Nicky
Utente di lunga data
Ma certo.Perche? Io frequento il parroco e la parrocchia come gruppo di amici. E sono ateo.
Mi riferivo al partecipare al rito dello scambio delle promesse.
Ma certo.Perche? Io frequento il parroco e la parrocchia come gruppo di amici. E sono ateo.
Ultimamente sei in modalità cristiana?Non è stato sufficiente Gesù a non essere tradito, come caxxo fa un comune mortale a essere sempre sufficiente?
Se c’è una cosa che ho imparato, grazie al forum, è che siamo tutti diversi.Credo che il problema sia nella questione di voler sapere i "dettagli", perché finisce col diventare un'ossessione, che non si risolve quasi mai. Mi sono domandato se non risalga al retaggio della verginità, dal punto di vista etico-culturale: ne sono abbastanza convinto. Oppure conoscere quanto coinvolgimento emotivo ci sia stato.
Il perdono (che per me è più frequentemente superamento e non cancellazione di un fatto significativo nello svolgimento del rapporto interpersonale) non dipende (o non dovrebbe dipendere) da cosa si sia combinato negli incontri. Si è fatto sesso, possibilmente appagante, dunque è un stata occasione di piacere, ma con altro partner.
Il resto son chiacchiere, bla bla bla bla....
Allora il problema da risolvere è nel fatto che la relazione di intimità e di affidamento reciproco di una unione matrimoniale o di convivenza è stata unilatéralemente violata con la menzogna e l'inganno. È finita.
È quello sul quale occorre lavorare da entrambe le "parti" (antitesi della precedente "unione") perché una nuova relazione possa nascere e proseguire.
Non ho mai chiesto a mia moglie cosa avesse combinato con l'amante, quanti incontri avesse avuto, quando il tradimento fosse iniziato. Le ho solo chiesto se intendesse troncare la relazione e mi ha detto di no. Ha aggiunto che si era innamorata dell'amante.
E allora le ho proposto la separazione immediata e consensuale alla sola condizione che tenesse fuori dalla sua relazione nostra figlia. Ed ha accettato anche se era combattuta. Forse perché si sentiva nel torto. Forse perché le avevo detto che non accettavo il condominio nel matrimonio. Ma è stata corretta in quel momento e, nonostante il dolore che mi aveva arrecato, l'ho apprezzata.
Questo non ha impedito che otto mesi dopo, avendomi invitato a pranzo a Pasqua, mi abbia informato che la relazione era finita e chiesto di rimetterci insieme.
Ma non era la prosecuzione del matrimonio. L'ho detto subito. Era una nuova relazione, punto. Era un tentativo, con impegno ma senza garanzie.
Quella pretesa di vedere la continuazione del matrimonio dopo il tradimento consumato, scoperto e cessato, trovo che sia una mostruosità logica, una favoletta che ci facciamo per non perdere la faccia davanti al parentado, amici e conoscenti.
Quindi, se state bene adesso insieme rimaneteci, vi godete la nuova unione senza complicazioni come se foste una nuova coppia. Il contatore è stato azzerato ed è ripartito.
Se ti fossi accompagnato con un'altra donna, divorziata, non ti faresti tante storie circa il suo passato, guarderesti al futuro insieme che ti si prospetta.
Ecco, così si salta a pie' pari ogni questione di perdono da concedere o dover dare.
Mia opinione, non pretendo di convertire alcuno.
Questo è notevole.Non so se la domanda, che è normalissima, abbia un presupposto giusto.
Quello che può mancare di qualcosa, è la relazione, non la persona, e su quello si può lavorare.
A volte, però, sei tu che tradisci che non ami più ciò che sei con il tradito o che senti di essere e volere anche altro. Ma è impossibile capire perché, spiegarlo, spiegarlo in un modo in cui gli altri lo capiscano o non ne siano ancor più feriti.
Le domande penso nascano da una normale gelosia, quando ami vorresti ogni grammo e ogni pensiero dell'altra persona e soffri nel sentirti escluso. L'abbiamo dentro tutti, fa parte del sentimento d'amore.
Io credo che sia una sopravvalutazione del traditore che lo si credeva trasparente, onesto, sincero. A volte incapace di dissimulare.Credo perché pensa di bastare.
Nel tradimento si vede una mancanza e spesso la giustificazione la si cerca nel sesso, da parte del tradito
Che tenero che sei.Se fosse accettabile "colà dove si puote ciò che si vuole", si aprirebbero praterie da esplorare.
Questo vale se si aveva l’ambizione o la pretesa di occupare ogni spazio dell’altro/a.Si, certo.
Mi riferivo alla gelosia solo con riferimento al desiderio di sapere "tutto". Nel senso che, una volta che sai il fatto, la durata, se è una persona conosciuta o no, per me sai già tutto, no? Però spesso resta il tarlo di sapere altro. E, questo, per me, nasce dal desiderio di esserci, di superare il senso di esclusione e di abbandono che si prova nell'apprendere di un'intimita non condivisa.
Ma da quando in qua vescovi e cardinali sono senza peccato? Penso di non aver mai avuto a che fare con nessuna categoria come gli alti prelati che conoscano intimamente e profondamente le categorie mentali del peccato e dell'autoassoluzione.Ma certo che Pincopallino e Arcistufo possono diventare vescovi. Se non sbaglio Arcistufo è di Roma, gli verrebbe pure comodo.
Ma dovrebbero avere fede e impegnarsi o provare a vivere in base ai precetti della fede.
Spero però che qualcuno resti a farmi compagnia nel peccato.
Anche in caso di storia parallela.Ma intendi per una trombatina o 2 col personal trainer o col collega Filini nello sgabuzzino delle scope, oppure anche in caso di storia parallela di anni?
Si, ma, anche senza arrivare a estremi, l'esclusività nel rapporto è un modo per occupare spazi, da cui tenere fuori gli altri. E si vuole tenere fuori gli altri, perché si desidera almeno una persona al mondo che ti sceglie come unico e solo e su cui si può quindi fare affidamento, essere sicuro che non preferirà altri.Questo vale se si aveva l’ambizione o la pretesa di occupare ogni spazio dell’altro/a.
È più sentirsi licenziati.Si, ma, anche senza arrivare a estremi, l'esclusività nel rapporto è un modo per occupare spazi, da cui tenere fuori gli altri. E si vuole tenere fuori gli altri, perché si desidera almeno una persona al mondo che ti sceglie come unico e solo e su cui si può quindi fare affidamento, essere sicuro che non preferirà altri.
È naturale andare in crisi se si pensa che non sia più così.
Non so, per me errare e perseverare richiedono 2 diverse disposizioni mentaliAnche in caso di storia parallela.
La gente spesso non sa nemmeno perché fa figli… figurati flirtare e poi vivere una relazione.
Perdonando o comunque provando ad intraprendere questa strada non ho salvato le apparenze ma ho salvato, o sto provando assieme a mia moglie a salvare la nostra relazione. Nessuno della comunità di riferimento è a conoscenza di quanto successo semplicemente perché il fatto è avvenuto lontano da casa e perché abbiamo deciso di provare a farcela da soli con l'aiuto iniziale di professionisti e con qualche tread qui sul forum da parte mia. E se avessi pensato a fare bella figura davanti alla comunità sarei andato a questa celebrazione vestito a festa e con un sorriso durbans da fare invidia ma non mi interessava assolutamente nulla perché tra mille difetti penso di non essere un ipocrita e non ho bisogno di farmi vedere o pensare migliore o peggiore di quanto sia da nessuno.Per quanto riguarda il fedele modello non capisco come tu possa pensarlo o dedurlo da quanto raccontato ma penso che purtroppo ti sbagli perché e aggiungo nuovamente purtroppo è da un po' che non pratico nonostante continui a credere ed a considerare la religione e la fede qualcosa di molto serio .Non ve lo siete promesso fra di voi, quello è un orpello, lo avete promesso alla comunità di riferimento. Hai scoperto un tradimento, hai perdonato e hai salvato le apparenze. Non vedo un modello di fedele migliore di te.
Ma più che una questione di do ut des anch'io credo che uno dia perché ama, gratuitamente. Poi magari non si aspetta riconoscenza, ma reciprocità.Ultimamente sei in modalità cristiana?
Un comune mortale cerca di fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per dare il massimo è dovrebbe farlo non per evitare il tradimento ma perché crede sia giusto verso il partner.
E pensa di essere contracambiato, poi il tradimento è il brusco risveglio.
Li si scopre che quanto fatto non ha garantito la fedeltà
Io parlo di consapevolezza profonda di sé, delle personali insicurezze e bisogni di rivalsa.Non so, per me errare e perseverare richiedono 2 diverse disposizioni mentali
Semmai potresti aver pensato di approfondire lo studio della Storia.Ma più che una questione di do ut des anch'io credo che uno dia perché ama, gratuitamente. Poi magari non si aspetta riconoscenza, ma reciprocità.
Comunque si, ieri mi sono convertito grazie a @Brunetta e @spleen che mi hanno aperto gli occhi, facendomi capire che la chiesa ha sempre agito correttamente in base al contesto storico. Prima ad esempio processando quel sovversivo di Galileo e mandando al rogo Giordano Bruno, poi ad esempio riconoscendo la teoria dell'evoluzione quando il mondo andava in una certa maniera pericolosa giusto un secolo fa. Ho pertanto mollato ginecologia e mi sono iscritto in seminario
Perché ho fatto una scelta egoistica con un uomo per cui provavo un’attrazione molto forteSe non aveva mancanze come mai hai tradito? Alla fine sei rimasta con tuo marito?
EgoistaCome ti sei giudicata quando hai avuto consapevolezza di quello che hai fatto?
In che senso?Si sto ancora con lui anche se non siamo più una coppia
Secondo me ha scoperto il suo tradimento ed finito la coppia unita oppure ha preso una bella sbandata dell amanteIn che senso?
Addirittura tornassi indietro lo rifarei ed mai pentita allora vuol dire non eri più innamorata di tuo marito…Egoista
Tornassi indietro lo rifarei
Mai pentita anche perché ci ho pensato mesi prima di farlo