Non so come sia successo...

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Se parli di "complicità nel farla alle spalle del tradito" (lasciamo stare "cornuto" che non è un termine che uso abitualmente, se permetti c'è più presa per culo in questo) io penso a due che si divertono, scusami.
Eh ma io no, e avendolo scritto io penso di sapere quello che intendevo
 

Nicky

Utente di lunga data
Certo l’essere umano ha bisogno di storie, è quello che lo distingue da una pietra o da un albero. Le storie ci tengono insieme, ci danno un senso.
Ma non tutte le storie reggono alla prova dei fatti. Non è questione di buttare tutto nel cestino per rabbia o per orgoglio. È che, quando scopri che la narrazione che ti è stata proposta, magari per anni, era costruita anche su omissioni, mezze verità o veri e propri inganni, diventa difficile distinguere cosa fosse autentico e cosa no e non perché non ci sia stato nulla di vero, ma perché ciò che era vero è stato mescolato con troppo altro. Alla fine, forse, si salva solo quello che riesce a sopravvivere allo sguardo lucido. Il resto resta come certe fotografie sbiadite: hanno avuto un senso, ma oggi raccontano solo che il tempo e la verità hanno fatto il loro corso.
Ma va benissimo, è la tua storia, la tua narrazione.
Ma non è più vera della mia su me stessa.
Tu non puoi distinguere ciò che è autentico da ciò che non è di un altro e va bene così, ma io posso dirti dal mio lato cosa c'è.
E il mio racconto vale quanto il tuo.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma va benissimo, è la tua storia, la tua narrazione.
Ma non è più vera della mia su me stessa.
Tu non puoi distinguere ciò che è autentico da ciò che non è di un altro e va bene così, ma io posso dirti dal mio lato cosa c'è.
E il mio racconto vale quanto il tuo.
Sì, certo, ogni racconto vale quanto l’altro finché restano racconti. Ma i racconti non sono tutti uguali quando si scontrano con i fatti. Io posso raccontarmi di essere un’aquila, ma se mi butto da un palazzo scopro in fretta di non esserlo. Le narrazioni personali hanno valore soggettivo, lo capisco, servono a stare in piedi, a dare senso. Ma il punto non è se io posso o non posso distinguere l’autenticità tua: è che a un certo punto la realtà bussa, e quando lo fa, certe storie si spezzano, non perché io lo voglio, ma perché così funziona il gioco. Il racconto di ognuno vale, sì. Ma non tutti sopravvivono alla prova del tempo e della ""verità"".
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Almeno è una posizione onesta: non cercare autenticità, ma benessere. Il punto però è che spesso quel “viaggiare inconsapevole e felice” funziona finché non arriva il momento in cui ti svegli di colpo e allora il prezzo da pagare è alto. Va benissimo adattarsi a ciò che c’è, è quello che facciamo tutti in qualche modo. Ma raccontarsi che l’ipocrisia è innocua solo perché non la si vede è un po’ come pensare che la crepa nel muro non farà mai crollare la casa. Poi certo, ognuno sceglie il tipo di sonno in cui preferisce vivere. Basta solo essere pronti al risveglio, quando e se arriverà.
Ma tu puoi dire di essere sempre stato trasparente e leale e onesto con tutti? Sempre sempre? Non si è bugiardi e non si inganna solo con il tradimento. La vita è anche questo e sarà sempre questo.
Io ancora rinfaccerei omissioni e bugie cosiddette pietose ai miei. @Brunetta.
Ma non è che quello che non sai devi saperlo a tutti i costi. Certo, è diverso se sei messo in condizioni di sapere. Là puoi scegliere. Io ho scelto di sapere, ai tempi. Ho chiamato l'amante del mio ex.
 

danny

Utente di lunga data
Almeno è una posizione onesta: non cercare autenticità, ma benessere. Il punto però è che spesso quel “viaggiare inconsapevole e felice” funziona finché non arriva il momento in cui ti svegli di colpo e allora il prezzo da pagare è alto. Va benissimo adattarsi a ciò che c’è, è quello che facciamo tutti in qualche modo. Ma raccontarsi che l’ipocrisia è innocua solo perché non la si vede è un po’ come pensare che la crepa nel muro non farà mai crollare la casa. Poi certo, ognuno sceglie il tipo di sonno in cui preferisce vivere. Basta solo essere pronti al risveglio, quando e se arriverà.
Ma tutti cercano benessere in un'altra storia...
E lo fanno a prezzo di qualche rischio, che ovviamente si cerca di limitare.
Trovo assolutamente naturale che le persone cerchino esperienze che valutano come positive, come lo è avere sensi di colpa, preoccuparsi per chi si tradisce, avere rispetto nella consapevolezza di stare facendo qualcosa che potrebbe procuragli dolore, e anche procurarci dolore.
Ogni scelta è meditata, ha una sua logica che se fosse raccontata integralmente da una persona vicina sarebbe facile da comprendere, e forse da accettare.
Il problema è che il bene personale a volte confligge col rischio di fare male ad altri.
In ogni occasione della nostra vita.
E anche di farci male a nostra volta, perché quando ti leghi a una persona e devi lasciarla, è doloroso, anche se si tratta 'solo' di un amante.
Perché siamo tutti esseri umani, al di là del ruolo.
 

Rebecca89

Sentire libera
Ma tutti cercano benessere in un'altra storia...
E lo fanno a prezzo di qualche rischio, che ovviamente si cerca di limitare.
Trovo assolutamente naturale che le persone cerchino esperienze che valutano come positive, come lo è avere sensi di colpa, preoccuparsi per chi si tradisce, avere rispetto nella consapevolezza di stare facendo qualcosa che potrebbe procuragli dolore, e anche procurarci dolore.
Ogni scelta è meditata, ha una sua logica che se fosse raccontata integralmente da una persona vicina sarebbe facile da comprendere, e forse da accettare.
Il problema è che il bene personale a volte confligge col rischio di fare male ad altri.
In ogni occasione della nostra vita.
E anche di farci male a nostra volta, perché quando ti leghi a una persona e devi lasciarla, è doloroso, anche se si tratta 'solo' di un amante.
Perché siamo tutti esseri umani, al di là del ruolo.
Però io il benessere lo cerco e lo creo ogni giorno ma non alle spalle di chi amo, non omettendo qualcosa che so ferirebbe le mie persone solo per il mio ego. Lo faccio da sola. Il benessere per me è quando faccio qualcosa che mi fa bene anche perché so che lo faccio senza dover rendere conto a nessuno.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma tutti cercano benessere in un'altra storia...
E lo fanno a prezzo di qualche rischio, che ovviamente si cerca di limitare.
Trovo assolutamente naturale che le persone cerchino esperienze che valutano come positive, come lo è avere sensi di colpa, preoccuparsi per chi si tradisce, avere rispetto nella consapevolezza di stare facendo qualcosa che potrebbe procuragli dolore, e anche procurarci dolore.
Ogni scelta è meditata, ha una sua logica che se fosse raccontata integralmente da una persona vicina sarebbe facile da comprendere, e forse da accettare.
Il problema è che il bene personale a volte confligge col rischio di fare male ad altri.
In ogni occasione della nostra vita.
E anche di farci male a nostra volta, perché quando ti leghi a una persona e devi lasciarla, è doloroso, anche se si tratta 'solo' di un amante.
Perché siamo tutti esseri umani, al di là del ruolo.
Condivido. Tutti cercano benessere, e spesso lo fanno attraversando storie che implicano rischi, contraddizioni e inevitabilmente anche danni, a sé e agli altri, è umano. Ed è vero che dietro ogni scelta c’è una logica, che se vista da vicino potrebbe sembrare persino sensata. Ma il punto, secondo me, è che spesso la logica interna di chi agisce non coincide con la realtà di chi "subisce". Io posso raccontarti che il mio tradimento è stato ragionato, ponderato, pieno di rispetto e di sensi di colpa. Ma se dall’altra parte ho calpestato qualcuno, quello che resta a lui non è la mia narrazione, è la ferita. Che poi anche chi ferisce a volte si ferisce da solo, certo. Ma questo non rende le conseguenze meno reali o i dolori meno veri.
Perché al di là dei racconti e dei ruoli, quello che ci resta addosso alla fine non sono le parole, sono i fatti. E con quelli, prima o poi, bisogna farci i conti.
 

Nicky

Utente di lunga data
Sì, certo, ogni racconto vale quanto l’altro finché restano racconti. Ma i racconti non sono tutti uguali quando si scontrano con i fatti.
Se i racconti riguardano la propria interiorità, direi che ognuno conosce i suoi fatti. E, quindi, che ognuno di noi sa quando e in cosa è autentico e quando no.
Tra l'altro, non facciamo tutti racconti stravaganti, non vengo qui a dire che amo incommensurabilmente mio marito, per dire, ma in cosa sono autentica con lui lo so, come so che il co-inganno ai coniugi non cambia nulla nel rapporto con l'amante.
 

danny

Utente di lunga data
Però io il benessere lo cerco e lo creo ogni giorno ma non alle spalle di chi amo, non omettendo qualcosa che so ferirebbe le mie persone solo per il mio ego. Lo faccio da sola. Il benessere per me è quando faccio qualcosa che mi fa bene anche perché so che lo faccio senza dover rendere conto a nessuno.
Siamo tutti esseri umani.
Ogni coppia parte con le migliori intenzioni e non metto in dubbio che la maggior parte delle persone le abbia.
Poi capita che la vita ci riservi altre scelte non prevedibili anni prima.
 

danny

Utente di lunga data
Condivido. Tutti cercano benessere, e spesso lo fanno attraversando storie che implicano rischi, contraddizioni e inevitabilmente anche danni, a sé e agli altri, è umano. Ed è vero che dietro ogni scelta c’è una logica, che se vista da vicino potrebbe sembrare persino sensata. Ma il punto, secondo me, è che spesso la logica interna di chi agisce non coincide con la realtà di chi "subisce". Io posso raccontarti che il mio tradimento è stato ragionato, ponderato, pieno di rispetto e di sensi di colpa. Ma se dall’altra parte ho calpestato qualcuno, quello che resta a lui non è la mia narrazione, è la ferita. Che poi anche chi ferisce a volte si ferisce da solo, certo. Ma questo non rende le conseguenze meno reali o i dolori meno veri.
Perché al di là dei racconti e dei ruoli, quello che ci resta addosso alla fine non sono le parole, sono i fatti. E con quelli, prima o poi, bisogna farci i conti.
Lo so
Dalla parte del tradito ci sono stato e pure male
Non è una condizione in cui vuoi e puoi starci troppo a lungo, proprio perché non è di benessere.
 
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