Latino

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
In un paese libero ognuno può immaginare e realizzare sistemi e strutture di istruzione come preferisce.
Importante è che un sistema di istruzione privato non riceva MAI alcun contributo dello Stato.
In una nazione degna di essere annoverata tra le nazioni civili, la sanità, l'istruzione, la gestione dell'acqua devono essere principalmente di competenza dello Stato.
Già soltanto immaginare, le materie di cui sopra, esclusivamente in mano ai privati fa venire i brividi.
Però in mano allo stato vuol dire in mano alla politica, cosa che a me fa rivolgere le chiappe alla parete, così per precauzione
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
In un paese libero ognuno può immaginare e realizzare sistemi e strutture di istruzione come preferisce.
Importante è che un sistema di istruzione privato non riceva MAI alcun contributo dello Stato.
In una nazione degna di essere annoverata tra le nazioni civili, la sanità, l'istruzione, la gestione dell'acqua devono essere principalmente di competenza dello Stato.
Già soltanto immaginare, le materie di cui sopra, esclusivamente in mano ai privati fa venire i brividi.
Ma lo stato conta il giusto.
In Kaz comandano le zaibatsu dell'oil&gas in america quelle del tech e delle armi, in Europa le banche.
Lo stato si occupa di imporre alla popolazione ciò che viene deciso altrove.
Ma poi il problema non e nemmeno quello.
La bufala è continuare a parlare dei diritti del singolo.
Tutta l'umanità si muove a gruppi, da sempre.
Si decide a gruppi, si comanda a gruppi, ci si difende a gruppi. Poi chiamale tribù, multinazionali o lobby, è la stessa faccenda.
Un gruppo domina sull'altro e il singolo che vedi, da Putin al sindaco di Pescorocchiano, è solo il frontman per il popolo.
 

hammer

Utente di lunga data
Ma lo stato conta il giusto.
In Kaz comandano le zaibatsu dell'oil&gas in america quelle del tech e delle armi, in Europa le banche.
Lo stato si occupa di imporre alla popolazione ciò che viene deciso altrove.
Ma poi il problema non e nemmeno quello.
La bufala è continuare a parlare dei diritti del singolo.
Tutta l'umanità si muove a gruppi, da sempre.
Si decide a gruppi, si comanda a gruppi, ci si difende a gruppi. Poi chiamale tribù, multinazionali o lobby, è la stessa faccenda.
Un gruppo domina sull'altro e il singolo che vedi, da Putin al sindaco di Pescorocchiano, è solo il frontman per il popolo.
E' nel nel DNA dei Sapiens, come di altri primati, vivere in branchi coordinati da precise gerarchie.
Poi ci sono i "lupi solitari".
 

hammer

Utente di lunga data
Però in mano allo stato vuol dire in mano alla politica, cosa che a me fa rivolgere le chiappe alla parete, così per precauzione
Mi rendo conto e condivido.
Ma, nell'interesse del popolo, non credo esistano soluzioni alternative.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Mi rendo conto e condivido.
Ma, nell'interesse del popolo, non credo esistano soluzioni alternative.
Talvolta è meglio uno del quale conosci il fine e le motivazioni, in questo caso il profitto, che conoscendolo in qualche modo lo puoi controllare, piuttosto che un perfetto imbecille incompetente che non puoi prevedere che danni farà con lo straccio di potere che gli si delega
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Allora, tesoro: vado con ordine perché mi sembra non ci siamo capiti.

Non voglio la scuola per tutti. E men che meno i miei investitori.
Non mi interessa distribuire diplomi come volantini ai semafori.
Vogliamo una fabbrica di eccellenze.
Un posto dove, ricco o povero, se vali emergi, e se non vali affondi e ti levi di torno dalla vita di chi può davvero fare qualcosa.
È una questione di igiene. Mentale, prima di tutto.

Diecimila euro l’anno non sono niente.
Una cifra che fa impressione solo in Italia.
Ovunque la scuola non è pubblica, cioè il 70% degli 11 miliardi che siamo, esiste la contribuzione privata, aziendale, comunitaria.
Ci sono economie tipo il kaz dove diecimila euro li copre direttamente la società dove lavori, perché hanno capito che investire sul cervello dei figli è meno costoso che dover assumere idioti domani.

E i diecimila di chi può pagare coprono il venti per cento di borse di studio per chi non può. Nessuna scuola ha il 20% di posti riservati ai non abbienti.
Che poi è il vero correttivo morale: premiare la fame, la voglia, la scintilla.
Perché un ragazzo con la fame negli occhi vale più di uno con il portafogli pieno e la testa vuota. I miei investitori sono ricchi sfondati ma lo sanno meglio di me, italiano cresciuto come un principino

Le tre ore di sport al giorno?
Una ricreazione un po’ più intelligente.
Un’ora e mezza a prendere a schiaffi un pallone prima di pranzo, due ore di piscina la sera. E fanno pure il riposino.
E li restituisci alle famiglie lavati, stirati e sfiniti, come pacchi perfettamente piegati.
La civiltà è anche questo: arrivare a casa già stanco, così non rompi l’anima a nessuno.

E comunque sì, il mio esperimento di darwinismo scolastico si regge tutto sull’idea di fondo che la selezione non è una cattiveria: è un motore.
Se resti indietro, qualcun altro prenderà il tuo posto.
E l’unica risposta decente è correre. Sempre.

Dove ho fatto io elementari e medie io, all’ultimo della classe non davano il dolce. O se facevi casino a sbucciare la frutta col coltello e la forchetta. E io sono anche mancino per me è sempre stato un inferno.
C’era una pastarella in meno a tavola.
La guardavi andare via nel piatto del primo della lista e capivi subito in quale mondo vivevi.
Nessuno voleva essere quello senza dolce. Nessuno.
Era crudele? Manco tanto. Funzionava? Diavolo se funzionava.

E poi ci sono quelli che si nascondono dietro la frase “io non sono competitivo”.
Una scusa cucita addosso come un cappotto di seconda mano.
Una coperta storta sotto cui si rannicchia la resa.
Non li ho mai sopportati.
La non-competitività è un lusso che puoi permetterti solo quando qualcun altro ti regge sulle spalle.

La società è piramidale.
Lo è sempre stata.
Lo sarà sempre.
Perché dovremmo illuderli del contrario?
Perché dovremmo raccontare fiabe a chi, alla fine, dovrà comunque scoprire di essere nato per stare nel fondo della piramide, sotto il peso di chi sale?

Meglio dirlo subito.
Meglio preparare chi può salire.
Meglio lasciare spazio a chi corre.

Gli altri si sposteranno. O verranno spostati.
È sempre andata così.
E continuerà ad andare così, che ci piaccia o no.
Niente contro la competizione SANA.
Io pensavo si parlasse di scuola pubblica, non di scuola privata. Cosa state inventando di nuovo? Avete aumentato le rette ed introdotto tre ore di sport al giorno. Cosa che chi frequenta gli istituti privati fa già insieme a lezioni di piano, flauto traverso, equitazione, sumero, informatica e compagnia bella.
Comunque in bocca al lupo. Sono sempre favorevole alle iniziative.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Niente contro la competizione SANA.
Io pensavo si parlasse di scuola pubblica, non di scuola privata. Cosa state inventando di nuovo? Avete aumentato le rette ed introdotto tre ore di sport al giorno. Cosa che chi frequenta gli istituti privati fa già insieme a lezioni di piano, flauto traverso, equitazione, sumero, informatica e compagnia bella.
Comunque in bocca al lupo. Sono sempre favorevole alle iniziative.
La competizione sana non esiste. O sei competitivo o non lo sei. Se ti rode perdere o non te ne frega niente lo sai prima ancora di giocare
 

hammer

Utente di lunga data
Talvolta è meglio uno del quale conosci il fine e le motivazioni, in questo caso il profitto, che conoscendolo in qualche modo lo puoi controllare, piuttosto che un perfetto imbecille incompetente che non puoi prevedere che danni farà con lo straccio di potere che gli si delega
La funzione dello Stato dovrebbe prescindere dai singoli imbecilli che possano finire al potere.
La Schlein o i Conte passano ma il popolo italiano e la nazione restano.
Non ho comunque escluso l'iniziativa privata in qualunque campo o settore, ferme restando le prerogative fondamentali di uno stato sociale.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
La competizione sana non esiste. O sei competitivo o non lo sei. Se ti rode perdere o non te ne frega niente lo sai prima ancora di giocare
Per me esiste.
A me piace la competizione sana.
Ma se per voi non è così, consiglio di togliere dagli sport la pallavolo.
 

hammer

Utente di lunga data
Che barattano la libertà con il non contare un cazzo.
Contare o meno spesso dipende da quanto conta il tuo conto in banca.
La potenza finanziaria ti consente spesso di giocare da battitore libero senza elemosinare favori da nessuno.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Niente contro la competizione SANA.
Io pensavo si parlasse di scuola pubblica, non di scuola privata. Cosa state inventando di nuovo? Avete aumentato le rette ed introdotto tre ore di sport al giorno. Cosa che chi frequenta gli istituti privati fa già insieme a lezioni di piano, flauto traverso, equitazione, sumero, informatica e compagnia bella.
Comunque in bocca al lupo. Sono sempre favorevole alle iniziative.
Cos'è quest'ironia sul sumero? Se ti prende un demone sumero tipo Pazuzu voglio vedere come lo scacci se non sai il sumero
 
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