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bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Lo dico solo perché ciò che salva a livello statistico oggi è sopratutto la prevenzione.
2 casi di tumore nella mia famiglia dove la prevenzione non è servita a un beato nulla
Mia mamma ci è morta per colpa della prevenzione (fatta male)...l altro caso...non mi va di parlarne..
 

Marjanna

Utente di lunga data
Mi sembra che, date le circostanze, Gianni abbia invece preso la decisione giusta.

Ha mostrato di praticare quella che gli antichi romani chiamavano "pietas", che non è la pietà ma umana comprensione nel rispetto dei ruoli e dei diversi modi di intendere la vita.

La pietà lo travolgerebbe e la sua ex quasi certamente ne approfitterebbe per cercare una improbabile ed inappropriata riappacificazione. La pietas consente di mantenere le distanze in modo dignitoso.

Una volta completato il ciclo di cura la ex tornerà a casa sua guarita (auspicabilmente) nel fisico e lui si potrà sentire libero per sempre dei fantasmi del passato.
Libero di pensare al suo futuro.

Una soluzione che vale cento divorzi, per me.
Non contesto la decisione.
Quando leggo Gianni ho la sensazione di una matassa, di un nodo.
 

Etta

Utente di lunga data
Perché farsi sostenere da qualcuno a sua volta sposato e con il quale hai intrattenuto una relazione clandestina non è come farsi sostenere da quello che era tuo marito, che ti è stato accanto per decenni. Ecco un chiaro esempio di cambio di prospettiva al mutare delle condizioni personali. Comunque @gianni83 hai fatto bene a darle assistenza, io avrei fatto uguale.
Non dico che abbia fatto male ma un minimo potrebbe aiutarla anche il nuovo “compagno”.
 

danny

Utente di lunga data
2 casi di tumore nella mia famiglia dove la prevenzione non è servita a un beato nulla
Mia mamma ci è morta per colpa della prevenzione (fatta male)...l altro caso...non mi va di parlarne..
Purtroppo siamo alla fine tutti dentro una statistica, in cui anche la sorte gioca il suo ruolo.
Il tumore di mia moglie è emerso solo con l'ecografia, non era visibile con la mammografia.
Se avesse fatto solo la mammografia, racconterei un'altra storia.
Sua madre è morta di tumore ma nessuno dei medici a cui si era rivolta per i dolori si era accorto che era in metastasi.
 

rotolina

Utente di lunga data
Non dico che abbia fatto male ma un minimo potrebbe aiutarla anche il nuovo “compagno”.
Tu Etta vedi il rapporto tra amanti come una sorta di storia che piano piano diventa ufficiale, ma quasi mai è così, l'amante rimane prevalentemente nel suo ruolo e in questo ruolo vedo difficile poter dare assistenza, supporto per una malattia. Ricordati che il soggetto è sposato, la moglie non sa nulla (da quello che ricordo), come potrebbe supportarla nella terapia..... Gli amanti sono sempre molto bravi a creare una relazione idilliaca ma che ha come presupposto la leggerezza, lo stare bene è così che ci si sente forti e propensi all'evasione, ma quando le cose cambiano? Quando vi sono difficoltà o come in questo caso una malattia? Io ho pure il sospetto che la moglie di Gianni non sia ora come ora poi così incline a frequentare l'altro....ma questa rimane una mia supposizione.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Non dico che abbia fatto male ma un minimo potrebbe aiutarla anche il nuovo “compagno”.
Quello non è un compagno, è un amante.
Prima o poi capirai la differenza.


P.S. Sono ottimista
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Criticatemi, ma non ce la faccio a lasciarla sola, comunque parlando con il medico ha detto che dopo questa cura il problema si dovrebbe risolvere.
Mica fai male. Però stabilisci dei limiti e evita troppe confidenze. Trattava come se fosse un'amica di tua mamma che stai ospitando per le stesse ragioni.
 

Etta

Utente di lunga data
Mi pare di capire che non si è ufficializzato con il nuovo compagno
Ma anche se non e’ ufficiale se comunque ci tiene un minimo a lei potrebbe aiutarla ugualmente. Io lo farei.

Tu Etta vedi il rapporto tra amanti come una sorta di storia che piano piano diventa ufficiale, ma quasi mai è così, l'amante rimane prevalentemente nel suo ruolo e in questo ruolo vedo difficile poter dare assistenza, supporto per una malattia. Ricordati che il soggetto è sposato, la moglie non sa nulla (da quello che ricordo), come potrebbe supportarla nella terapia..... Gli amanti sono sempre molto bravi a creare una relazione idilliaca ma che ha come presupposto la leggerezza, lo stare bene è così che ci si sente forti e propensi all'evasione, ma quando le cose cambiano? Quando vi sono difficoltà o come in questo caso una malattia? Io ho pure il sospetto che la moglie di Gianni non sia ora come ora poi così incline a frequentare l'altro....ma questa rimane una mia supposizione.
Se non fosse incline li mollerebbe penso. Ad ogni modo anche se l’altro e’ amante e pure sposati ok, non può supportarla per ovvi motivi, pero’ starle almeno vicino psicologicamente farle sentire che c’è.

Quello non è un compagno, è un amante.
Prima o poi capirai la differenza.


P.S. Sono ottimista
Non e’ più il suo amante perché lei non sta più con Gianni. Semmai lei e’ amante di lui che e’ sposato.

Mica fai male. Però stabilisci dei limiti e evita troppe confidenze. Trattava come se fosse un'amica di tua mamma che stai ospitando per le stesse ragioni.
Ecco su questo sono d’accordo. Va bene aiutarla pero’ logicamente e’ la sua ex ormai.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
No...
Ma ci sono tumori meno aggressivo di altri semplicemente...
Quello al seno ha una percentuale di guarigione altissima quello all ovaio no.
In via statistica
Poi ci sono le eccezioni...
Anche per il livello di incidenza...
Il tumore al seno ha una percentuale di casi altissima dove sono stati fatti studi e messi a punto delle terapie.
Quello all ovaio e raro.
Parlo per informazioni dirette non per sentito dire al bar dello sport al mattino
Ricordo quando dalla risonanza pre intervento per endometriosi mi chiamarono dall' Umberto I, perché la radiologa di riferimento (il mio ginecologo mi aveva mandato espressamente da lei per farla) mi voleva parlare. Eravamo a una settimana prima del dpcm lockdown, tutti agitatissimi, puoi immaginare come stavo già senza quella telefonata. Lei mi diede il referto, illustrandomelo. Non che ci fosse bisogno di tante interpretazioni, del resto. Oltre alle innumerevoli schifezze provocate dall'endo, già tremenda di per sé, avevo una "formazione ad alto rischio di degenerazione neoplastica" all'ovaio destro. Non fece grandi giri di parole per dirmi che la sopravvivenza di un EVENTUALE tumore ovarico non è altissima.
Ti lascio immaginare il mio personale lockdown come l'ho vissuto, prima di poter andare, finalmente, a operarmi.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Ma anche se non e’ ufficiale se comunque ci tiene un minimo a lei potrebbe aiutarla ugualmente. Io lo farei.
Il passaggio da amanti ad ufficiali non è così automatico come si potrebbe pensare quando una storia viene alla luce. A maggior ragione se viene scoperta e non dichiarata.
 

Nicky

Utente di lunga data
Visto che la nuova amica ha compreso, il solo rischio che vedo è che questa donna possa farsi delle illusioni, soprattutto perché, secondo me, quella per l'amante è stata la classica sbandata di cui si è amaramente pentita.
Dovrebbe farsi forza e capire che la sua vita è cambiata, ma non è finita e che, se una relazione finisce, anche a causa dei propri sbagli, può iniziare altro di bello. Solo che con una malattia così, che in fondo è sicuramente ciò che in passato le ha fatto fare la sequenza di errori, tra cui l'amante, on è facile.
 

rotolina

Utente di lunga data
Se non fosse incline li mollerebbe penso. Ad ogni modo anche se l’altro e’ amante e pure sposati ok, non può supportarla per ovvi motivi, pero’ starle almeno vicino psicologicamente farle sentire che c’è.
Ma Etta, anche no. Starle vicino psicologicamente, quando di tessuto della loro relazione non c'è nulla di questo tipo, è impensabile. Secondo me non si sono mai spinti al punto di avere un rapporto affettivo, confidenziale . Credo che una persona devi anche averla amata per poter esserea empatico e di appoggio durante la malattia. Hai una visione un po romanzata dell'amante, comprendo che poi tu col tuo sei diventata coppia, ma generalmente questo non avviene.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma Etta, anche no. Starle vicino psicologicamente, quando di tessuto della loro relazione non c'è nulla di questo tipo, è impensabile. Secondo me non si sono mai spinti al punto di avere un rapporto affettivo, confidenziale . Credo che una persona devi anche averla amata per poter esserea empatico e di appoggio durante la malattia. Hai una visione un po romanzata dell'amante, comprendo che poi tu col tuo sei diventata coppia, ma generalmente questo non avviene.
@Etta ha evidentemente ignorato le riflessioni concrete di @Foglia sul pigiama in ospedale.
Un amante è un amante e il problema non è se ci si vede o no per San Valentino, ma che, se hai un qualsiasi problema non c’è e non può esserci e non è nemmeno pensabile che ci sia.
 

spleen

utente ?
Ma che differenza fa che ci sia o non ci sia sto benedetto amante? Non vi sembra una questione di lana caprina discuterne come se ci dovessero essere dei ruoli da interpretare?
Ciascuno farà quello che si sente, valuterà da solo le possibilità e le opportunità di come comportarsi, esistono forse dei doveri?
Il focus è il rapporto di G. con la moglie lasciata, dove solo lui può decidere quanto esporsi e perchè.

Mio cugino, lasciato nel peggiore dei modi dalla moglie, che si era accasata con un altro, non si è fatto remore per accompagnarla fuori regione per successive cure oncologiche. Ma rendiamoci conto che nulla è dovuto, tra persone che non stanno più insieme, nulla al di là della nostra umana comprensione.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
@Etta ha evidentemente ignorato le riflessioni concrete di @Foglia sul pigiama in ospedale.
Un amante è un amante e il problema non è se ci si vede o no per San Valentino, ma che, se hai un qualsiasi problema non c’è e non può esserci e non è nemmeno pensabile che ci sia.
Si potrebbe proporre una sezione tipo Glossario dove termini ricorrenti o frasi fatte tipo "il pigiama in ospedale", "la Scavolini", "l'erogatore di servizi" ecc ecc che per molti sono un gergo condiviso, possono essere facilmente richiamati da chiunque, nuovi arrivati in primis
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si potrebbe proporre una sezione tipo Glossario dove termini ricorrenti o frasi fatte tipo "il pigiama in ospedale", "la Scavolini", "l'erogatore di servizi" ecc ecc che per molti sono un gergo condiviso, possono essere facilmente richiamati da chiunque, nuovi arrivati in primis
Una volta c’era la spiegazione di facocera.
Visto che sono espressioni mie, a parte il pigiama, insieme ad altre, potrebbe essere utile.
Però Etta non è una nuova. Poi che lei abbia la memoria di un pesce rosso, è noto.
 
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