Gisele

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
In presenza agirei per una amica.
Ma ovviamente prevalentemente gli episodi non erano avvenuti in presenza di altri. Non so tu cosa abbia immaginato.
Citami uno degli episodi a cui ho accennato e ti dico come è avvenuto.
Non capisco perchè farne una questione di genere.
 

Brunetta

Utente di lunga data

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
L’hai fatta tu.
Comunque ti ho risposto che non erano presenti altre persone.
" l’idea che debba essere un uomo (padre, marito o figlio) a difendermi è sconcertante " che hai scritto tu, se non è una questione di genere dimmi tu cos'è. Io la vedo da un altro punto di vista: quando succede qualcosa di grave a una persona a cui voglio bene, uomo o donna che sia, mi viene naturale pensare che un padre, un fratello, un figlio si sentano feriti e abbiano una reazione emotiva forte.
 

Brunetta

Utente di lunga data
" l’idea che debba essere un uomo (padre, marito o figlio) a difendermi è sconcertante " che hai scritto tu, se non è una questione di genere dimmi tu cos'è. Io la vedo da un altro punto di vista: quando succede qualcosa di grave a una persona a cui voglio bene, uomo o donna che sia, mi viene naturale pensare che un padre, un fratello, un figlio si sentano feriti e abbiano una reazione emotiva forte.
Ribadisco che nessun molestatore molesta in presenza di altre persone, maschi o femmine.
Ti chiedo nuovamente a quale episodio, tra quelli a cui ho accennato, pensavi chi “un padre, un fratello, un figlio” immagini che avrebbero potuto essere presenti e reagire. E perché hai pensato a “un padre, un fratello, un figlio” e non “una madre, una sorella, una figlia “ ?
Forse hai immaginato situazioni diverse dalle reali.
Oppure hai immaginato che io, tornata a casa, avessi raccontato. Non ho raccontato, se non dopo tempo e prevalentemente ogni episodio è stato sminuito, dicendomi che avevo capito male.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ribadisco che nessun molestatore molesta in presenza di altre persone, maschi o femmine.
Ti chiedo nuovamente a quale episodio, tra quelli a cui ho accennato, pensavi chi “un padre, un fratello, un figlio” immagini che avrebbero potuto essere presenti e reagire. E perché hai pensato a “un padre, un fratello, un figlio” e non “una madre, una sorella, una figlia “ ?
Forse hai immaginato situazioni diverse dalle reali.
Oppure hai immaginato che io, tornata a casa, avessi raccontato. Non ho raccontato, se non dopo tempo e prevalentemente ogni episodio è stato sminuito, dicendomi che avevo capito male.
Ho citato familiari maschi solo perché rispondevo alla tua frase “l’idea che debba essere un uomo (padre, marito o figlio) a difendermi è sconcertante”. Non mi riferivo ai tuoi episodi specifici, ma al senso generale. Per me, detta così, è inevitabilmente una questione di genere, e su questo dissento. Io penso che qualunque familiare, uomo o donna, se venisse a sapere di un fatto grave capitato a una persona cara, avrebbe una reazione emotiva forte (per usare un eufemismo). Del resto, anche in natura, una madre che vede minacciati i cuccioli reagisce con forza, spesso anche se non sono i suoi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho citato familiari maschi solo perché rispondevo alla tua frase “l’idea che debba essere un uomo (padre, marito o figlio) a difendermi è sconcertante”. Non mi riferivo ai tuoi episodi specifici, ma al senso generale. Per me, detta così, è inevitabilmente una questione di genere, e su questo dissento. Io penso che qualunque familiare, uomo o donna, se venisse a sapere di un fatto grave capitato a una persona cara, avrebbe una reazione emotiva forte (per usare un eufemismo). Del resto, anche in natura, una madre che vede minacciati i cuccioli reagisce con forza, spesso anche se non sono i suoi.
Son tornata indietro per cercare di capire lo sviluppo degli scambi, ma non sono riuscita.
Non ho certo proposto io la difesa da parte di chicchessia, tanto meno uomini di famiglia che nemmeno c’erano.
Ripeto che attribuire agli uomini il ruolo di difensori in quanto uomini mi fa orrore. Tanto più se non erano presenti e fa pensare a una spedizione punitiva.
Per esemplificare, spiego le circostanze di un episodio, relativo al medico.
Mio padre era in cura presso un medico ed ero andata a ritirare i risultati di alcune analisi, non mi ricordo quali e non ci capivo nulla. Mio padre, malato, era a casa. Per ritirarle il medico mi ha fatto entrare nel suo studio dove eravamo solo io e lui. Il medico mi ha chiesto se ero ancora preoccupata per il peso (non ero grassa, ma da giovani si sa si è sceme, e in un’altra circostanza, con i miei presenti, avevo chiesto un parere medico per dimagrire) e poi ha aggiunto, infilando la mano sotto la gonna e palpeggiando cosce e sedere, ha detto “Per me lei è bella e mi piace molto.” Avevo già la busta delle analisi in mano e sono corsa fuori più velocemente possibile. Chi avrebbe potuto difendermi?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Son tornata indietro per cercare di capire lo sviluppo degli scambi, ma non sono riuscita.
Non ho certo proposto io la difesa da parte di chicchessia, tanto meno uomini di famiglia che nemmeno c’erano.
Ripeto che attribuire agli uomini il ruolo di difensori in quanto uomini mi fa orrore. Tanto più se non erano presenti e fa pensare a una spedizione punitiva.
Per esemplificare, spiego le circostanze di un episodio, relativo al medico.
Mio padre era in cura presso un medico ed ero andata a ritirare i risultati di alcune analisi, non mi ricordo quali e non ci capivo nulla. Mio padre, malato, era a casa. Per ritirarle il medico mi ha fatto entrare nel suo studio dove eravamo solo io e lui. Il medico mi ha chiesto se ero ancora preoccupata per il peso (non ero grassa, ma da giovani si sa si è sceme, e in un’altra circostanza, con i miei presenti, avevo chiesto un parere medico per dimagrire) e poi ha aggiunto, infilando la mano sotto la gonna e palpeggiando cosce e sedere, ha detto “Per me lei è bella e mi piace molto.” Avevo già la busta delle analisi in mano e sono corsa fuori più velocemente possibile. Chi avrebbe potuto difendermi?
Per questo ti ho chiesto "quale sarebbe, secondo te, la reazione appropriata di un tuo famigliare il quale venisse a sapere di un fatto estremamente grave a te accaduto?"
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per questo ti ho chiesto "quale sarebbe, secondo te, la reazione appropriata di un tuo famigliare il quale venisse a sapere di un fatto estremamente grave a te accaduto?"
Quello per te era stato estremamente grave?
Non ero una ragazzina di oggi ipersensibile. Ho evitato altre occasioni da soli e anche il medico. Non l’ho raccontato a casa. Non volevo che mio padre perdesse le cure, era un medico molestatore, ma competente.
Ma i familiari non seppero né di questo episodio, né di altri. Oggi penso che avrei dovuto denunciare, ma allora no.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Quello per te era stato estremamente grave?
Non ero una ragazzina di oggi ipersensibile. Ho evitato altre occasioni da soli e anche il medico. Non l’ho raccontato a casa. Non volevo che mio padre perdesse le cure, era un medico molestatore, ma competente.
Ma i familiari non seppero né di questo episodio, né di altri. Oggi penso che avrei dovuto denunciare, ma allora no.
Beh, una stronzatina di poco conto non mi pare che fosse, la gravità per te la sai tu.. ma non hai risposto alla mia domanda
 

Brunetta

Utente di lunga data
Beh, una stronzatina di poco conto non mi pare che fosse, la gravità per te la sai tu.. ma non hai risposto alla mia domanda
Mio padre se lo sarebbe mangiato, pur da malato gli avrebbe spaccato la faccia, andando nei guai, ma pure mia madre era molto combattiva e avrebbe potuto fare qualcosa.
Ma io non l’ho detto a nessuno.
Sono scappata, quindi al momento mi sono spaventata, ma una volta fuori, mi aspettava in auto un’amica, a lei l’ho detto e abbiamo un po’ inveito. Poi ho continuato la mia vita, imparando a essere più prudente. Molti anni dopo in una edicola che frequentavo mi hanno proposto dei santini perché si era candidato per l’UDC. Ho commentato “per carità! Quello!” E ho raccontato cosa aveva fatto. L’edicolante, donna, mi ha detto che probabilmente avevo frainteso. Ho cambiato edicola.
Ma, per dire, quello che aveva tentato di baciarmi era un attore regista che organizzava spettacoli per bambini. Quando a scuola qualcuna proponeva di portare le classi a uno spettacolo, io dicevo di no e raccontavo. Mi hanno sempre guardata come una pazza che aveva inventato, per fare la figa.
 

hammer

Utente di lunga data
Con il mio solito aplomb 🙂
Come commento a quelli grandi ho espresso un "ah, però!"
Quelli piccoli ho espresso un "uh, che miseria!"
Inevitabilmente si sono tutti levati dai marroni
Da quanto scrivi sembra che te ne inviassero a vagoni.
Dovevi avere amici molto zuzzerelloni. 😄
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Mio padre se lo sarebbe mangiato, pur da malato gli avrebbe spaccato la faccia, andando nei guai, ma pure mia madre era molto combattiva e avrebbe potuto fare qualcosa.
Ma io non l’ho detto a nessuno.
Sono scappata, quindi al momento mi sono spaventata, ma una volta fuori, mi aspettava in auto un’amica, a lei l’ho detto e abbiamo un po’ inveito. Poi ho continuato la mia vita, imparando a essere più prudente. Molti anni dopo in una edicola che frequentavo mi hanno proposto dei santini perché si era candidato per l’UDC. Ho commentato “per carità! Quello!” E ho raccontato cosa aveva fatto. L’edicolante, donna, mi ha detto che probabilmente avevo frainteso. Ho cambiato edicola.
Ma, per dire, quello che aveva tentato di baciarmi era un attore regista che organizzava spettacoli per bambini. Quando a scuola qualcuna proponeva di portare le classi a uno spettacolo, io dicevo di no e raccontavo. Mi hanno sempre guardata come una pazza che aveva inventato, per fare la figa.
Non dubito di una sola parola che hai scritto. E penso che se ti capitano cose così hai il diritto di reagire come ti pare dicendolo o non dicendolo a chi vuoi tu. Però mi domando perchè un marito o compagno o fidanzato dovrebbe a prescindere non essere in grado di comprendere, del tipo "non glielo dico perchè reagirebbe in quel modo negativo lì", o effettivamente è una questione tale per cui meglio non dire niente perchè non esiste una reazione appropriata?
 
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hammer

Utente di lunga data
Per questo ti ho chiesto "quale sarebbe, secondo te, la reazione appropriata di un tuo famigliare il quale venisse a sapere di un fatto estremamente grave a te accaduto?"
Il compito di un uomo è anche quello di difendere i componenti della famiglia, anziani, donne e bambini da qualunque aggressione esterna di qualunque tipo. Questo è quello che mi hanno insegnato e per il quale sono stato preparato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non dubito di una sola parola che hai scritto. E penso che se ti capitano cose così hai il diritto di reagire come ti pare dicendolo o non dicendolo a chi vuoi tu. Però mi domando perchè un marito o compagno o fidanzato non dovrebbe essere in grado di comprendere a prescindere, del tipo "non glielo dico perchè reagirebbe in quel modo negativo lì", o effettivamente è una questione tale per cui meglio non dire niente perchè non esiste una reazione appropriata?
Ho raccontato fatti. Non ho stabilito un protocollo.
La reazione più appropriata sarebbe stata quella di denunciare.
Ma ci sono situazioni che suggeriscono di evitare di iniziare un percorso di denuncia.
Esemplifico tornando al presente.
Mia figlia ha lavorato in un posto il cui titolare era un pazzo. Faceva proposte tipo “ti faccio un contratto part time, ma lavori a tempo pieno.” Mia figlia non voleva lasciare il lavoro prima di averne trovato un altro. Ha registrato segretamente le conversazioni (è legale) per avere prove, se lui non avesse accettato le dimissioni con risarcimento, che poi in effetti ha accettato, quindi non ha avuto bisogno di usare le conversazioni. Ma in una giornata prima delle dimissioni, lui le aveva infilato un dito nel golfino*, chiedendo se, con quel freddo, non aveva messo una maglia sotto 😳. Nel contesto era solo una cosa in più. Si è dimessa la settimana dopo. Ma a quell’episodio non aveva assistito nessuno. Cosa avrebbe potuto denunciare?

*mia figlia trova volgare che si veda il capezzolo e indossa sempre reggiseni preformati che non fanno intravvedere niente.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ho raccontato fatti. Non ho stabilito un protocollo.
La reazione più appropriata sarebbe stata quella di denunciare.
Ma ci sono situazioni che suggeriscono di evitare di iniziare un percorso di denuncia.
Esemplifico tornando al presente.
Mia figlia ha lavorato in un posto il cui titolare era un pazzo. Faceva proposte tipo “ti faccio un contratto part time, ma lavori a tempo pieno.” Mia figlia non voleva lasciare il lavoro prima di averne trovato un altro. Ha registrato segretamente le conversazioni (è legale) per avere prove, se lui non avesse accettato le dimissioni con risarcimento, che poi in effetti ha accettato, quindi non ha avuto bisogno di usare le conversazioni. Ma in una giornata prima delle dimissioni, lui le aveva infilato un dito nel golfino*, chiedendo se, con quel freddo, non aveva messo una maglia sotto 😳. Nel contesto era solo una cosa in più. Si è dimessa la settimana dopo. Ma a quell’episodio non aveva assistito nessuno. Cosa avrebbe potuto denunciare?

*mia figlia trova volgare che si veda il capezzolo e indossa sempre reggiseni preformati che non fanno intravvedere niente.
La reazione appropriata che chiedevo io non è la tua di molestata, che dipende da te, ma quella del tuo famigliare che lo venisse a sapere. Posto che sta a te raccontarlo o meno secondo la tua personale valutazione. La mia osservazione al limite può essere che "non glielo dico perchè farebbe un casino" o cose del genere sembra "non glielo dico perchè mio marito è un neanderthal che ragiona ancora con la clava" e sottolineo sembra perchè infatti in realtà mi chiedo se ci può essere una reazione appropriata del familiare
 

Brunetta

Utente di lunga data
La reazione appropriata che chiedevo io non è la tua di molestata, che dipende da te, ma quella del tuo famigliare che lo venisse a sapere. Posto che sta a te raccontarlo o meno secondo la tua personale valutazione. La mia osservazione al limite può essere che "non glielo dico perchè farebbe un casino" o cose del genere sembra "non glielo dico perchè mio marito è un neanderthal che ragiona ancora con la clava" e sottolineo sembra perchè infatti in realtà mi chiedo se ci può essere una reazione appropriata del familiare
Io non sono andata a menare il capo di mia figlia. L’ho supportata nelle sue scelte. Era in grado di difendersi da sola.
 

hammer

Utente di lunga data
Il compito di un uomo è anche quello di difendere i componenti della famiglia, anziani, donne e bambini da qualunque aggressione esterna di qualunque tipo. Questo è quello che mi hanno insegnato e per il quale sono stato preparato.
Aggiungo: il genere non c'entra niente. E' soltanto una questione tecnica e di forza fisica.
Se in famiglia è la moglie ad essere più "grande e grossa" se ne occuperà lei.
Come attingendo dai fatti di cronaca è successo spesso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Aggiungo: il genere non c'entra niente. E' soltanto una questione tecnica e di forza fisica.
Se in famiglia è la moglie ad essere più "grande e grossa" se ne occuperà lei.
Come attingendo dai fatti di cronaca è successo spesso.
La reazione corretta è menare?
 
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