Non fa una piega, però ad esempio la giurisprudenza ha smesso da tempo di considerare il tradimento tout court motivo di addebito in una separazione, perché la regola è capire se prima il rapporto fosse già insostenibile (o qualcosa del genere). Se il traditore dimostra che il rapporto era già insostenibile prima e ovviamente non per colpa sua, allora non gli si può addebitare la separazione. Un passo avanti o uno indietro?
E certo!
La giurisprudenza segue i cambiamenti della società e della cultura.
Infatti io ho parlato di cultura, cercando anche di accennare a quale cultura sostenesse certa giurisprudenza.
Il noto “Processo per stupro” è esemplare.
Erano disgustosi gli avvocati difensori che sostenevano il consenso della vittima che “avrebbe potuto mettere fine al rapporto orale con un morsetto”, ma la stessa argomentazione è stata riproposta oggi per il caso del figlio di Grillo! Perché la cultura cambia (non direi mai evolve perché in alcuni aspetti è un miglioramento, in altri no, ovviamente a mio parere, come tutto quello che scrivo.)
E quando è stato filmato quel processo vogliamo pensare che in tutta Italia, anche tra le donne, non ci fosse chi condivideva che la ragazza fosse consenziente? Fu detto anche delle vittime del Circeo!
Attualmente si sta diffondendo sempre più la mentalità che il sesso sia fatto individuale e che non riguardi il partner ciò che si fa quando non si è insieme, come se si stesse giocando a calcetto o cantando in un coro.
È ovvio che in un contesto culturale sempre più individualista, chi tradisce stia semplicemente esercitando un proprio diritto e al massimo abbia solo omesso di parlarne o che sia il modo corretto di trovare sollievo ai problemi di coppia e famigliari.
In mezzo c’è la maggioranza di noi che gradualmente sta facendo propria l'idea di individualismo assoluto.