Non ci posso credere 2 - la vendetta

Marjanna

Utente di lunga data
La responsabilità è un peso e un potere. Sta a noi viverlo in un modo o in un altro.
In queste pagine, come sempre, viene fuori di tutto, soprattutto vengono fuori paure o aspirazioni di chi scrive.
Sarà...
Alcune cose che ha scritto Alberto anche a me hanno trasmesso un clima pesante. Avere qualcuno che ti sveglia ogni notte piangendo, o che ti sta appresso in ogni cosa che fai in casa, però è conseguenza anche del tradimento. E’ chiaro che questa non è la nuova coppia, o la coppia ritrovata. E’ un valico. E ci sta anche il provare a dire "non rimanete fermi lì, è un valico, non fermatevi, non siete ancora arrivati".
Però leggendo alcuni commenti, a forza di dai e dai, mi viene il dubbio che ci sia, almeno in parte, fastidio se messi di fronte a cosa può comportare un tradimento.
Affiancare alcune immagini risulta retorico.

 

Etta

Utente di lunga data
Ma mica lo fanno per la sottana
Ma per egoismo
Loro si sentono di valere di più di tutti, più dei figli, quindi i loro bisogni vengono prima
Non è esatto nemmeno questo. Un buon genitore lo è a prescindere. Ci sono fior di genitori che abitano con i figli ma sono comunque assenti.
 

Divì

Utente senza meta
Più che altro la responsabilità viene scaricata nel tradito, dato che è lui che in caso scopre, e si becca tutte le conseguenze della scoperta.
Anche nel caso di Alberto, visto che siamo nel suo topic, dove c’è stata questa confessione, è chiaro che la moglie vuole stare con lui.
Io una distorsione la vedo anche in queste pagine, dalla moglie che andava in cerca del superpisellone, a varie battute dove uno psicologo dovrebbe riavvitare teste, mettere dritte cose storte, lucrificare qualche valvola, e poi questo exploit sulla big family e applaudiamo tutti in coro. :rolleyes:
Piuttosto grottesco.
Condivido ogni parola
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Quindi rimarresti intrappolato in una casa fino a che i figli non saranno grandi? Che poi te parli così perché comunque con tua moglie va tutto bene. Prova a pensare quando non è più così invece.
Quando non sarà più così come accaduto in passato, penserò a chi, ne soffrirà di più nel caso decidessimo, come coppia, di lasciarci. Ho attraversato anche io le mie crisi, andandomene anche da casa in passato e non certo per l’amante di turno visto che nemmeno l’avevo. Poi a mente lucida ho valutato chi a causa di questa mia scelta del tutto discrezionale avrebbe rinunciato a di più. E non usciva il mio nome.
 

Etta

Utente di lunga data
Quando non sarà più così come accaduto in passato, penserò a chi, ne soffrirà di più nel caso decidessimo, come coppia, di lasciarci. Ho attraversato anche io le mie crisi, andandomene anche da casa in passato e non certo per l’amante di turno visto che nemmeno l’avevo. Poi a mente lucida ho valutato chi a causa di questa mia scelta del tutto discrezionale avrebbe rinunciato a di più. E non usciva il mio nome.
A parte che io un uomo che rimane a casa con me, solo per i figli, sarei la prima a non volerlo più. Cosa che secondo me voleva fare pure il mio ex.
 

Brunetta

Utente di lunga data
È proprio così… una mia vicina, (il mio condomino è molto attivo 😬) ha lasciato marito e figli dopo tanti anni che vivevano separati in casa per correre dietro ad un “pantalone” senza preoccuparsi dei figli che ora vivono con il papà, tre splendidi ragazzi.
Questo perché non sono questioni d’amore, se così si vuol dire, ma di cervelli malfunzionanti.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Non è esatto nemmeno questo. Un buon genitore lo è a prescindere. Ci sono fior di genitori che abitano con i figli ma sono comunque assenti.
Mi fai vedere come sono “comunque” presenti? Parliamo di cose concrete.

Ti posso portare l’esempio di uno dei miei fratelli, divorziato, che peraltro è identico al caso del mio ex capo. Oh, stesse situazioni paro paro legate ai figli.
Lui ha il figlio in affidamento tutti i mercoledì sera ed un fine settimana si ed uno no.
Gli altri giorni il figlio non lo vede, non lo porta a scuola, non lo va a prendere, non lo segue nei compiti, non sta con lui, il giudice ha deciso così.
Ora se si sta a guardare il ciò che fa secondo la legge è un bravissimo genitore.
Non si dice però che avendo un figlio assegnato come fosse una eccezione temporale, la routine della sua crescita viene gestita e impostata dalla madre.
Difatti:
il mercoledì lo porta al mec.
il week end si lo porta a sciare o a divertirsi altrove quando non c’è neve.
Ma questa non è la vita normale di tutti i giorni, fatta di scuola, interrogazioni, sport, lavatrici, compiti, pulizie della casa e delle camere, stiro, cucinare, catechismi vari.
Facile fare l’ottimo genitore per gestire un figlio solo facendolo divertire.
Cosi son capaci tutti.
Ma si fanno disastri.
E così succede che da due anni sto ragazzo deve fare delle sedute con uno psicopedagogo perché avendo perso il riferimento paterno (visto che lo vede solo a tempo e non per il tempo utile a diventare grande), si sveglia la notte in preda a crisi di panico, non rispetta più la madre che viene vista come la sguattera di casa, ha difficoltà di socializzazione.
Quindi, si ritengo che quando una coppia va in crisi come coppia si debba valutare se la crisi abbraccia anche la famiglia.
E se la risposta è no, si tutela prima la seconda.
 

Mir

Utente di lunga data
Lo valuta in caso di bisogno ma non sente di averne bisogno
È cambiare il succo al fatto che non ci vuole andare
Così come il fatto che lui abbia sicurezze granitiche e niente lo smuova, se gli proponi una visione diversa o offende o dice che uno non è attento
E resta lì
Devi avere davvero una ridotta consapevolezza della tua genitorialita‘.
Ma nulla mi stupisce oramai della tua gestione materna, visti i precedenti.
Andarsene da casa, cioè non seguire i figli tutti i giorni delle settimana e’ abbandonare.
Avere un figlio a casa propria un week end si ed uno no e tutti i mercoledì sera come spesso sancisce un giudice nei casi di divorzio, non è seguire o crescere un figlio nella propria quotidianità.
Quotidianita‘ a cui, con non pochi problemi e rinunce deve sopperire il genitore affidatario che spesso è la mamma.
Poi qualcuno dice che si può comunque essere buoni genitori da separarti.
E’ questo comunque che stona.
I figli non hanno chiesto di nascere sono stati voluti, pertanto la loro crescita con tutti i doveri del caso spazzano via tutte le altre simil priorità tipiche di chi nel nome dell’amore vero che non aveva mai conosciuto insegue la sottana di turno.
Non sei obbligato a figliare.
Se lo fai, li cresci in una famiglia sana e qualunque genitore savio, fa un passo indietro con la propria coppia mettendo davanti i bisogni della famiglia.
Poi c’è chi tromba con l’amante in camera con la figlia,o lascia la figlia a pseudo sconosciuti mentre va a farsi dare una ripassatina, ma il mondo è bello perché vario.
Concordo al mille x mille.
Ma permettimi una domanda.
Se io mi trombo l'amante e mia moglie mi becca e non riuscendo a sopportare il trauma mi caccia di casa e di conseguenza i figli non hanno più due genitori conviventi e quindi una famiglia, di chi è la colpa?
Per favore non rispondere mia perché mi son fatto beccare....
 

Reginatriste72

Utente di lunga data
Mi fai vedere come sono “comunque” presenti? Parliamo di cose concrete.

Ti posso portare l’esempio di uno dei miei fratelli, divorziato, che peraltro è identico al caso del mio ex capo. Oh, stesse situazioni paro paro legate ai figli.
Lui ha il figlio in affidamento tutti i mercoledì sera ed un fine settimana si ed uno no.
Gli altri giorni il figlio non lo vede, non lo porta a scuola, non lo va a prendere, non lo segue nei compiti, non sta con lui, il giudice ha deciso così.
Ora se si sta a guardare il ciò che fa secondo la legge è un bravissimo genitore.
Non si dice però che avendo un figlio assegnato come fosse una eccezione temporale, la routine della sua crescita viene gestita e impostata dalla madre.
Difatti:
il mercoledì lo porta al mec.
il week end si lo porta a sciare o a divertirsi altrove quando non c’è neve.
Ma questa non è la vita normale di tutti i giorni, fatta di scuola, interrogazioni, sport, lavatrici, compiti, pulizie della casa e delle camere, stiro, cucinare, catechismi vari.
Facile fare l’ottimo genitore per gestire un figlio solo facendolo divertire.
Cosi son capaci tutti.
Ma si fanno disastri.
E così succede che da due anni sto ragazzo deve fare delle sedute con uno psicopedagogo perché avendo perso il riferimento paterno (visto che lo vede solo a tempo e non per il tempo utile a diventare grande), si sveglia la notte in preda a crisi di panico, non rispetta più la madre che viene vista come la sguattera di casa, ha difficoltà di socializzazione.
Quindi, si ritengo che quando una coppia va in crisi come coppia si debba valutare se la crisi abbraccia anche la famiglia.
E se la risposta è no, si tutela prima la seconda.
Quello che scrivi e’ così per la maggior parte dei figli di genitori separati, purtroppo e si perde tanto della crescita dei figli, io ne morirei, non si vive la loro quotidianità, la loro crescita che sia il brutto voto a scuola, il primo amore o le liti per chi deve apparecchiare la tavola, ma si ha una vita “falsata”
I figli vanno tutelati sempre e comunque, sono il nostro bene più grande.
Oggi ho lacrima facile perche uno dei miei figli è tornato a casa sua e chissà quando lo rivedrò 🥲
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Concordo al mille x mille.
Ma permettimi una domanda.
Se io mi trombo l'amante e mia moglie mi becca e non riuscendo a sopportare il trauma mi caccia di casa e di conseguenza i figli non hanno più due genitori conviventi e quindi una famiglia, di chi è la colpa?
Per favore non rispondere mia perché mi son fatto beccare....
Questo è ovvio, naturale sia colpa tua se ti fai beccare. Se sei coglione mica è colpa di tua moglie o di tuo figlio non ti pare? Tuttavia tu e tua moglie dovreste avere la capacita di scindere cosa è bene per voi da cosa è bene per i vs figli.
Se non avete questa capacità almeno di valutare la cosa, siete coglioni entrambi, quindi non solo tu.
Ma, come spero tu abbia capito, io non sto parlando di colpe che nell’economia della mia vita valgono come il due di picche quando la briscola e‘ fiori, bensì di cose molto concrete che riguardano la vita dei figli di separati.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Quello che scrivi e’ così per la maggior parte dei figli di genitori separati, purtroppo e si perde tanto della crescita dei figli, io ne morirei, non si vive la loro quotidianità, la loro crescita che sia il brutto voto a scuola, il primo amore o le liti per chi deve apparecchiare la tavola, ma si ha una vita “falsata”
I figli vanno tutelati sempre e comunque, sono il nostro bene più grande.
Oggi ho lacrima facile perche uno dei miei figli è tornato a casa sua e chissà quando lo rivedrò 🥲
Mio fratello non sa manco chi sono le sue maestre…però fa quello che gli e‘ stato assegnato di fare. Quindi è un bravo e presente genitore?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Concordo al mille x mille.
Ma permettimi una domanda.
Se io mi trombo l'amante e mia moglie mi becca e non riuscendo a sopportare il trauma mi caccia di casa e di conseguenza i figli non hanno più due genitori conviventi e quindi una famiglia, di chi è la colpa?
Per favore non rispondere mia perché mi son fatto beccare....
Il senso di responsabilità non si acquisisce di botto.
 

Divì

Utente senza meta
Mi fai vedere come sono “comunque” presenti? Parliamo di cose concrete.

Ti posso portare l’esempio di uno dei miei fratelli, divorziato, che peraltro è identico al caso del mio ex capo. Oh, stesse situazioni paro paro legate ai figli.
Lui ha il figlio in affidamento tutti i mercoledì sera ed un fine settimana si ed uno no.
Gli altri giorni il figlio non lo vede, non lo porta a scuola, non lo va a prendere, non lo segue nei compiti, non sta con lui, il giudice ha deciso così.
Ora se si sta a guardare il ciò che fa secondo la legge è un bravissimo genitore.
Non si dice però che avendo un figlio assegnato come fosse una eccezione temporale, la routine della sua crescita viene gestita e impostata dalla madre.
Difatti:
il mercoledì lo porta al mec.
il week end si lo porta a sciare o a divertirsi altrove quando non c’è neve.
Ma questa non è la vita normale di tutti i giorni, fatta di scuola, interrogazioni, sport, lavatrici, compiti, pulizie della casa e delle camere, stiro, cucinare, catechismi vari.
Facile fare l’ottimo genitore per gestire un figlio solo facendolo divertire.
Cosi son capaci tutti.
Ma si fanno disastri.
E così succede che da due anni sto ragazzo deve fare delle sedute con uno psicopedagogo perché avendo perso il riferimento paterno (visto che lo vede solo a tempo e non per il tempo utile a diventare grande), si sveglia la notte in preda a crisi di panico, non rispetta più la madre che viene vista come la sguattera di casa, ha difficoltà di socializzazione.
Quindi, si ritengo che quando una coppia va in crisi come coppia si debba valutare se la crisi abbraccia anche la famiglia.
E se la risposta è no, si tutela prima la seconda.
Mi sono separata a 33 anni, mio figlio ne aveva 4. Dopo il primo anno di caos organizzativo, abbiamo concordato l'affidamento congiunto, ho trovato casa a poche centinaia di metri da quella coniugale, e il figlio trascorreva una settimana da me e una da suo padre.
Tutti i giorni mi occupavo di vestirlo, fargli fare colazione e accompagnarlo a scuola, anche quando era da suo padre (che usciva di casa sempre alle 7,30). E il padre lo andava a prendere ogni giorno alle 16, anche quando era da me. Entrambi abbiamo sempre lavorato, ovviamente.
Non dico sia il top del top, ma ha funzionato. Mio figlio è stato sufficientemente sereno da credere nella famiglia e ha messo in piedi la propria, con due bellissimi nipotini per me :) .
 

Mir

Utente di lunga data
Questo è ovvio, naturale sia colpa tua se ti fai beccare. Se sei coglione mica è colpa di tua moglie o di tuo figlio non ti pare? Tuttavia tu e tua moglie dovreste avere la capacita di scindere cosa è bene per voi da cosa è bene per i vs figli.
Se non avete questa capacità almeno di valutare la cosa, siete coglioni entrambi, quindi non solo tu.
Ma, come spero tu abbia capito, io non sto parlando di colpe che nell’economia della mia vita valgono come il due di picche quando la briscola e‘ fiori, bensì di cose molto concrete che riguardano la vita dei figli di separati.
Io invece penso che se una persona tradisce (nel vero senso del termine) assieme al partner tradisce anche l'intera famiglia perché non puoi riversare la colpa di un eventuale separazione al coniuge che non è stato capace di incassare il colpo.
Ma è un semplice punto di vista.....
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Mi sono separata a 33 anni, mio figlio ne aveva 4. Dopo il primo anno di caos organizzativo, abbiamo concordato l'affidamento congiunto, ho trovato casa a poche centinaia di metri da quella coniugale, e il figlio trascorreva una settimana da me e una da suo padre.
Tutti i giorni mi occupavo di vestirlo, fargli fare colazione e accompagnarlo a scuola, anche quando era da suo padre (che usciva di casa sempre alle 7,30). E il padre lo andava a prendere ogni giorno alle 16, anche quando era da me. Entrambi abbiamo sempre lavorato, ovviamente.
Non dico sia il top del top, ma ha funzionato. Mio figlio è stato sufficientemente sereno da credere nella famiglia e ha messo in piedi la propria, con due bellissimi nipotini per me :) .
Figata questa cosa, quindi sei nonna?
Hai avuto però un ex marito che ha contribuito ha tenere in piedi almeno la serenità di suo figlio, giusto?
Come ben sai però non è per tutti, i miei due conoscenti (fratello ed ex capo ne sono lesempio).
Diciamo che serve intelligenza assai diffusa…
 

Divì

Utente senza meta
Figata questa cosa, quindi sei nonna?
Hai avuto però un ex marito che ha contribuito ha tenere in piedi almeno la serenità di suo figlio, giusto?
Come ben sai però non è per tutti, i miei due conoscenti (fratello ed ex capo ne sono lesempio).
Diciamo che serve intelligenza assai diffusa…
Ho un ex marito che è 'na favola, e un nonno splendido. Abbiamo fatto vacanze insieme per anni, con tutte le nonne e l'intera famiglia allargata.
Siamo stai fortunati ma anche bravi
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Ho un ex marito che è 'na favola, e un nonno splendido. Abbiamo fatto vacanze insieme per anni, con tutte le nonne e l'intera famiglia allargata.
Siamo stai fortunati ma anche bravi
Non credo nella fortuna che per me non esiste.
Esiste invece la dedizione e la volontà affinché le cose vadano in un certo modo.
 
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