Non so se era una prova a lui, ma sicuramente, era una prova al sentimento che lui provava per me. Il suo tradimento aveva procurato una frattura enorme al nostro rapporto, al sentimento che ci legava, e se si cerca di riportare la coppia a quel legame antecedente al tradimento, è una estenuante lotta per capire se quel sentimento è ancora persistente e soprattutto come.
Non si tratta solo di comprendere, di capire, di interpretare e di decifrare il comportamento del traditore, quella è la parte razionale e umana forse meno complessa. E' molto più complesso, più personale, più intimo: sentirsi amati "come prima". In realtà probabilmente era un amore falsato anche prima del tradimento ma i traditi, fino al momento della scoperta, sentono di essere amati ed è quella la dissonanza che fa male.
La domanda fondamentale è se un traditore può far di nuovo sentire il partner amato, amore che comprende la fiducia, il desiderio, la progettualità, il sentirsi, perché no, parte ancora di qualcosa di speciale. Però credo che anche il più bravo e accorto dei traditori, faccia fatica a far sentire quell'amore, sempre se esiste, al proprio compagno, perché si scontra con la barriera dell'inevitabile cinismo.
Inoltre è una richiesta quasi a senso unico, perché nonostante anche il tradito, probabilmente ami, diventa un sentimento ben più complesso con rabbia, rancore, malinconia e quindi il traditore si sentirà forse importante, considerata la sofferenza del compagno, ma mai più veramente amato.
Quoto integralmente la tua esposizione.
Sono arrivato alla stessa conclusione tanti anni fa, dopo aver accettato di rientrare a casa dopo la separazione da mia moglie.
Ammetto di essere partito prevenuto, avevo mantenuto la residenza a casa dei miei e poi l'ho trasferita nell'appartamentino che subito dopo ho acquistato come prima casa. Temevo di non farcela, il danno psichico del tradimento lo avevo percepito ed avevo bisogno della soluzione B (che, fortunatamente, ho potuto realizzare).
Per quanto ci si adoperi, con il (secondo) tradimento il rapporto interpersonale è stato stravolto e, dalla parte del partner tradito, devi avere una formidabile capacità di superare il disagio che ti sale dentro quando capita, anche occasionalmente, di affrontare la questione tradimento all'interno della coppia.
Non ce l'ho fatta.
E' che proprio non riesci più a fidarti. Non c'entra un cavolo il pensiero che abbia fatto sesso con l'amante (era, tutto sommato, scontato). E' l'inganno che scotta.
Nel mio caso c'era l'aggravante della sua combinazione di depressione e ludopatia, cioè la scoperta che, caduta in depressione e lasciato l'impiego, faceva la "cresta" sulle spese di casa per avere disponibilità finanziarie per andare a giocare. Mi ha confessato adesso di essersi inventata dei debiti da pagare nei confronti di comuni amici, pur di soddisfare quella sua dipendenza. Almeno per me, è stata una forma di salvezza lasciarla al suo destino, quando non ce l'ho fatta più. Ed ho troncato i rapporti con tutta la cerchia di amici comuni.
Non ho avuto alcun rimpianto, solo molta tristezza.
Ed ho ridotto i contatti al minimo.
Adesso, dopo oltre venti anni, abbiamo ripreso a sentirci e parlare.
Per sue esigenze, per me la questione è chiusa.
@Alphonse02 hai mai pensato di fare lo scrittore?
Finora non ci penso proprio.
Non ho tempo da destinare a quell'attività.