Tradimento con o senza protezione

Remigio

Utente
Perché non lo amavo, non era compatibile con me. Perché l’uomo della mia vita restava mio marito
Scusa, ma non ti è sembrata una cosa di un egoismo sovrumano?
Un'altra cosa vorrei chiederti, come avresti accettato la stessa cosa da tuo marito?
Comunque, e questa cosa non me la spiego, (mah le contraddizioni della vita) mi sei simpatica (anche se non vorrei) e non broccolo, ho più di settanta anni
 

Brunetta

Utente di lunga data

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Scusa, ma non ti è sembrata una cosa di un egoismo sovrumano?
Un'altra cosa vorrei chiederti, come avresti accettato la stessa cosa da tuo marito?
Comunque, e questa cosa non me la spiego, (mah le contraddizioni della vita) mi sei simpatica (anche se non vorrei) e non broccolo, ho più di settanta anni
Tradire è egoismo. Mai negato
Mi spiace che ti crei problemi che io ti stia simpatica ma lo capisco 😊
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Le donne con un amante che lasciano il marito a fare la conchetta sul divano tutto contento mentre loro si riscoprono femmine che io sappia sono mogli molto migliori. Soprattutto se il marito non è esattamente un divoratore di orizzonti.
Non sono mogli molto migliori.
Sono persone magari molto migliori.
Sono donne molto migliori.
Ma nella maggior parte dei casi come mogli sono più o meno uno zero.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Non sono mogli molto migliori.
Sono persone magari molto migliori.
Sono donne molto migliori.
Ma nella maggior parte dei casi come mogli sono più o meno uno zero.
Non è vero.
La persona fatta bene lo sa che dovrebbe lasciare l'uomo conchetta a marcire sul divano lasciandolo.
Magari così lo salverebbe pure.
La brava moglie invece lo tiene in vita e lo accudisce pure.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Sono felice per te, e spero proprio che tu riesca a tornare ad essere felice, e ti assicuro che lo dico veramente dal cuore.
Troppi ne ho visti/e dopo un pò di tempo spegnersi dentro e vivere senza gioie come sconfitti, purtroppo anche nella cerchia degli amici giovanili.
Passatemi il paragone irrispettoso, ma è come quando riesci a calare di 10 o 15 kg. di peso corporeo con una feroce dieta. Ci riesci e sei contento. Ma se non mantieni le dovute attenzioni (modificando permanentemente il regime alimentare) il peso perduto lo riprendi. Ti devi impegnare a fondo.

Così succede con il superamento del tradimento, se non si persevera nel cambiamento del modo di relazionarsi (ed il partner traditore sopporta probabilmente l'onere maggiore) la mancanza di fiducia tende a logorare il nuovo rapporto tra i partners. Basta poco che si ritorna in crisi profonda, semplicemente perché, da una parte, non ci si fida e, dall'altra, ci si stanca di sentirsi sempre in "prova".

Ecco perché al secondo tradimento scoperto è quasi matematica la chiusura della relazione. Uno dei due partners decide che non è più il caso di provare di nuovo a superare la crisi, la misura della sopportabilità è colma.

Si, hai ragione, ma allora perchè tradire?
Abbiamo la fortuna di avere ottenuto il divorzio (ottenuto con molta fatica e sacrificio), usiamolo. "Caro partner mi sono invaghito/a di un altro/a e quindi siccome sono una persona onesta ti chiedo di separaci come buoni amici quali siamo".
Ci vuole tanto? No, ci vuole onestà, cosa che in Italia e forse anche nel resto del mondo scarseggia sempre di più.
Purtroppo è solo teoria.
Non è che ci si separa ad ogni momento di crisi, prima di tradire o appena conosciuto la tentazione.

Lo si fa quando si scopre il tradimento consumato, si è creata una relazione parallela con una nuova intimità del partner traditore con l'amante che è alternativa ed incompatibile con quella del rapporto ufficiale (almeno per il partner tradito). La separazione non ha la funzione di evitare il tradimento, ma solo di fornire una soluzione a fatti avvenuti.

Quasi tutte le separazioni sono conseguenza di violazioni consolidate del patto di fedeltà. Poi si fanno separazioni e divorzi con formulette di facciata, tanto per giustificare la fine del matrimonio.

Il traditore raramente sente l'incompatibilità tra le due relazioni parallele che vive, le ha create lui/lei e le continuerebbe a vivere trovandole complementari se non venisse scoperto. Almeno finché non avviene qualcosa che ne elimini una, ad es. l'esaurimento della relazione extra all'insaputa del tradito.

Sai quanti tradimenti si risolvono da soli e non vengono conosciuti dai traditi ? Credo una gran parte, con l'eccezione di quei casi nei quali si confessa a posteriori (per scaricarsi la coscienza) o ci sono impreviste scoperte fatte dal partner tradito, anche a distanza di anni.
 

Lara3

Utente di lunga data
Passatemi il paragone irrispettoso, ma è come quando riesci a calare di 10 o 15 kg. di peso corporeo con una feroce dieta. Ci riesci e sei contento. Ma se non mantieni le dovute attenzioni (modificando permanentemente il regime alimentare) il peso perduto lo riprendi. Ti devi impegnare a fondo.

Così succede con il superamento del tradimento, se non si persevera nel cambiamento del modo di relazionarsi (ed il partner traditore sopporta probabilmente l'onere maggiore) la mancanza di fiducia tende a logorare il nuovo rapporto tra i partners. Basta poco che si ritorna in crisi profonda, semplicemente perché, da una parte, non ci si fida e, dall'altra, ci si stanca di sentirsi sempre in "prova".

Ecco perché al secondo tradimento scoperto è quasi matematica la chiusura della relazione. Uno dei due partners decide che non è più il caso di provare di nuovo a superare la crisi, la misura della sopportabilità è colma.


Purtroppo è solo teoria.
Non è che ci si separa ad ogni momento di crisi, prima di tradire o appena conosciuto la tentazione.

Lo si fa quando si scopre il tradimento consumato, si è creata una relazione parallela con una nuova intimità del partner traditore con l'amante che è alternativa ed incompatibile con quella del rapporto ufficiale (almeno per il partner tradito). La separazione non ha la funzione di evitare il tradimento, ma solo di fornire una soluzione a fatti avvenuti.

Quasi tutte le separazioni sono conseguenza di violazioni consolidate del patto di fedeltà. Poi si fanno separazioni e divorzi con formulette di facciata, tanto per giustificare la fine del matrimonio.

Il traditore raramente sente l'incompatibilità tra le due relazioni parallele che vive, le ha create lui/lei e le continuerebbe a vivere trovandole complementari se non venisse scoperto. Almeno finché non avviene qualcosa che ne elimini una, ad es. l'esaurimento della relazione extra all'insaputa del tradito.

Sai quanti tradimenti si risolvono da soli e non vengono conosciuti dai traditi ? Credo una gran parte, con l'eccezione di quei casi nei quali si confessa a posteriori (per scaricarsi la coscienza) o ci sono impreviste scoperte fatte dal partner tradito, anche a distanza di anni.
Stancarsi di essere sempre in prova…riferito ai traditori ?
Parlando della mia esperienza il mio ex marito dopo la scoperta non ha mai smesso di andare a puttane. Magari si nascondeva un pochettino di più, magari neanche questo, visto che regolarmente io o i figli a cui dava lui stesso il telefono, trovavamo contatti salvati di donne che facevano quel « mestiere « .
Lo si capiva benissimo dalle foto del profilo oppure dai messaggi che qualche volta si dimenticava di cancellare. Si, probabilmente dopo scoperta si è impegnato a cancellare i messaggi compromettenti, ma qualche volta ne dimenticava qualcuno… troppo impegnativo il tradimento.
E nello stesso momento allungava le mani con me, anche insistentemente.
Che faccia tosta.
Io non l’ho sottoposto a delle prove; la condizione necessaria ( più che ovvia per tutti, meno per lui) era di smettere con le puttane.
La verità è che già dal suo comportamento post scoperta ho capito che non c’era nulla da fare. Perché non volevo più io, perché era evidente che era una persona completamente irresponsabile, per mille motivi.
Non ho chiesto prove da superare, ma neanche lui ha mai pensato di smettere.
La maggior parte dei traditori una volta scoperti pensano solamente a come fare per non essere più scoperti…il mio ex neanche questo.
 
Ultima modifica:

Alphonse02

Utente di lunga data
Stancarsi di essere sempre in prova…riferito ai traditori ?
Parlando della mia esperienza il mio ex marito dopo la scoperta non ha mai smesso di andare a puttane. Magari si nascondeva un pochettino di più, magari neanche questo, visto che regolarmente io o i figli a cui dava lui stesso il telefono, trovavamo contatti salvati di donne che facevano quel « mestiere « .
Lo si capiva benissimo dalle foto del profilo oppure dai messaggi che qualche volta si dimenticava di cancellare. Si, probabilmente dopo scoperta si è impegnato a cancellare i messaggi compromettenti, ma qualche volta ne dimenticava qualcuno… troppo impegnativo il tradimento.
E nello stesso momento allungava le mani con me, anche insistentemente.
Che faccia tosta.
Io non l’ho sottoposto a delle prove; la condizione necessaria ( più che ovvia per tutti, meno per lui) era di smettere con le puttane.
La verità è che già dal suo comportamento post scoperta ho capito che non c’era nulla da fare. Perché non volevo più io, perché era evidente che era una persona completamente irresponsabile, per mille motivi.
Non ho chiesto prove da superare, ma neanche lui ha mai pensato di smettere.
La maggior parte dei traditori una volta scoperti pensano solamente a come fare per non essere più scoperti…il mio ex neanche questo.
La mia osservazione di ordine generale non comportava una critica nei riguardi del tuo caso.
Una persona come il tuo ex, che non ha compiuto alcuno sforzo per modificare il comportamento - probabilmente perché non lo giudicava riprovevole - semplicemente pretendeva la tua accettazione della sua visione del rapporto uomo/donna.
Da questa prospettiva pretendeva di avere ragione di considerarti come sua proprietà. La sua pretesa travalicava la questione del tradimento, a mio modo di vedere le cose.

E' proprio che era mentalmente orientato in modo inaccettabile e, purtroppo, in quei casi non esistono rimedi che lasciarlo al suo destino (egoismo smisurato). Poi, ci saranno pure altre donne che possono accettare un simile soggetto.
E' un problema loro, però.
 

Lara3

Utente di lunga data
La mia osservazione di ordine generale non comportava una critica nei riguardi del tuo caso.
Una persona come il tuo ex, che non ha compiuto alcuno sforzo per modificare il comportamento - probabilmente perché non lo giudicava riprovevole - semplicemente pretendeva la tua accettazione della sua visione del rapporto uomo/donna.
Da questa prospettiva pretendeva di avere ragione di considerarti come sua proprietà. La sua pretesa travalicava la questione del tradimento, a mio modo di vedere le cose.

E' proprio che era mentalmente orientato in modo inaccettabile e, purtroppo, in quei casi non esistono rimedi che lasciarlo al suo destino (egoismo smisurato). Poi, ci saranno pure altre donne che possono accettare un simile soggetto.
E' un problema loro, però.
Lo so che non era riferito a me. Infatti io parlavo del mio caso e hai inquadrato perfettamente la situazione : lui non considerava riprovevole il suo comportamento; si considera, si autodefinisce « un uomo di mondo » ed io una di visioni ristrette.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Mi fanno specie da sempre quando certi soggetti ammiccano dicendo "tra noi uomini di mondo", perché poi seguono dichiarazioni, diciamo, stravaganti (del tipo, "la mafia non esiste, è tutta un storia creata dai giornalisti"), udite con le mie orecchie.
 

iosolo

Utente di lunga data
Passatemi il paragone irrispettoso, ma è come quando riesci a calare di 10 o 15 kg. di peso corporeo con una feroce dieta. Ci riesci e sei contento. Ma se non mantieni le dovute attenzioni (modificando permanentemente il regime alimentare) il peso perduto lo riprendi. Ti devi impegnare a fondo.
Così succede con il superamento del tradimento, se non si persevera nel cambiamento del modo di relazionarsi (ed il partner traditore sopporta probabilmente l'onere maggiore) la mancanza di fiducia tende a logorare il nuovo rapporto tra i partners. Basta poco che si ritorna in crisi profonda, semplicemente perché, da una parte, non ci si fida e, dall'altra, ci si stanca di sentirsi sempre in "prova".
Non so se era una prova a lui, ma sicuramente, era una prova al sentimento che lui provava per me. Il suo tradimento aveva procurato una frattura enorme al nostro rapporto, al sentimento che ci legava, e se si cerca di riportare la coppia a quel legame antecedente al tradimento, è una estenuante lotta per capire se quel sentimento è ancora persistente e soprattutto come.
Non si tratta solo di comprendere, di capire, di interpretare e di decifrare il comportamento del traditore, quella è la parte razionale e umana forse meno complessa. E' molto più complesso, più personale, più intimo: sentirsi amati "come prima". In realtà probabilmente era un amore falsato anche prima del tradimento ma i traditi, fino al momento della scoperta, sentono di essere amati ed è quella la dissonanza che fa male.
La domanda fondamentale è se un traditore può far di nuovo sentire il partner amato, amore che comprende la fiducia, il desiderio, la progettualità, il sentirsi, perché no, parte ancora di qualcosa di speciale. Però credo che anche il più bravo e accorto dei traditori, faccia fatica a far sentire quell'amore, sempre se esiste, al proprio compagno, perché si scontra con la barriera dell'inevitabile cinismo.
Inoltre è una richiesta quasi a senso unico, perché nonostante anche il tradito, probabilmente ami, diventa un sentimento ben più complesso con rabbia, rancore, malinconia e quindi il traditore si sentirà forse importante, considerata la sofferenza del compagno, ma mai più veramente amato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non so se era una prova a lui, ma sicuramente, era una prova al sentimento che lui provava per me. Il suo tradimento aveva procurato una frattura enorme al nostro rapporto, al sentimento che ci legava, e se si cerca di riportare la coppia a quel legame antecedente al tradimento, è una estenuante lotta per capire se quel sentimento è ancora persistente e soprattutto come.
Non si tratta solo di comprendere, di capire, di interpretare e di decifrare il comportamento del traditore, quella è la parte razionale e umana forse meno complessa. E' molto più complesso, più personale, più intimo: sentirsi amati "come prima". In realtà probabilmente era un amore falsato anche prima del tradimento ma i traditi, fino al momento della scoperta, sentono di essere amati ed è quella la dissonanza che fa male.
La domanda fondamentale è se un traditore può far di nuovo sentire il partner amato, amore che comprende la fiducia, il desiderio, la progettualità, il sentirsi, perché no, parte ancora di qualcosa di speciale. Però credo che anche il più bravo e accorto dei traditori, faccia fatica a far sentire quell'amore, sempre se esiste, al proprio compagno, perché si scontra con la barriera dell'inevitabile cinismo.
Inoltre è una richiesta quasi a senso unico, perché nonostante anche il tradito, probabilmente ami, diventa un sentimento ben più complesso con rabbia, rancore, malinconia e quindi il traditore si sentirà forse importante, considerata la sofferenza del compagno, ma mai più veramente amato.
Perfetto!
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Non so se era una prova a lui, ma sicuramente, era una prova al sentimento che lui provava per me. Il suo tradimento aveva procurato una frattura enorme al nostro rapporto, al sentimento che ci legava, e se si cerca di riportare la coppia a quel legame antecedente al tradimento, è una estenuante lotta per capire se quel sentimento è ancora persistente e soprattutto come.
Non si tratta solo di comprendere, di capire, di interpretare e di decifrare il comportamento del traditore, quella è la parte razionale e umana forse meno complessa. E' molto più complesso, più personale, più intimo: sentirsi amati "come prima". In realtà probabilmente era un amore falsato anche prima del tradimento ma i traditi, fino al momento della scoperta, sentono di essere amati ed è quella la dissonanza che fa male.
La domanda fondamentale è se un traditore può far di nuovo sentire il partner amato, amore che comprende la fiducia, il desiderio, la progettualità, il sentirsi, perché no, parte ancora di qualcosa di speciale. Però credo che anche il più bravo e accorto dei traditori, faccia fatica a far sentire quell'amore, sempre se esiste, al proprio compagno, perché si scontra con la barriera dell'inevitabile cinismo.
Inoltre è una richiesta quasi a senso unico, perché nonostante anche il tradito, probabilmente ami, diventa un sentimento ben più complesso con rabbia, rancore, malinconia e quindi il traditore si sentirà forse importante, considerata la sofferenza del compagno, ma mai più veramente amato.
Quoto integralmente la tua esposizione.
Sono arrivato alla stessa conclusione tanti anni fa, dopo aver accettato di rientrare a casa dopo la separazione da mia moglie.
Ammetto di essere partito prevenuto, avevo mantenuto la residenza a casa dei miei e poi l'ho trasferita nell'appartamentino che subito dopo ho acquistato come prima casa. Temevo di non farcela, il danno psichico del tradimento lo avevo percepito ed avevo bisogno della soluzione B (che, fortunatamente, ho potuto realizzare).

Per quanto ci si adoperi, con il (secondo) tradimento il rapporto interpersonale è stato stravolto e, dalla parte del partner tradito, devi avere una formidabile capacità di superare il disagio che ti sale dentro quando capita, anche occasionalmente, di affrontare la questione tradimento all'interno della coppia.
Non ce l'ho fatta.
E' che proprio non riesci più a fidarti. Non c'entra un cavolo il pensiero che abbia fatto sesso con l'amante (era, tutto sommato, scontato). E' l'inganno che scotta.

Nel mio caso c'era l'aggravante della sua combinazione di depressione e ludopatia, cioè la scoperta che, caduta in depressione e lasciato l'impiego, faceva la "cresta" sulle spese di casa per avere disponibilità finanziarie per andare a giocare. Mi ha confessato adesso di essersi inventata dei debiti da pagare nei confronti di comuni amici, pur di soddisfare quella sua dipendenza. Almeno per me, è stata una forma di salvezza lasciarla al suo destino, quando non ce l'ho fatta più. Ed ho troncato i rapporti con tutta la cerchia di amici comuni.

Non ho avuto alcun rimpianto, solo molta tristezza.
Ed ho ridotto i contatti al minimo.
Adesso, dopo oltre venti anni, abbiamo ripreso a sentirci e parlare.
Per sue esigenze, per me la questione è chiusa.

@Alphonse02 hai mai pensato di fare lo scrittore?
Finora non ci penso proprio.
Non ho tempo da destinare a quell'attività.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Non so se era una prova a lui, ma sicuramente, era una prova al sentimento che lui provava per me. Il suo tradimento aveva procurato una frattura enorme al nostro rapporto, al sentimento che ci legava, e se si cerca di riportare la coppia a quel legame antecedente al tradimento, è una estenuante lotta per capire se quel sentimento è ancora persistente e soprattutto come.
Non si tratta solo di comprendere, di capire, di interpretare e di decifrare il comportamento del traditore, quella è la parte razionale e umana forse meno complessa. E' molto più complesso, più personale, più intimo: sentirsi amati "come prima". In realtà probabilmente era un amore falsato anche prima del tradimento ma i traditi, fino al momento della scoperta, sentono di essere amati ed è quella la dissonanza che fa male.
La domanda fondamentale è se un traditore può far di nuovo sentire il partner amato, amore che comprende la fiducia, il desiderio, la progettualità, il sentirsi, perché no, parte ancora di qualcosa di speciale. Però credo che anche il più bravo e accorto dei traditori, faccia fatica a far sentire quell'amore, sempre se esiste, al proprio compagno, perché si scontra con la barriera dell'inevitabile cinismo.
Inoltre è una richiesta quasi a senso unico, perché nonostante anche il tradito, probabilmente ami, diventa un sentimento ben più complesso con rabbia, rancore, malinconia e quindi il traditore si sentirà forse importante, considerata la sofferenza del compagno, ma mai più veramente amato.
Allora.. a me a distanza di anni non manca la fiducia...e devo dire mi sento molto amato. Realmente è tornata ad essere ciò che è sempre stata. Ho spesso manifestazioni di cosa prova...di quanto mi ama. Alla fine ho trovato la mia pace. Ma è comunque una vita diversa da prima. Almeno per me. Sono meno affettuoso (anche se lo sono molto più della media). Sempre presente...ecc. Ma mi sento cambiato dentro. Più "cinico", un restare insieme anche per calcolo... convenienza...sapere che fuori forse non troverei qualcuna con cui sto bene come con lei .. proprio anche da un punto di vista gusti, modalità di vita, visione comune di tante cose. Mi mancherebbe tanto. Ma ripeto..prima ero naturale... spontaneo ora molto meno. Si è perso quel qualcosa...mi sarei più aspettato negli anni altro tipo la noia... Invece no ...e col tempo ho capito che era una sua crisi personale... insoddisfazione lavorativa..unita a un voler tornare adolescente...non giustifico ma non era un insoddisfazione di coppia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quoto integralmente la tua esposizione.
Sono arrivato alla stessa conclusione tanti anni fa, dopo aver accettato di rientrare a casa dopo la separazione da mia moglie.
Ammetto di essere partito prevenuto, avevo mantenuto la residenza a casa dei miei e poi l'ho trasferita nell'appartamentino che subito dopo ho acquistato come prima casa. Temevo di non farcela, il danno psichico del tradimento lo avevo percepito ed avevo bisogno della soluzione B (che, fortunatamente, ho potuto realizzare).

Per quanto ci si adoperi, con il (secondo) tradimento il rapporto interpersonale è stato stravolto e, dalla parte del partner tradito, devi avere una formidabile capacità di superare il disagio che ti sale dentro quando capita, anche occasionalmente, di affrontare la questione tradimento all'interno della coppia.
Non ce l'ho fatta.
E' che proprio non riesci più a fidarti. Non c'entra un cavolo il pensiero che abbia fatto sesso con l'amante (era, tutto sommato, scontato). E' l'inganno che scotta.

Nel mio caso c'era l'aggravante della sua combinazione di depressione e ludopatia, cioè la scoperta che, caduta in depressione e lasciato l'impiego, faceva la "cresta" sulle spese di casa per avere disponibilità finanziarie per andare a giocare. Mi ha confessato adesso di essersi inventata dei debiti da pagare nei confronti di comuni amici, pur di soddisfare quella sua dipendenza. Almeno per me, è stata una forma di salvezza lasciarla al suo destino, quando non ce l'ho fatta più. Ed ho troncato i rapporti con tutta la cerchia di amici comuni.

Non ho avuto alcun rimpianto, solo molta tristezza.
Ed ho ridotto i contatti al minimo.
Adesso, dopo oltre venti anni, abbiamo ripreso a sentirci e parlare.
Per sue esigenze, per me la questione è chiusa.


Finora non ci penso proprio.
Non ho tempo da destinare a quell'attività.
A distanza di anni ci si domanda perché non ci si fosse accorti di aver iniziato una relazione e averla portata fino al matrimonio e alla genitorialità con una persona tanto disturbata. Perché nel tuo caso, ma anche nel mio, il tradimento o la ludopatia sono solo la punta dell’ iceberg, sintomi di una personalità che ha bisogno di stimoli continui.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non so se era una prova a lui, ma sicuramente, era una prova al sentimento che lui provava per me. Il suo tradimento aveva procurato una frattura enorme al nostro rapporto, al sentimento che ci legava, e se si cerca di riportare la coppia a quel legame antecedente al tradimento, è una estenuante lotta per capire se quel sentimento è ancora persistente e soprattutto come.
Quello che hai scritto è perfetto.
Devo dire che questa frattura o "caduta" può essere causata anche da eventi diversi dal tradimento, che comunque fanno vedere che il sentimento che lega le due persone è diverso o è vissuto troppo diversamente.
Penso che sia superabile solo attraverso un cambiamento che crea qualcosa di nuovo.
 
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