Povere Creature!

Brunetta

Utente di lunga data
Sono in parte d'accordo con te e devo dire che non mi ha entusiasmato come film.
Però io alcune cose le ho viste in modo diverso: il dare a lei un cervello da bimba era per renderla scevra da tutte le convenzioni morali e culturali del nostro tempo, passaggio voluto per combattere l'ipocrisia del nostro tempo. Lei che cerca la sua strada, anche con il sesso, la rende una creatura primitiva (non bambina) e simboleggia vagamente, forse il percorso della emancipazione femminile.
Il sesso però è stato largamente abusato e secondo me in modo sbagliato, ma forse è il motivo per cui piace così tanto.
Però tu stai parlando del film che avresti fatto tu.
Il tuo film mi piace 😊
 

Brunetta

Utente di lunga data

iosolo

Utente di lunga data
Però tu stai parlando del film che avresti fatto tu.
Il tuo film mi piace 😊
Futura sceneggiatrice :p
Farei delle cose romanticose però che i Ponti di Madison County scansate :ROFLMAO:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Futura sceneggiatrice :p
Farei delle cose romanticose però che i Ponti di Madison County scansate :ROFLMAO:
Fortunatamente noi donne, non tutte, abbiamo abbastanza fantasia da accontentarci degli uomini che conosciamo. 😆
 

patroclo

Utente di lunga data
È un film terribile che riduce l’evoluzione di una donna al sesso.
Lei considerata appetibile pur con un cervello da bambina, mostrato non solo attraverso il linguaggio, ma anche perché si fa la pipì addosso.
Nella esplorazione di sé scopre il piacere genitale, ma questo viene considerato dagli uomini intorno a lei come consenso al sesso.
È una rappresentazione della pedofilia. Infatti i pedofili attribuiscono alla spontaneità anche fisica dei bambini una volontà di seduzione e consenso.
Durante la sua evoluzione sempre ingenua (chiarita anche nel suo consegnare i soldi ai marinai) sperimenta la prostituzione e diventa uno strumento di emancipazione. Certamente non volevano limitarsi a sdoganare la pedofilia, anche la prostituzione deve essere rappresentata come consapevole ed emancipatoria.
La fine “positiva” in cui trasforma l’ex marito in un animale è in linea con la tradizionale trasformazione degli uomini in porci, come Circe, così come la disperazione del personaggio interpretato da Ruffalo è nella tradizione dell’uomo rovinato dalla donna fatale che lo assoggetta con il potere del sesso.
La parte della prostituzione a Parigi è una chiara citazione di Bella di Giorno di Bunuel. Infatti viene chiamata Bella.
Anche il finale in cui lei sarebbe finalmente libera la rappresenta benestante per eredità.

...e pensare che l'ho trovato un film femminista. Una donna che si libera anche attraverso il sesso, sono gli uomini del film che prima o poi fanno tutti una figura meschina, che sia per maschilismo o iperprotettività/senso del possesso
 

Brunetta

Utente di lunga data
...e pensare che l'ho trovato un film femminista. Una donna che si libera anche attraverso il sesso, sono gli uomini del film che prima o poi fanno tutti una figura meschina, che sia per maschilismo o iperprotettività/senso del possesso
Perché è l’idea di donna e di liberazione che hanno gli uomini.
 

patroclo

Utente di lunga data
Perché è l’idea di donna e di liberazione che hanno gli uomini.
beh ...io ho messo un "anche".
E' un aspetto della questione, mi sembra esagerato condannare il film perché ha usato il sesso come miccia
 

Brunetta

Utente di lunga data
beh ...io ho messo un "anche".
E' un aspetto della questione, mi sembra esagerato condannare il film perché ha usato il sesso come miccia
Ho espresso un mio parere e l’ho argomentato.
Non penso che i film debbano essere esemplari e ho apprezzato moltissimo Breaking Bad e Better Call Saul che non sono certo eroi positivi.
Ma questo film è un film esplicitamente a tesi e si può ben non condividere una tesi.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Beh non è che gli sceneggiatori siano degli sprovveduti. Generalmente hanno frequentato scuole e hanno studiato archetipi, stereotipi, schemi narrativi, personaggi ecc.
Adesso anche i ragazzini parlano di vilain o di antagonista come figura necessaria in una storia, un tempo si parlava di cattivo, senza consapevolezza delle strutture narrative. Struttura che sono entrate nei testi delle medie e poi delle elementari.
Figuriamoci se uno sceneggiatore non ragiona su archetipi classici.
Il Perturbante.
Che nell'esame ci ho fatto su, all'università, di Letteratura anglo-americana 1.
 

Nicky

Utente di lunga data
Perché è l’idea di donna e di liberazione che hanno gli uomini.
Capisco la perplessità, perché è stata espressa anche da altri.
Ma non sono d'accordo. È semplicemente il riflesso del fatto che il controllo sulla donna è stato e viene sempre esercitato mediante il corpo.
E quindi l'idea di liberazione della donna non può prescindere dal riportare nelle mani della donna la padronanza sul corpo.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
È un film terribile che riduce l’evoluzione di una donna al sesso.
Lei considerata appetibile pur con un cervello da bambina, mostrato non solo attraverso il linguaggio, ma anche perché si fa la pipì addosso.
Nella esplorazione di sé scopre il piacere genitale, ma questo viene considerato dagli uomini intorno a lei come consenso al sesso.
È una rappresentazione della pedofilia. Infatti i pedofili attribuiscono alla spontaneità anche fisica dei bambini una volontà di seduzione e consenso.
Durante la sua evoluzione sempre ingenua (chiarita anche nel suo consegnare i soldi ai marinai) sperimenta la prostituzione e diventa uno strumento di emancipazione. Certamente non volevano limitarsi a sdoganare la pedofilia, anche la prostituzione deve essere rappresentata come consapevole ed emancipatoria.
La fine “positiva” in cui trasforma l’ex marito in un animale è in linea con la tradizionale trasformazione degli uomini in porci, come Circe, così come la disperazione del personaggio interpretato da Ruffalo è nella tradizione dell’uomo rovinato dalla donna fatale che lo assoggetta con il potere del sesso.
La parte della prostituzione a Parigi è una chiara citazione di Bella di Giorno di Bunuel. Infatti viene chiamata Bella.
Anche il finale in cui lei sarebbe finalmente libera la rappresenta benestante per eredità.
Vedi perché non potrei mai vedere un film con te🤣🤣🤣
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Lo avevo catalogato in quelli 'da schivare assolutamente', vedo che ancora una volta ci ho preso :LOL:
Dipende da cos guardi in un film
anche io dopo la recensioni di @Brunetta probabilmente non lo vedrei. Perché a me fanno perdere quello che cerco in un film.
Io lo rivedró sicuramente. Mi ha incuriosito, stupito, trovato assolutamente eccessivo in alcuni punti, fantasioso oltre l’immaginabile in altri. Lei strepitosa e giustamente ha vinto l’oscar. Tutto surreale.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Capisco la perplessità, perché è stata espressa anche da altri.
Ma non sono d'accordo. È semplicemente il riflesso del fatto che il controllo sulla donna è stato e viene sempre esercitato mediante il corpo.
E quindi l'idea di liberazione della donna non può prescindere dal riportare nelle mani della donna la padronanza sul corpo.
E certo che la liberazione passa dal corpo.
 

Nicky

Utente di lunga data
Dalla mente, no?
Perché sempre e solo il corpo deve essere oggetto di interesse per tale tematica?
Se parliamo di autodeterminazione, il corpo non può che esserne il primo oggetto. Senza libertà fisica, non può esserci una libertà della mente.
In ogni caso, il film è più complesso, non è che lei diventa libera perché impara a servirsi della sessualità. Quello è un passaggio, che fa capire anzi come tutto cospiri a renderla strumento, ma come lei (creata in laboratorio) sfugga alla meccanica.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Dalla mente, no?
Perché sempre e solo il corpo deve essere oggetto di interesse per tale tematica?
Se parliamo di autodeterminazione, il corpo non può che esserne il primo oggetto. Senza libertà fisica, non può esserci una libertà della mente.
In ogni caso, il film è più complesso, non è che lei diventa libera perché impara a servirsi della sessualità. Quello è un passaggio, che fa capire anzi come tutto cospiri a renderla strumento, ma come lei (creata in laboratorio) sfugga alla meccanica.
Io non la vedo proprio così.
Intanto la libertà è libertà della mente che poi conduce anche alla liberazione del corpo. Ma il corpo non è prioritario. Tutti coloro che sono stati incarcerati per le proprie idee sono rimasti liberi, più liberi di chi fuori non aveva il coraggio di opporsi.
La liberazione della donna è liberazione del corpo, corpo di femmina che parte del femminismo contemporaneo, con il transfemminismo, nega.
La donna è corpo di donna, non pensiero di essere donna e auto definizione.
Ma senza la consapevolezza si è solo oggetti.
 

danny

Utente di lunga data
Io non la vedo proprio così.
Intanto la libertà è libertà della mente che poi conduce anche alla liberazione del corpo. Ma il corpo non è prioritario. Tutti coloro che sono stati incarcerati per le proprie idee sono rimasti liberi, più liberi di chi fuori non aveva il coraggio di opporsi.
La liberazione della donna è liberazione del corpo, corpo di femmina che parte del femminismo contemporaneo, con il transfemminismo, nega.
La donna è corpo di donna, non pensiero di essere donna e auto definizione.
Ma senza la consapevolezza si è solo oggetti.
Va precisato, perché l'equivoco in cui cadono molti è che la liberazione del corpo sia sufficiente e determinante.
Di per sé è solo conseguente, poiché senza un'anima libera e consapevole in grado di gestire il corpo, si cambia solo forma di prigionia e standard di subordinazione.
 
Top