Io la congiuntivite; non ho capito se è allergia o altro, comunque oggi passo in farmacia e prendo il collirio antibiotico e vediamo se passaio questa mattina mi sono svegliata con un po' di mal di gola![]()
io l'ho presa l'anno scorso e mi hanno dato proprio l'antibiotico, il collirio non era servito a nienteIo la congiuntivite; non ho capito se è allergia o altro, comunque oggi passo in farmacia e prendo il collirio antibiotico e vediamo se passa
mi viene assai raramente, in genere il collirio funziona. Provoio l'ho presa l'anno scorso e mi hanno dato proprio l'antibiotico, il collirio non era servito a niente
a me non era mai venuta, è stata la prima volta e ad entrambi gli occhimi viene assai raramente, in genere il collirio funziona. Provo
era la nostra mentalità di allora , ma non è che non si faceva niente eh?Vai a raccontarlo a mia madre che mi voleva pure vergine all’altare. Lavoravo da quando avevo 18 anni ma se a 22 anni tornavo a casa dopo le 22 mi diceva che era una vergogna e prima bisognava sposarsi e poi uscire con mio marito fino a tardi. Mentalità del cavolo.
Era la mentalità anche dei miei genitori. Penso fosse la mentalità pre-sessantotto e rivoluzione sessuale.Vai a raccontarlo a mia madre che mi voleva pure vergine all’altare. Lavoravo da quando avevo 18 anni ma se a 22 anni tornavo a casa dopo le 22 mi diceva che era una vergogna e prima bisognava sposarsi e poi uscire con mio marito fino a tardi. Mentalità del cavolo.
io mi sono ribellata invece a questa cosa, ma forse essendo nata negli anni 80, avevo altri stimoli esterniEra la mentalità anche dei miei genitori. Penso fosse la mentalità pre-sessantotto e rivoluzione sessuale.
Razionalmente riuscivo a distaccarmene, emotivamente invece è stato molto più difficile. Soprattutto, mi ha creato l'aspettativa che potesse esserci una sola persona "giusta" per la vita e questo mi ha condizionato.
Sì, sei più giovane.io mi sono ribellata invece a questa cosa, ma forse essendo nata negli anni 80, avevo altri stimoli esterni
Con certe mentalità c'è poco da combattere, anche se ci si ribellava si arrivava all'esasperazione. Almeno con i miei è stato così.Sì, sei più giovane.
C'è anche da dire che io sono per natura una persona tranquilla, poco incline ai conflitti, e che, pur essendo molto razionale, ho un fondo di ingenuità e romanticismo, di cui non mi sono mai liberata.
Da me poi quelle regole erano imposte con botte e punizioni corporali quindi per evitare lividi facevo per sotto come le patate (e per la patataCon certe mentalità c'è poco da combattere, anche se ci si ribellava si arrivava all'esasperazione. Almeno con i miei è stato così.
Alla fine si accettavano le regole.
@Nicky ha ragione. Il condizionamento e la pressione a livello emotivo sono una specie di ricatto, ti plasmano più di qualsiasi ragionamento. Noi uscivamo già poco, la sera poi era utopia. Una domenica a pranzo mia madre non la smetteva più di predicare perché il ragazzo che mi piaceva allora, che aveva appena preso la patente, dopo la messa (la messa... mi riderebbe dietro la ragazza che sto seguendo per le ripetizioni, lei ha 14 anni, io ne avevo 18) mi aveva riaccompagnato a casa. Dopo una filippica di un quarto d'ora, mi chiede, sicura della mia risposta affermativa (quindi DOVEVA avere ragione) "RICONOSCI CHE HAI SBAGLIATO?"io mi sono ribellata invece a questa cosa, ma forse essendo nata negli anni 80, avevo altri stimoli esterni
E ti passava la voglia di chiedere cose.Con certe mentalità c'è poco da combattere, anche se ci si ribellava si arrivava all'esasperazione. Almeno con i miei è stato così.
Alla fine si accettavano le regole.
Io sono la seconda, quindi in qualche modo sapevo i limiti e non mi veniva da forzarli.E ti passava la voglia di chiedere cose.
con i miei non litigavo, non mi conveniva, ma assecondandoli ho sempre fatto il mio comodo, quando ho potuto me ne sono andataSì, sei più giovane.
C'è anche da dire che io sono per natura una persona tranquilla, poco incline ai conflitti, e che, pur essendo molto razionale, ho un fondo di ingenuità e romanticismo, di cui non mi sono mai liberata.
io le accettavo le regole, ma stando alle loro regole, ho sempre fatto quello che volevoCon certe mentalità c'è poco da combattere, anche se ci si ribellava si arrivava all'esasperazione. Almeno con i miei è stato così.
Alla fine si accettavano le regole.
ma mia mamma certe cose mica le sapeva@Nicky ha ragione. Il condizionamento e la pressione a livello emotivo sono una specie di ricatto, ti plasmano più di qualsiasi ragionamento. Noi uscivamo già poco, la sera poi era utopia. Una domenica a pranzo mia madre non la smetteva più di predicare perché il ragazzo che mi piaceva allora, che aveva appena preso la patente, dopo la messa (la messa... mi riderebbe dietro la ragazza che sto seguendo per le ripetizioni, lei ha 14 anni, io ne avevo 18) mi aveva riaccompagnato a casa. Dopo una filippica di un quarto d'ora, mi chiede, sicura della mia risposta affermativa (quindi DOVEVA avere ragione) "RICONOSCI CHE HAI SBAGLIATO?"
io ho iniziato ad uscire la sera, accompagnata e venuta a prendere da mio babbo, d'estate a 16 anni, alle 23 ero a casaIo sono la seconda, quindi in qualche modo sapevo i limiti e non mi veniva da forzarli.
Diciamo che, rispetto ad adesso, alcuni di noi pativano un disallineamento, perché i genitori applicavano regole inattuali.
Anche io non potevo uscire la sera e quindi restavo tagliata fuori dalla socialità, perché invece gli altri genitori lo consentivano.
Vivevi a 30 km da lei?ma mia mamma certe cose mica le sapeva![]()
Io andavo da sola e tornavo da sola col motorino, o quando mi portava e prendeva mio babbo lo stesso, nessuno stava lì vicino a me, al massimo le mie amiche, mia sorella aveva i suoi giri e con me non c'è mai uscita, telefonate a casa quasi mai...Vivevi a 30 km da lei?
Mi ha vista tornare a casa con lui, come faceva a non saperlo?
E quello che non sapeva glielo sputtanavano mio fratello e mia sorella, che si mettevano dietro la porta ad ascoltare le mie telefonate. In più, venivano al mare con me, la comitiva quella era.
Mi sa che ti è sconosciuta la questione a monte. I miei non si fidavano a prescindere. Controllavano tutto. Mio padre non voleva che io andassi al mare il pomeriggio. Si fissava con paranoie che sapeva solo lui da dove venivano e alla richiesta di motivazioni rispondeva "perché lo dico io". Altro che stare o no vicino.Io andavo da sola e tornavo da sola col motorino, o quando mi portava e prendeva mio babbo lo stesso, nessuno stava lì vicino a me, al massimo le mie amiche, mia sorella aveva i suoi giri e con me non c'è mai uscita, telefonate a casa quasi mai...