in cui c'è un matrimonio da pagare, l'arredo da comprare ecc. ecc. io vidi la bellezza di 2k euro nell'arco di 8 mesi: credo fosse il suo modo di punirmi, e più perché il matrimonio era considerata una distrazione dalla sua persona è dal suo studio che per altro. Sposato pure lui, coi piedi ben in terra, eh, il classico 50enne che faceva il 'namuratiello, è nel farlo non poteva neanche esagerare perché.... c'era pure la moglie in studio! 😂 Pensa se me lo fossi scopato e la cosa fosse uscita: altro che andarmene coi miei tempi, è con le mie valutazioni 😎. Finita la parentesi pecoreccia, d'accordissimo sul discorso della "carota": l'aumento, se vuoi, me lo dai qui e ora per quel che già faccio, tanto più se mi chiedi di fare extra :)
Altrimenti lo schema "complimento- continua così che l'aumento è vicino - ops, abbiamo un problema - aaaazzzz, anche se il problema non lo hai creato tu bisogna fare di più per mantenere la sedia 😎" è la classica perculata che ti indica solo che è il caso, se possibile, di guardarti in giro. In questo, poter avere un confronto con chi è lì da più tempo di te, in molti casi è illuminante. Il personale? Solo a volte, ma siccome non tutti ci troviamo nella posizione di essere "intoccabili", o così "comodi", direi che una parte la fa anche la voglia di (ri)mettersi in gioco, con sempre più bagaglio di esperienza ;) Non aiuterà a trovare chissà che posto "privilegiato ", ma senz'altro dare sempre un occhio alle alternative, senza fermarsi se non soddisfatti, aiuta a sistemarsi meglio ;)
 

Reginatriste72

Utente di lunga data
Mah.... l'andare a letto col capo non penso che aiuti sempre, eh ;)
Nel posto stakanovista in cui sono stata, piacevo al capo. Non ci sono stati mai approcci troppo diretti, ma una serie di cose che me lo avevano fatto capire (oltre che una conversazione con quella che era la sua prima collaboratrice/dipendente. Morale? Una serie di regali "mirati " (tipo libri di Goethe a profusione solo per me, giuro :D), ma il trattamento era IDENTICO a quello degli altri collaboratori 🤷‍♀️. Veniva richiesta la vita, il compenso era buono (ma non poi così tanto, il mio, da giustificare la vita) e le prospettive di crescita in quel caso c'erano (bastava rifarsi ai collaboratori che erano lì da dieci anni 🤷‍♀️). Quando me ne sono andata, ha pianto :), ma una volta fuori da lì non è che si sia strappato i capelli che non aveva, eh 😎. E nel durante (io sul fatto che avesse un debole per me ho giocato a fare una via di mezzo tra la finta tonta e quella che non dava corda, poiché realmente presa dal fidanzato/marito, ma ben attenta a non farlo incazzare, è mi sono smazzata il "problema " da sola) non è che il suo debole mi avesse portato chissà quali vantaggi. Al più, anzi, mi aveva creato il dubbio che quando ero portata a esempio non fosse soltanto per capacità lavorative, ma capisci che stiamo parlando della "gloria " 😎. Quando mi sposai (lui era abituato a pagare quando voleva), vale a dire nel periodo in cui c'è un matrimonio da pagare, l'arredo da comprare ecc. ecc. io vidi la bellezza di 2k euro nell'arco di 8 mesi: credo fosse il suo modo di punirmi, e più perché il matrimonio era considerata una distrazione dalla sua persona è dal suo studio che per altro. Sposato pure lui, coi piedi ben in terra, eh, il classico 50enne che faceva il 'namuratiello, è nel farlo non poteva neanche esagerare perché.... c'era pure la moglie in studio! 😂 Pensa se me lo fossi scopato e la cosa fosse uscita: altro che andarmene coi miei tempi, è con le mie valutazioni 😎. Finita la parentesi pecoreccia, d'accordissimo sul discorso della "carota": l'aumento, se vuoi, me lo dai qui e ora per quel che già faccio, tanto più se mi chiedi di fare extra :)
Altrimenti lo schema "complimento- continua così che l'aumento è vicino - ops, abbiamo un problema - aaaazzzz, anche se il problema non lo hai creato tu bisogna fare di più per mantenere la sedia 😎" è la classica perculata che ti indica solo che è il caso, se possibile, di guardarti in giro. In questo, poter avere un confronto con chi è lì da più tempo di te, in molti casi è illuminante. Il personale? Solo a volte, ma siccome non tutti ci troviamo nella posizione di essere "intoccabili", o così "comodi", direi che una parte la fa anche la voglia di (ri)mettersi in gioco, con sempre più bagaglio di esperienza ;) Non aiuterà a trovare chissà che posto "privilegiato ", ma senz'altro dare sempre un occhio alle alternative, senza fermarsi se non soddisfatti, aiuta a sistemarsi meglio ;)
Io sono stata approcciata più volte in modo diretto dal mio ex datore di lavoro e visto che non ci sono stata, mi faceva proprio schifo solo pensarci, il trattamento nei miei confronti è peggiorato ed alla fine non ci stavo più bene lì e mi sono fatta lasciare a casa, non ho voluto infierire dopo anni di collaborazione, ma se lo sarebbe meritato 😞
 

danny

Utente di lunga data
Io sono stata approcciata più volte in modo diretto dal mio ex datore di lavoro e visto che non ci sono stata, mi faceva proprio schifo solo pensarci, il trattamento nei miei confronti è peggiorato ed alla fine non ci stavo più bene lì e mi sono fatta lasciare a casa, non ho voluto infierire dopo anni di collaborazione, ma se lo sarebbe meritato 😞
E anche questa cosa è allucinante.
 

danny

Utente di lunga data
Mah.... l'andare a letto col capo non penso che aiuti sempre, eh ;)
Nel posto stakanovista in cui sono stata, piacevo al capo. Non ci sono stati mai approcci troppo diretti, ma una serie di cose che me lo avevano fatto capire (oltre che una conversazione con quella che era la sua prima collaboratrice/dipendente. Morale? Una serie di regali "mirati " (tipo libri di Goethe a profusione solo per me, giuro :D), ma il trattamento era IDENTICO a quello degli altri collaboratori 🤷‍♀️. Veniva richiesta la vita, il compenso era buono (ma non poi così tanto, il mio, da giustificare la vita) e le prospettive di crescita in quel caso c'erano (bastava rifarsi ai collaboratori che erano lì da dieci anni 🤷‍♀️). Quando me ne sono andata, ha pianto :), ma una volta fuori da lì non è che si sia strappato i capelli che non aveva, eh 😎. E nel durante (io sul fatto che avesse un debole per me ho giocato a fare una via di mezzo tra la finta tonta e quella che non dava corda, poiché realmente presa dal fidanzato/marito, ma ben attenta a non farlo incazzare, è mi sono smazzata il "problema " da sola) non è che il suo debole mi avesse portato chissà quali vantaggi. Al più, anzi, mi aveva creato il dubbio che quando ero portata a esempio non fosse soltanto per capacità lavorative, ma capisci che stiamo parlando della "gloria " 😎. Quando mi sposai (lui era abituato a pagare quando voleva), vale a dire nel periodo in cui c'è un matrimonio da pagare, l'arredo da comprare ecc. ecc. io vidi la bellezza di 2k euro nell'arco di 8 mesi: credo fosse il suo modo di punirmi, e più perché il matrimonio era considerata una distrazione dalla sua persona è dal suo studio che per altro. Sposato pure lui, coi piedi ben in terra, eh, il classico 50enne che faceva il 'namuratiello, è nel farlo non poteva neanche esagerare perché.... c'era pure la moglie in studio! 😂 Pensa se me lo fossi scopato e la cosa fosse uscita: altro che andarmene coi miei tempi, è con le mie valutazioni 😎. Finita la parentesi pecoreccia, d'accordissimo sul discorso della "carota": l'aumento, se vuoi, me lo dai qui e ora per quel che già faccio, tanto più se mi chiedi di fare extra :)
Altrimenti lo schema "complimento- continua così che l'aumento è vicino - ops, abbiamo un problema - aaaazzzz, anche se il problema non lo hai creato tu bisogna fare di più per mantenere la sedia 😎" è la classica perculata che ti indica solo che è il caso, se possibile, di guardarti in giro. In questo, poter avere un confronto con chi è lì da più tempo di te, in molti casi è illuminante. Il personale? Solo a volte, ma siccome non tutti ci troviamo nella posizione di essere "intoccabili", o così "comodi", direi che una parte la fa anche la voglia di (ri)mettersi in gioco, con sempre più bagaglio di esperienza ;) Non aiuterà a trovare chissà che posto "privilegiato ", ma senz'altro dare sempre un occhio alle alternative, senza fermarsi se non soddisfatti, aiuta a sistemarsi meglio ;)
Foglia, gli hai dato il due di picche, ci credo che non hai avuto vantaggi...
Ripeto: è una cosa che trovo terribile, ma è anche molto comune (anche nei confronti degli uomini, io da ragazzo non superai la prova in un negozio con la padrona...).
Il fatto che ormai si faccia strada perché si va a letto con qualcuno, perché si è parenti o amici molto stretti, perché si ha un ruolo determinante nel PD (in subordine altri partiti, ma sono meno importanti), perché si ricambia un favore necessario è un collo di bottiglia per il nostro mondo del lavoro.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Guarda, non essendo io dipendente, ti posso portare la realtà di chi sapeva quando entrava e non sapeva quando usciva 😎
Ma non faccio testo per i dipendenti.
Però ho lavorato per una realtà (aziendale) in cui l'emergenza è la norma (uno dei segnali che un'azienda non sta propriamente in salute è proprio questo, vale a dire che secondo me un'azienda "sana", che lavora bene, non lavora sempre "in emergenza "). Mi è servito tantissimo per vedere come funziona, quel che va fatto, e quel che non va fatto. Nella mia realtà, l'emergenza era dovuta a casini macroscopici compiuti in anni (non entro in dettagli, dico solo che nodi secolari stavano venendo al pettine). Il manager dell'azienda che doveva tirare le somme (di un mezzo scempio) non sapeva più che pesci pigliare, e chiedeva rimedi che manco con la bacchetta magica.... Il mio titolare (dello studio legale che doveva occuparsi di sta roba), pur vedendo che veniva chiesto l'impossibile :), chiedeva a noi di farlo. Parlandone tra noi (meri collaboratori con compenso a partita iva), eravamo tutti d'accordo che il compenso non avrebbe mai giustificato un lavoro per 12 ore al giorno. Abbiamo seguito a metterci l'impegno, ma senza certamente ammazzarci: non era stato offerto nemmeno un 100 euro in più, a fine mese 🤷‍♀️. È per le nostre condizioni, lavorare era sicuramente un atto dovuto, stralavorare come manco i cinesi fanno, decisamente no ;) E semplicemente non lo si faceva. Vero che non siamo dipendenti, ma sempre di richiesta di "straordinari", a conti fatti, si trattava: è stato detto che occorreva farlo per amor di Patria, per dimostrare quanto valessimo e duduedadada. Nei fatti, nel momento in cui eravamo certi che le cose andassero bene, fu soltanto detto "continuate a farle andare bene, che chissà, un domani ci sarà un aumento ".... Poi la (consueta) situazione di emergenza.... Che un giorno era una, un giorno un'altra. E chi si è trovato a dare maggiore disponibilità (questo un altro "ritornello " che ho spesso visto lavorando), se una grama volta non la dava, erano incazzature poiché tutto era dovuto. Insomma, pure io non mi tiro certo indietro davanti a un wapp della domenica, però occorre anche saper distinguere le emergenze "riconosciute" da quelle che vanno in gloria ;), specialmente quando non portano certo via 5 minuti (per il che, preferisco senz'altro manco stargli a contare, ma per modus vivendi mio più che altro. Però.... non son quella che ti dà un dito e allora le pigli il braccio 🤷‍♀️, tengo una certa età e so distinguere 😎).
ah ma io ho avuto la partita iva fino a fine 2016, alla fine l'ho chiusa proprio perché impossibile da sostenere, io sono sempre stata a collaborazione quindi i clienti non erano i miei ma del titolare dell'ufficio, quando non mi pagava io non lavoravo, piuttosto sto a casa e mi risparmio pure le spese per gli spostamenti, con l'ultimo ci ho anche litigato, voleva darmi meno di 1/3 di quello che mi doveva dare

A me in passato sono state avanzate prospettive di carriera. Adesso le vedo come la carota per farmi andare avanti anche quando non c'erano riconoscimenti nel presente. Poi, va beh, periodicamente ci sono le crisi che giustificano sempre tutto... Certe realtà bisognerebbe abbandonarle se non danno quanto prospettato in un tempo accettabile. Ovviamente anche da noi l'emergenza è servita anni fa per cancellare le millantate prospettive di carriera. A quel punto la mia sorte era già decisa,
Per quanto mi riguarda, l'esperienza mi conferma che sono fondamentali le conoscenze, più che il lavorare molto, ma quando si è a pari livello.
Per dire, non serve leccare il culo ai capi, mostrarsi come indefessi lavoratori. Nessuno riconosce il valore da questo comportamento, anzi.
Una mia zia fece carriera andando a letto col capo. Altre persone hanno assunto ruoli importanti avendo stretti legami di amicizia o di interesse personale con altre persone. Bisogna essere utili, ma a livello personale, diciamo. Considerati come qualcuno a cui torna utile aprire la strada.
Se ci si dà questo obiettivo, si va avanti bene. Se si pensa solo a lavorare, è molto più facile restare fermi.
di solito chi lecca il culo lo fa per fare il meno possibile eh... poi dipende dalla natura dell'azienda e dal cervello del titolare, mio babbo ha lavorato 10 anni in una grossa spa, lì sei un numero e se fai qualcosa in più non solo nessuno se ne accorge, ma nel caso in cui se ne accorga pretende che quel "di più" lo facciano tutti e ti inimichi anche i colleghi. se invece sei in una realtà piccola con un datore di lavoro a contatto coi dipendenti, si vede se c'è chi si merita un riconoscimento, se poi sei uno sfruttatore e te ne freghi è un altro discorso, purtroppo tanti fanno impresa ma non sono imprenditori

sull'andare a letto col capo, trovo che sia una delle cose più idiote da fare, da entrambe le parti
 
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