The Reverend
Utente di lunga data
Ah. Ma no no, non siamo o.t.




Ne escono quando purtrppo per loro, è troppo tardi. Ora ti faccio il paragone con la mia prima morosina, che fatte le DOVUTE PROPORZIONI era una storia a suo modo tossica. Prese le prime corna dove ogni eventuale dubbio derivante dal suo curriculum sarebbe stato fugato per qualsiasi persona normale, io mi ostinai (per evidenti mei limiti di autostima, legati forse alla nostra giovine età) a continuare a stare con lei e ovviamente potrei raccontare una escalation di vicende una peggio dell'altra. Allora la domanda che mi posi fu: sono io che faccio uscire il peggio dagli altri, o semplicemente restando lì ho permesso che certe cose accadessero rendendomi in qualche modo corresponsabile? Nessuno tranne la mia penosa autostima mi obbligava a stare con lei..Vengono ammazzate quando ne escono!
Io sono stata sempre beneAnche iooo. L’unica scuola in cui mi sono trovata bene. Dall’asilo alle medie invece brucerei tutto.
Perché con il crescere dell’età, cresce lo smarrimento. E, forse, la consapevolezza dell’atto impulsivo.Io ho fatto caso che si suicidano gli adulti. Non i ragazzi. E l età si abbassa. Va di moda il raptus. Si fanno la galera 20 anni e poi stanno fuori. Chi è adulto è più propenso al suicidio, dopo.
Certamente non agisce così una personalità strutturata. GaC!L'altro giorno sentivo a radio 24 un'intervista a un tizio, credo un neuropsichiatra, che ha appena scritto un libro sul tema di questi giovani omicidi. Sarebbe da leggere per farsi un'idea. Comunque sosteneva che quando l'esito di una situazione del genere è omicidio (o femminicidio per dare il contentino), a monte nella stragrande maggioranza dei casi c'è una situazione rilevante dal punto di vista clinico, o un disturbo di personalità o altri accidenti non diagnosticati in precedenza
Oddio… io ho fatto una scuola che mi ha dato una abilitazione, sono andata a lavorare e nel 2006 sono andata via di casa, non ci sono più tornata a stare coi miei, ho sempre lavorato e bastata a me stessaMia sorella ha fatto lo stesso discorso. Infatti ha un lavoro, da poco anche una casa e sta ancora qua
La mia non era solo voglia di studiare. Se fosse così sarebbe riduttivo. Mi piaceva conoscere le cose, persone nuove, ero uscita da una sorta di bozzolo (@Nicky credo che tu mi possa capire) in cui ero stata al liceo. Per questo è stato il periodo migliore, sotto tanti aspetti. Anche se poi l'autorità famigliare è continuata.
Invece?Peggio. Se la giocano tutti col disturbo mentale.
Non ci va. Non lo accetta.Certamente non agisce così una personalità strutturata. GaC!
Ma se consideriamo una debolezza e una perdita di tempo riflettere sugli altri, figuriamoci come può una personalità fragile andare da uno psichiatra/psicoterapeuta, rischiando che tutti lo considerino un matto o un debole…
Non credo però che si possa auspicare una società senza maschi.Credo che abbiano personalità fragili. Però è una generalizzazione.
Poi uccidono di più i maschi, perché hanno una maggiore aggressività e perché non hanno punti di riferimento maschili solidi.
Del resto sono molti di più anche gli uomini che si suicidano.
Ma non l’hai ammazzata né, spero, menata.Ne escono quando purtrppo per loro, è troppo tardi. Ora ti faccio il paragone con la mia prima morosina, che fatte le DOVUTE PROPORZIONI era una storia a suo modo tossica. Prese le prime corna dove ogni eventuale dubbio derivante dal suo curriculum sarebbe stato fugato per qualsiasi persona normale, io mi ostinai (per evidenti mei limiti di autostima, legati forse alla nostra giovine età) a continuare a stare con lei e ovviamente potrei raccontare una escalation di vicende una peggio dell'altra. Allora la domanda che mi posi fu: sono io che faccio uscire il peggio dagli altri, o semplicemente restando lì ho permesso che certe cose accadessero rendendomi in qualche modo corresponsabile? Nessuno tranne la mia penosa autostima mi obbligava a stare con lei..
Infatti sto proponendo di cominciare a togliere la polvere delle colpevolizzazione delle vittime (probabilmente ti è andata bene per circostanze fortuite) o delle proposte di educazione sentimentale o della responsabilità del patriarcato.Non ci va. Non lo accetta.
Io al mio ci ho provato un paio di volte a fargli capire che c era un problema. E no, il problema ce l avevo io. Sai qual è la cosa più grave?
Quando ho scoperto tutto quello che mi faceva dietro, ho chiamato i genitori. Ho parlato prima con il padre. Con cui avevo un legame bellissimo in confronto alla madre che viveva altrove.
Un giorno in pieno scazzo, davanti a lui, ha cominciato a sfondare le porte di casa sua. Il padre mi ha bloccata quando mi ha visto alzarmi dal divano per andare al piano di sopra dove faceva casino dicendomi "no, lascia stare, non dirgli niente che peggioriamo le cose".
Quando li misi al corrente di quello che avevo trovato e dei comportamenti aggressivi che iniziava a manifestare verso di me (io gli ultimi giorni ho dormito chiusa a chiave in camera di mio figlio col coltello sotto il cuscino e non è piacevole) sai che mi ha risposto? A fronte della richiesta delle sue psicoterapiste di indirizzarlo al più presto da uno psichiatra in una RSA?
Mio figlio non è matto. Ma no. Ha solo un carattere particolare. Se ti mette una mano addosso chiamami subito.
Non possiamo del tutto capire cosa li porta a tanto, perché bisognerebbe scavare davvero a fondo.
Non hai capito i ruoli dei personaggi della storia. Infatti la storia finì una sera di Agosto del 94, quando io raggiunsi i miei limiti e diedi le dimissioni e se non mi fossi scansato in tempo sarei finito sotto la sua Golf, e ora probabilmente non sarei qui a scrivereMa non l’hai ammazzata né, spero, menata.
Eri giovane e insicuro, ma non abbastanza insicura da cadere nel baratro.
Hai compreso perché eri attratto da una personalità del genere?Non hai capito i ruoli dei personaggi della storia. Infatti la storia finì una sera di Agosto del 94, quando io raggiunsi i miei limiti e diedi le dimissioni e se non mi fossi scansato in tempo sarei finito sotto la sua Golf, e ora probabilmente non sarei qui a scrivere
No, per carità! Ma più che di patriarcato forse bisognerebbe ricordare che esistono padri e uomini positivi, forti senza prepotenza.Non credo però che si possa auspicare una società senza maschi.
O no?
Certo! Perché era l'unica che passava il convento fino a quel momento. Per cui dal mio immaturo punto di vista era "o mangi questa minestra o salti la finestra". Ma il punto resta che a un esito tipo quello della Golf non si sarebbe mai arrivati se io mi fossi tirato fuori molto tempo prima, dunque una parte di responsabilità verso me stesso ce l'avevo anche ioHai compreso perché eri attratto da una personalità del genere?
Eheee magari!No, per carità! Ma più che di patriarcato forse bisognerebbe ricordare che esistono padri e uomini positivi, forti senza prepotenza.
UhmmmCerto! Perché era l'unica che passava il convento fino a quel momento. Per cui dal mio immaturo punto di vista era "o mangi questa minestra o salti la finestra". Ma il punto resta che a un esito tipo quello della Golf non si sarebbe mai arrivati se io mi fossi tirato fuori molto tempo prima, dunque una parte di responsabilità verso me stesso ce l'avevo anche io
Può essere, ma allora a maggior ragione c'è una quota di mia responsabilità verso me stesso, per non aver saputo analizzare e trarre insegnamentoUhmmmnon mi pare una analisi approfondita.
Anch'io sempre stato bene. Sia qui che negli Usa.Io sono stata sempre bene
Ecco, più questo che quello che passa il convento. Io non so se a volte è la quasi paura di ammettere semplicemente di essersi innamorati della persona sbagliata.Può essere, ma allora a maggior ragione c'è una quota di mia responsabilità verso me stesso, per non aver saputo analizzare e trarre insegnamento
Io a quell’età lavoravo ma mi divertivo lo stessoAnch'io sempre stato bene. Sia qui che negli Usa.
Il periodo dell'università è stato però quello di maggior divertimento"consapevole "![]()