Leggo pagine e pagine dove quasi si incolpa Alberto di sbagliare a soffrire, dopo ben 6 mesi (sono nulla..quando c'è dolore, una delusione del genere non passa in una settimana e forse mai) .. Sembra quasi che lo si incolpa di essere possessivo.. Come se uno dovesse accettare serenamente che, mentre era a lavoro o a fare la spesa, chi ha sposato, amato, protetto, stava a gambe aperte, prendendoti per i fondelli, magari dicendo sto dal parrucchiere.
Il tradimento è un trauma al pari della perdita di un caro familiare, con la differenza che in questo caso c'è una scelta.. di pensare a se stesso con uno degli atti più egoistici possibili, perché lesivi del rapporto di coppia e spesso a danno anche di figli o genitori perché spesso porta alla separazione.
Ci vorranno anni prima che impari a convivere con dolore, delusione ecc.
Conosco madri che hanno perso un figlio e dopo 40 anni mi dicono che ci pensano ogni giorno, che purtroppo da quel giorno tutto ha un sapore diverso.. Certo non piangono più come primi mesi.. Ma un velo ha coperto tutto non esiste più quella gioia profonda. Ecco.. Per me è così.
Si vive benissimo anche dopo i tradimenti ma tutto viene avvolto da un aria diversa. È la vita.
Separiamo le cose, anche con la punteggiatura.
Forse hai interpretato male questo accanimento nei confronti di Alberto.
Ci sono sì alcuni utenti che hanno un forte bisogno di normalizzare il tradimento. Per ragioni che non conosco, sembra che lo vogliano ridurre a un incidente di percorso su cui non abbia senso soffermarsi più di tanto.
Mi fanno pensare come chi si trova ad appoggiarsi alle altre auto parcheggiate e vengono rimproverati. Ovviamente reagiscono pensando che chi è furibondo, senza aver subìto alcun danno, sia un matto.
Ma tu per contrastare questi fai come se avessero investito più persone, come in un videogioco.
È vero che un tradimento corrisponde a un lutto, di una idea di matrimonio, di relazione e della immagine che aveva del traditore.
Io avevo scritto i primi tempi, senza essere capita, che avrei sofferto meno se mio marito fosse morto. Perché avrei perso solo lui, non avrei perso anche tutti i ricordi con lui. Naturalmente mi fu detto che dicevo una enormità e che non potevo dire che era meglio se fosse morto. A me sembrava invece chiaro.
Forse non tutte le persone si fanno una idea (il più delle volte sbagliata) del coniuge come una persona che non potrebbe tradire.
Qui ci sono stati più utenti che hanno raccontato di rapporti con più persone a cui hanno partecipato con il coniuge. È chiaro che per questi il sesso non ha lo stesso significato di chi lo ha fatto solo con il coniuge come scoperta a due, con un valore di espressione di amore.
Ma vale anche per chi ha avuto un ventennio di esperienze sessuali prima del matrimonio. Oppure molte esperienze dopo.
In questo senso fare l’esempio del figlio morto è inconcepibile. Io capisco che non è un paragone in sé. Nessuno sano di mente potrebbe paragonare il dolore più grande in assoluto con “solo” un tradimento.
Ma io capisco che può essere sentito come la morte di una parte di sé, non rielaborabile. Ma non è così. Il tradimento si supera, pur senza minimizzare.