Il fatto è che sta chiave non viene buttata via, altrimenti avrebbe più senso ammazzarli subito e via, e risparmiare denaro.
Ci sono persone che entrano ed escono dal carcere, che magari fanno reati minori, che per personalità o non so che altro, hanno trovato un proprio spazio dentro. In qualche modo il carcere trasforma, o ti fai un tuo spazio o subisci. Alcuni reggono, o meglio imparano a capire fin dove si possono spingere, imparano il terreno.
Tutte le strutture chiuse creano una propria microrealtà che chi sta fuori non riesce minimamente a immaginare.
Quel ragazzo che ha ammazzato Giulia ad esempio, ha certamente compiuto un reato gravissimo, ma obiettivamente non mi sembra assolutamente uno che in carcere starà in piedi. Non scrivo questo per dire che va protetto, ma neppure riesco a dire "no ma la rieducazione funziona" e altre minchiate.
E non è che voglia screditare chi si spende per migliorare le cose, che spesso sono proprio le persone che ci lavorano dentro, ma anche loro possono fino ad un certo punto, e dipende anche tanto dal contesto in cui si inseriscono.