Senza l'immigrazione bloccheresti mezzo paese. Purtroppo è un dato di fatto che l'edilizia, l'agricoltura, la manovalanza negli allevamenti, e tanti operai in fabbrica sono immigrati. Sono una parte della forza lavoro del paese. Se dobbiamo essere incazzati dobbiamo esserlo contro i delinquenti in generale, non contro i delinquenti immigrati. Se si parla di reddito di cittadinanza subito tutti pensano al sud fannullone ecc. Peccato che giusto ieri è stato condannato per il rdc il bossi junior. Il punto è sempre quello. Le accuse vanno fatte puntuali e non "al fascio"
Io non sono incazzata, semplicemente ho notato tutta una serie di fattori nel tempo. Ne ho scritto qui, perchè in genere in questo forum si parla un poco di tutto.
Ho notato che appena faccio accenni vaghi a determinate tematiche, Brunetta mi fa intendere di metterci un freno, penitenza passare per razzista.
A me la parola razzista non tocca tanto, perchè sono tranquilla con me stessa di non esserlo, ma non perchè sia cosa brutta e cattiva, ma perchè nella mia vita la curiosità mi ha spinto sempre oltre. Quando ero giovane fin troppo oltre, nel senso che a volte ho rischiato, insomma obiettivamente devo ammettere di essere stata anche fortunata. Crescendo ho cambiato luoghi di frequentazione, la passione che avevo per una determinata area lavorativa, mi ha portato a metterla davanti a certe notti di esplorazione. Non potevo permettermi di avere cali di attenzione. Gli anni sono passati, gli amici son invecchiati come me, altre cose sono entrate nella mia vita, e nel tempo mi sono trovata a dovermi relazionare con alcune persone, a chiaccherare con persone che non mi sarei mai filata, non trovandole interessanti, arricchenti. E ho ascoltato, e fatto domande. Per questo, per quanto non abbia fini personali a battibeccare con Brunetta, non posso lasciare passare.
Perchè se è vero che tutti hanno diritto di parola, questa parola e ascolto ce l’hanno anche persone apparentemente più rudi e meno interessanti.
Danny è un’eccezione visto il contesto in cui descrive vivere, viste le doti che ha dimostrato in questo forum, tralaltro l’unico che quando tutti remavano contro a non serve dica che utente, ha teso una mano. Non è che il razzismo è solo il colore di pelle e il dove si è nati.
E non è che parlare di una massa di persone, che si da per scontato spali il letame per la casta suprema, solo per farsi calcoli riguardo la propria pensione, sia poi chissà che nota di integrazione.
Tra tutti questi commenti ho trovato ben poco che parli del presente, dove arrivi un pensiero orientato al presente, parlando di queste persone. Perchè persone sono.
Cosa dovrebbe rappresentare ignorare le profonde diversità, cosa dovrebbe rappresentare l’imposizione di silenzio?
Ho cercato un confronto per scambiare dei punti di vista, per allargare la mia visione e magari allargarla tra di noi. Non per chiuderla. Pensavo potesse interessare, visto che tanti qui hanno figli, che proseguiranno e a cui gli scriventi passeranno la staffetta. Ma a parte Danny, che non è che sto a fargli la dichiarazione d’amore ma che apprezzo molto per come sa indossare la nudità, anche nei suoi pensieri, ho visto solo tanta teoria.
Penso che le seconde generazioni degli immigrati, nelle loro azioni e anche nelle azioni criminali (che piaccia o meno, sono fatti di cronaca) siano la voce di come sono cresciuti. Visto che si parla tra sconosciuti, e non ci si può che affidare a link esterni, personalmente ho trovato interessante il documentario "Oltre il Cielo" (visibile gratuitamente su RaiPlay), realizzato all'interno delle carceri Beccaria di Milano e Fornelli di Bari e nella comunità Kayros, perchè vi è un tentativo di andare non oltre il cielo, ma il muro di distanza. Se volete provate ad ascoltarlo e ascoltarvi.
Probabilmente qualcuno qui per lavoro è spesso lontano da casa, e ha un minore contatto con il territorio in cui vive. Io vivo su un territorio, non su una nuvoletta nell’Olimpo, percui non posso che parlare di territorio. L’Italia è un territorio. Ce lo insegnano alle elementari a geografia.
Quando sono andata a votare per il sindaco, non ho votato perchè di destra o sinistra, ma leggendo il programma esposto, ho votato la persona che trovavo più affidabile ad una occuparsi della gestione di un territorio. Quando sono uscita dall’Italia sapevo che ero io straniera, sapevo che dovevo osservare il territorio, e quando ho fatto piccoli errori (tipo per me era inconcepibile usare il marciapiede distintamente da una ciclabile, perchè non ci ero abituata) mi è stato fatto notare che stavo facendo qualcosa di sbagliato, che non dovevo farlo, che dovevo rispettare una regola perchè era funzionale a come si muoveva la vita nel territorio in cui mi trovavo. E non è che mi sono sentita ripresa, ho accolto quanto mi veniva spiegato.
Qui si parla di razzismo ma non si parla di persone, a parte Danny. Io mi sono chiesta cosa provassero, ho anche provato a chiedere, a sondare.
Cosa vedono gli stranieri nel nostro paese? Come lo vedono? Come ci vedono? Ti sei mai fatto queste domande? Con tutte le distinzioni nazione per nazione?
Ad ogni modo c’è chi queste domande non se le fa, e si trova a dover dividere un territorio con altre culture. C’è un silenzio di sottofondo, che non è razzismo, ma sono problemi. Se tu (tu in senso lato) sei lontano da certe realtà non le vedi, e nessuno te le verrà a dire. Almeno finchè non te le becchi te in prima persona.
Se sono situazioni gravi, alzi la cornetta e chiami o i carabinieri o la polizia.
L'immigrazione è già avvenuta, io non ho alcuna facoltà di bloccarla. Quello che volevo portare è la voce di chi già la vive, e non sono persone razziste. Sono persone che pensano ai cazzi propri, che hanno propri problemi, e che campano (non è che ci sono solo avvocati e medici) e tanti italiani sono operai, o comunque anche se fanno altre professioni non hanno chissà che stipendi. Se il problema non emerge, si andrà avanti solo a vedere un binocolo lontano, con conseguenze totalmente ingestibili. E forse già è tardi.
Questo in un paese che di problemi ne ha già una valanga.
Mi fermo qui perchè Danny ha già spiegato in modo ben migliore di me.