chissà quanto sia fattibile

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Io penso che in un futuro non avremo bisogno di esperienze reali per vivere.
Non avremo bisogno di esseri umani per amare o conversare.
Non avremo nemmeno bisogno di avere ricordi.
Ogni volta potremmo creare ciò che vogliamo seguendo le emozioni.
Vivere un amore con una donna o un uomo bellissimi e affini al nostro spirito e soprattutto scelti da noi.
Rimanere giovani per sempre in una dimensione digitale.
Il futuro sarà il regno dell'io centrale rispetto al tutto, con il tutto però che è a sua volta dipendente dall'io.
Che cavolo stai dicendo Willis?
 

white74

Utente di lunga data
Io non sono contraria in linea di principio. Ho solo evidenziato un limite concreto nel numero di ore.
Mi pare chiaro che si debbano adeguare alle nuove esigenze formative anche loro. Il mondo va avanti nonostante tutto, la scuola non può rimanere un dinosauro. Inserire qualche ora in più, assumere insegnanti specializzati in certe tematiche, aggiornare il prof di greco, etc etc etc
Di certo piazzare divieti aiuta la macchina statale a spendere meno. Che è poi l’unica cosa che davvero gli importi.
Saranno cazzi delle aziende, a livello economico e giuridico e non dello stato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi pare chiaro che si debbano adeguare alle nuove esigenze formative anche loro. Il mondo va avanti nonostante tutto, la scuola non può rimanere un dinosauro. Inserire qualche ora in più, assumere insegnanti specializzati in certe tematiche, aggiornare il prof di greco, etc etc etc
Di certo piazzare divieti aiuta la macchina statale a spendere meno. Che è poi l’unica cosa che davvero gli importi.
Saranno cazzi delle aziende, a livello economico e giuridico e non dello stato.
Ho parlato di ORE.
Se ti va, puoi simulare un orario settimanale con le diverse materie.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Se sarà come dici saranno comunque reali.


Questo è inserito nella descrizione del video, lo copio perchè da qui non si vede:

Rachel, "replicante" che crede di essere "umana", scopre traumaticamente che tutti i suoi ricordi, la madre, il fratello, il ragno... sono solo "innesti" nella sua memoria artificiale. Con questa memoria ricorda un passato che non è mai esistito. Rachel possiede delle foto di quando era bambina e dei suoi genitori. Eppure è "nata" già adulta. Quando comincia a nutrire qualche dubbio circa le sue origini, subisce un trauma psicologico perché perde la sicurezza della sua identità profonda, ovvero perde la sicurezza nella propria presunta umanità. Il desiderio di umanità dei replicanti, anche in altre parti del film, come nel famoso finale, viene rivendicato proprio attraverso la memoria. E' la memoria che, bergsonianamente, determina lo specifico umano, il risultato di una compenetrazione tra tutti i ricordi passati e il presente a formare la continuità della coscienza.
Ma il grosso problema dei replicanti era che la loro complessità avrebbe potuto dare luogo spontaneamente a emozioni, non previste in fase di progetto, e infatti gli ingegneri della Tyrrell avevano per questo limitato la loro vita a 4 anni. La complessità li rendeva imprevedibili e quindi più umani dell'umano, e infatti Deckard reagisce diversamente quando capisce dall'unicorno di stagnola che anche i suoi ricordi sono innesti
 

Brunetta

Utente di lunga data
Infatti ho scritto ANCHEVdi fare qualche ora in più e prendere insegnanti che le facciano
Non sono le ore degli insegnanti, ma quelle degli alunni.
A quale monte ore settimanale pensi a cui poter aggiungere?
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ma il grosso problema dei replicanti era che la loro complessità avrebbe potuto dare luogo spontaneamente a emozioni, non previste in fase di progetto, e infatti gli ingegneri della Tyrrell avevano per questo limitato la loro vita a 4 anni. La complessità li rendeva imprevedibili e quindi più umani dell'umano, e infatti Deckard reagisce diversamente quando capisce dall'unicorno di stagnola che anche i suoi ricordi sono innesti
Era per dire che i ricordi di Rachel erano ricordi, come quelli di altre persone.

"più umano dell'umano" si potrebbe in qualche modo adattare a quello che ha fatto intendere Bill Gates sul prossimo assistente AI che tutti noi avremo al nostro seguito. Non un’app da aprire, su cui digitare un comando e ricevere risposta di funzione, ma un’unica app (totale) a cui si rivolgeremo parlando, come parliamo ad un familiare, ed è ad un familiare, a qualcuno che riteniamo un caro amico, che parliamo, dando nel tempo un quantitativo ampio di informazioni.
E tutti i dubbi, le riserve che potrebbero sorgere, chi lavora nel campo le sta vagliando, percui quando arriverà il momento, tutto quello che possiamo porre ora come riserva, sarà già stato trattato e risolto.

Più che altro se avremo un assistente a cui rivolgerci, che saprà rispondere e trattare qualsiasi argomento, fornendoci soluzioni, magari ci verrà meno da scambiare pareri tra noi, quei pareri che possono darci arricchimento (senza diventare geni, ma che possono dare stimoli), o anche ponendoci di fronte qualcosa che non avevamo considerato come nostra preferenza, che in qualche modo ci porta fuori da un binario basato su ipotetiche preferenze o predisposizioni.

Il video del telecomando di Fantozzi che hai postato (grazie! non lo ricordavo) in effetti mima una quasi dipendenza dal telecomando, eppure nessuno di noi oggi si potrebbe considerare dipendente da un telecomando, quindi immagino lo acquisiremo circa allo stesso modo. Più facilmente per i giovani, come sempre.
 
Ultima modifica:

white74

Utente di lunga data
Non sono le ore degli insegnanti, ma quelle degli alunni.
A quale monte ore settimanale pensi a cui poter aggiungere?
@Brunetta io non ho una soluzione per ogni cosa. Ma i ragazzi più grandi potrebbero tranquillamente uscire alle 14, e inserire ore per materie nuove e approfondimenti.
Durante il Covid lo hanno fatto, anche se in quel caso per lasciare vuote le aule più piccole e lasciando a casa i ragazzi una volta a settimana.
L’orario nuovo era stato accettato di buon grado.
Tu come lo affronteresti il tema? Coi divieti? Implementando la formazione?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Era per dire che i ricordi di Rachel erano ricordi, come quelli di altre persone.

"più umano dell'umano" si potrebbe in qualche modo adattare a quello che ha fatto intendere Bill Gates sul prossimo assistente AI che tutti noi avremo al nostro seguito. Non un’app da aprire, su cui digitare un comando e ricevere risposta di funzione, ma un’unica app (totale) a cui si rivolgeremo parlando, come parliamo ad un familiare, ed è ad un familiare, a qualcuno che riteniamo un caro amico, che parliamo, dando nel tempo un quantitativo ampio di informazioni.
E tutti i dubbi, le riserve che potrebbero sorgere, chi lavora nel campo le sta vagliando, percui quando arriverà il momento, tutto quello che possiamo porre ora come riserva, sarà già stato trattato e risolto.

Più che altro se avremo un assistente a cui rivolgerci, che saprà rispondere e trattare qualsiasi argomento, fornendoci soluzioni, magari ci verrà meno da scambiare pareri tra noi, quei pareri che possono darci arricchimento (senza diventare geni, ma che possono dare stimoli), o anche ponendoci di fronte qualcosa che non avevamo considerato come nostra preferenza, che in qualche modo ci porta fuori da un binario basato su ipotetiche preferenze o predisposizioni.

Il video del telecomando di Fantozzi che hai postato (grazie! non lo ricordavo) in effetti mima una quasi dipendenza dal telecomando, eppure nessuno di noi oggi si potrebbe considerare dipendente da un telecomando, quindi immagino lo acquisiremo circa allo stesso modo. Più facilmente per i giovani, come sempre.
Come sempre @danny lo spiega meglio di me, anche se qui parla di ingegneria genetica, il discorso si può adattare. Il problema per me resta la complessità che non sempre rende prevedibili tutti gli esiti


 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
@Brunetta io non ho una soluzione per ogni cosa. Ma i ragazzi più grandi potrebbero tranquillamente uscire alle 14, e inserire ore per materie nuove e approfondimenti.
Durante il Covid lo hanno fatto, anche se in quel caso per lasciare vuote le aule più piccole e lasciando a casa i ragazzi una volta a settimana.
L’orario nuovo era stato accettato di buon grado.
Tu come lo affronteresti il tema? Coi divieti? Implementando la formazione?
In questi giorni sono un po’ demotivata ad argomentare. Mi hanno già detto più volte che sono scema e non mi sembra utile impegnarmi.
Ma ci provo.
Chi non è una persona competente di scuola (a volte pure i ministri) tende a pensare che la scuola debba rispondere a tutte le problematiche. Ma soprattutto tende a pensare che si possa dare una formazione educativa, come se fosse una materia.
Per questo vengono fatte richieste in successione o in contemporanea di educazione civica, educazione ai media, educazione sessuale, educazione ai sentimenti, educazione al rispetto di genere, educazione alla responsabilità informatica, educazione anti tabagismo, prevenzione delle dipendenze ecc.
Queste proposte sono prevalentemente campate per aria, soprattutto perché non prevedono stanziamenti e non tengono conto che le ore in cui bambini e i ragazzi possono stare a scuola sono limitate, non solo per la possibilità di reggere ore di insegnamento, così come vengono pensate, anche per la presenza del personale di bidelleria (ben oltre l’orario delle “lezioni“ perché devono pulire) e altre spese come elettricità e riscaldamento (è intuibile che spegnere tutto ore dopo costa) ma per i più grandi anche i trasporti.
Ma queste proposte vengono caldeggiate da associazioni di psicologi, informatici ecc. perché sono occasioni di occupazione.
Ma la formazione dei bambini e ragazzi non funziona così.
L’educazione civica, al rispetto reciproco e al superamento dei pregiudizi, la cura del patrimonio culturale e artistico e dell’ambiente si fa ogni giorno, partendo dalla scuola dell‘infanzia.
Si fa facendo rispettare gli arredi, il lavoro dei bidelli, non facendo ripulire dopo le attività solo le bambine, inserendo nel percorso didattico delle varie materie la conoscenza della complessità.
Se il lavoro viene fatto bene (ma ci vogliono investimenti per avere insegnanti formati e competenti e con la possibilità di lavorare con piccoli gruppi, in laboratori, ma anche in classe) tutti questi apprendimenti creano una competenza di base.
Le basi della informatica poi verranno fatte all’interno di matematica e fisica.

In breve
 

white74

Utente di lunga data
In questi giorni sono un po’ demotivata ad argomentare. Mi hanno già detto più volte che sono scema e non mi sembra utile impegnarmi
E tu gli credi??

Riguardo al video, potrebbe essere interessante fare questa prova. Io parlo di ore scolastiche, ma nulla vieta che si possa fare extra scolastico, come ore di crediti ad esempio, con figure specifiche come appunto lo psicologo.
Sulla scuola invece è chiaro che si dovrebbero mettere in campo più soldi, trovare la formula più adatta per ogni fascia di età, e promuovere maggiormente la figura dello psicologo scolastico. Nella scuola di mia figlia è un giovanissimo laureato, forse con poca esperienza sul campo ad esempio. E quando hanno avuto necessità di interpellarlo, ai ragazzi e sembrato poco sul pezzo.
Sul tema del post le ore dedicate all’educazione ai social media, al corretto uso di internet, potrebbero essere costruite di concerto tra insegnante di informatica (credo che ora si faccia in ogni indirizzo, o sbaglio?) e psicologo della scuola, che aiutino i ragazzi anche a capire quando una situazione è pericolosa… magari comprendere da cosa si devono guardare, li può aiutare a non mettere in atto certi comportamenti a loro volta.
I ragazzi più grandi sono assolutamente in grado di sostenere un’ora in più.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E tu gli credi??

Riguardo al video, potrebbe essere interessante fare questa prova. Io parlo di ore scolastiche, ma nulla vieta che si possa fare extra scolastico, come ore di crediti ad esempio, con figure specifiche come appunto lo psicologo.
Sulla scuola invece è chiaro che si dovrebbero mettere in campo più soldi, trovare la formula più adatta per ogni fascia di età, e promuovere maggiormente la figura dello psicologo scolastico. Nella scuola di mia figlia è un giovanissimo laureato, forse con poca esperienza sul campo ad esempio. E quando hanno avuto necessità di interpellarlo, ai ragazzi e sembrato poco sul pezzo.
Sul tema del post le ore dedicate all’educazione ai social media, al corretto uso di internet, potrebbero essere costruite di concerto tra insegnante di informatica (credo che ora si faccia in ogni indirizzo, o sbaglio?) e psicologo della scuola, che aiutino i ragazzi anche a capire quando una situazione è pericolosa… magari comprendere da cosa si devono guardare, li può aiutare a non mettere in atto certi comportamenti a loro volta.
I ragazzi più grandi sono assolutamente in grado di sostenere un’ora in più.
Non credo che sia un giudizio motivato.
Ma mi pare inutile esprimere un parere se viene stroncato.
Tu parli di progetti che si fanno da decenni.
Poi sono persone più o meno preparate.
Servirebbe formare i genitori. Ma i genitori disponibili generalmente non ne hanno bisogno.
 

danny

Utente di lunga data
Visto che parlate di scuola, qualcuno ha capito qualcosa del test di Medicina?
Per me quest'anno continuerà come sempre perché se anche passasse l'abolizione in discussione non c'è tempo per i decreti attuativi.
Fatto sta che il prossimo tolc dovrebbe essere a febbraio ma nessuno sa nulla.
Che si fa?
 

ologramma

Utente di lunga data
Visto che parlate di scuola, qualcuno ha capito qualcosa del test di Medicina?
Per me quest'anno continuerà come sempre perché se anche passasse l'abolizione in discussione non c'è tempo per i decreti attuativi.
Fatto sta che il prossimo tolc dovrebbe essere a febbraio ma nessuno sa nulla.
Che si fa?
l'importante è far vedere che loro fanno poi vedremo
 

white74

Utente di lunga data
Visto che parlate di scuola, qualcuno ha capito qualcosa del test di Medicina?
Per me quest'anno continuerà come sempre perché se anche passasse l'abolizione in discussione non c'è tempo per i decreti attuativi.
Fatto sta che il prossimo tolc dovrebbe essere a febbraio ma nessuno sa nulla.
Che si fa?
Il senato ha già approvato.
Mia figlia dice che sapremo di più a gennaio.
La ministra bernini dice che ha già riunito una commissione e vorrebbero partire con l’anno accademico 25/26

 
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