Quindi il contenimento è positivo e gli appelli a liberare i poveri cani in canile, sono sfruttare il nostro anelito di libertà?
È una cosa diversa, in canile non vivono un normale rapporto con i propri padroni, i volontari hanno poco tempo da poter dedicare a ognuno di loro e c’è freddo.
Considera che il cane è di fianco all’uomo da tempo immemore oramai.
Ci sono comunque anche canili dove i cani stanno bene.
Il contenimento in casa, attraverso zone dedicate o kennel, rispetto ai gabbioni del canile, risponde bene all’esigenza di alcuni cani di avere spazi neutrali dove riposare, poter gestire paure e ansie, un luogo in cui non deve svolgere il suo lavoro di cane.
Certo bisogna insegnargli ad usarlo, non che quando rompe i coglioni lo sbatti lì dentro a mo’ di punizione. È un processo graduale.
Abituarli al kennel serve anche per insegnargli a sporcare fuori, i cani non pisciano di norma dove dormono. È uno strumento e una risorsa.
I cani abituati al kennel, quando ci entrano si spengono, non perché hanno capito che sono in punizione ma perché sanno che li possono rilassarsi.
Scusate mi vengono in mente le cose a rate.
Il mio in kennel ci dorme, lo lasciamo aperto alla sera e ci va quando è molto stanco.
non è un caso che poi li dentro stia a pancia all’aria. Rimane aperto tutta la notte e lui di mattina esce e viene da noi.
Io uso il kennel, chiuso, anche quando vengono estranei. Non è aggressivo se vede noi tranquilli ma lo vedi che sta sull’attenti e tiene d’occhio l’idraulico o l’elettricista. Non li molla. Se lo metto in kennel dorme.