No ma tutto bene???

hammer

Utente di lunga data
I preconcetti consistono nel non vedere i cambiamenti che avvengono nella storia, rifiutandosi di comprendere le cause e riconoscere la complessità e schierandosi in modo acritico.
Ti renderai conto, spero, che ciò che definisci "preconcetti" potrebbe definire anche la tua posizione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Vorrai scusarmi ma in tutta questa faccenda ti sfugge (da sempre, volutamente) l'elemento più importante, che è quello umanitario.

Passi con nonchalance da analisi geopolitiche a stracciarti le vesti perché quei cattivoni disarmati (mica come quei subumani dell'IDF) si sono permessi di arrivare proprio il giorno dell'espiazione.

Una distorsione cognitiva che ricorda Maria Antonietta e le brioches.
Guarda che è la Flotilla o flottiglia che portava brioche.
Ignorando totalmente i canali di distribuzione e i corridoi umanitari.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ti sei accorto adesso dopo decenni che c'è un conflitto da quelle parti?
Anche da quelle parti, giustamente.
Io ho un ricordo recente, di quando ì'URSS mirava a destabilizzare l'Occidente durante la guerra fredda.
Le tattiche imperialiste non mutano negli anni.
Noi ora siamo "quasi" in guerra con la Russia. Anche là muoiono giovani russi e ucraini, ma evidentemente la questione umanitaria vale solo per alcune aree del mondo.
Credi che abbiano pietà di chi si schiera apertamente contro di loro?
Non pensi che con questa questione noi stiamo semplicemente delineando le alleanze necessarie di un conflitto mondiale?
Che la Flottilla sia in parte finanziata da Hamas è provato.
Che non fosse una missione umanitaria lo si capiva fin dall'inizio, soprattutto guardando le barche, e chiunque sia stato su una barca a vela media sa cosa intendo.
Che abbiano cincischiato per arrivare di Yom Kippur è voluto, non è un caso, e questa cosa solo una testa di musulmano fondamentalista poteva pensarla.
Le alleanze non si creano per rapporti di amicizia, ma spesso per convenienza. Gli USA hanno sempre ragionato così, e anche tra Putin e Hamas ci sono in questo momento interessi più o meno celati, volti a indebolire l'Europa.
Come, lo si capirà presto.
Senza dimenticare della guerra del kippur.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ti renderai conto, spero, che ciò che definisci "preconcetti" potrebbe definire anche la tua posizione.
Direi che la mia posizione tiene conto delle ragioni di entrambe le parti e del contesto storico in cui sono originati gli eventi.
Perciò no, posso commettere errori di valutazione, ma sinceramente non ritengo che la mia posizione sia viziata da pregiudizi antisemiti o antislamici o da una visione statica degli accadimenti storici.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Vi copio la lettera di David Adler, l'attivista ebreo della Flottilla. Comunque la si pensi, parole su cui riflettere.

!Oggi vi scrivo una lettera molto personale, una lettera su cosa significhi per me essere ebreo e intraprendere una missione che mi porterà nella “Zona Rossa” durante lo Yom Kippur, il giorno più sacro del calendario ebraico.
Non scrivo quasi mai “come ebreo”. Condivido la stanchezza di essere costretto a mettere al primo posto i sentimenti ebraici, quando un genocidio è stato commesso in nome dell'”interesse nazionale” sionista e quando gli attivisti sono stati arrestati, torturati e deportati in nome della nostra “sicurezza”.
Ma oggi mi sono sentito in dovere di scrivere su quel registro, in quanto uno dei pochi ebrei impegnati in questa missione, che riunisce oltre 500 persone provenienti da più di 40 paesi in tutto il mondo.
Credo che la scelta di questa flottiglia non sia casuale. Al contrario, ritengo sia una benedizione che l’intercettazione si avvicini all’inizio dello Yom Kippur, il nostro giorno annuale di espiazione, che ci invita a riflettere sui nostri peccati e su cosa possiamo fare per ripararli nello spirito del tikkun olam.
Come possiamo espiare ciò che è stato commesso in nostro nome? Come possiamo chiedere perdono per i peccati che si moltiplicano di ora in ora, mentre bombe e proiettili piovono su Gaza? Come potremmo prendere sul serio il nostro mandato di “guarire il mondo” quando lo Stato di Israele è così determinato a distruggerlo?
Se c’è una parte della Torah che ricordo ancora, è questo obbligo che ci impone: “Giustizia, giustizia perseguirai”. Come potremmo restare a guardare mentre lo Stato di Israele perverte questo sacro obbligo, sovrintendendo all’olocausto del popolo palestinese?
Mi sono unito a questa flottiglia come qualsiasi altro delegato, per difendere l’umanità, prima che sia troppo tardi. Ma durante lo Yom Kippur, mi viene ricordato che sono qui anche perché la mia eredità ebraica lo richiede.
Da adolescente, mio nonno Jacques Adler (nella foto) si unì alla resistenza parigina contro i nazisti, rischiando la vita per sabotare le loro operazioni, mentre i suoi amici e familiari venivano mandati a morire nei campi di concentramento.
Questa è la tradizione alla quale sono chiamato e la definizione di “giustizia” che sento fedele alla mia identità ebraica, poiché la stessa rabbia genocida che ha preso di mira i miei antenati è ora assunta dalle sue principali vittime.
Yom Kippur è un giorno di digiuno, un modo per manifestare la nostra espiazione in forma fisica. Ma negli ultimi due anni, la popolazione affamata di Gaza non ha avuto altra scelta che rinunciare al pane quotidiano.
Se le forze israeliane ci intercettassero durante lo Yom Kippur, allora vediamo cosa significa la vera espiazione. Non digiunare in tutta comodità mentre si fanno morire di fame i propri vicini. Non pregare in sicurezza mentre si sganciano bombe sulle loro teste. Espiazione significa azione.
Quindi, mentre stasera tramonta il sole e inizia il digiuno, spero che i miei confratelli ebrei si uniscano a me nel ridefinire il loro approccio all’espiazione, insieme alla preghiera silenziosa, e verso un’azione coraggiosa per porre fine a questo orribile genocidio.
G’mar chatima tova.
David Adler
Trovo inquietante il richiamo alla appartenenza ebraica.
 

hammer

Utente di lunga data
Direi che la mia posizione tiene conto delle ragioni di entrambe le parti e del contesto storico in cui sono originati gli eventi.
Perciò no, posso commettere errori di valutazione, ma sinceramente non ritengo che la mia posizione sia viziata da pregiudizi antisemiti o antislamici o da una visione statica degli accadimenti storici.
Se tieni conto del contesto storico in cui si sono originati gli eventi, ciò che sta accadendo non può sorprenderti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quella tra Israele e Gaza non è una guerra tra stati sovrani.
Hamas è una organizzazione politico-militare islamista palestinese che controlla la Striscia di Gaza, ma non è uno stato sovrano. E quindi va combattuta come fosse un organizzazione terroristica, perchè tale è.
Perchè tecnicamente è un "conflitto contro il terrorismo", non tra stati. E questa è un'altra nuova fallacia logica.
Perchè se la si definisce “guerra”, allora si tendono a giustificare bombardamenti, ritorsioni, rappresaglie. E la logica “colpo su colpo”.
Ma invece, non essendo guerra tra Stati, quella giustificazione perde fondamento.
🤔 in questo contesto che senso ha il riconoscimento di uno stato palestinese che non un governo riconoscibile e che rivendica (cantato sulle note di Bella ciao dell’equipaggio della flottOgliastra) dal fiume al mare, cosa che implica la negazione alla esistenza di Israele?
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
A Landini non sarà parso vero poter proclamare in Italia uno sciopero generale, fottendosene dei palestinesi e della loro sofferenza.
A lui interessa soltanto mettere in difficoltà ii governo remando anche contro il proprio paese.
I filorussi che in Italia non mancano, naturalmente balleranno sui tavoli per la gioia.
Israele sta inviando armi in Ucraina. Gli schieramenti si stanno perfezionando.
Il sindacato è in crisi da decenni.
Lo so bene perché ne ho fatto parte. Nessuno aderisce agli scioperi di categoria, solo il settore trasporti fa scioperi, ma per proclamazione dei sindacati di base. Questo perché per creare forti disagi e risonanza è sufficiente una adesione parziale o minima.
Negli altri settori vi è il nulla.
Adesso vi è un risveglio (per me inspiegabile) per rivendicazioni politiche. Rivendicazioni che sono partite sempre dai sindacati di base, da sempre forti tra i camalli.
I sindacati di base stavano perdendo seguito pure loro e la CGIL, che ha sempre avuto una piccola emorragia verso i sindacati di base, visto il seguito, ha pensato di poter trovare consensi.
Non si tratta solo di ricerca della sopravvivenza economica, ma anche di riacquisire credibilità e consenso presso i lavoratori, anche per avere potere contrattuale. Di CISL e UIL, da trent’anni filo governativi, non si può nemmeno parlare.
Io penso che non sia una strategia opportuna sia perché non condivisa davvero da masse di lavoratori, sia perché non apporterà consensi.
Però io non ne imbrocco una, non sono un oracolo e nemmeno Cassandra.
I complotti immaginari da destra non li considero.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per me quelli che qui da noi sfruttano la vicenda per biechi e infimi interessi politici di parte, fottendosene altamente delle sofferenze di quei poveracci, fanno più schifo dei figli di troia dell'estrema destra israeliana
Considera che normalmente la gente è scema e reagisce emotivamente in base alla propaganda.
 

danny

Utente di lunga data
Ma esattamente questo David Adler chi sarebbe?
33 anni, coordinatore di un profilo X palesemente Propal, @ProgIntl, in cui tratta specialmente di operato dell'Hague Group.
Io ho trovato solo queste informazioni.
Non basta dichiararsi ebreo e citare il significato di Yom Kippur per essere una figura rappresentativa del mondo ebraico, se mai ve ne siano.
Ha espresso quindi un'opinione personale, nulla più.
E' probabilmente e politicamente un ebreo di sinistra, contrario alla politica di Netanyahu.
Ma Israele non è solo Netanyahu e gli ebrei non sono solo Israele.
Noi abbiamo il nostro Moni Ovadia, bulgaro, visto al Leonka decenni fa.
Ognuno esprime opinioni politiche mascherate da visioni religiose.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per me, visto che non arriverà nulla ai palestinesi, i primi a fottersene ed a sfruttare biechi interessi vari, sono quei deficienti sulle barche che incitano la gente ad occupare e boicottare. Non pensavo lo avrei mai detto nella vita, ma devo dare ragione a Salvini, oggi
Sono costernata anch’io.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma esattamente questo David Adler chi sarebbe?
33 anni, coordinatore di un profilo X palesemente Propal, @ProgIntl, in cui tratta specialmente di operato dell'Hague Group.
Io ho trovato solo queste informazioni.
Non basta dichiararsi ebreo e citare il significato di Yom Kippur per essere una figura rappresentativa.
Ha espresso un'opinione personale, nulla più.
E' probabilmente un ebreo di sinistra, contrario politicamente alla politica di Netanyahu.
Israele non è solo Netanyahu e gli ebrei non sono solo Israele.
Noi abbiamo il nostro Moni Ovadia, bulgaro, visto al Leonka decenni fa.
E quindi? Non sono coesi gli israeliani, né gli ebrei e ne hanno il diritto.
Hanno il diritto di parlare e talvolta meritano di essere ascoltati anche gli israeliani e gli ebrei che non condividono le iniziative politiche attuali dello stato di Israele.
 

spleen

utente ?
Posto che penso nessuno giustifichi il massacro dei civili a Gaza, posto che pressochè tutti si augurino la cessazione del conflitto, credo personalmente sia giusto prestare attenzione ed adoperarsi, anzi, spendersi, come persone di buona volontà su cose che pragmaticamente possano essere utili.
A fare gli estremisti sono capaci tutti, a fare cose sensate ed efficaci, se possibili, credo pochi.
Adoperarsi per una presa di coscienza collettiva, che sarebbe la cosa più utile in assoluto, insieme a far pervenire concretamente aiuti a chi ne ha bisogno comprende la consapevolezza che solo organi internazionali e potenze vere (US) non le armate brancaleone siano efficaci.
Il principio di realtà delle cose non va mai trascurato.
Ma ovviamente penso che a tanti non freghi un beneamato cazzo di Gaza e dei Gazarioti.
Per menefreghismo, proprio.
O perchè sia più appagante sentirsi solo dalla parte giusta, mettendo in campo iniziative velleitarie.
Che è quello che è successo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E perché? Troveresti inquietante se parlasse come cristiano? Non comprendo.
Perché è una guerra in cui i palestinesi di Hamas combattono non solo Israele, ma gli ebrei.
E dichiararsi ebrei per combattere Israele porta paradossalmente a confermare i pregiudizi.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Posto che penso nessuno giustifichi il massacro dei civili a Gaza, posto che pressochè tutti si augurino la cessazione del conflitto, credo personalmente sia giusto prestare attenzione ed adoperarsi, anzi, spendersi, come persone di buona volontà su cose che pragmaticamente possano essere utili.
A fare gli estremisti sono capaci tutti, a fare cose sensate ed efficaci, se possibili, credo pochi.
Adoperarsi per una presa di coscienza collettiva, che sarebbe la cosa più utile in assoluto, insieme a far pervenire concretamente aiuti a chi ne ha bisogno comprende la consapevolezza che solo organi internazionali e potenze vere (US) non le armate brancaleone siano efficaci.
Il principio di realtà delle cose non va mai trascurato.
Ma ovviamente penso che a tanti non freghi un beneamato cazzo di Gaza e dei Gazarioti.
Per menefreghismo, proprio.
O perchè sia più appagante sentirsi solo dalla parte giusta, mettendo in campo iniziative velleitarie.
Che è quello che è successo.
Peggio! ci vogliono guadagnare sopra politicamente!
 
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