Sanità

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
La mia situazione attuale è che i dolori non si sono attenuati al quarto giorno.
Con questi oppiacei - ricetta valida per una sola confezione dato che il farmaco non è un normale antidolorifico - sento solo un fastidio all'altezza del rene, ma almeno durano un 8/10 ore. Con le punture (max 2 al giorno) arrivavo a 6, poi disastro.
È che è grosso e bloccato, non per niente c'è l'idronefrosi.
Quindi boh! Non ho idea di come risolvere.
Andrò in Ps continuativamente finché non cambieranno le cose.
Ovviamente accompagnato perché con le coliche non guidi.
Danny cazz non ci si può ridurre così...
Valuta effettivamente l intervento a pagamento...
Come ti ha consigliato già @MariLea ...
Salta piuttosto le ferie...
Perché oltretutto rischi di danneggiare il rene...
Non mi sembra saggio...attendere...
 

danny

Utente di lunga data
sì sì anche alla mia amica avevano dato la morfina, mi dispiace un sacco, prova davvero a sentire cosa puoi fare privatamente perchè così non ce la fai
Sono andato privatamente.
Humanitas, in convenzione.
Con il SSN non c'è storia.
Non avevo neanche la visita urologica.
 

danny

Utente di lunga data
Perdonami, ma se cambi ospedale e gli dici che hai avuto la febbre, non sono obbligati a ricoverarti? Io penso di sì...
No. Fanno l'esame del sangue, valutano i globuli bianchi e vedono se c'è infezione.
Allo stato attuale ii sono sopra il limite massimo ma non vengono ancora considerati indicativi.
Per dire, se 10 000 è il valore max, sono a 12000, ma per considerare infezione devi averne 20.000.
Ma in quel caso ti mettono uno Stent per il drenaggio delle urine, per evitare infezioni al rene, con tutti i rischi che ciò comporta.
Il calcolo resta lì.
Insomma, questa Sanità funziona come la tessera Fidaty.
Devi accumulare punti.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
No. Fanno l'esame del sangue, valutano i globuli bianchi e vedono se c'è infezione.
Allo stato attuale ii sono sopra il limite massimo ma non vengono ancora considerati indicativi.
Per dire, se 10 000 è il valore max, sono a 12000, ma per considerare infezione devi averne 20.000.
Ma in quel caso ti mettono uno Stent per il drenaggio delle urine, per evitare infezioni al rene, con tutti i rischi che ciò comporta.
Il calcolo resta lì.
Insomma, questa Sanità funziona come la tessera Fidaty.
Devi accumulare punti.
Si ma non hai 130 anni...per valutare un opzione come lo stent...cmq non è risolutivo ma tamponativo...
 

Marjanna

Utente di lunga data
No. Fanno l'esame del sangue, valutano i globuli bianchi e vedono se c'è infezione.
Allo stato attuale ii sono sopra il limite massimo ma non vengono ancora considerati indicativi.
Per dire, se 10 000 è il valore max, sono a 12000, ma per considerare infezione devi averne 20.000.
Ma in quel caso ti mettono uno Stent per il drenaggio delle urine, per evitare infezioni al rene, con tutti i rischi che ciò comporta.
Il calcolo resta lì.
Insomma, questa Sanità funziona come la tessera Fidaty.
Devi accumulare punti.
Valuta se hai freddo, con tremore.
Se ti senti confuso, se ti viene da addormentarti.
Tieni a portata coperte, anche una coperta isotermica, se hai un kit di quelli da macchina ce l’hai.
Io ho preso oppiacei in gocce, a me facevano addormentare. Dopo veniva nausea, ma non quella che capita pre-vomito, non so descriverla in altro modo. Non so a te che effetto facciano, ma cerca di capire come agisce nel tuo corpo per non mischiare i due sintomi.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
[
No. Fanno l'esame del sangue, valutano i globuli bianchi e vedono se c'è infezione.
Allo stato attuale ii sono sopra il limite massimo ma non vengono ancora considerati indicativi.
Per dire, se 10 000 è il valore max, sono a 12000, ma per considerare infezione devi averne 20.000.
Ma in quel caso ti mettono uno Stent per il drenaggio delle urine, per evitare infezioni al rene, con tutti i rischi che ciò comporta.
Il calcolo resta lì.
Insomma, questa Sanità funziona come la tessera Fidaty.
Devi accumulare punti.
Possibile che nessun ospedale in Lombardia ti ricoveri per poi operarti a breve?... 😭 Prova a vedere anche come funziona in altre regioni.
 

Marjanna

Utente di lunga data
110 euro non hai fatto visita con un primario, corretto? Potresti provare in altro ospedale, ripeti visita privata con primario del reparto, è lui che decide.
 

Marjanna

Utente di lunga data
No. Fanno l'esame del sangue, valutano i globuli bianchi e vedono se c'è infezione.
Allo stato attuale ii sono sopra il limite massimo ma non vengono ancora considerati indicativi.
Per dire, se 10 000 è il valore max, sono a 12000, ma per considerare infezione devi averne 20.000.
Ma in quel caso ti mettono uno Stent per il drenaggio delle urine, per evitare infezioni al rene, con tutti i rischi che ciò comporta.
Il calcolo resta lì.
Insomma, questa Sanità funziona come la tessera Fidaty.
Devi accumulare punti.
Non ho capito. Globuli bianchi come range di norma da me mettono 4.00-11.00 [10/microL].
E hanno guardato solo i globuli bianchi per stabilire se hai infezione?
 

spleen

utente ?
Non per difendere la regione Emilia Romagna ma non ho mai sentito che, dopo una colica renale, qualcuno sia stato mandato a casa senza aver risolto il problema.
Sembra strano anche a me, però devo informarmi per il veneto come funziona.
Poi so dire.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Sono indicativi. Il resto è a posto.
Poi, non ho competenze in merito, mi affido alle loro.
Aumentano anche i neutrofili, se il resto dei valori è a posto è positivo. Avevo paura credessi di avere già un principio di setticemia.
 

danny

Utente di lunga data
Aumentano anche i neutrofili, se il resto dei valori è a posto è positivo. Avevo paura credessi di avere già un principio di setticemia.
No, no.
È solo un rischio.
Mi han solo detto in entrambi gli ospedali che se mi viene la febbre devo recarmi al più presto in Ps.
Quella (sepsi) è venuta al mio collaboratore dopo l'operazione, come ho raccontato nel primo post.
La cosa che volevo sottolineare è che secondo i protocolli devi evolvere ormai sempre verso forme più gravi e a rischio vita per avere l'attenzione medica che un tempo si riservava a tutti.
Solo che dopo tutto diventa più complicato.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
No, no.
È solo un rischio.
Mi han solo detto in entrambi gli ospedali che se mi viene la febbre devo recarmi al più presto in Ps.
Quella (sepsi) è venuta al mio collaboratore dopo l'operazione, come ho raccontato nel primo post.
La cosa che volevo sottolineare è che secondo i protocolli devi evolvere ormai sempre verso forme più gravi e a rischio vita per avere l'attenzione medica che un tempo si riservava a tutti.
Solo che dopo tutto diventa più complicato.
14 anni fa, subito dopo il parto, mia sorella ha sviluppato calcoli alla cistifellea, l'hanno tirata per un mese prima di operarla e poi "eh era parecchio infiammata" ma andate a morì ammazzati, è un mese che mi fate fare le giratine, ora è solo peggio
 

Actorus

Utente di lunga data
Domenica ero in giro e mi è venuta una colica renale a sera. Ospedale di provincia, il medico dopo la Tac mi dice che ho una idronefrosi da calcolo e che devi recarmi d'urgenza da un urologo.
Tornato malamente a casa, prenoto per 110 euro visita presso un noto ospedale.
Secondo la procedura standard funziona così: teoricamente dovrei essere operato, ma poiché non sono oncologico la lista d'attesa è lunga.
Il protocollo prevede si attenda per l'espulsione naturale, che però potrebbe non avvenire.
Nel frattempo poiché i dolori non cessano prendo oppiacei.
Senza, ovvero quando l'effetto cessa, i dolori non sono sostenibili.
Ho due strade davanti: se mi viene la febbre, la idronefrosi avrà provocato un'infezione al rene e dovrò correre d'urgenza in ospedale, dove mi verrà messo uno stent, che non risolverà il problema ma almeno eviterà la setticemia.
Altrimenti devo guadagnare come con la tessera Esselunga, l'operazione, presentandomi varie volte in PS sotto colica, in maniera da potersi qualificare come intervento necessario e essere giustificata.
Nel frattempo non posso bere molto, anzi, devo bere il minimo possibile, e ridurre anche la portata di cibi contenenti acqua, per limitare i rischi.
Questa è l'eccellenza lombarda.
Ma se fosse stato un tumore?
Un nostro collaboratore aveva un tumore alla prostata di livello di gravità più elevato.
Due mesi prima di essere operato nel miglior ospedale, confortato dal fatto che gli erano stati prescritti dei farmaci che bloccavano il tumore (ah, sì? Esistono?). Poi infezioni, un accesso al PS con le sue gambe, un altro in Crocerossa con infezioni post operatorie diffuse che non camminava più. Ora, da un po', ricoverato non si sa fino a quando.
Chi vuol essere lieto sia, del doman non v'è certezza, diceva Lorenzo il Magnifico.
Oramai si operano con le bombe d'urto , praticamente li frantumano, in tanti pezzi ,
 

Lara3

Utente di lunga data
Domenica ero in giro e mi è venuta una colica renale a sera. Ospedale di provincia, il medico dopo la Tac mi dice che ho una idronefrosi da calcolo e che devi recarmi d'urgenza da un urologo.
Tornato malamente a casa, prenoto per 110 euro visita presso un noto ospedale.
Secondo la procedura standard funziona così: teoricamente dovrei essere operato, ma poiché non sono oncologico la lista d'attesa è lunga.
Il protocollo prevede si attenda per l'espulsione naturale, che però potrebbe non avvenire.
Nel frattempo poiché i dolori non cessano prendo oppiacei.
Senza, ovvero quando l'effetto cessa, i dolori non sono sostenibili.
Ho due strade davanti: se mi viene la febbre, la idronefrosi avrà provocato un'infezione al rene e dovrò correre d'urgenza in ospedale, dove mi verrà messo uno stent, che non risolverà il problema ma almeno eviterà la setticemia.
Altrimenti devo guadagnare come con la tessera Esselunga, l'operazione, presentandomi varie volte in PS sotto colica, in maniera da potersi qualificare come intervento necessario e essere giustificata.
Nel frattempo non posso bere molto, anzi, devo bere il minimo possibile, e ridurre anche la portata di cibi contenenti acqua, per limitare i rischi.
Questa è l'eccellenza lombarda.
Ma se fosse stato un tumore?
Un nostro collaboratore aveva un tumore alla prostata di livello di gravità più elevato.
Due mesi prima di essere operato nel miglior ospedale, confortato dal fatto che gli erano stati prescritti dei farmaci che bloccavano il tumore (ah, sì? Esistono?). Poi infezioni, un accesso al PS con le sue gambe, un altro in Crocerossa con infezioni post operatorie diffuse che non camminava più. Ora, da un po', ricoverato non si sa fino a quando.
Chi vuol essere lieto sia, del doman non v'è certezza, diceva Lorenzo il Magnifico.
Non ho parole …
In bocca al lupo 🍀
 

Marjanna

Utente di lunga data
No, no.
È solo un rischio.
Mi han solo detto in entrambi gli ospedali che se mi viene la febbre devo recarmi al più presto in Ps.
Quella (sepsi) è venuta al mio collaboratore dopo l'operazione, come ho raccontato nel primo post.
La cosa che volevo sottolineare è che secondo i protocolli devi evolvere ormai sempre verso forme più gravi e a rischio vita per avere l'attenzione medica che un tempo si riservava a tutti.
Solo che dopo tutto diventa più complicato.
Si ho letto velocemente, al tuo amico poteva essere venuta anche in seguito a operazione, mi pare.
Ma l'idronefrosi non è bilaterale vero?
 

Marjanna

Utente di lunga data
Oramai si operano con le bombe d'urto , praticamente li frantumano, in tanti pezzi ,
Onde d'urto, ma se il calcolo è meno di 2 cm.
Potrebbe comunque provare, ma deve comunque trovare un centro privato che le pratichi. Pagare una visita privata (e siamo mercoledi, che vuol dire appuntamento prossima settimana) dove un medico deciderà se può farle o meno. Poi fare un altro appuntamento dove inizieranno le sedute.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Domenica ero in giro e mi è venuta una colica renale a sera. Ospedale di provincia, il medico dopo la Tac mi dice che ho una idronefrosi da calcolo e che devi recarmi d'urgenza da un urologo.
Tornato malamente a casa, prenoto per 110 euro visita presso un noto ospedale.
Secondo la procedura standard funziona così: teoricamente dovrei essere operato, ma poiché non sono oncologico la lista d'attesa è lunga.
Il protocollo prevede si attenda per l'espulsione naturale, che però potrebbe non avvenire.
Nel frattempo poiché i dolori non cessano prendo oppiacei.
Senza, ovvero quando l'effetto cessa, i dolori non sono sostenibili.
Ho due strade davanti: se mi viene la febbre, la idronefrosi avrà provocato un'infezione al rene e dovrò correre d'urgenza in ospedale, dove mi verrà messo uno stent, che non risolverà il problema ma almeno eviterà la setticemia.
Altrimenti devo guadagnare come con la tessera Esselunga, l'operazione, presentandomi varie volte in PS sotto colica, in maniera da potersi qualificare come intervento necessario e essere giustificata.
Nel frattempo non posso bere molto, anzi, devo bere il minimo possibile, e ridurre anche la portata di cibi contenenti acqua, per limitare i rischi.
Questa è l'eccellenza lombarda.
Ma se fosse stato un tumore?
Un nostro collaboratore aveva un tumore alla prostata di livello di gravità più elevato.
Due mesi prima di essere operato nel miglior ospedale, confortato dal fatto che gli erano stati prescritti dei farmaci che bloccavano il tumore (ah, sì? Esistono?). Poi infezioni, un accesso al PS con le sue gambe, un altro in Crocerossa con infezioni post operatorie diffuse che non camminava più. Ora, da un po', ricoverato non si sa fino a quando.
Chi vuol essere lieto sia, del doman non v'è certezza, diceva Lorenzo il Magnifico.
Teniamoci l’eccellenza.
 
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