festa del papà

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Esiste la libertà di insegnamento, garantita dalla Costituzione che però, purtroppo non viene intesa in modo corretto, ma come “in classe mia faccio come mi pare”, questo però confligge con la collegialità, tuttora vigente, ma contrastata nella pratica in vari modi. Vi risparmio la spiegazione del come e perché.
Per cui anche nella scuola vi sono tutte le posizioni che state esponendo, più o meno consapevoli, nella scuola prevalentemente “ad cazzum”.
I Dirigenti scolastici possono cercare di orientare con circolari interne o nelle riunioni collegiali, ma le riunioni devono essere occupate per talmente tante cose che nessun dirigente ha voglia di discutere per i lavoretti che non sono parte delle Indicazioni nazionali e non possono essere né richiesti né evitati. I lavoretti sono solo una abitudine e una aspettativa dei genitori e raramente rientrano in un percorso didattico consapevole.
I lavoretti sono un laboratorio di manualità. Di conseguenza molto impegnativo e soprattutto si trasforma in un confronto con i risultati.

Soprattutto è concentrazione e precisone, oltre che abilità.

Di conseguenza diventa molto complicato gestirlo in modo sereno con il dovuto tempo da dedicare.

Ci vuole un lavoro di incoraggiamento per quelli che hanno poca propensione.

In realtà sarebbe una buona palestra per fare acquisire pazienza e costanza.

Però mi sono resa conto che per molte maestre diventa fonte di disagio. Sia nel gestire i bambini che organizzare il lavoro.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
quando c'ero io si faceva albero di Natale e Presepe, si facevano i lavoretti per mamma e babbo, in classe mia c'era anche un bimbo orfano di babbo...la maestra non l'ha mai fatto sentire diverso...trovava il modo di coinvolgerlo...ma ora si fa prima a dire non si fa niente...perché sennò l'albero può essere fatto cadere, come hai detto te, non si insegna a stare attenti...non si fa l'albero....
Ma che ne sai come si sentiva quel bambino?
E, fintanto che non vieni beccata e il tuo matrimonio sta in piedi, non ti preoccupi di bambini che possono essere a disagio, per dare la soddisfazione a te di vedere i tuoi figli che portano un bigliettino, che, se ti piace tanto, potresti far fare tu.
 

Brunetta

Utente di lunga data
se gli insegnanti non sono all'altezza che facciano un altro lavoro, coi bambini ci si parla, capiscono molto più di quello che si pensa, se ci sono criticità si parla col bambino e col genitore che c'è, perchè se uno ha problemi non la vedo una cosa sensibile nel negarla anche a chi problemi non li ha
Quindi sono chi ha le difficoltà che deve adeguarsi a chi non ha difficoltà?
Quando si va in montagna si deve tenere il passa del più veloce?
 

Brunetta

Utente di lunga data
a me fa molto ridere (dico ridere per non dire altro), il fatto che l'unica comunità che si dice offesa dal crocifisso sia quella islamica, comunità che riconosce cristo come profeta, tra l'altro, io a scuola ho sempre avuto atei o testimoni di geova, a parte uno che alle superiori non frequentava l'ora di religione, gli altri l'hanno sempre frequentata tranquillamente e senza il minimo problema
però a me stanno più sulle palle quelli che si professano atei a tratti agnostici, però poi non mi toccare il natale perchè è tradizione e per la quaresima seguono pure la vigilia il venerdì, lì l'ipocrisia raggiunge vette altissime
Perché tu resti convinta si faccia per qualcun altro e non per l'espressione di una cultura nostra.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Sto leggendo proprio in questi giorni "Lessico familiare". E' un quadretto pieno di ironia e di pathos, bellissimo.

Comunque la citazione la ho sentita, pensa un po,' dalla Meloni, durante un dibattito. 😁

Tralasciando le uscite e le invettive di Sgarbi (-capra, capra, capra ignorante!!!- ) verso una sedicente atea in un dibattito analogo. Comunque nella fase seria dell' intervento, anche lui parlava come hai detto tu, di cultura dei simboli.
Sgarbi e la cultura non si sono mai incontrati se non a qualche party 😂😂😂
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sto leggendo proprio in questi giorni "Lessico familiare". E' un quadretto pieno di ironia e di pathos, bellissimo.

Comunque la citazione la ho sentita, pensa un po,' dalla Meloni, durante un dibattito. 😁

Tralasciando le uscite e le invettive di Sgarbi (-capra, capra, capra ignorante!!!- ) verso una sedicente atea in un dibattito analogo. Comunque nella fase seria dell' intervento, anche lui parlava come hai detto tu, di cultura dei simboli.
La Meloni è stronza, ma ha buoni portaborse e ha fatto altre dichiarazioni condivisibili.
Ma anche mio marito diceva che mi amava.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Quindi sono chi ha le difficoltà che deve adeguarsi a chi non ha difficoltà?
Quando si va in montagna si deve tenere il passa del più veloce?
non far finta di non capire e non travisare i discorsi, chi ha dei problemi non lo aiuti evitandogli tutto, perchè c'è il bambino che magari la letterina al babbo vuole fargliela lo stesso, ci si parla e si cerca di capire come affrontare il problema, perchè le maestre stanno sempre a dire che ogni bambino è a sé, che ognuno ha i suoi tempi, che ognuno va aiutato in un modo personalizzato, che mettessero in pratica le cose che dicono invece di fare tutto uguale per tutti
Perché tu resti convinta si faccia per qualcun altro e non per l'espressione di una cultura nostra.
cosa?
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Ma che ne sai come si sentiva quel bambino?
E, fintanto che non vieni beccata e il tuo matrimonio sta in piedi, non ti preoccupi di bambini che possono essere a disagio, per dare la soddisfazione a te di vedere i tuoi figli che portano un bigliettino, che, se ti piace tanto, potresti far fare tu.
ok...quando non si trovano risposte decenti si tira fuori il discorso "traditore" cattivo...vado a fare altro che è meglio...
 

Brunetta

Utente di lunga data
non faccio la questione "preghiera sì/preghiera no" semplicemente noi mai fatta, avendo la scuola accanto alla chiesa, andavamo a prendere la messa il primo giorno di scuola, quando il prete passava a benedire per pasqua ci facevano dire il padre nostro e l'ave maria, alle medie ovviamente mai fatto
poi non mi parlare di maestre cretine che già sto messa male e mia figlia fa l'asilo :rolleyes:
Ma la messa, come le preghiere e le benedizioni, non fanno parte della scuola che è laica. Non è che non si devono fare per non offendere qualcuno, ma non si devono fare per non offendere la cultura laica. È per questo che esiste l’ora di religione o attività alternativa (I.RC. che vuol dire Insegnamento Religione Cattolica) proprio perché non deve entrare negli altri insegnamenti e prevede la conoscenza delle altre religioni, anche se con una impronta, inevitabile, di superiorità. Alla I.RC. viene riconosciuta una tale importanza che se in una classe di 25 bambini 20 non la seguono e 5 sì, sono i 20 a dover uscire e trovare un’altra sistemazione.
Non è necessario e non è corretto fare religione in altri orari. Poiché viviamo in una Paese che ha moltissime tradizioni legate alla religione, tra l’altro ogni scuola ha la possibilità di chiudere per il santo patrono, inevitabilmente bisogna parlare di Natale e Pasqua, visto che vi sono giorni di chiusura. Il difficile è parlarne in modo culturale, sia per le età diverse dei bambini, sia per la preparazione degli insegnanti che è generalmente personale sull’argomento.
Per questo ognuno ha una esperienza personale diversa e si stupisce per l’esperienza di altri che si sono trovati con insegnanti più o meno ignoranti o, raramente, capaci di considerare tutti gli aspetti culturali, storici e artistici del nostro paese in cui la Chiesa ha avuto una enorme importanza, che sta scemando ovunque.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
non far finta di non capire e non travisare i discorsi, chi ha dei problemi non lo aiuti evitandogli tutto, perchè c'è il bambino che magari la letterina al babbo vuole fargliela lo stesso, ci si parla e si cerca di capire come affrontare il problema, perchè le maestre stanno sempre a dire che ogni bambino è a sé, che ognuno ha i suoi tempi, che ognuno va aiutato in un modo personalizzato, che mettessero in pratica le cose che dicono invece di fare tutto uguale per tutti

cosa?
Ogni bambino è a sé. Ma appunto per questo non possono essere i genitori degli altri a potere o dovere entrare nel merito e pretendere che capisca per far fare ai loro ciò che i genitori gradiscono.
Una soluzione intelligente è fare attività manuali seguendo il tema dei materiali (un anno la carta, un anno i tessuti e i filati, un anno i materiali modellabili ad esempio) e realizzandoli in periodi vicini alle “feste” ogni bambino lo porterà a casa e lo dedicherà a chi gli pare. Ma questo vale per festa del papà, come per la festa della mamma o dei nonni o dei vicini di casa.
Per le feste “religiose” (tra virgolette perché alla maggior parte delle persone non interessa l’aspetto religioso) si possono (non devono) fare manufatti individuali e/o collettivi dando un senso a ciò che si fa inserendoli, adeguatamente alle varie età, nel contesto culturale. Tutti vogliono festeggiare il Natale, come il carnevale o Halloween, indipendentemente dalla religione professata o non dalla famiglia, perché sono feste belle. Da ciò sono esclusi i testimoni di Geova che sono proprio orgogliosi della esclusione e che quindi non vogliono nessun cambiamento. Sono proprio contenti dei figli che rifiutano la torta di compleanno dei compagni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ok...quando non si trovano risposte decenti si tira fuori il discorso "traditore" cattivo...vado a fare altro che è meglio...
Mi sembra di avere dato risposte fin troppo ampie.
La questione è che tu hai minimizzato i problemi di bambini che non sono i tuoi, solo perché per mera fortuna siete una famiglia tradizionale e con entrambi i genitori presenti. Avrei potuto ipotizzare una malattia, ma non è stato necessario, perché l’armonia si fonda su una relazione che non crea problemi fintanto che resterà segreta. Non è questione di darti il ruolo di cattiva, è questione che sei rigida nel pretendere che gli altri si adeguino a un modello che tu ritieni “normale” e non è normale nemmeno per te.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
non far finta di non capire e non travisare i discorsi, chi ha dei problemi non lo aiuti evitandogli tutto, perchè c'è il bambino che magari la letterina al babbo vuole fargliela lo stesso, ci si parla e si cerca di capire come affrontare il problema, perchè le maestre stanno sempre a dire che ogni bambino è a sé, che ognuno ha i suoi tempi, che ognuno va aiutato in un modo personalizzato, che mettessero in pratica le cose che dicono invece di fare tutto uguale per tutti

cosa?
Preciso che non ho scritto che ai bambini bisogna evitare di affrontare i problemi, anzi. Ho detto che non spetta ai genitori degli altri decidere cosa debbano fare gli insegnanti per rispettare tutte le sensibilità e la nostra cultura.
 
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